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Auschwitz:macchè gasazioni!Assistenza sanitaria,levi dixit!

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vimana2
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Da nessuna parte c' è scritto che gli ebrei verranno eliminati, ed è comprensibile non erano mica scemi a scrivere nero su bianco che stavano preparando uccisioni di massa. Si parla sempre di "soluzione finale" perché quelle considerate prima, lo spostamento coatto degli ebrei oltre gli Urali o oltreoceano, si erano rivelate impraticabili. .

Le tue sono supposizioni e non di certo prove.

Se una persona uccide con una pistola e poi cancella le impronte digitali dalla pistola nessuno può dire che quella pistola è l'arma del delitto perchè non ci sono impronte. digitali. Ci vogliono molti esami balistici e ancora non basterebbe a dimostrare che è l'arma del delitto.

Inoltre ti sbagli, Hitler parlò proprio di " soluzione finale territoriale ". Si ipotizzava per esempio il Madacascar.

Inoltre


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gianniguelfi
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C'è un piccolo problema , tenga presente la data 20 Gennaio 1942 ,di questo "step" del processo di "sterminio...
Il museo dell'olocausto di Auschwitz data la prima gasazione al 3 settembre 1941 e la decisione dello "sterminio" e relativo ordine impartito al Comandante Hoess nel Giugno 1941.
Fanno fede il tribunale di Norimberga e la pubblicazione ufficiale del "museo".
Quindi a Wannsee NON si è deciso nulla,solo si è preso atto del cambio di destinazione degli ebrei,in sostituzione dell'emigrazione ,ancora ufficialmente in essere e legale,si passò alla deportazione.Infatti nel testo di Wannsee si parla espressamente di "soluzione TERRITORIALE"...di quale "mass murder" si parla,dunque!
Resta comunque quel "silly".Applicabile tranquillamente anche al bauer.

Sicuramente i partecipanti alla conferenza erano al corrente che ad Auschwitz Hoess avesse già iniziato a gasare i prigionieri. Ma per la stessa ragione per la quale nel protocollo non si parla mai di sterminare in massa i giudei, bensi di "soluzione finale" senza specificare quale debba essere, si tacque anche su Hoess


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gianniguelfi
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.Infatti nel testo di Wannsee si parla espressamente di "soluzione TERRITORIALE"...di quale "mass murder" si parla,dunque!
Resta comunque quel "silly".Applicabile tranquillamente anche al bauer.

Che nel testo della conferenza non si parli di mass murder, l' ho sottolineato io per primo. Già che ci siamo però gradirei lei mi indicasse dove sta scritto che la soluzione al problema degli ebrei, debba essere di tipo TERRITORIALE. Ossia limitarsi a trasferirli da qualche altra parte.
Le ripropongo il link col testo in inglese del protocollo. Legga bene, mi raccomando. Sopratutto il punto III a pagina 5

http://www.ghwk.de/engl/protengl.htm


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nuvolenelcielo
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complimenti erwin, non mollare.
io non ti conosco ma hai le palle quadrate.

perché solo chi ha paura non è disposto ad accettare un confronto diretto...


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Giancarlo54
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Salvo un paio di interventi interlocutori, osservo che ho fatto bene a non farmi coinvolgere in questa discussione perchè sapevo già come sarebbe andata a finire. L'ultimo intervento di Tania me lo conferma. Queste discussioni sono sdrucciolevoli come una buccia di banana, me ne sto alla larga.

Ti confesso che io stesso ho molto esistato prima di partecipare al thread. Ma poi turandomi il naso mi sono buttato. Certo preferirei parlare degli exploit di Prodi, se qualcuno mi desse un po' di spago sull' argomento. Vuoi provarci tu, Giancarlo?

Sei simpatico, lo devo ammettere anche se sei di csx. 🙂


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Erwin
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.Infatti nel testo di Wannsee si parla espressamente di "soluzione TERRITORIALE"...di quale "mass murder" si parla,dunque!
Resta comunque quel "silly".Applicabile tranquillamente anche al bauer.

