Il titolo che ho messo al post è lapalissiano, una ovvietà.
Nel giorno in cui Draghi presenterà alla Camera il Recovery plan, al momento abbastanza sconosciuto nei dettagli, in tutta Italia dovrebbero entrare in vigore nuove regole per fronteggiare la pandemia in corso.
Queste modifiche saranno assai rilevanti: si potrà muoversi tra regioni con permessi al momento non ancora definiti ma comunque nuovi e inediti, saranno aperti per la cena i ristoranti che dispongono di tavoli all' aperto,una chiusura avvenuta nel lontano 25 ottobre 2020, torneranno a scuola molti studenti.
Le restrizioni attualmente in vigore erano state fissate per tutto il mese di aprile e nuove regole erano previste dal 1 maggio, la fine del decreto è stata invece anticipata di 6 giorni.
Il 26 aprile Draghi presenterà alle Camere il Recovery plan e le mie aspettative, o illusioni, per quel giorno le avevo già riportate su questo forum,
è comprensibile quindi, anche se discutibile, che l' anticipo delle riaperture proprio al 26 aprile mi abbia contrariato.
E ovvio che lo spazio dedicato dai media alle riaperture toglierà un po' di spazio alla discussione del Recovery plan, anche se moltissimi giudicano le mie aspettative sulla mobilitazione del 26 solo una illusione.
I dissensi sul Recovery plan sono presenti soprattutto sul lato sinistro della politica. Il punto più delicato per il governo è il tema ambientale, al centro del Recovery plan, ma che sembra affrontato in modo non soddisfacente per associazioni ambientaliste storiche come Legambiente e Greenpeace.
Per concludere,
cerchiamo di mantenere alta l' attenzione al Recovery plan, si tratta di investimenti enormi i cui effetti dureranno per decenni, mentre le misure per fronteggiare il Covid potrebbero cambiare completamente nel giro di poche settimane,
mentre è ovvio che i media parleranno molto dei ristoranti e poco di Leonardo SpA, e degli ingenti finanziamenti che i pochi decisori vorrebbero dare all' industria degli armamenti.
Marcopa