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Tsipras fa retromarcia, la Grecia procede con la privatizzaz


dana74
Illustrious Member
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ma ovviamente sono bufale, Tsipras si è messo a regalare soldi a tutti e li toglie alle banche....
Già, magari anche i ragazzi, sempre di estrema sinistra che protestano contro Tsipras hanno capito male?!?!?!

Tanto di cappello che almeno ci sono persone a sinistra che protestano contro il gov amico.

In Italia le sinsitre antifa vanno in piazza per difendere Renzi dai leghisti,basti vedere quante proteste SERIE e massicce hanno fatto contro tagli, contro le banche, CONTRO IL JOB ACT, contro la legge Fornero etc....NESSUNA.

Erano tanto impegnati se hanno dovuto aspettare che Salvini scendesse in piazza per fare altrettanto (in difesa del gov renzi però, un conto quando si borbotta a parole contro renzi, ma scendere in piazza NO EH)

Per gli antifa è democrazia difendere il terzo governo non eletto, prosieguo DEL COLPO DI STATO DELLO SPREAD

Tsipras fa retromarcia, la Grecia procede con la privatizzazione del porto del Pireo
The Wall Street Journal Europe
di Costas Paris e Alkman Granitsas - traduzione di Giorgia Crespi
Stando alle indiscrezioni, la Grecia procederà con la privatizzazione del principale porto del paese e Yanis Varoufakis, il ministro delle finanze greco, avrebbe intenzione di riferirlo alle controparti europee in occasione di un incontro a Bruxelles che si terrà mercoledì, ritrattando così sulle precedenti dichiarazioni del nuovo governo di sinistra che avevano garantito il congelamento dell’affare. L’inversione di marcia giunge nel momento in cui la nuova coalizione di governo di sinistra, condotta da Syriza, fatica a raggiungere un accordo con i creditori internazionali che eviti che il Paese rimanga senza liquidità nelle prossime settimane e risulti potenzialmente insolvente. Da quando si è insediato, poco più di due settimane fa, il nuovo governo è andato in rotta di collisione con i creditori europei, promettendo di ridurre molte le misure di austerità e le riforme, come le privatizzazioni, che la Grecia si è assunta negli ultimi cinque anni a garanzia di miliardi di euro di aiuti.
La vendita della quota statale del 67% della Piraeus Port Authority è una delle maggiori cessioni all’interno di un ambizioso piano di privatizzazione concordato dal precedente governo conservatore con la troika affinché il Paese continuasse a ricevere i fondi d’emergenza. Ed è anche uno degli asset più simbolici: il porto del Pireo, solo poche miglia a sud della capitale greca, è di fatto la sede dell’industria marittima greca ed è uno dei più grandi porti del Mediterraneo. “La vendita del Pireo si farà. Procederà come previsto”, ha riferito al Wall Street Journal una fonte del ministero delle finanze.
Questa cessione potrebbe rendere fino a 800 milioni di euro e, hanno continuato le indiscrezioni, è già previsto l’arrivo di offerte vincolanti per la fine di marzo. La Grecia si è accordata con i creditori che avrebbe completato le procedure di privatizzazione quest’anno per un totale di 2,8 miliardi di euro circa, cifra che la Grecia potrebbe faticare a raggiungere. Il piano totale di privatizzazione comprendeva la vendita di una varietà di asset, incluse le licenze per lo sfruttamento di quattordici aeroporti in tutto il Paese, la rete di distribuzione del gas naturale e alcuni hotel e immobili di proprietà dello stato. Il nuovo governo insiste che alcuni elementi, come le utility pubbliche, non dovrebbero essere venduti, ma i vertici dell’Unione affermano che la vendita del Pireo è una prova fondamentale.
Solo poche settimane fa Theodoros Dritsas, il nuovo ministro per la marina mercantile, ha riferito alla stampa che la vendita era stata cancellata, in linea con la promessa elettorale di Syriza che “gli asset statali strategici” non sarebbero stati privatizzati e che gli accordi sarebbero stati rinegoziati. All’epoca i vertici del partito avevano dichiarato al Wall Street Journal che, per il Pireo, il governo avrebbe lavorato invece alla vendita di una concessione a un’entità pubblica di Paesi come Cina, Russia e qualche stato arabo, nell’ambito di un accordo negoziato tra governi. Il repentino cambiamento di politica ha stupito sia i creditori che gli investitori internazionali già in fila per comprare la quota del Pireo. Tra questi c’era Cosco Holding, il colosso del settore marittimo e portuale cinese, che nel 2009 ha acquisito una concessione di trentacinque anni per parte del terminal dei container del porto. Allora Hua Chunying, portavoce del ministro delle finanze cinese, ha dichiarato che il programma di Cosco era diventato “un modello per una cooperazione reciprocamente vantaggiosa tra Cina e Grecia” e ha espresso la speranza che potessero essere raggiunti ulteriori accordi. Ora che il governo ha nuovamente cambiato politica, per le fonti Cosco è la favorita nella contrattazione per il Pireo visto il successo della concessione per il terminal dei container, che ha generato più di 1.000 posti di lavoro. Inoltre, sempre stando alle indiscrezioni, il primo ministro greco Alexis Tsipras ha in programma di andare prossimamente in visita a Pechino nel tentativo di stimolare ulteriori investimenti da parte della Cina.
Sino da tre anni fa Syriza ha criticato aspramente le privatizzazioni, poiché avrebbero spogliato la Grecia degli asset di maggior valore. Per esempio, era in prima linea alle manifestazioni contro l’accordo con Cosco del 2009. Peraltro, prima delle elezioni, la rosa dei candidati per la privatizzazione del porto del Pireo del precedente governo aveva incluso Cosco insieme a Apm Terminals, di proprietà del leader danese del trasporto marittimo A.P. Møller-Mærsk, e Ports America, il più grande operatore portuale degli Stati Uniti e la filippina International Container Terminal Services. L’attuale valore di mercato della Piraeus Port Authority è intorno a 278 milioni di euro, ma alcune indiscrezioni sostengono che i compratori sarebbero disposti a pagare un sovrapprezzo, visto che il Pireo è il porto occidentale importante più vicino al Canale di Suez e poggia sulla trafficatissima rotta commerciale che collega l’Asia e l’Europa. “Stiamo attendendo che il governo si pronunci sul processo di privatizzazione”, ha reso noto Tom Boyd, portavoce di Apm Terminals. “Restiamo impegnati a favore dello sviluppo della Grecia. In termini di riforme, la privatizzazione del porto è un’opportunità positiva per l’investimento e per la crescita dell’economia”.
http://www.milanofinanza.it/news/tsipras-fa-retromarcia-la-grecia-procede-con-la-privatizzazione-del-porto-del-pireo-201502101657099754

