Come prova questo articolo ( http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/getPDFarticolo.asp?currentArticle=1ET8DE ) di "Libero", il centrodestra si sta rendendo conto che il rifiuto dell'euro può diventare un cavallo di battaglia. Non è da escludere che, dopo le stangate che ci attendono (la prima delle quali è confusamente annunciata - www.corriere.it/economia/12_maggio_11/deficit-pil-italia-ue_67798fa0-9b48-11e1-81bc-34fceaba092f.shtml - in questi giorni), Berlusconi si faccia alfiere di una lotta anti-euro che coinvolgerà tutti quelli che dall'euro sono danneggiati: cioè la maggioranza del popolo italiano. Lasciando a difesa dell'euro Marchionne e il PD. Una tale situazione appare oggi piuttosto improbabile, ma la valenza specifica di una crisi profonda l'attuale è appunto quella di rendere rapidamente concreto ciò che oggi può sembrare improbabile. Le forze che continuano a ispirarsi a valori di solidarietà ed emancipazione, se non si saranno poste per tempo sul terreno della lotta contro euro e UE, saranno schiacciate.
Marino Badiale
Fonte: http://www.main-stream.it/
13.05.2012
Sto ascoltando l'ultima conferenza di Parguez / Bellofiore / Barnard... Qui c'è da mettersi le mani nei capelli davvero, i cosiddetti "padri" dell'Unione Europea come Monnet, Perroux e Schuman criticavano il regime nazista in quanto giudicato "troppo progressista".
Qui più si scava nell'euro e più viene fuori il marcio del marcio del marcio...
http://www.livestream.com/democraziammt/video?clipId=pla_baeccea0-ead8-4f79-9844-4b6b7b9fc6c8
Ogni qualsiasi battaglia che abbia al centro l'"emiro" di Arcore è una battaglia persa in partenza. Via, sciò. A Santa Lucia di corsa.