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8 luglio ieri ed oggi


ancona_pietro
Honorable Member
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L'8 luglio di ieri e di oggi

l'8 luglio 1960 la sinistra italiana fu in grado di fronteggiare e sconfiggere un serio tentativo di smottamento a destra del governo DC appoggiato dal MSI. Tutta l'Italia accorse in piazza a difendere la Resistenza e la Costituzione.

l'otto luglio del 2016 non esiste più il grande movimento di sinistra e democratico di allora. Se Renzi tentasse di emulare Tambroni reagirebbero soltanto i Centri Sociali e non tutti.
Non esiste più la CGIL di Di Vittorio il cui posto è occupato dalla Camusso la ridanciana commensale di Monti e del Presidente della Confindustria ai quali ha regalato la legge Fornero e la Job Act.

La Costituzione è in procinto di essere profondamente lesionata ed è dubbio che il referendum di ottobre riuscirà a salvarla.Speriamo di farcela.

La Bolognina continua a produrre i suoi malefici effetti. La rinunzia al comunismo e la trasformazione del PCI nel PD attuale il partito che assume i valori del liberismo come regole supreme della politica del Paese hanno disarmato le masse.

La rivolta dell'otto luglio recuperò l'Italia democratica che avrebbe dato una grande stagione di riforme che hanno incivilito il Paese facendone una grande democrazia industriale. Ma in Italia come in URSS i comunisti hanno fatto karakiri e si sono consegnati nelle mani dell'Occidente assumendone la "cultura". L'anticomunismo è diventato talmente senso comune che non è più necessario proclamarlo. Si realizza in tutti gli atti della vita politica e sociale. Nelle fabbriche e nei posti di lavoro i lavoratori non hanno più alcuna garanzia e temono di essere licenziati. Chi oggi viene licenziato è un uomo morto perchè il liberismo come in un gioco di prestigio ha fatto sparire il lavoro. Il lavoro non c'è più ed è difficilissimo trovarlo.
Naturalmente c'è chi sta assai peggio di noi. In Siria, Somalia, in Irak, in Afghanistan, in Libia ed altrove l'imperialismo occidentale ha fatto scorrere il sangue a fiumi. Milioni di profughi accorrono verso l'Europa solo in parte bloccati da un truce guardiano turco assunto dalla Merkel. Tredici anni dopo la seconda grande aggressione dell'Iraq una Commissione del Parlamento inglese dichiara che quella guerra non bisognava farlo,. Ma questo non restituirà la vita ai morti e la pace all'Iraq.


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Nieuport
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 307
 

L’8 luglio 1960 il 95% dei proletari aveva fatto il servizio militare e sapeva sparare. Una notevole percentuale di loro aveva fatto la guerra, sparando davvero, una piccola ma non minima percentuale aveva fatto la Resistenza o la Repubblica Sociale e sapeva dove erano custodite le armi messe da parte allora.
La polizia, con i manganelli e i moschetti 91, o i carabinieri a cavallo di D’Inzeo, conoscevano la loro forza.
Il proletario normale si modellava su Peppone, dei film di don Camillo: mani forti che piegavano l’acciaio, un pater familias che portava i pantaloni, e fra di loro si parlavano in dialetto.
Se gli avessero detto che 50 anni dopo il comunismo era finito, e il più noto rappresentante dell’ultimo partitino rimasto teoricamente dalla loro parte, Rifondazione Comunista, era un sodomita che girava vestito da donna, avrebbero riso.
Ora i proletari sono sempre di più ma il proletariato non esiste. Cari comunisti, non avete che da ringraziare voi stessi: chi è che ha voluto la fine del servizio di leva, il tradimento dei valori popolari, il gay pride e il politically correct? Voi stessi, stupidi burattini del capitale.


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spadaccinonero
Illustrious Member Guest
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Post: 10314
 

Nieuport SCATENATISSIMO

8)


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riefelis
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 679
 

L’8 luglio 1960 il 95% dei proletari aveva fatto il servizio militare e sapeva sparare. Una notevole percentuale di loro aveva fatto la guerra, sparando davvero, una piccola ma non minima percentuale aveva fatto la Resistenza o la Repubblica Sociale e sapeva dove erano custodite le armi messe da parte allora.
La polizia, con i manganelli e i moschetti 91, o i carabinieri a cavallo di D’Inzeo, conoscevano la loro forza.
Il proletario normale si modellava su Peppone, dei film di don Camillo: mani forti che piegavano l’acciaio, un pater familias che portava i pantaloni, e fra di loro si parlavano in dialetto.
Se gli avessero detto che 50 anni dopo il comunismo era finito, e il più noto rappresentante dell’ultimo partitino rimasto teoricamente dalla loro parte, Rifondazione Comunista, era un sodomita che girava vestito da donna, avrebbero riso.
Ora i proletari sono sempre di più ma il proletariato non esiste. Cari comunisti, non avete che da ringraziare voi stessi: chi è che ha voluto la fine del servizio di leva, il tradimento dei valori popolari, il gay pride e il politically correct? Voi stessi, stupidi burattini del capitale.

All'inizio del tuo posti hai ragione, era altra gente ma poi sei finito in inutili e volgarissime cosiderazioni nei quali emerge che non ai capito un tubo della fine del comunismo e della deriva attuale della sinistra.


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