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“Dio non è necessario” Vi spiego perchè Hawking ha torto

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AldoVincent
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“Dio non è necessario” Vi spiego perchè Hawking ha torto

Se l’Universo di contraesse rimpicciolendosi di un milione di volte e noi con esso, ce ne accorgeremmo? Risposta: non tutti ma il mio salumiere sì perchè gli cadrebbero in testa i prosciutti. Eh sì, la cordicella che li tiene sospesi non è proporzionale col peso che portano. Ora il problema sorge quando il mio salumiere tenta di andare da Hawking a spiegarglielo, perchè il pizzicagnolo non ha il linguaggio, i termini, le equazioni per potersi intendere con l’eminente scienziato.

Successe anche a me anni or sono, mentre leggevo “Dal Big Bang ai buchi neri” quando ho scoperto che Hawking era incappato in un errore di calcolo quando scriveva che “Se un minibuco nero si avvicinasse alla Terra esso la penetrerebbe fino a piazzarsi al centro di essa dove evaporerebbe” Come sarebbe al centro della Terra? E cominciai a parlarne con gli amici e conoscenti e loro a prendermi in giro. Così mi incapponii ( non è un errore di battitura, mi incapponii proprio nel senso che mi tagliai i c... da solo) e andai a cercare professori universitari a Milano e Roma con cui discutere la cosa. Ma ti pare? Il salumiere (io) che va a dire al Genio che occupa la cattedra di matematica che fu di Newton, che ha sbagliato i calcoli? Anatema!.”
Insomma per farla breve, grazie ad una mia amica che si occupava di P.R. arrivai a Cambridge ma lì mi presero per pazzo e non mi permisero di parlare col genio.
Vabbè, cosa stavo dicendo? Ah, sì:

Tutto quello che l’Uomo pensa, immagina, progetta, o solamente sogna, è realizzabile. Quello che in un primo momento scrivono fantasiosi scrittori di fantascienza, prima o poi si realizza. Qualcuno ha sognato di volare? Lo abbiamo fatto. Di andare sulla Luna? Anche. Di modificare la materia vivente? Di clonare individui? Realizzato. Di viaggiare nel tempo? Lo stiamo sognando ma si farà.
Intendo dire che se l’Uomo avesse pure creato Dio a propria immagine e somiglianza, Dio è possibile.
Concetto semplicissimo. Non vi convince? Va bene ecco un esempio terra terra (Socrate la chiamava maieutica):

Immaginiamo che nel 2080 Bill Gates (Non è morto: gli hanno sostituito gli organi ammalati, qualche ricambio in titanio, il cervello tagliato a fette di un micron è stato scannerizzato in un computer con centomila giga di memoria e potremmo dire che è vivo...) dicevo Gates realizza Windows 2080 che piazza su un Hardware che chiama Adamo Eva e Neutro (tre generi come le spore) che quando si incontrano in determinate condizioni ambientali generano un nuovo hardware a cui cedono metà del proprio patrimonio genetico più la RAM con l’esperienza ambientale. Questi soggetti vengono mandati a colonizzare Marte, seminano, piantano, irrigano con un programma che in centomila anni porterà da quelle parti la prima colonia di terrestri.

Il software è semplice: impara dai propri errori, usa la logica, si pone domande e va a cercare nella sua memoria o in quella di tutti gli altri computer sparsi per Marte e collegati da una Rete. Se la risposta non si trova tutti cercano una risposta plausibile che archiviano in un file “Possibile, Probabile fino a prova contraria”. Ci si potrebbe scrivere un libro su questa comunità di computer su Marte...
Ma veniamo al dunque, dopo cinquantamila anni, a furia di porsi domande dalla banalissima chi sono, chi mi ha generato, mi ha generato mio padre, si fa strada nella comunità una domanda più complessa: Chi ci ha generato tutti, da dove veniamo, cosa ci facciamo qui, e non essendoci risposte adeguate le risposte da archiviare sono quasi una ogni cervello. Il fatto cruciale però è che Bill Gates, il Demiurgo, non può rispondere, perchè forse non c’è, ma anche se ci fosse, egli vive in un altro mondo ed in un’altra dimensione! Il pensiero di Gates non si incontra con la Rete dei computers che stanno cercando con domande esatte ma le risposte sono sbagliate (Sembra Quelo di Guzzanti ehehehe)

Troppo difficile? Un ultimo esempio poi smetto: questo raccontino lo scrissi alla maniera di Voltaire quando nel suo Dizionario Filosofico fa incontrare il saggio cinese e il giovane imperatore a cui insegna l’arte del buon governo:

Alla maniera di Voltaire

La notte scorsa mi e’ capitato di addormentarmi mentre rileggevo il caro Dizionario Filosofico di Voltaire. Ero arrivato alla voce:

CATECHISMO CINESE,
ovvero dialoghi di Cu-su, discepolo di Confucio, con il principe Ku, figlio del re di Lu, tributario dell'imperatore cinese Gnen-van, 417 anni prima della nostra era volgare
(Tradotto in latino dal padre Fouquet, ex gesuita. Il manoscritto si trova nella Biblioteca Vaticana, n. 42759) e mi sono sognato che questo Maestro con il suo discepolo, altri non fossero che due bruchi, larve della cavolaia, che stavano placidamente strisciando e mangiucchiando sopra un cavolo del mio orto mentre discettavano di filosofia.
Ecco il loro colloquio:

Dialogo primo
KU
Che devo intendere quando mi si dice d'adorare il cielo?
CU-SU
Non d'adorare il cielo materiale, che vediamo; perché questo cielo non è che aria, e quest'aria è composta da tutte le esalazioni della terra; sarebbe una follia ben assurda l'adorare dei vapori.
KU
Ci sono tanti esseri che adorano i cieli e i pianeti!
CU-SU
I pianeti non sono che cavoli come il nostro
KU
E allora che significa quando diciamo: il cielo, salire in cielo, essere degni del cielo?
CU-SU
Che diciamo un'enorme sciocchezza. Il cielo non c'è: ogni cavolo è circondato dalla sua atmosfera come da un guscio, e rimane fisso nell’Universo insieme agli altri cavoli.
E’ probabile che vi siano altri Universi simili al nostro, Universi di pomodori, di patate e piu’ in la’ anche Universi di alberi abitati da esseri di tutt’altra natura, che noi non riusciamo nemmeno ad immaginare. Potrebbero essere Mondi con esseri che vivono in fondo ai grandi depositi d’acqua, o addirittura nel sottosuolo. Non lo sappiamo.
KU
Credo di capire. Bisogna adorare soltanto il Grande Verme, che ha fatto il cielo e i cavoli.
CU-SU
Senza dubbio: bisogna adorare soltanto il Verme Supremo, un essere superiore che ha creato tutto quello che vedi intorno a te.
KU
Solo cosi’ saremo degni di salire al cielo?
CU-SU
Certo e’ scritto nel Grande Cavolo che terminata questa vita, se saremo stati virtuosi, ci aspetteranno ali colorate e la facolta’ di volare nel cielo infinito
KU
E dimmi, saggio, ci sono altri esseri sopra gli altri cavoli di questo stesso Universo?
CU-SU
Assolutamente no. Il privilegio del Grande Verme e’ stato riservato solamente agli abitanti di questo cavolo perche’ siamo stati creati a Sua immagine e somiglianza.
KU
Chissa’ come dev’essere magnifico il Verme Supremo che ha saputo creare tutte queste meraviglie del Creato!
CU-SU
Certamente! E voi che diventerete Imperatore del Cavolo, dovete venerare il Grande Verme amando la virtu’. Poiché amerete la virtù, come la praticherete quando sarete sul trono?
KU
Non commettendo ingiustizie, né contro i miei vicini né contro il mio popolo.
CU-SU
Non basta non fare il male: dovrete fare il bene.
KU
Ebbene, è nell'esercizio di tutte queste virtù e nel culto di un Verme semplice e universale che io voglio vivere, lontano dalle chimere dei sofisti e dalle illusioni dei falsi profeti. L'amore del prossimo sarà la mia virtù sul trono, e l'amore per il Grande Verme la mia religione.
CU-SU
O saggio Ku! Voi avete parlato come un uomo ispirato dallo stesso divino Verme. Sarete un degno principe. Ero il vostro maestro, e voi siete diventato il mio.

E mentre i due bruchi si contorcevano compiaciuti, sul cavolo si poso’ un pettirosso che li becchetto’ tutti e due con un solo movimento del becco, v
olandosene poi via, con un frullo d’ali...

ALDO VINCENT

Tratto da
...E QUESTO NON E’ UN LIBRO
Spiegare il McLuhan 40 anni dopo
Mario Guaraldi Editore
http://www.guaraldi.it/scheda.php?lang=it&id=672&type=tit


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Pellegrino
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"Lo scienziato Stephen Hawking razionalizza l’universo: «Si è trattato di una conseguenza inevitabile delle leggi della fisica»."

....anche un bambino di 5 anni potrebbe metterlo in difficoltà chiedendo: ma chi ha stabilito le leggi della fisica?


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Zret
 Zret
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Delirante ed inutile. Chi è costui? Un emulo di Odifreddi.


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duxcunctator
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Almeno, rispetto ad Odifreddi (che mi risulta sano come un pesce), Hawkins ha la scusante della totale invalidità.
Sappiamo bene che, molto spesso, la "certezza" degli atei è questione psicologica. E non logica.


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kitiaram
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Ma la storia è di Aldo Vincent...


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duxcunctator
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Tra un cilicio e l'altro, m'è finito l'occhio sulla bellissima frase di Gaber che ti sei scelto come firma digitale.

Sarebbe bello anche il commento, se non fosse per quell'Unico finale con cui svalorizzi sia il tuo commento, che la stessa frase di Gaber.

Che dall'Alto ti guarda e, col sorriso buono e stortignaccolo che ha anche in Paradiso, ti dice (ma tu fino ad oggi sei stato "distrattino": forse perché vedevi troppi cilici, attorno a te):
guarda, cara kitiaram, quel tuo Unico dovresti dedicarlo al Figlio del Principale, che si sta facendo, da duemila anni, un mazzo così per tutte voi teste di cazzo, di destra, di sinistra e di centro.
Comunque, 'sta serena: da quassù, ti guardo io. Non sia mai che una mia fan così affezionata mi finisca nel Fornazzo.
Un bacione dal tuo Giorgio.

PS: Tuttavia, stammi più open, per favore.


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Affus
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Giovanni 1
1 In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
2 Egli era in principio presso Dio:
3 tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
4 In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
5 la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l'hanno accolta.

------------------------------------

C.E.I.:
Genesi 1
1 In principio Dio creò il cielo e la terra. 2 La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
3 Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. 4 Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre 5 e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.
6 Dio disse: «Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». 7 Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne. 8 Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.
9 Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l'asciutto». E così avvenne. 10 Dio chiamò l'asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona. 11 E Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie». E così avvenne: 12 la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. 13 E fu sera e fu mattina: terzo giorno.
14 Dio disse: «Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni 15 e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra». E così avvenne: 16 Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte, e le stelle. 17 Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra 18 e per regolare giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona. 19 E fu sera e fu mattina: quarto giorno.
20 Dio disse: «Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo». 21 Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. 22 Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra». 23 E fu sera e fu mattina: quinto giorno.
24 Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie». E così avvenne: 25 Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. 26 E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
27 Dio creò l'uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò;
maschio e femmina li creò.
28 Dio li benedisse e disse loro:
«Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra;
soggiogatela e dominate
sui pesci del mare
e sugli uccelli del cielo
e su ogni essere vivente,
che striscia sulla terra».


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AldoVincent
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Sai, una cosa è l'esegesi un'altra l'ermeneutica.
Il Vangelo di giovanni è stato compilato da "loghie" 120 anni D.C. e non viene certo definito documento storico, anzi, viene escluso dai sinottici.

Pure questa bibbia citata andrebbe letta e interpretata dall'Ebraico da cui deriva. Ma così a volo d'uccello, tanto per chiarire.
Com'è che il tuo dio crea (crea è impreciso "bereshit" è scritto, cioè il verbo della natura che germoglia. Secondo la Bibbia ebraica quindi il Demiurgo fa germogliare l'Universo, non lo crea) la luce il primo giorno e il sole la luna le stelle, gli oggetti cioè che generano la luce li crea solo il quarto giorno?
Come spieghi questa incongruenza?


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AldoVincent
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Almeno, rispetto ad Odifreddi (che mi risulta sano come un pesce), Hawkins ha la scusante della totale invalidità.
Sappiamo bene che, molto spesso, la "certezza" degli atei è questione psicologica. E non logica.

La certezza degli atei non è logica mentre la certezza della Fede lo sarebbe?
Spiegami il tuo concetto di logica, per favore...


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duxcunctator
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Almeno, rispetto ad Odifreddi (che mi risulta sano come un pesce), Hawkins ha la scusante della totale invalidità.
Sappiamo bene che, molto spesso, la "certezza" degli atei è questione psicologica. E non logica.

La certezza degli atei non è logica mentre la certezza della Fede lo sarebbe?
Spiegami il tuo concetto di logica, per favore...