Proteste in Grecia: sfondate le vetrine di una banca, auto in fiamme
venerdì, 27, febbraio, 2015
Ad Atene è finita con alcuni incidenti la prima protesta di piazza contro il governo guidato da Syriza. Circa cinquecento militanti anarchici e del gruppo di Cooperazione di sinistra anticapitalista hanno provocato diversi danni al termine del corteo diretto al Parlamento.Alcuni manifestanti hanno sfondato le vetrine di una banca in centro e di altri negozi. Incendiate diverse macchine e cassonetti dell’immondizia. Gli agenti seguendo le nuove disposizioni non sono intervenuti.
Il governo Tsipras viene accusato di introdurre una nuova austerity e di essersi piegato alla Troika rinnegando le promesse elettorali.
Debito greco – LaRouche: “La Grecia non deve niente. Il saccheggio non costituisce un debito legittimo”
http://www.imolaoggi.it/2015/02/27/proteste-in-grecia-sfondate-le-vetrine-di-una-banca-auto-in-fiamme/


Citazione
Stodler
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3972
 

Già, magari anche i ragazzi, sempre di estrema sinistra che protestano contro Tsipras hanno capito male?!?!?!

Tanto di cappello che almeno ci sono persone a sinistra che protestano contro il gov amico.

In Italia le sinsitre antifa vanno in piazza per difendere Renzi dai leghisti,basti vedere quante proteste SERIE e massicce hanno fatto contro tagli, contro le banche, CONTRO IL JOB ACT, contro la legge Fornero etc....NESSUNA.

Erano tanto impegnati se hanno dovuto aspettare che Salvini scendesse in piazza per fare altrettanto (in difesa del gov renzi però, un conto quando si borbotta a parole contro renzi, ma scendere in piazza NO EH)

Per gli antifa è democrazia difendere il terzo governo non eletto, prosieguo DEL COLPO DI STATO DELLO SPREAD

A dire il vero a sinistra protestano eccome, radisol ogni volta ci riporta articoli di contestazione al pd a renzi e compagni.

E io sempre a ricordargli che se non c'è un soggetto politico che fa proprie queste proteste nessuno se le fila.

Anche tu dana dovresti leggere gli articoli che posta radisol.

Quindi non facciamo provocazioni inutili, il problema è che non c'è una sinistra parlamentare che faccia sue le proteste, questo è il problema.


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