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Soia Ogm al glifosato, l’Ue spalanca di nuovo le porte

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Eshin
Famed Member
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Soia Ogm al glifosato, l’Ue spalanca di nuovo le porte

L’Ue ha approvato una licenza di 10 anni per 3 nuove varietà di soia Ogm, tutte coltivate negli Usa grazie al glifosato. Una presa di posizione per rinnovare l’autorizzazione del pesticida?

Soia Ogm al glifosato, l’Ue spalanca di nuovo le porte

(Rinnovabili.it) – La Commissione europea ha dato il via libera alle importazioni di tre nuova varietà di soia Ogm sviluppate da Monsanto e Bayer CropScience. Con un enorme paradosso che non è possibile ignorare: si tratta infatti di prodotti ingegnerizzati per resistere al RoundUp Ready, il controverso pesticida del colosso dell’agrochimica americano a base di glifosato. Glifosato la cui approvazione è stata al centro di un lungo dibattito a Bruxelles dopo che numerosi studi hanno provato che è cancerogeno. Così il vero orientamento dell’Ue è lampante: da un lato la tira per le lunghe, mentre dall’altro è pronta a inondare i mercati europei di prodotti zeppi di glifosato.
Le due questioni sono strettamente legate. Infatti le importazioni di soia Ogm erano state congelate proprio in attesa del verdetto sull’autorizzazione al pesticida della Monsanto. Appena l’Ue ha deciso di non decidere, rinviando tutto tra 18 mesi lo scorso 14 luglio, è stata velocissima ad approvare le nuove licenze per la soia transgenica. Con alcuni particolari che gettano più di un’ombra su cosa potrebbe accadere quando bisognerà stabilire una volta per tutte i destini del glifosato.

Infatti il ritardo aveva bloccato negli Usa la semina della soia MON 87708 x MON 89788 e di quella MON 87705 x MON 89788, entrambe varietà RoundUp Ready 2 Xtend. Adesso la Monsanto ha annunciato che prevede di piantarne su 15 milioni di acri la prossima primavera e su 55 milioni di acri entro il 2019. Peccato che l’autorizzazione Ue al glifosato vada rivista entro fine 2017. Perché, allora, la multinazionale americana si lancia con così tanta sicurezza in un piano industriale di queste dimensioni? Viste le pressioni che in passato ha esercitato sull’Ue, in particolare sui membri dei comitati scientifici che dovevano elaborare i pareri alla base delle decisioni dell’Unione, viene il dubbio che qualche lobbista si sia portato avanti con il lavoro. E magari abbia ottenuto qualche garanzia a riguardo.
Dal canto suo, la Commissione getta acqua sul fuoco. In un comunicato stampa annuncia che la licenza per la soia Ogm – che ha una durata di 10 anni – non permette coltivazioni sul territorio europeo, ma solo l’uso in prodotti alimentari per il consumo umano e animale. Inoltre sottolinea che questi prodotti saranno soggetti alle regole comunitarie su etichettatura e tracciabilità.

http://www.rinnovabili.it/ambiente/soia-ogm-glifosato-ue-222/


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greiskelly
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Post: 1268
 

In america sono abituati a mangiare cibo spazzatura, ma questo li batte tutti...
sono due rifiuti in uno:
1- le piante ogm hanno molto potenziale cancerogeno e tossico in generale (le piante sviluppano tossine extra per far fronte al metabolismo modificato geneticamente), vedere studi pionieristici del ricercatore-eroe arpad postzai e successivi del genere, anche relativi sulle varietà roundup ready...
2-sono cariche di erbicida (e, perchè no, anche pesticidi)

la cosa peggiore è che ce li vogliono rifilare a noi.
fare attenzione alle etichette sopratutto evitare i prodotti alla soia... finchè si può...


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venezia63jr
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Post: 1229
 

Chissa' perche', ogni volta veniamo informati dei cibi ogm,
li mangiamo tutti i giorni, non vedo dove e' la novita',
a parole fanno finta di opporsi, nei fatti contano le
tonnellate che mangiamo.


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greiskelly
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1268
 

" La Commissione europea ha dato il via libera alle importazioni di tre nuova varietà di soia Ogm sviluppate da Monsanto e Bayer CropScience"

non mi sembra che facciano finta di opporsi. Tutt'altro...
L'opposizione forse a cui tu ti riferisci, è che in Italia non è autorizzata la coltivazione di questi prodotti (ci aggiungo, per fortuna dei coltivatori, perchè gli ogm alla lunga diventano anche delle piaghe da coltivare).
Che poi vengano importati i prodotti finiti, e quindi ce li rifilano comunque, è un altro discorso, ma almeno qui un limite c'è (ed anche l'etichettatura)

(ho dovuto rivedere il testo, in Italia non è autorizzata la coltivazione, mentre in Europa c'è qualche paese che coltiva ogm)


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1Al
 1Al
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Post: 633
 

Intanto sarebbero da conoscere nel dettaglio, quali siano sti cibi ogm che si trovano nei nostri mercati. Tanto per evitarli. Per quanto riguarda l'UE, lasciamo perdere sono dei vili fantocci in mano a banche e multinazionali.
Poi dopo il colpo di stato in Ucraina, anche quel paese lo stanno trasformando in un'immensa distesa ogm, ormai tutto in mano alla Monsanto. Immagino con conseguente aumento delle esportazioni di quella merda verso di noi. Ma il problema vero è un altro. Come per gli OGM piuttosto che per attentati, golpe, eliminazione dei diritti elementari del lavoro e civili, controllo, restrizioni delle libertà, e quant'altro, ma tutto ciò a cosa serve in definitiva? Informare va bene, cercare uno straccio di verità, giusto, ma la soluzione? Questo è il vero problema, non vedo alcuna possibilità di opporsi a questo piano satanico, il progetto prosegue più o meno senza ostacoli.