Che nel testo della conferenza non si parli di mass murder, l' ho sottolineato io per primo. Già che ci siamo però gradirei lei mi indicasse dove sta scritto che la soluzione al problema degli ebrei, debba essere di tipo TERRITORIALE. Ossia limitarsi a trasferirli da qualche altra parte.
Le ripropongo il link col testo in inglese del protocollo. Legga bene, mi raccomando. Sopratutto il punto III a pagina 5

http://www.ghwk.de/engl/protengl.htm

_________

Con decreto del 31 luglio 1941, Göring affidò a Heydrich il compito di fare tutti i preparativi necessari per la "soluzione finale".

Che il decreto di Göring del 31 luglio 1941 si riferisca esclusivamente
all'emigrazione ebraica, è confermato da un importantissimo documento, il promemoria di Martin Luther del 21 agosto 1942.
In questo documento, Martin Luther, capo del Dipartimento Germania del
Ministero degli Esteri, ricapitola i punti essenziali della politica nazionalsocialista nei confronti degli ebrei:

"Il principio della politica ebraica tedesca dopo la presa del potere
consistette nelpromuovere con ogni mezzo l'emigrazione ebraica. A tal fine nel 1939 fu istituita dal Generalfeldmarschall Göring, nella sua qualità di incaricato del piano quadriennale, una Centrale del Reich per l'emigrazione ebraica, la cui direzione fu affidata al Gruppenführer Heydrich come Capo della Polizia di Sicurezza".

Dopo aver accennato al progetto Madagascar, che ormai era stato superato dagli avvenimenti, Luther prosegue rilevando che il decreto di Göring del 31 luglio 1941 fece seguito ad una lettera di Heydrich con la quale questi lo informava che "il problema complessivo dei circa tre milioni e duecentocinquantamila ebrei dei territori che si trovano sotto il controllo tedesco non può essere più risolto coll'emigrazione; sarebbe necessaria una soluzione finale territoriale (eine territoriale Endlösung).

Riconoscendo ciò, il Reichsmarschall Göring il 31 luglio 1941 incaricò il Gruppenführer Heydrich di fare, in collaborazione con le autorità centrali tedesche interessate, tutti i preparativi necessari per una soluzione totale della questione ebraica nella sfera d'influenza tedesca in Europa.
In base a quest'ordine il Gruppenführer Heydrich il 20 gennaio 1942 convocò in tutti gli organi tedeschi interessati, alla quale parteciparono per gli altri ministeri i sottosegretari, per il Ministero degli Esteri io stesso.
Alla conferenza il Gruppenführer Heydrich spiegò che l'incarico del
Reichsmarschall Göring gli era stato affidato per ordine del Führer e che il
Führer ormai invece dell'emigrazione aveva autorizzato l'evacuazione degli ebrei all'Est come soluzione.
In base a quest'ordine del Führer -- continua Luther -- fu intrapresa l'evacuazione degli ebrei dalla Germania".
La destinazione era costituita dai territori orientali via governatorato generale.

Quindi la premessa del Gruppenführer Heydrich per la"Conferenza di Wannsee", già programmata per il 9 dicembre 1941, era "eine territoriale Endlösung", una soluzione TERRITORIALE.


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Erwin
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C'è un piccolo problema , tenga presente la data 20 Gennaio 1942 ,di questo "step" del processo di "sterminio...
Il museo dell'olocausto di Auschwitz data la prima gasazione al 3 settembre 1941 e la decisione dello "sterminio" e relativo ordine impartito al Comandante Hoess nel Giugno 1941.
Fanno fede il tribunale di Norimberga e la pubblicazione ufficiale del "museo".
Quindi a Wannsee NON si è deciso nulla,solo si è preso atto del cambio di destinazione degli ebrei,in sostituzione dell'emigrazione ,ancora ufficialmente in essere e legale,si passò alla deportazione.Infatti nel testo di Wannsee si parla espressamente di "soluzione TERRITORIALE"...di quale "mass murder" si parla,dunque!
Resta comunque quel "silly".Applicabile tranquillamente anche al bauer.

