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Vladimir Putin: "Ora è chiaro a tutti..."


yahuwah
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“L’omicidio di Gheddafi è una sorprendente illustrazione della politica americana e dei loro alleati della NATO nel paese nord-africano.
Penso che il mondo intero dovrebbe guardare oggi le fotografie pubblicate e le videoregistrazioni dell’ omicidio di Gheddafi.
Non è solo un morto un ex leader della Libia. È il simbolo della sovranità di un paese indipendente che è stato fatto a pezzi dagli americani, l’unico interesse U.S. era di mettere le mani su vaste risorse del paese ricco e loro non importa circa il destino futuro della Libia.
Una cosa simile è stato fatta in Iraq e il suo presidente Saddam Hussein.
Allora alcuni avevano ancora illusioni sulle intenzioni della NATO e degli americani.
Ora è chiaro a tutti: è una barbarie coloniale eseguita sulla scena del XXI secolo.”

Vladimir Putin


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Tutto vero. E' anche vero che avrebbero potuto intervenire con le giuste decisioni al momento opportuno per evitare questa orribile tragedia e vergogna per tutta l'umanità. Evidentemente "business is business" e in questo anche i Russi pensano ai fatti loro come tutti.


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“ L’omicidio di Gheddafi è una sorprendente illustrazione della politica e americana e dei loro alleati della NATO nel paese nord-africano.
Penso che il mondo intero dovrebbe guardare oggi le fotografie pubblicate e le videoregistrazioni dell’ omicidio di Gheddafi.
Non è solo un morto un ex leader della Libia. È il simbolo della sovranità di un paese indipendente che è stato fatto a pezzi dagli americani,l’unico interesse U.S. era di mettere le mani su vaste risorse del paese ricco e loro non importa circa il destino futuro della Libia.
Una cosa simile è stato fatta in Iraq e il suo presidente Saddam Hussein.
Allora alcuni avevano ancora illusioni sulle intenzioni della NATO e degli americani.
Ora è chiaro a tutti: è una barbarie coloniale eseguita sulla scena del XXI secolo. ”

Vladimir Putin

Potevano mettere il veto al consiglio di sicurezza dell'onu, come hanno fatto con la Siria. Potevano dare supporto e armi a Gheddafi, come tante volte hanno fatto in passato con altri paesi invasi dagli USA.

Evidentemente la Russia aveva un suo tornaconto. Forse gli hanno promesso di farla entrare nel WTO.


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yahuwah
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Secondo me, anche se tutti considerano Putin come il "proprietario di Medvedev", per colpa di quest'ultimo, ossia l'attuale presidente Russo, la Russia non ha messo il veto per la Libia. Chi è 1 vassallo è proprio Medvedev, una mezza sega. Per questo è che, a dicembre prossimo, Puitn ritornerà alla presidenza. Secondo me, si vedranno dei cambiamenti nella geopolitica internazionale:
Putin ha le palle, di fatti è stato il primo e l'unico ad esprimere le stesse parole sin dal primo bombardamento a Tripoli:

" è una barbarie coloniale eseguita sulla scena del XXI secolo "

nel mese di Marzo 2011, causando attrito tra lui ed il suo "pupillo" mezza sega, vassallo corrotto di Medvedev.


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dana74
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Italiano la Russia è entrata nel wto, sta completando il processo di integrazione (cioè la sua disintegrazione)
http://russiaoggi.it/articles/2010/11/30/la_russia_entra_nel_wto_passando_per_l_europa04779.html

Forse c'entra il petrolio nell'Artico, ma buona parte l'ha giocata quel tirapiedi atlantista di Medvedev

Putin ha colto nel segno, l'assassinio di Ghedafi è un monito, nessuna nazione ha diritto alla propria sovranità.

Biden stesso lo dice:
È stato il maestoso stratega di politica estera, il vicepresidente Joe Biden, a essere ben più illuminante di Obama; "In questo caso, l’America ha speso due miliardi di dollari e non ha subito un solo decesso. Questa è un’indicazione su come trattare con il mondo nel futuro, diversamente dal passato."

ed Obama:

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha detto che la morte di Gheddafi significa che "stiamo vedendo la potenza della leadership americana in tutto il mondo"

dall'art di Pepe Escobar


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Italiano la Russia è entrata nel wto, sta completando il processo di integrazione (cioè la sua disintegrazione)
http://russiaoggi.it/articles/2010/11/30/la_russia_entra_nel_wto_passando_per_l_europa04779.html

Forse c'entra il petrolio nell'Artico, ma buona parte l'ha giocata quel tirapiedi atlantista di Medvedev

Evidentemente si sono comprati Medvedev. Infatti ci fu una polemica tra Putin e Medvedev proprio sull'intervento in Libia:

Sulla guerra si spacca l'asse Putin-Medvedev

Il Premier: "Chiamata medievale alla crociata". Il suo 'delfino': "Parole inaccettabili". Lega Araba: "Ok a intervento, ma proteggere i civili"

