Dopo che il Regno Unito ha concesso licenze alle proprie imprese per aprire conti correnti presso la Gazprombank parecchi altri paesi si sono subito accodati:
- Ungheria
- Austria
- Germania tramite la tedesca Uniper
- Italia tramite Eni partecipata al 30% dal MEF
- altri quattro operatori europei hanno aperto i conti (non si sa chi siano perchè si vergognano a dirlo)
Per contro Polonia e Bulgaria non lo hanno fatto e si sono visti chiudere il gas. Poco male, dicono loro, tanto le loro abitazioni sono riscaldate per il 60% a carbone ed il 40% a legna (e greta dalle lunghe trecce piange) e quel poco di gas che serve alle ditte lo comperano a carissimo prezzo dagli olandesi che lo hanno comprato a basso prezzo dai tedeschi. Geniale.
La commissione europea ha ipocritamente affermato che le imprese europee sono libere di aprire conti in euro o dollari con Gazprombank (che opportunamente non è stata bloccata) ma è vietato loro di aprirli in rubli, quindi
- gli europei versano euro e dollari su un conto presso Gazprombank
- Gazprombank vende gli euro contro rubli
- Gzprombank passa i rubli a Gazprom che accetta il pagamento in rubli
- il rublo acquisisce valore per l'elevata richiesta
- gli europei sono contenti perchè hanno il gas ai prezzi long term
- i russi son contenti perchè vendono il gas e tengono alto il rublo
- Giulio Andreotti, che ora fa il primo ministro di satanasso (o di domineddio, fate voi) sghignazza sornione
Tutta l'europa sta recitando il mantra ha da passà 'a nuttata, hai visto mai che questa guerra del c**** finisca presto e ad ottobre gli europei possano rimettere il termostato di casa a 26 gradi, e se Greta dalle lunghe trecce piange, peggio per lei.
E già che ci siamo si è anche deciso di riaprire le centrali a carbone ed i reattori nucleari e pure a ricominciare a pompare metano dall'adriatico, coi prezzi che corrono sarà un affare come pure riaprire le miniere di carbone in sardegna, migliaia di nuovi posti di lavoro in vista dell elezioni di febbraio,