Sicuramente i partecipanti alla conferenza erano al corrente che ad Auschwitz Hoess avesse già iniziato a gasare i prigionieri. Ma per la stessa ragione per la quale nel protocollo non si parla mai di sterminare in massa i giudei, bensi di "soluzione finale" senza specificare quale debba essere, si tacque anche su Hoess

Lei da per acquisito che i partecipanti alla conferenza sapessero delle "gasazioni" di Hoess,domanda:

chi ,come,quando ,li aveva informati?

Se in nessun testo appare l'equazione soluzione finale= uccisione, come si capiva il suo reale significato?


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Matt-e-Tatty
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Sull'argomento Olocausto sono piuttosto ignorante, inoltre come Giancarlo penso sia un argomento "spinoso" in quanto 6.000.000 , 600.000, 60.000 non sono numeri ma uomini. Trovo sia interessante fare luce sul numero reale e sul perchè del falso (certamente motivo economico e geopolitico visto ciò che accade oggi), ma far passare da vittime i poveri tedeschi con i risarcimenti estorti e altre amenità mi sembra troppo... ne fossero morti 600 e non gassati ma lasciati morir di fame e malattia sarebbe grave ugualmente, di certo non li mandavano nei campi di concentramento per fare le vacanze. Ci sono molte affinità tra i tedeschi del IIWW, gli Italiani in Libia, gli inglesi in Sud Africa (i campi della guerra anglo boera), i "civilissimi timorati di Dio" coloni statunitensi, i "poveri israeliani" con i palestinesi, i gulag di Stalin ecc... cambiano gli idiomi, le origini e i territori, ma sempre di gran teste di cazzo si tratta.
Erwin, lei dice che:

4) " il sionismo è molto simile al nazismo". NON concordo.

a) Il nazionalismo sionista NON ha senso in quanto NON esiste,nè mai è esistito un "popolo ebraico".Quindi nessuna tradizione civile comune.
b) Non esiste una "nazionalità ebraica" in quanto le origini degli askenaziti sono dell'Europa dell'est ,mentre quelle sefardite dell'Africa del Nord e Spagna.
c) Non esistendo una comune matrice ,quantomeno territoriale,di lingua, non si può parlare di comuni origini.
d) Il popolo tedesco ha "qualche" origine territoriale,e non solo, comune.
Quindi l'impostazione ( etnica,o "razziale"),del sistema Nazionalsocialista ha un senso (condivisibile o non),nel sistema sionista NON ne ha alcuno!

Qui mi fermo in quanto sono temi che non mi interessano.

I nazisti volevano conquistare territori militarmete per la loro "razza ariana", presa l'europa cercarono di conquistare territori ad Est, riducevano in schiavitù persone ritenute di "razza infariore" e disensavano fucilate a quest'ultimi con le stesse remore che si fà un bambino nello schiacciare una formica.
Il bollo di "razza ariana" riferendosi agli abitanti di Germania e Austria è a dir poco ridicolo... per quei territori sono passate un'infinità di popolazioni fondendosi con gli autoctoni, più o meno come è accaduto in Italia, in Spagna, in francia ecc, pertanto, l'origine comune della "razza ariana" ha senso quanto quella "giudaica", (ridicoli entrambi i concetti).
Il nazionalismo sionista è una realtà come lo era quello nazista, è stato creato, me ne infischio delle origini, esiste un popolo israliano che ritiene lecito ghettizzare come lo facevano i nazi, che ritiene lecito rubare come facevano i nazi, che ritiene "gli altri" razza inferiore come facevano i nazi (e come han fatto gli iglesi, i coloni statunitensi, alcune tribù Ruandesi ecc.).
Quanto alla ricerca che stà facendo (mi riferisco allla "olotruffa" che si colloca nel complotto sionista vero e falso che sia), è un bene che sia fatto perchè NEL PRESENTE, si stanno compiendo dei genocidi, perchè trovo molto sospetto che tanti capi di stato e politici con ruoli impostanti siano legati a Israele, perchè ancora più curioso è che i poteri economici occidentali siano tutti in mano a persone di religione ebraica, perchè i sistemi economici controllati da questa gente stanno derubando noi e il paese in cui viviamo.