La guerra in Libia scuote la politica internazionale. E in Russia rispolvera alcuni dissapori tra il primo ministro Vladimir Putin e il presidente della Repubblica, nonché "delfino" dello stesso Putin, Dmitrij Medvedev. Il primo ha criticato apertamente la risoluzione con cui il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha autorizzato l'intervento militare nel Paese nordafricano: "Si tratta di una chiamata medievale alla crociata - ha detto Putin - In Libia c'è un regime non democratico, ma questo non giustifica un intervento militare". Il Premier di Mosca ha poi aggiunto che la guerra di Tripoli dimostra, per l'ennesima volta, che "la Russia dovrebbe rinforzare le proprie difese". Il presidente Medvedev ha prontamente definito queste parole "inaccettabili" poiché "in nessuna circostanza è tollerabile l’uso di espressioni, tipo 'crociata' o altro, che in sostanza conducono a uno scontro di civiltà". Medvedev infine poi ribadito che quanto sta accadendo in Libia "deriva dall’orrendo comportamento dei suoi vertici" e "dai crimini da essi perpetrati contro il loro stesso popolo".

LEGA ARABA - Molto atteso, e importante in questo contesto, l'opinione della Lega Araba. Il suo segretario, Amir Moussa, ha espresso il proprio sostegno alla risoluzione sulla Libia ma ah ricordato anche che l'obiettivo dell'intervento militare è la protezione dei civili: "Abbiamo chiesto alle Nazioni Unite di imporre una No fly zone sulla Libia, rispettiamo la risoluzione del Consiglio di sicurezza su cui non c'è alcun disaccordo - ha dichiarato Moussa - Continueremo a lavorare per proteggere i civili, ma per questo esortiamo tutti a tenerne conto in qualsiasi azione militare". La posizione della Lega Araba è stata poi evidenziata dall'Osservatore Romano: le parole di Moussa, scrive il quotidiano della Santa Sede, "ci fanno constatare purtroppo che avevamo ragione ad essere preoccupati".

IRAN - Sugli sviluppi in Libia ha parlato anche la guida suprema spirituale dell'Iran Ali Khamenei. "Le potenze occidentali vogliono mettere le mani sul petrolio di Tripoli", ha tuonato, condannando dunque l'intervento militare. Dopodiché ha affermato che la Repubblica islamica sostiene "tutte le rivolte nella regione araba" a prescindere dal fatto che a promuoverle siano sciiti o sunniti.

PALESTINA - A margine di una visita ufficiale in Ungheria ha parlato anche il presidente palestinese Abu Mazen: "Il popolo e il Consiglio Nazionale Palestinese e il Parlamento dell'Anp sono rattristati per il bagno di sangue in corso in Libia - ha detto - Si tratta di un evento doloroso a causa delle vittime che sta provocando. Auspichiamo che abbia fine il più presto possibile".

21/03/2011


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psy
 psy
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La dichiarazione non risulta fatta da Putin, ma da Ivan Melnikov

http://rt.com/politics/mccain-putin-gaddafi-peskov-423/

E in generale prego gli utenti di mettere un link come fonte delle notizie, affinché altri utenti possano verificarle.


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Giancarlo54
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Eh no, troppo comoda caro Putin. Troppo comoda scaricare le colpe sugli USA, ma la Russia e la Cina dove erano quando si è trattato di votare le "famosa" risoluzione dell'ONU? Troppo comodo dare la colpa a Medvedev, troppo comodo.


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yakoviev
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O si tratta di un gioco delle parti, per non perdere in vista delle elezioni il voto dei tanti elettori ostili alle politiche Usa, oppure c'è davvero una differenza, almeno in politica estera, fra Putin e Mevdeiev. E' difficile dirlo con certezza: nel primo caso direi che l'atteggiamento che la Russia ha tenuto (soprattutto di fronte all'evidenza delle conseguenze) contrasta con l'immagine del "governo forte" tanto cara a Russia Unita e allo stesso Putin; nel secondo caso direi che si tratta di una differenza non da poco: una Russia decisa a porre il veto avrebbe sicuramente trascinato anche la Cina, timorosa di rimanere isolata. Sul piano interno una scelta per il veto avrebbe sicuramente trovato l'appoggio dei comunisti, che sono comunque il secondo partito, e avrebbe rafforzato il governo.
http://aurorasito.wordpress.com/tag/kprf/
Io dò le due ipotesi al 50% ciascuna.
In ogni caso, quando si tratta di Russia, dobbiamo renderci contro che non si parla dell'URSS: c'è una grossa differenza in quanto ad influenza verso i paesi del mondo e in quanto a capacità operativa diretta, che rispetto a un tempo è fortemente ridimensionata anche se il gap verso gli Usa e la Nato si sta un po' colmando. In era URSS, almeno quella pre-gorbacioviana, la Nato sarebbe stata costretta ad agire senza la copertura Onu, l' Algeria sarebbe stata, volente o nolente, un sicuro punto d'appoggio e alleato del governo libico, almeno in questa circostanza, con conseguente linea di rifornimenti continua attraverso il confine, molti stati africani (Angola, Mozambico, Zimbabwe, Etiopia, Namibia) alleati dell'Urss avrebbero dato un appoggio fattivo, magari addirittura con "volontari" inviati ufficialmente. Ricordiamoci la guerra in Angola: nessun intervento diretto Urss ma un appoggio determinante dei paesi del "blocco socialista".


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