Notifiche
Cancella tutti

68%italiani non va più a bar,pizzerie e ristoranti


helios
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 16537
Topic starter  

Crisi, il 68 per cento degli italiani ha detto addio a bar, pizzerie e ristoranti

"Un altro dato eclatante -dice la Coldiretti - è rappresentato dal fatto che per la prima volta dal loro arrivo in Italia si è addirittura ridotta la spesa per l'acquisto di insalate pronte fresche e confezionate che erano state immuni dalla crisi"
Il Tempo29 settembre 2013

La crisi economica è sempre più pesante per le famiglie in tutta la Penisola. Il 68% degli italiani ha tagliato i pasti fuori casa nei ristoranti, al bar in trattoria o in pizzeria per effetto della crisi.

Non è tutto. Il 60% ha anche ridotto le spese per l'intrattenimento, con una netta tendenza al peggioramento rispetto allo scorso anno ed effetti drammatici sulle imprese e sull'occupazione, evidenziati anche da Confesercenti. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Nielsen relativi al secondo trimestre 2013 dai quali si evidenzia il rischio di alimentare ulteriori effetti recessivi al consumo con l'aumento dell'aliquota Iva che scatta il primo ottobre. "Minori acquisti riguardano infatti - sottolinea la Coldiretti - dal 68% dei consumatori che hanno tagliato sull'abbigliamento al 43% che usano meno l'auto ma anche il 57% degli italiani che per risparmiare è stato costretto a scegliere a prodotti più economici nel largo consumo".

"Un esempio eclatante - precisa la Coldiretti - è rappresentato dal fatto che per la prima volta dal loro arrivo in Italia si è addirittura ridotta la spesa per l'acquisto di insalate pronte fresche e confezionate che erano state immuni dalla crisi".

Gli italiani adesso preferiscono passare piu' tempo in cucina a lavare e tagliare l'insalata e sottrarre tempo al tempo libero pur di contenere i budget familiari. Fino alla fine del 2012, gli acquisti delle verdure di IV gamma - ricorda la Coldiretti - hanno registrato un costante trend in crescita, complici l'elevato contenuto di servizio e la praticita' d'uso che ne hanno fatto impennare i consumi del 380 per cento in dieci anni nonostante prezzi decisamente piu' elevati rispetto al fresco tradizionale.
Italiani a dieta con la crisi: chiusi 10mila ristoranti

"A preoccupare per i prossimi mesi e' quindi - sostiene la Coldiretti - l'aumento dell'aliquota Iva che avrebbe un effetto valanga sull'88% della spesa degli italiani che viene trasportato su strada, a seguito del rincaro del costo del carburante. L'innalzamento dell'aliquota dal 21 al 22% colpisce direttamente i bicchieri degli italiani con rincari dalle bevande gassate ai superalcolici, dagli spumanti alla birra, dai succhi di frutta al vino, fino all'acqua minerale, mentre sono esclusi la maggioranza dei prodotti di largo consumo come frutta, verdura, carne, latte e pasta". "In realta' ad essere coinvolto e' l'intero sistema economico. Se si vuole ripartire il primo punto da affrontare - conclude la Coldiretti - e' quello di non penalizzare ulteriormente i consumi riducendo ulteriormente il potere di acquisto, compromesso dalla crisi".

http://www.today.it/rassegna/crisi-coldiretti-pizza-ristoranti.html


Citazione
qasiqasi
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 333
 

consoliamoci per i "bicchieri italiani" che indica coldiretti:i superalcolici fanno male,le bevande gasate anche,i succhi di frutta sono pieni di conservati tossici,le birre infiammano e dilatano il ventre,i vini sempre alcolici sono eccecc.beviamo acqua non minerale e curando il nostro benessere fottiamo il sistema che ci vuole obesi e tristi.


RispondiCitazione
terzaposizione
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 902
 

Dopo decenni di Vita al di sopra della realtà, mangiare a casa, cucinare ( non è che il tempo libero sia solo cazzeggiare ) con gli amci/amiche, comprare equosolidale, evitare sprechi di cibo compreato al Super, mi sembra buona cosa.
Inoltre nella mia Milano iniziano a nascere localini che propongono menu a 4/6 euro, basse aspettative alto divertimento.


RispondiCitazione
marzian
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 521
 

Come i dati sul crollo dell'acquisto di auto: buone notizie.


RispondiCitazione
grillone
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 880
 

questi dati vanno un pò interpretati: gli italiani vanno meno nei ristoranti perche effettivamente sono diventati troppo cari; ma vanno meno nei bar perche gli amici ora si trovano soprattutto su facebook e su skype. per quanto riguarda invece le pizzerie(soprattutto quelle dove l'ambiente è gradevole e la pizza è buona)secondo me i numeri non sono affatto calati; forse sono addirittura aumentati


RispondiCitazione
frankieboy85
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 229
 

Come i dati sul crollo dell'acquisto di auto: buone notizie.

per te saranno buone notizie, di certo non lo sono per chi viene licenziato e scaraventato nella disperazione


RispondiCitazione
helios
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 16537
Topic starter  

Come i dati sul crollo dell'acquisto di auto: buone notizie.

per te saranno buone notizie, di certo non lo sono per chi viene licenziato e scaraventato nella disperazione

è stato anche il vivere al disopra delle nostre possibilità economiche che ci ha ridotto a questo.
La notizia buona è che se il mercato delle auto cala la popolazione per forza deve utilizzare i mezzi pubblici come fanno in tutta europa.
Utlizzare i mezzi pubblici non è esser poveri e non si è nemmeno ricchi se si ha il suv.
Quello che è certo è che il suv inquina molto di più tutti e non solo quelli che lo hanno comprato.
Venivano licenziati in molti anche prima di questa crisi e non venivano menzionati da nessuno.Restavano all'ombra di una opulenza effimera che nessuno doveva scalfire.


RispondiCitazione
frankieboy85
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 229
 

La notizia buona è che se il mercato delle auto cala la popolazione per forza deve utilizzare i mezzi pubblici come fanno in tutta europa.

I mezzi pubblici possono funzionare a Tokyo o a Berlino, cioè per le metropoli, ma non tutti abitiamo in grossi centri urbani. Buona parte degli italiani vive dispersa nei piccoli-medi comuni e deve per forza usare la macchina per spostarsi.


RispondiCitazione
helios
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 16537
Topic starter  

La notizia buona è che se il mercato delle auto cala la popolazione per forza deve utilizzare i mezzi pubblici come fanno in tutta europa.

I mezzi pubblici possono funzionare a Tokyo o a Berlino, cioè per le metropoli, ma non tutti abitiamo in grossi centri urbani. Buona parte degli italiani vive dispersa nei piccoli-medi comuni e deve per forza usare la macchina per spostarsi.

vero quello che dici. Considera che i trasporti pubblici anche nelle città non vengono usati molto in Italia.
Comunque non è che la popolazione vuole usare l'auto è che è costretta proprio dalla mancanza di mezzi pubblico o di mezzi pubblici che costano troppo.
Se si sommano tutte le tasse dell'auto si potrebbe benissimo pagare un mezzo pubblico e si risparmierebbe.Se poi si sommano anche le multe, i parcheggi a pagamento e l'aumento continuo della benzina il risparmio è certo.Sempre che qualcuno metta disposizione i mezzi pubblici che, evidentemente, non sono stati potenziati proprio per favore le case automobilistiche con conseguente inquinamento di cui ne facciamo le spese tutti.


RispondiCitazione
Condividi: