Il capo di Stato uscente conquista il 54,4% dei voti
Per lui il quarto mandato.
Capriles: «Complimenti»
Chavez ce l’ha fatta ancora una volta. Il presidente venezuelano, arrivato al governo per la prima volta nel 1999, si è garantito un nuovo mandato - il quarto consecutivo -, sconfiggendo nelle urne a Henrique Capriles, il candidato della Mesa de Unidad Democratica (Mud) che riunisce diversi partiti che si oppongono al leader bolivariano.
Secondo i dati ufficiali resi noti dal Comitato nazionale elettorale, Chavez (58 anni) con il 54,4% del voti ha battuto Capriles (40 anni), che ha ottenuto il 43,9%, con un tasso di partecipazione elettorale molto alto (90,94%), assicurandosi così la sua rielezione e la permanenza al potere per altri sei anni, fino al 2018, per un totale di due decenni ininterrotti al governo a Caracas.
Non sarà stato il «ko politico», con oltre 9 milioni di voti a suo favore, che il leader bolivariano ha annunciato durante la sua campagna elettorale -con lo scrutinio arrivato al 90% dei voti, Chavez ne ha ottenuto poco meno di 7 milioni e mezzo- ma comunque è una vittoria indiscutibile. Si è aperta una nuova tappa del «socialismo del secolo XXI» ideato dall’ex militare e leader
«Grazie al mio amato `Pueblo!. Viva Venezuela! Viva Bolivar!´`: cosi´ Hugo Chavez ha commentato via twitter la sua vittoria per un altro mandato alle presidenziali di ieri, subito dopo l’annuncio ufficiale dei risultati del voto a Caracas.
«Grazie Dio mio, grazie a tutti e a tutte», ha scritto il presidente in un altro messaggio.
Il rivale di Chavez, Henrique Capriles, ha da parte sua in una conferenza stampa trasmesso «i propri complimenti al presidente della Repubblica». «Ringrazio i più di sei milioni di venezuelani che mi hanno dato la loro fiducia», ha aggiunto il leader dell’oppositore Mud (Mesa de unidad democratica).
Cominciano intanto ad arrivare le prime reazioni dopo la riconferma di Chavez. Sempre su twitter, dall’Argentina la presidente Cristina Fernandez de Kirchner ha scritto: «la tua vittoria è anche la nostra, quella del Sudamerica e dei Caraibi. Forza Hugo, forza Mercosur e Unasur!».
Fonte: www.lastampa.it
8.10.2012
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Ottimo, ma stiamo attenti ai golpe degli alfieri della democrazia usraeliana...
Forza Hugo siamo tutti con te!!