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24 Settembre 2015 16:08
Yemen, attacco suicida in moschea. Decine di vittime
Nuova strage a Sana'a. Sospetti sull'Isis. 25 morti e decine di feriti. La situazione del Paese preoccupa l'Onu.
Desk2
giovedì 24 settembre 2015 14:47
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Non c'è pace per lo Yemen. Questa mattina nuovo attacco suicida in una moschea della capitale yemenita San'a ha provocato 25 morti e decine di feriti. Nessun dato ufficiale per il momento e nessuna rivendicazione. Date le modalità di esecuzione è molto probabile che dietro le esplosioni di oggi vi sia la mano dello Stato islamico (Is). Negl ultimi mesi l'Is ha colpito con attacchi simili diverse moschee frequentate dai sostenitori dei ribelli huthi. Presa di mira è soprattutto San'a che è stata occupata insieme ad altre regioni dello Yemen dagli youthi un anno fa.
Dopo una prima esplosione che ha avuto luogo all'interno della moschea Balili della capitale, kamikaze si sarebbe fatto saltare in aria. Proprio mentre un gran numero dei fedeli (il mondo musulmano festeggia oggi l'Eid al-Adha) usciva dal luogo di culto in preda al panico.
Solo martedì scorso il segretario delle Nazioni Unite Ban Ki Moon aveva invitato nuovamente le parti in conflitto a porre fine alle ostilità dicendo che: "Bisogna prendere tutte le precauzioni possibili per evitare perdite di vite umane e danni alle strutture civili". Le dichiarazioni del segretario Onu erano giunte dopo che raid sauditi avevano ucciso almeno 32 yemeniti in alcune case a Sana'a. Nei bombardamenti di Riyad era stata presa di mira ache una scuola.
Situazione politica Importante e simbolico il ritorno di due giorni fa del presidente Abd Rabbuh Hadi ad Aden, città dalla quale era stato cacciato sei mesi fa. La riconquista di Aden a metà luglio ha spostato gli equilibri del conflitto a favore del blocco a guida saudita sebbene gli youthi riescano ancora a tenere sotto controllo la capitale San'a e alcune aree del Paese.Anche se Dietro ai successi di Riyad c'è stato anche un sensibile avanzamento di gruppi legati all'internazionale del jihad. Con cui la monarchia wahhabita dovrà prima o poi fare i conti.
i sauditi stanno giocando su diversi fronti
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