E' logico affermare "tutte le verità sono relative"?
Manifestamente, no. (do you remember: "tutti i cretesi mentono. io sono cretese"?)

Qual'è, la differenza tra un ateo "certo" (perché, se si dichiarasse "agnostico" e lasciasse la porta aperta al Mistero, allora sarebbe diverso. E non sfonderebbe la soglia dell'irragionevole e dell'illogico) ed un credente, in Dio Creatore (per esser completa, la Fede deve anche condurti a credere che il Creatore sia anche Padre -quindi: Buono e Amante- ET Onnipotente. Ma per ora limitiamoci al Creatore)?

Che il primo, l'ateo "certo", pretende con la Ragione di dimostrare l'indimostrabile: ossia la NON esistenza di Dio.
Fino ad arrivare ad un similare paradosso logico (conosciuto fin dal tempo degli antichi greci), che si manifesta nella frase che citavo all'inizio: "tutte le verità sono relative"
Nel caso specifico, l'ateo "certo" arriva ad affermare che "qualcosa" (che, essendo tale, E') sia stato "generato" dal NULLA (che, in quanto tale, NON E')
Illogico e irragionevole, quindi, l'ateo "certo".
E, siccome dalla illogicità non possono che derivare, prima o poi, contraddizioni, ecco che, l'ateo "certo" che, insofferente alla "sintesi" della filosofia e della logica, si catapultasse nell' "analisi" della ricerca scientifica, applicandosi a quelle domande che il nostro spirito e la nostra mente NON può non farsi, per tentar di darsi una risposta (in barba a qualsiasi illogico Odifreddi, che le vorrebbe "prive di senso"): com'è nata la prima vita? com'è nato l'universo?;
ecco che il nostro ateo "certo", di fronte ai pezzi del puzzle che solo trovano collocazione nell'ambito dell'ipotesi "Creatore" (non è qui il momento per entrare nel dettaglio: se vuoi ci confrontiamo in merito in una discussione specifica), cosa fa, pur di restar "tosto" nel suo assunto di partenza che "non c'è nessun Creatore"?
Sprofonda nella contraddizione (frutto avvelenato e sistematico dell'illogicità), e arriva, in un atto di fede paradossalmente molto più fideistico di quello di un "normale" credente nel Creatore, a "deificare" il Caso.
Oppure, come fa Hawkins, cade nella contraddizione di "negare" il Creatore perché la genesi dell'Universo si esplica grazie all'esistenza delle Leggi della Fisica. Ma astenendosi rigorosamente dall'ipotizzare quale sia la genesi di queste ultime. (Ah già...secondo il buon ex-seminarista Odifreddi, trattasi di domande "prive di senso").

A fronte dell'ateo "certo" (e di quest'uso così "innaturale" della Ragione) cosa ne fa invece il credente della sua, di Ragione?
La usa per rendersi conto della "plausibilità" dell' "ipotesi Dio Creatore".
Anzi, di più: del fatto che essa sia l'ipotesi più ragionevole tra quelle sul tavolo (che poi, alla fine, nel caso dell'origine della vita, si riducono a due: Dio o Caso. Nel caso dell'origine dell'Universo il Caso smette anche di essere preso in considerazione: sul nulla, nulla può il Caso)
Nessun uso della Ragione per "dimostrare" Dio, nel sul piano della sintesi filosofica e logica, né sul piano dell'analisi scientifica.
Ma, semplicemente (anche se oggi quel "semplice" è diventato estremamente "difficile", date le continue manipolazioni mentali che ci arrivano da tutte le direzioni) il farsi accompagnare per mano, dalla Ragione, fino al vertice dove essa può accompagnarci, nella ricerca della verità: a "certificarci" la ragionevolezza e la plausibilità di Dio Creatore.
Arrivati lì, sulle gambe della Ragione, poi o ci si ferma (per non cadere nell'abisso del Deismo, che è quello su cui si fonda la Massoneria: che, da deista, è arrivata rapidamente ad essere anticristica) oppure ci si affida alla Fede (che è un dono di Dio), il "parapendio" con cui si "supera" la scarpata e si approda, tanto più dolcemente quanto più ci "affidiamo" allo Spirito che ci spinge, sull'altro versante.
Quello dove, rimessi i piedi a terra, possiamo tornare a far uso della Ragione.
Che diventa a quel punto la "seconda ala", da far "vibrare" contemporaneamente a quella della Fede.

Che è poi la necessità che è diventata vitale, in questi nostri tempi.
Fede e Ragione. Fides et Ratio.
Ma, prima ancora che arrivi il dono della Fede (e, occhio: un dono bisogna essere "disposti" ad accettarlo), in questi nostri tempi gli uomini di buona volontà non credenti, hanno a disposizione l'intero spettro delle verità violate e stuprate (qui su CDC evidenziate continuamente, e giustamente). Ma devono avere l'apertura di cuore e di mente (lo spirito si aprirà quando arriverà la Fede) di rispettarle e coltivarle TUTTE, le verità.
Pena: il bi-pensiero orwelliano, che umano non è.
E, prima di sprofondare nel bi-pensiero, viene -banalmente- a diminuire proprio l'efficacia, nell'azione di "tutela" della verità insidiata e/o invertita: molto più difficilmente "credibile" ed "efficace", nella sua azione, risulterà un anti-vivisezionista che non sia anche anti-abortista.
O un anti-abortista che non sia anche anti-bellicista.

Sono riuscito a spiegarti, Aldovincent, quella che chiamavi, nella tua domanda un po' provocatoria, il "mio concetto di logica"?


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duxcunctator
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Sai, una cosa è l'esegesi un'altra l'ermeneutica.
Il Vangelo di giovanni è stato compilato da "loghie" 120 anni D.C. e non viene certo definito documento storico, anzi, viene escluso dai sinottici.

Pure questa bibbia citata andrebbe letta e interpretata dall'Ebraico da cui deriva. Ma così a volo d'uccello, tanto per chiarire.
Com'è che il tuo dio crea (crea è impreciso "bereshit" è scritto, cioè il verbo della natura che germoglia. Secondo la Bibbia ebraica quindi il Demiurgo fa germogliare l'Universo, non lo crea) la luce il primo giorno e il sole la luna le stelle, gli oggetti cioè che generano la luce li crea solo il quarto giorno?
Come spieghi questa incongruenza?

120 d.C., il Vangelo di San Giovanni?
E gli altri tre, li posizioneresti quando?

Se sei un ateo "certo" ("sono sicuro che Dio non esiste"), AldoVincent, è curioso come tu voglia entrare in contatto con la Fede di un credente, com'è Afflus.
Hai forse un qualche altro tipo di Fede, AldoVincent?
E vuoi avere la conferma che la tua (nel Demiurgo, magari: che scrivi rispettosamente con la maiuscola) sia "migliore"?

Ah, se la tua "datazione" del Vangelo di San Giovanni è precisa quanto il tuo ebraico, allora è sbagliata: infatti "Bereshith", la prima parola della Genesi, e di tutto il Tanak (ciò che noi cristiani chiamiamo Pentateuco), significa "Nel-principio" (ed, essendo la prima parola, viene comunemente usata come titolo del primo libro del Tanak: e quest'uso è rimasto anche per noi gentili dal momento della prima traduzione greca, dei Settanta, in cui al primo Libro fu dato il nome di "Genesi", per l'appunto).

E' affascinante assai, l'ebraico.
Perché, non essendo lingua flessionale, come le nostre, ogni sua parola è come se fosse una "formula chimica": il significato "aggregato" ha un senso più intimo e nascosto che può derivarsi dalla particolare successione delle lettere componenti (ogni lettera, in ebraico, ha un significato, vastissimo, in sé)

Prima di "inabissarsi" nell'ebraico, c'è però una domanda che nessuno può permettersi di eludere anche se pensa di poterlo fare (chi ti scrive, per esempio, ha pensato di poterlo fare per vent'anni, per tutta la giovinezza).
E tantomeno la puoi eludere tu, dato che "pratichi" il Tanak.
La domanda, immagino l'avrai capito, è:
Chi è Gesù di Nazareth?

Qual'è la risposta che ti sei dato?


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guido
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Tutti i discorsi partono dalla tacita premessa di dare per scontato il comune concetto di "tempo".
Se si considera esistente un tempo che scorre entro cui tutto si colloca allora nasce il problema dell'inizio e della causa e la soluzione, sarebbe meglio dire l'escamotage, consiste per ognuno nel trovare una parola che soddisfi la propria mente; qui si differenziano le scelte personali: "Dio", "Caso", "Boh?" o quello che si preferisce.
Poi si litiga trovando, e ce ne sono, argomenti contrari alle idee diverse dalla propria.
Saluti


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duxcunctator
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E' l'estrema ratio per gli evoluzionisti "classici": l'eliminazione (sotto forma di "infinitizzazione") del fattore "tempo".