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Erwin
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Sull'argomento Olocausto sono piuttosto ignorante, inoltre come Giancarlo penso sia un argomento "spinoso" in quanto 6.000.000 , 600.000, 60.000 non sono numeri ma uomini. Trovo sia interessante fare luce sul numero reale e sul perchè del falso (certamente motivo economico e geopolitico visto ciò che accade oggi), ma far passare da vittime i poveri tedeschi con i risarcimenti estorti e altre amenità mi sembra troppo... ne fossero morti 600 e non gassati ma lasciati morir di fame e malattia sarebbe grave ugualmente, di certo non li mandavano nei campi di concentramento per fare le vacanze. Ci sono molte affinità tra i tedeschi del IIWW, gli Italiani in Libia, gli inglesi in Sud Africa (i campi della guerra anglo boera), i "civilissimi timorati di Dio" coloni statunitensi, i "poveri israeliani" con i palestinesi, i gulag di Stalin ecc... cambiano gli idiomi, le origini e i territori, ma sempre di gran teste di cazzo si tratta.
Erwin, lei dice che:

4) " il sionismo è molto simile al nazismo". NON concordo.

a) Il nazionalismo sionista NON ha senso in quanto NON esiste,nè mai è esistito un "popolo ebraico".Quindi nessuna tradizione civile comune.
b) Non esiste una "nazionalità ebraica" in quanto le origini degli askenaziti sono dell'Europa dell'est ,mentre quelle sefardite dell'Africa del Nord e Spagna.
c) Non esistendo una comune matrice ,quantomeno territoriale,di lingua, non si può parlare di comuni origini.
d) Il popolo tedesco ha "qualche" origine territoriale,e non solo, comune.
Quindi l'impostazione ( etnica,o "razziale"),del sistema Nazionalsocialista ha un senso (condivisibile o non),nel sistema sionista NON ne ha alcuno!

Qui mi fermo in quanto sono temi che non mi interessano.

I nazisti volevano conquistare territori militarmete per la loro "razza ariana", presa l'europa cercarono di conquistare territori ad Est, riducevano in schiavitù persone ritenute di "razza infariore" e disensavano fucilate a quest'ultimi con le stesse remore che si fà un bambino nello schiacciare una formica.
Il bollo di "razza ariana" riferendosi agli abitanti di Germania e Austria è a dir poco ridicolo... per quei territori sono passate un'infinità di popolazioni fondendosi con gli autoctoni, più o meno come è accaduto in Italia, in Spagna, in francia ecc, pertanto, l'origine comune della "razza ariana" ha senso quanto quella "giudaica", (ridicoli entrambi i concetti).
Il nazionalismo sionista è una realtà come lo era quello nazista, è stato creato, me ne infischio delle origini, esiste un popolo israliano che ritiene lecito ghettizzare come lo facevano i nazi, che ritiene lecito rubare come facevano i nazi, che ritiene "gli altri" razza inferiore come facevano i nazi (e come han fatto gli iglesi, i coloni statunitensi, alcune tribù Ruandesi ecc.).
Quanto alla ricerca che stà facendo (mi riferisco allla "olotruffa" che si colloca nel complotto sionista vero e falso che sia), è un bene che sia fatto perchè NEL PRESENTE, si stanno compiendo dei genocidi, perchè trovo molto sospetto che tanti capi di stato e politici con ruoli impostanti siano legati a Israele, perchè ancora più curioso è che i poteri economici occidentali siano tutti in mano a persone di religione ebraica, perchè i sistemi economici controllati da questa gente stanno derubando noi e il paese in cui viviamo.

Matt-e-Tatty scrive:
"Trovo sia interessante fare luce sul numero reale e sul perchè del falso"...
La sua è una affermazione normale,ovvia,logica,di persona che vuol conoscere. Il non accertamento della dimensione "numerica" del preteso olocausto ebraico è un pò come PRETENDERE,da una compagnia di assicutazioni, un risarcimento per un sinistro subito,SENZA far STIMARE il DANNO REALE patito,a mezzo di una indagine del perito dell'assicurazione,affermando che è sufficiente la testimonianza dei presenti!
Questo è ciò che avviene da 66 anni.