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annibale51
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Post: 845
 

Da agricoltore di 54 anni (con 40 di esperienza) vi comunico che la soia OGM (roundap-resistente) direttamente o indirettamente è già nei nostri supermercati da lunghissimo tempo (metà anni '90). Poi c' è il paradosso delle camere di commercio nazionali (Verona, Bologna, Milano le principali al Nord) le quali quotano 1 euro + al q.le soia OGM proveniente est europa che soia nazionale non OGM, disorientando quindi il povero fesso agricoltore nativo come il sottoscritto il quale si trova a dover produrre soia non OGM, di costi più elevati, ed essere pagato di meno del suo concorrente estero...una concorrenza di fatto sleale! Per risolvere il problema serve comunicazione tra il mondo agricolo, il piccolo agricoltore, non le associazioni (in genere vendute) ed il consumatore, il cui scopo dovrebbe possibilmente essere far crepare le multinazionali che attraverso gli OGM e loro brevetti avranno in futuro il controllo della alimentazione.


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ebertuol
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Registrato: 2 anni fa
Post: 12
 

Intanto sarebbero da conoscere nel dettaglio, quali siano sti cibi ogm che si trovano nei nostri mercati. Tanto per evitarli. Per quanto riguarda l'UE, lasciamo perdere sono dei vili fantocci in mano a banche e multinazionali.
Poi dopo il colpo di stato in Ucraina, anche quel paese lo stanno trasformando in un'immensa distesa ogm, ormai tutto in mano alla Monsanto. Immagino con conseguente aumento delle esportazioni di quella merda verso di noi. Ma il problema vero è un altro. Come per gli OGM piuttosto che per attentati, golpe, eliminazione dei diritti elementari del lavoro e civili, controllo, restrizioni delle libertà, e quant'altro, ma tutto ciò a cosa serve in definitiva? Informare va bene, cercare uno straccio di verità, giusto, ma la soluzione? Questo è il vero problema, non vedo alcuna possibilità di opporsi a questo piano satanico, il progetto prosegue più o meno senza ostacoli.

Io non mangio la loro roba da molti anni, certo che possono dare la soia da mangiare agli animali e cosi mangio lo stesso? No, perche ho ridotto il consumo di carne al minimo possibile.


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greiskelly
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Post: 1268
 

i principali import di ogm sono di soia e mais,
per cui c'è da fare attenzione a questi due ingredienti, e magari limitarne il consumo sopratutto nei prodotti processati, perchè come visto in questo articolo:
http://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/gli_ogm_nascosti
pare che i fornitori di materie prime non siano tenuti a dichiarare la presenza di ogm (ma allora che senso ha?), cosa che è tenuta a fare solo la ditta del semilavorato e prodotto finito... (per me non ha senso... magari mi è sfuggito qualcosa...).

Annibale non ho ben capito il tuo discorso...
Comunque volevo chiederti, pensi che un coltivatore dell'est europa possa scegliere di coltivare ogm perchè gli conviene di più?
Sai penso che sia così solo all'inizio, dagli un paio d'anni... quando poi le erbe infestanti e le pesti sviluppano resistenza ne avranno di erbicida e pesticida da spendere...


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greiskelly
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
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Io non mangio la loro roba da molti anni, certo che possono dare la soia da mangiare agli animali e cosi mangio lo stesso? No, perche ho ridotto il consumo di carne al minimo possibile.

a mio parere, quello è un problema minore


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greiskelly
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Informare va bene, cercare uno straccio di verità, giusto, ma la soluzione? Questo è il vero problema, non vedo alcuna possibilità di opporsi a questo piano satanico

Pregare Dio


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1Al
 1Al
Honorable Member
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Informare va bene, cercare uno straccio di verità, giusto, ma la soluzione? Questo è il vero problema, non vedo alcuna possibilità di opporsi a questo piano satanico

Pregare Dio

Meglio la resistenza, ovunque e sempre.


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greiskelly
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Allora resisti pregando Dio


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1Al
 1Al
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Sono agnostico.


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annibale51
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@greiskelly: coltivare soia ogm è molto più facile e redditizio di soia non ogm...credimi! Il problema è che la soia non ogm viene pagata al produttore uguale o addirittura un pò meno dell'altra. Misteri delle comissioni delle camere di commercio composte di solito dal rappresentante dei consorzi agrari, il grande commerciante locale...chiedi a loro, senza picchiarli, il perchè.


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1Al
 1Al
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Da agricoltore di 54 anni (con 40 di esperienza) vi comunico che la soia OGM (roundap-resistente) direttamente o indirettamente è già nei nostri supermercati da lunghissimo tempo (metà anni '90). Poi c' è il paradosso delle camere di commercio nazionali (Verona, Bologna, Milano le principali al Nord) le quali quotano 1 euro + al q.le soia OGM proveniente est europa che soia nazionale non OGM, disorientando quindi il povero fesso agricoltore nativo come il sottoscritto il quale si trova a dover produrre soia non OGM, di costi più elevati, ed essere pagato di meno del suo concorrente estero...una concorrenza di fatto sleale! Per risolvere il problema serve comunicazione tra il mondo agricolo, il piccolo agricoltore, non le associazioni (in genere vendute) ed il consumatore, il cui scopo dovrebbe possibilmente essere far crepare le multinazionali che attraverso gli OGM e loro brevetti avranno in futuro il controllo della alimentazione.

Appunto, quello che manca totalmente è la comunicazione e un comportamento unitario. Poi c'è la catena di commercio e distribuzione chiaramente venduta alle multinazionali e questo è un ulteriore problema da superare per i coltivatori.


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