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A proposito di identità e tradizione culturale


Primadellesabbie
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Un utente ha scritto che il Nostro Paese è una fogna, altri sono insorti, forse il termine usato è un po' forte, ma...questi non sono crimini di individui isolati, qui c'è di mezzo una divisa e l'appartenenza alla scala gerarchica dello Stato che, dopo i fatti di Genova, dovrebbe essere almeno rifondato su basi serie.

“NON ERANO ESSERI UMANI, ERANO DEMONI” - IL RACCONTO CHOC DI VINCENZO CACACE, EX DETENUTO PARALITICO DEL CARCERE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE: “IO SONO SULLA SEDIA A ROTELLE, MI SONO ABBASSATO PERCHÉ NON CE LA FACEVO PIÙ, MI COLPIVANO IN FACCIA, IN FRONTE, DIETRO ALLA SCHIENA, MI SONO ABBASSATO E MARTELLAVANO” - IL VIDEO DELLE VIOLENZE PUBBLICATO DA “DOMANI”, CHE SEMBRA GIRATO IN UNA GALERA DI UN REGIME DITTATORIALE…

Qui l'articolo per intero:

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-non-erano-esseri-umani-erano-demoni-rdquo-racconto-choc-275127.htm

e qui quello precedente, di ieri:

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-domani-chiave-piccone-mano-quot-agenti-polizia-275020.htm

Se pensate che le modalità con le quali siamo governati siano estranee a queste "tradizioni" che, dalla riunificazione, fanno parte della nostra cultura e hanno costituito il trampolino per la dittatura del secolo scorso, io credo che vi sbagliate di grosso.


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Hospiton
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Doloroso vedere fino a che punto possa cadere in basso l'essere umano, e sappiamo che c'è di peggio. Non so cos'abbia scatenato queste reazioni ma si parla di uomini che dovrebbero essere addestrati a non reagire impulsivamente...vabbè, si entra in un discorso troppo lungo.

Purtroppo nel tempo ho saputo o letto di episodi analoghi nelle carceri di tutto il globo, dal Brasile alla Russia, dalla Turchia al Messico, dalla Francia alle Filippine, non si salva nessuno, (e noi ne abbiamo da raccontare, tra Ucciardone, Badu 'e Carros, Poggioreale)

Di seguito due classifiche reperite in rete

https://www.travel365.it/carceri-peggiori-al-mondo.htm

https://www.metallirari.com/inferno-terra-10-peggiori-carceri-mondo/


Bertozzi hanno apprezzato
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MarioG
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Certo che bisogna avere una buona dose di "viscidume" per intitolare "identità e tradizione culturale" un video di sgherri-gangsters che sopraffanno un detenuto.

Appartengono allo Stato, ma chi ha detto che lo Stato, o qualunque Stato, sia sinonimo di identità e tradizione... Nessuno. Infatti è proprio un titolo viscido.


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Primadellesabbie
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Non si tratta di "un" detenuto, impari almeno a leggere prima di commentare.

Qui di viscido ci sono solo le fette di lardo sugli occhi di chi non vuole vedere.

 

 


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Primadellesabbie
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@hospiton

Un collega sardo e la mia mai paga curiosità mi trascinavano nei luoghi di ritrovo dei sardi, bar, trattorie e club, nella capitale ai tempi in cui il capro espiatorio Valpreda era detenuto a Roma, in quelle occasioni ho conosciuto alcuni dei giovani agenti addetti a custodirlo, se ti riferissi i termini in cui ne parlavano e cosa si proponevano apertamente di fare, farei un pessimo servizio al corpo al quale appartenevano.

Ho avuto una testimonianza sui fatti di Genova da un amico, pensionato delle forze dell'ordine e da sua moglie, che si erano recati a quella manifestazione: l'amarezza che si è impossessata di lui dopo quell'esperienza lo ha fatto ammalare e condotto alla morte.

Mi fermo qui.


Hospiton hanno apprezzato
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Hospiton
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@primadellesabbie

non ho vissuto il clima della Roma dell'epoca di Valpreda ma posso immaginare (mi dicono che una buona ricostruzione dei personaggi che gravitavano nell'ambiente investigativo e dei servizi anni '70 l'ha realizzata Giordana nel film "Romanzo di una strage", incentrato sull'omicidio di Pinelli e più in generale sulla temperie di quegli anni).

Su Genova ho anch'io alcune testimonianze dirette, il figlio di un mio vecchio insegnante era inquadrato in uno dei reparti in servizio e mi raccontò dei "metodi" utilizzati nelle caserme in situazioni di un certo tipo, quello che si vede nel film "Diaz" è solo una parte. Posso capire il malessere che si impossessò del tuo amico, dev'essere stato un inferno.


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oriundo2006
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Per capire la situazione nelle carceri occorre ANCHE guardare al numero delle guardie carcerarie che si sono SUICIDATE. A questo si deve aggiungere quello dei detenuti: dopo però, perchè anche qui gioca il cosidetto ‘favor rei’ e occorre compensarlo ( non sempre, tuttavia ). Infine, occorre considerare tutto il mondo ufficiale e semiufficiale che ruota intorno al mondo carcerario, una zona d’ombra ancora da decrittare perchè instilla ovunque il virus della illegalità accettata come moneta di scambio, le differenze di trattamento e di fine pena a seconda della ‘malleabilità’ anche verso delazioni e quant’altro, inlcuse ‘amicizie’ importanti a livello ‘politico’ e ‘amministrativo, come all’origine la ingiusta somministrazione di pene completamente divergenti a parità di reati: la magistratura ha in tutto pesanti responsabilità e mancanze. 

Insomma: che volete di più per capire la fogna ? In realtà la situazione carceraria non interessa più di tanto la collettività.

Vorrei solo far notare in fine sia le aberrazioni totalitarie del sistema, evidenti ad esempio nel trattamento dei No Tav, come anche nel degrado delle condizioni carcerarie nel suo complesso, di cui sono vittime tanto i detenuti quanto gli agenti. E’ tutto da cambiare ed è tutto in connessione con la decadenza irreversibile della nostra società.


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uomospeciale
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A me hanno sempre detto sin da bambino che nella vita prima o poi tutto torna sempre indietro:

 E quanto dolore, sofferenza e danni hanno inflitto alle loro  innumerevoli vittime  e alla società, questi detenuti che nella maggior parte dei casi sono pluripregiudicati recidivi e delinquenti abituali?

A quante decine di migliaia di persone rovina per sempre la vita, un delinquente abituale che smette di fare danni solo da morto?

Quanto dolore, quanta sofferenza, quante vite distrutte, e quanto odio si lasciano dietro i criminali recidivi  finchè non ci fanno la cortesia di fare l'unica  azione positiva della loro vita, cioè tirare le cuoia, levandosi dal cazzo?

Detenuti picchiati? Oddio che tragedia!....Non piangerò di sicuro per loro:

E' il karma baby, quel che è fatto è reso...

Peccato solo che sia reso troppo poco.


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Tashtego
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Il pesce puzza sempre dalla testa. Gli esportatori di democrazia, cioè il modello di successo, sono i responsabili di Guantanamo, Abu Ghraib etc (e chissà quanti innumerevoli fatti simili non conosciuti). Al nostro governo abbiamo i camerieri scelti da lorsignori, traditori della Patria al servizio di mammona ed a scendere i posti chiave sono occupati da gente scelta da codesti camerieri. Una corruzione morale che a pioggia pervade ed incancrenisce l'anima di questo paese. Da Portella della Ginestra in poi lo schema è questo. Devi essere corruttibile e quindi corrotto per occupare le posizioni istituzionali. Questa gente vive nel marciume, se ne compiace, ma in fondo è disgustata di sè. da ciò deriva la predisposizione ad ogni sopruso.


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magliette.fun
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Non sono del tutto d'accordo.

ritengo che l'errore (indotto dalla solita stampa destabilizzante) sia quello di utilizzare per i detenuti lo stesso criterio utilizzato per i bambini dell'asilo, vale a dire: INTOCCABILI. Ma i bambini vanno volontariamente all'asilo mentre i detenuti son li per aver ammazzato qualcuno (per i furti e altre cose nessuno sta in galera). Le guardie non devono certo educare come fossero maestre.

Siamo sicuri che si debba rispettare la legge anchenei confronti di chi con certezza non l'ha rispettata? Un conto è il rispetto della lege della polizia e dei carabinieri quando hanno a che fare con persone di non provata colpevolezza, Un altro conto è avere a che fare con deilnquenti CERTIFICATI che non possono certo diventare intoccabili solo perchè lo stato liha privati della liberta a causa di quello che hanno commesso.

Creare una casta di criminali ai quali non può essere torto un capello sarebbe lo sbaglio più grande che si possa fare e che probabilmente si è fatto in passato. 

Passare dal film della diaz (circa 20 anni fa) alla rivolta di SMC serve solo fare di ogni erba un fascio e manipolare le menti di chi è sempre propenso a scandalizzarsi. Sarebbe interessante anche sapere chi erano le brave persone prese acalci nel culo e quante vittime hanno loro sulla coscienza. Ma questo per lastampa non deve importare altrimenti il carico emtivo del loro articolo scema clamorosamente.

Nel contesto, a santa maria capua vetere è scoppiata una rivolta. durante le rivolte le guardie spesso vengono prese in ostaggio e malmenate se non di peggio, i materassi vengono incendiati e ogni oggetto viene scagliato contro leguardie, specialmente oggetti contenenti urina e feci, leguardie vengono non solo insultate ma minacciate di uccidere familiari e figli tra atroci sofferenze.

Ecco, mi piacerebbe che qualcuno tra i comunisti col rolex spiegasse come si deve comportare una guardia a cui viene detto che violenteranno la moglie e ammazzeranno il figlio.


oriundo2006 hanno apprezzato
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Primadellesabbie
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Qualcuno ha ancora dubbi sull'opportunità dell'uso del termine che ho ricordato all'inizio?


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GioCo
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@primadellesabbie,

credo che in questi casi sia sempre bene ricordare un paio di cosine terrene e una (più specifica) che terrena non é... L'effetto lucifero, su cui ci hanno fatto pure un film e la necessità di un sistema (di potere) basato sul ricatto, di filtrare solo le notizie utili a tempo debito, sono i 2 mitivi più prosaici che dovrebbero già (da soli) metterci in guardia almeno sull'aspetto opportunista e ambientale della componente disumana (qui) osservata, poi ovviamente andrebbe sempre premessa quella legge che ci rende tutti figli di un unica sorgente, specchi di un immenso diadema che riflette la sua volontà che non coincide con la nostra praticamente mai. Quindi eviterei il giudizio e userei invece queste notizie per affrontare domande più peregrine, come "perché proprio adesso?" oppure "cosa c'è nelle carceri che va sdoganato per chi brama nel ricatto?". Domande simili poi non possono che moltiplicarsi quando si assume l'angolatura coerente e divengono facilmente persino più interessanti delle risposte. In un post che sto meditando intendo approfondire questa cosa della coerenza perché è la chiave per capire l'armonia, così come le proporzioni lo sono per disegnare il corpo umano.

Poi c'è "l'altro" motivo. Fa sempre male ricordare dove ci troviamo, ma non di meno rimane per paradosso anche confortante per chi "sa" che c'è qualcosa di profondamente sbagliato in situazioni come queste e rimane turbato ogni volta che non può evitare di prenderle in cosiderazione e quindi non può fare finta che non ci sono perché gli vengono (apposta) sbatutte in faccia in tutta la loro cruda realtà. D'altronde certe notizie sono mirate proprio a questo, sconvolgere chi non si capacita di dove si trova: in mano al nemico. Arreso per di più, cioé come la bestia nel recinto del contadino, con l'opzione (quando messo alle strette nella migliore delle ipotesi) di alimentare il macello o arrendersi totalmente ad una volontà "aliena" rispetto la sua. Un esempio che si può fare facile facile è quello del cavallo, che di certo non tirerebbe il carretto se non lo si costringesse a farlo, ma in ogni caso che dovesse "rimanere un ribelle" prima o poi qualcuno ne farà ottime bistecche. No?

Noi di solito chiamiamo cose di questo tipo "amicizia" (come col cane "migliore amico") e finiamo per estenderla a tutto ciò che ci ubbidisce, tanto per dire come poi la perversione che vediamo affiorare in superficie che non accetta l'armonia, sta dentro i luoghi di detenzione esattamente come dentro tutti noi.

Questo però non ci dice molto sull'evidenza evidente che è costruita attorno a ciò che manca, non ciò che appare "solo" evidente. L'evidenza da sola è sempre "apparenza". L'evidenza evidende (invece) è sempre "coerenza" e di solito la si ritiene tale solo "dopo" avere osservato che "non ce ne eravamo resi conto" anche se avevamo ogni cosa sotto il naso. Per ciò se non c'è coerenza, ecco che qualcosa ci suggerisce di "spostare l'attenzione" dove non stavamo guardando. Ad esempio, perché nel carcere si replicano relazioni negative che non vediamo nei rapporti esterni allo stesso? Iniziamo allora a notare che, a volte, certi ambienti somigliano proprio a delle carceri anche se non lo sono, perché si replicano relazioni analoghe. Viceversa che ci sono sistemi carcerari che non sviluppano queste dinamiche perverse, almeno non nelle forme esacerbate, ma non vengono pubblicizzati come avrebbe senso e ci si aspetterebbe. Quindi? Mettiamo (per esempio) che voglia introdurre nel mercato il bracciale elettronico che riduce la pressione carceraria permettendo una sorta di "arresti domiciliari" che aumentano la "sicurezza" non solo che certe barbarie non si ripetano, ma anche che il condannato non sia proprio "libero" di fare quel che vuole e andare dove vuole. Insomma è in carcere ma non si vede, come le bestie nei nuovi zoo senza recinti e sbarre. Ora che abbiamo ovunque antenne 5g grazie a Colao che ha accellerato il processo di "adattamento infrastrutturale" senza i ritardi dovuti alle proteste, sedate dal demone pandemico Vidocq, un bracciale 5g sarà un ottimo esempio di applicazione intelligente e sicura. Peccato che per quando orribili, quelle di prima erano almeno relazioni umane che si potevano "migliorare", mentre l'ordine dall'alto è quello di produrre distaziamento. Cioé ditruggere la radice di ogni comunità umana. Come le culture idroponiche, far mancare alle radici la terra. Un passo imprescindibile perché la virtualità possa sostituire integralmente la realtà e sapete, la maggioranza in assoluto saluterà con un senso di "piacere obbligato" (in un senso servile) questo nuovo rapporto con il potere perché semplicemente capirà almeno cosa vuole e come accontentarlo.


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Primadellesabbie
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@gioco

Ho letto e credo di capire i punti di vista che proponi, tutto vero ma io sono sempre colpito da situazioni volute che si considerano, se non proprio naturali, sicuramente ovvie e inevitabili.

Nonostante i versi sul Conte Ugolino la detenzione, così come la conosciamo, con le sue inevitabili angherie o crudeltà (anni fa ho saputo che un noto capomafia riceveva ospiti a tavola, servito in cella da colleghi di coloro che picchiano i ladruncoli) sembra soddisfare il desiderio di giustizia che matura in questa nostra società, e questo è l'aspetto centrale, secondo me, della faccenda.

I criminali veri che ci guastano la vita comodamente seduti ai posti di comando non avranno mai occasione di incrociare questi volonterosi  custodi. 

Ci sono piccoli delinquenti che fanno cose orribili, soprattutto da quando la droga è dilagata: è tanto difficile intervenire presso chi ha organizzato questo immane disastro?

O si tratta di un'altra via che incapperebbe in una situazione parallela a "to big for fail"?

Crediamo di rimediare stipendiando, in questa situazione di disoccupazione crescente, dei custodi per maltrattare i malandrini di ultimo livello?

Non ci sono attenuanti per questa combriccola che si perita di andare a colonizzare Marte passando dal turismo spaziale.

E troviamo addirittura giustificazione nel fatto che i malandrini siano cattivi, anzi perfidi, senza renderci conto che ci stiamo rotolando nella mexda.


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Primadellesabbie
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"DRAGHI E CARTABIA IN VISITA A SANTA MARIA CAPUA VETERE, LA PRIGIONE DOVE CI SONO 117 INDAGATI PER I PESTAGGI AI DETENUTI: "MAI PIÙ ABUSI, DOBBIAMO MIGLIORARE L'AMBIENTE IN CUI LAVORANO GLI AGENTI" - LA RIFORMA SI CONCENTRERÀ SU SOVRAFFOLLAMENTO, PENE ALTERNATIVE, AMMODERNAMENTO DELLE PRIGIONI, ASSUNZIONI E FORMAZIONE DELLA POLIZIA: MA BISOGNA METTERE D'ACCORDO PD E LEGA (AUGURI)

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«MAI PIÙ ABUSI IN CARCERE», DRAGHI LANCIA LA RIFORMA

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La struttura del padiglione sarà simile a una casa, perché l'obiettivo è rieducare il detenuto alla vita normale, non «infantilizzarlo», come ha detto il Garante per i diritti dei detenuti, Mauro Palma. Oltre che in tanti Paesi europei, un modello di questo carcere nuovo in Italia esiste già. Si trova a Bollate, fuori Milano, dove i detenuti lavorano e studiano tutto il giorno e poi rientrano in cella per le 8 ore della notte.

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Da qui:

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/ci-voleva-mattanza-scoprire-degrado-carceri-draghi-276638.htm


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