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Siccità in Brasile ed in Cile


Zret
 Zret
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Correttamente l’attivista californiano Dane Wigington lancia l’allarme circa una condizione di siccità pressoché planetaria. Ad essere colpiti dall’aridità sono numerosi paesi o aree nel mondo, per la precisione 36: Australia, Cuba, Iraq, Iran, Mongolia, Siria, Stati Uniti occidentali, Nuova Zelanda, Venezuela... Negli ultimi anni anche il Brasile ed il Cile sono alle prese con la penuria di precipitazioni: sono stati in cui il fenomeno è recente e di origine artificiale. La stessa regione dell’Amazzonia sta conoscendo i problemi legati alla scarsità di piogge. Ciò è doppiamente paradossale, perché le foreste pluviali a causa dell’elevata evotraspirazione dovrebbero essere bagnate da scrosci costanti e poiché l’aumento delle temperature (un aumento indotto dalle armi chimiche ed elettromagnetiche!) dovrebbe, come ci ricorda Wigington, determinare una crescita dell’umidità atmosferica. Ad un grado in più di temperatura, infatti, corrisponde un incremento pari al 7 per cento dei valori igrometrici. I modelli climatici, molti dei quali elaborati dal N.O.A.A., preannunciano un aggravamento della situazione. Come può il N.O.A.A. preconizzare tale trend, se non è, insieme con molte altre agenzie, coinvolto nelle pesanti manipolazioni del tempo su scala globale?

Che cosa si prevede (o è stato programmato?) intanto per il Brasile ed il Cile? Ce lo riferisce il meteorologo Eric Leister.

Mentre l'estate volge al termine, la stagione autunnale comincerà con alcune tempeste in alcune regioni di Argentina, Paraguay, Uruguay e Brasile. Nel frattempo, la siccità continuerà ad imperversare nel Brasile orientale.

Qualche pioggia ha bagnato talune delle regioni più colpite, ma i modelli climatici si indirizzano verso un peggioramento. L’estate si è rivelata asciutta in tutto il Cile centrale e le condizioni si perpetueranno.

La siccità persiste o si aggrava in Brasile orientale. Interi territori del Sud America sono nella morsa di una grave aridità, soprattutto la regione meridionale da Brasilia a San Paulo e Rio de Janeiro. Mentre queste zone altamente popolate sono state al centro dei titoli dei giornali, i media hanno ignorato il problema che sta mordendo le aree del nord-est, con gli stati di Bahia e Piaui e le coste caraibiche.

Le precipitazioni saranno ben al di sotto normale in tutto il nord-est del Brasile durante la stagione autunnale: i fronti perturbati conosceranno uno stallo anche a sud, all'inizio della stagione. "La siccità probabilmente peggiorerà in tutta la regione nel suo complesso", ha affermato il meteorologo Jason Nicholls. Qualche pioggia benefica cadrà negli stati di Goias, Mineas Gerais, Espirito Santo. Tuttavia, con l’avanzare della la stagione, è previsto un ritorno al clima più secco, mentre i temporali si concentreranno tra Brasile sudorientale, Argentina e Uruguay. [...]

Il tempo siccitoso perdurerà per gran parte dell'estate a Santiago del Cile anche con temperature al di sopra delle medie. Un altro fattore di questo modello di tempo più caldo del solito è che sarà dominato da zone di alta pressione. Queste aree di alta pressione impediranno ai fronti freddi di raggiungere il Cile centrale. Mentre le prime piogge significative di solito arrivano nel mese di aprile o all'inizio di maggio, per avere qualche scroscio più consistente bisognerà aspettare sino a giugno.

Fonte: accuweather.com

Articolo correlato: Mongolia, secondo stato al mondo a soccombere sotto i colpi della geoingegneria, 2015

http://www.tankerenemy.com/2015/08/siccita-in-brasile-ed-in-cile.html


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uomospeciale
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Se si osserva un'immagine della terra scattata dallo spazio in alta definizione
E IN COLORI REALI non ritoccati, è possibile notare a colpo d'occhio che le aree verdi e rigogliose ricoprono ben poco delle terre emerse.
Infatti la terra più che verde-azzurra appare più che altro di color grigio mattone sporco.
Da poco sotto la Spagna fino quasi a metà dell' Africa e poi ancora più giù, fino al polo, si vedono quasi solo deserti e terre semi aride e rocciose...... Oppure terre ghiacciate.

Le aree che non sono né aride, né desertiche, né ghiacciate, sono ben poche sulla terra.

Si tratta principalmente di Europa, ( quasi tutta..) Russia ( circa la metà, visto che mezza Russia è praticamente inabitabile o non coltivabile a causa del gelo per buona parte dell'anno..) una piccola parte del sud America ( perché solo meno di un terzo appare verde..) stati uniti: ( meno tutta la parte sud che confina col Messico..) e circa metà del Canada. ( solo la parte confinante con gli stati uniti)

L'india, la Cina con buona parte dell'Asia, La mongolia ( con tutti i vari Kazakistan, Afganistan, Pakistan, Uzbekistan, fankulistan ecc ecc ...) l'Australia, praticamente tutto il medio oriente, quasi tutta l'Africa, il polo sud, il polo nord, appaiono visti da satellite aridi, desertici, oppure ghiacciati.

E una buona parte dei clandestini che a decine di migliaia ogni giorno tentano di varcare le frontiere con gli stati uniti sono profughi "climatici" che fuggono da paesi dove la vita è impossibile non tanto e non solo a causa delle guerre ma proprio delle carestie, delle epidemie, e delle siccità.

Una differenza non da poco, visto che mentre una guerra può anche finire in in tempi rapidi nessuno finora ha mai visto i deserti retrocedere o intere nazioni le cui terre si sono desertificate inaridite e rese sterili, ritornare fertili e vivibili.

Se non si pone un freno alla svelta allo sfruttamento selvaggio del pianeta e alla crescita sconsiderata della popolazione faremo tutti una brutta fine sia nel sud che nel nord del mondo.

Non c'è più tempo anzi potrebbe già essere troppo tardi.

P.S

Anche l'Italia non se la passa troppo bene in questo senso.
Oltre ad essere gravemente sovrappopolata l'Italia Vista da satellite, appare color mattone fin quasi all'altezza di Roma.


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Zret
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Ahinoi...


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