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TENTATIVO DI GOLPE GIUDIZIARIO IN BRASILE


mystes
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La grande stampa (es: Corriere della Sera, Repubblica, RAI, Mediaset, et similia sostenitori del Nuovo Ordine Globale, attuato in Italia da Mario Draghi) non danno notizia del tentativo di golpe, organizzato in Brasile dal potere giudiziario, col proposito manifesto di abbattere il Presidente Jair Bolsonaro, l’uomo che da quando è stato eletto, alla testa di un governo dichiaratamente di destra, sta trasformando la società brasiliana, che affondava nel sottosviluppo politico e culturale del governo corrotto di sinistra, per proiettarla verso un futuro fatto di benessere e di forti valori nazionali.

 

Il perché porto a conoscenza dei lettori di questo Forum e, in forma più ampia dei lettori di CdC, questo problema è presto spiegato: in numerose occasioni ho messo in evidenza il nuovo corso politico del gigante latino-americano:

(vedansi i miei post su Forum:  LETTERA DELLA RUSSIA AL MINISTRO DELLE FINANZE BRASILIANO                              IL SUICIDIO POLITICO DELLA SINISTRA BRASILIANA      PUTIN E IL NUOVO ORDINE MONDIALE      L’AMICIZIA RUSSIA-BRASILE    I NUOVI EQUILIBRI GEOPOLICI )

ma l’Occidente sopraffatto dalla globalizzazione, preso di sorpresa, ha reagito nel solo modo che conosce: la diffamazione e la disinformazione. Questa è la ragione per cui mi sono proposto non solo di fare una corretta informazione attraverso le pagine di CdC, ma di denunciare i misfatti dei rappresentanti del Nuovo Ordine Mondiale: vedi nel Forum il post: Globalismo e Comunismo

Le fasi del tentativo di golpe ad opera della Suprema Corte brasiliana si possono riassumere in cinque capitoli principali che, a mio vedere mostrano i momenti più significativi di questo turpe lavoro:

  • La liberazione dell’ex-presidente Lula che io considero il mentore e l’ispiratore di questo sporco affare;

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  • La Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul Covid19 creata su richiesta e con l’approvazione del Supremo Tribunale Federale;
  • L’ordine di arresto contro il giornalista Alan dos Santos che aveva “osato” attaccare e criticare l’operato dei giudici ed il quale, dichiaratosi perseguitato politico, si è dovuto rifugiare negli Stati Uniti per preservare la propria libertà;

 

  • L’arresto dell’ex-deputato Roberto Jefferson, il quale in numerose interviste e video pubblicati liberamente in rete stava denunciando il comportamento “politico” della maggior parte dei giudici della suprema corte, comportamento che esula dai compiti di “guardiani della Costituzione” previsto per loro.

 

  • Infine, la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha messo in luce la sinistra trama, l’arresto in “flagranza di reato” del deputato al Parlamento, Daniele Silveira, reo di aver attaccato in Parlamento e nel corso di alcuni discorsi un giudice federale.

 

Perché questi giudici togati nominati esclusivamente per la tutela e la difesa della Carta Costituzionale, si trasformano improvvisamente in partito politico, non solo, in partito politico di estrema sinistra? Plagiati certamente dall’uomo che è stato liberato dietro un ordine della Suprema Corte, senza essere stato peraltro prosciolto dai diversi reati per i quali era stato condannato a oltre 20 anni di prigione, la maggioranza dei giudici, tutti ideologicamente schierati nell’estrema sinistra (uno di loro, tanto per farsi un’idea, è stato difensore del brigatista Cesare Battisti quando si era rifugiato in Brasile) attraverso interviste, dichiarazioni politiche e numerosi atti giudiziari, hanno dato l’avvio alla campagna di odio contro il Presidente Bolsonaro e contro i media che lo appoggiano. Tutto ciò in vista delle elezioni presidenziali fissate per ottobre nelle quali il Lula partecipa da candidato come unico avversario di Bolsonaro. (Lula crede di essere sempre il più furbo, in questa occasione però forse non ha previsto che una volta eletto sarebbe un presidente ostaggio di giudici che si credono più intelligenti di lui). E poiché le previsioni danno Bolsonaro stravincente per l’alto grado di popolarità di cui gode nel paese, i cervelloni della Suprema Corte stanno facendo ricorso ai più sordidi metodi politici pur di mettere in difficoltà la rielezione del Presidente.  

E passo subito al capitolo 2) per chiarire subito che anche in Brasile è stato tentato il copione visto in Italia sul Covid e relativi provvedimenti restrittivi contro la libertà e la salute dei cittadini. Solo che là Presidente e governo si sono opposti risolutamente agli orrori visti in Europa: tutto ciò ha fatto andare in bestia globalisti e sinistri che puntavano, attraverso l’uso di maschere e affare milionario dei vaccini di controllare tutta la società. Hanno puntato su una Commissione d’Inchiesta voluta dalla Suprema Corte che però non ha dato i frutti sperati.

Subito dopo un altro colpo basso: uno dei giudici con decisione monocratica ordina l’arresto del giornalista Allan do Santos accusato di diffondere notizie false (fake-news) e di attacchi alla democrazia. Il giornalista ripara negli Stati Uniti, chiede asilo politico; la Suprema Corte ordina all’Interpol la cattura e l’estradizione del ricercato, ma questa si rifiuta con la motivazione che la richiesta è basata su motivazioni ideologiche.

L’ultimo atto odioso praticato contro la libertà e la democrazia è il recente ordine di prigione con conseguente perdita del mandato parlamentare, da parte di un giudice della Suprema Corte, contro un deputato eletto al Parlamento Nazionale. A questo punto è esplosa la bagarre: ammanettare un deputato per mandarlo in prigione, un uomo politico che gode della totale immunità parlamentare, ha spedito in tilt il Parlamento ed è apparso chiaro che dietro tutti i capitoli di questa storia si profilava un vero e proprio golpe anti-costituzionale e anti-governativo con il Lula dietro le quinte e i giudici sul palco recitando a soggetto.

La storia sembra concludersi con la decisione dell’altro ieri di Bolsonaro, il quale nell'eseguire correttamente i doveri e i poteri conferitigli dalla Costituzione, ha concesso l’indulto al Daniel Silveira il quale da ieri è tornato libero e in condizione di recarsi in Parlamento.

Ma sarà difficile che questi giudici, appesi ai fili del puparo global-comunista, si rassegnino facilmente: forse non sanno o fanno finta di sapere che, subito dopo l’indulto, la Costituzione fornisce al Presidente un’ultima opzione: azionare le Forze Armate con l’ordine di rimuovere i giudici golpisti e mandarli tutti a casa o, come sarebbe pià giusto, in prigione.

 

Questa argomento è stata modificata 2 anni fa 10 volte da mystes

oriundo2006 hanno apprezzato
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