Da che era una coperta di Linus sotto la quale nascondersi (i quali quando gli viene chiesto: ma com'è possibile che si sia passato dai singoli atomi agli amminoacidi? e da quelli alle prime molecole? E poi alla prima vita unicellulare? E poi a quella pluricellulare in tutte le sue sterminate e immensamente perfette manifestazioni? Fino all'uomo, in grado di comporre sinfonie, scrivere romanzi, progettare e realizzare macchine di tutti i tipi: e che, fin dall'inizio, si chiede: Chi ha creato tutto questo?, con una mano si portano un pollice alla bocca, con l'altra si tirano la loro "coperta" sulla sommità della testolina e, con fare ammiccante e che dovrebbe ispirare saggezza ma in cui l'occhio attento percepisce il bambino desideroso di sicurezza e che invece di trovarla nel Papà e nella Mamma, son costretti a trovarla nella loro "coperta", ti rispondono: "Eh, caro Lei, Lei non immagina cosa riesce a produrre il Caso dandoGli tempo a sufficienza per lasciarGli esplicare la Sua azione.....");
ora, visto che per la nascita dell'Universo non si possono neanche rifugiare, come per quella della Vita, sotto il loro Tempo-coperta-di-Linus , sempre troppo breve per giustificare -coerentemente- la nascita dell'Essere dal Nulla, cosa ti fanno?
Invece di iniziare a prender un po' di sana distanza (e si è capito, vero, che siamo nell'ambito della psicologia e non più della logica e della scienza?) da questa loro coperta, non in grado di generare in loro la "sicurezza" a cui pur aspirano;
e invece di iniziare -finalmente- a guardarsi intorno, per prender atto (in fondo sono sì bimbi, ma di una certa età, ormai) pienamente e consapevolmente dell'incresciosa situazione in cui si son cacciati, volendo porre quanta più distanza possibile tra sé e i loro Papà e Mamma (e qui il paragone col tenero Linus smette di valere: infatti Linus la sua "coperta" la utilizzava perché papà e mamma stavano quasi mai con lui ed erano sempre impegnati, da bravi americani della media borghesia dei sobborghi degli anni 60, a lavorare per permettersi casa, auto, viaggi, pensione e univeristà dei figli; mentre invece il nostro evoluzionista-Linus, è stato lui a mettere da Papà e Mamma una distanza, sempre più grande. Ma Loro, amorevoli e pazienti, continuano a chiamarlo e ad aspettarlo), cosa arriva a fare?
A "inventarsi" che il Tempo-coperta abbia in realtà non avuto mai origine, sia IN-FINITO (quest'infinitezza che riciccia sempre fuori: o si "affibbiano" proprietà divine al Caso, come gli evoluzionisti in biologia; o lo si fa col Tempo, come gli evoluzionisti in fisica, come il nostro caro Guido. Ma, dico io, non sarebbe più semplice -e ragionevole- smettere di attribuire caratteri di "infinitezza" e quindi divini a chi -Caso, Tempo- Dio non è?)

E, ammesso e non concesso, caro Linus...ehm, scusa: Guido ( 😆 ), quest'allungamento all'IN-INFINITO della tua "coperta", con cui "risolvi" l'incapacità del Caso a creare il primo Essere dal Nulla: per la nascita della Vita come la metti?
"Risolvi" anche quella con la doppia coperta Caso-Tempo-sufficientemente-lungo?
Oppure, utilizzando per una volta il rasoio di Occam, metti anche la nascita della Prima Vita sotto l'unica coperta del Tempo-IN-FINITO?


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Nyarlathotep
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perchè invece di perdersi in voli pindarici questi scenziati non alzano la voce (e con loro il mondo accademico) sul fatto che la bibbia è un romanzo fantasy? Tipo.. Il regno di davide era un mezzo sputacchio di terreno (descritto come grande regno bla bla bla) e non aveva assolutamente quel palazzo maestoso. Così come gli ebrei in egitto non erano schiavi ma operai e ci andarono di loro spontanea volontà, così come non c'è nessuna prova di un'esodo, così come ogni mito biblico ha i suoi corrispettivi in tutte le altre culture, perchè sono miti appunto (si pensi a noè-deucalione o la torre di babele-palazzo dei celti in grecia) ecc ecc

perchè non ci basiamo su quello che abbiamo piuttosto che cominciare a parlare di universo, cosmo, big bang? siamo sulla terra, andiamo ad indagare quello che possiamo raggiungere


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duxcunctator
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E cosa possiamo raggiungere, secondo te?


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