Lei afferma:
"I nazisti volevano conquistare territori militarmete"...
le faccio presente che il 1°Sett 1939 si svolse una operazione militare locale, per risolvere le idiozie di Versailles,dopo anni di trattative, fallite, col governo polacco.

Quindi una questione INTERNA!

Il 3 Settembre Inghilterra e Francia dichiararono Guerra alla Germania.
Quanto poco volessero espandersi è dimostrato dal fatto che occuparono SOLO 1/2 Francia,limitandosi al controllo delle coste francesi!

Ripeto che sulla questione Qui mi fermo in quanto sono temi, politici (quindi opinabili), che non mi interessano.


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Matt-e-Tatty
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Invece la ragione per cui (a mio parere) è bene indagare sugli argomenti che lei propone è proprio la politica espansionistica di Israele (sommessamente aggevolata da molti paesi) e che è molto simile alla politica estera di Hitler. Lei parla di questioni interne, ma non è affatto vero. Lo testimonia il Mein Kampf in cui si parla di espansione ad est per far prosperare la "razza ariana", ne è prova l'invasione del 41 nonostante i patti con Stalin (a quanto pare motivati solo dal tener buona la Russia nella conquista della Polonia), lo testimoniano le ingerenze naziste in Africa (su modello coloniale anglofrancese), lo testimonia lo stesso Mossolini (di cui Hitler era grande ammiratore) in quello che è stato il suo testamento con il giornalista alessandrino (ai tempi di Salò prima della sua dipartita).
Il voler far passare il nazismo come un movimento politico "acqua e sapone" ingiustamente infangato e non un movimento politico che portò a fare della Germana un paese canaglia quanto l'attuale Israele non solo non è corretto, ha effetto di screditare anche la ricerca storica, quindi funzionale alla delinquenziale causa israeliana.


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gianniguelfi
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_________

Con decreto del 31 luglio 1941, Göring affidò a Heydrich il compito di fare tutti i preparativi necessari per la "soluzione finale".

Che il decreto di Göring del 31 luglio 1941 si riferisca esclusivamente
all'emigrazione ebraica, è confermato da un importantissimo documento, il promemoria di Martin Luther del 21 agosto 1942.
In questo documento, Martin Luther, capo del Dipartimento Germania del
Ministero degli Esteri, ricapitola i punti essenziali della politica nazionalsocialista nei confronti degli ebrei:

"Il principio della politica ebraica tedesca dopo la presa del potere
consistette nelpromuovere con ogni mezzo l'emigrazione ebraica. A tal fine nel 1939 fu istituita dal Generalfeldmarschall Göring, nella sua qualità di incaricato del piano quadriennale, una Centrale del Reich per l'emigrazione ebraica, la cui direzione fu affidata al Gruppenführer Heydrich come Capo della Polizia di Sicurezza".

Dopo aver accennato al progetto Madagascar, che ormai era stato superato dagli avvenimenti, Luther prosegue rilevando che il decreto di Göring del 31 luglio 1941 fece seguito ad una lettera di Heydrich con la quale questi lo informava che "il problema complessivo dei circa tre milioni e duecentocinquantamila ebrei dei territori che si trovano sotto il controllo tedesco non può essere più risolto coll'emigrazione; sarebbe necessaria una soluzione finale territoriale (eine territoriale Endlösung).

Riconoscendo ciò, il Reichsmarschall Göring il 31 luglio 1941 incaricò il Gruppenführer Heydrich di fare, in collaborazione con le autorità centrali tedesche interessate, tutti i preparativi necessari per una soluzione totale della questione ebraica nella sfera d'influenza tedesca in Europa.
In base a quest'ordine il Gruppenführer Heydrich il 20 gennaio 1942 convocò in tutti gli organi tedeschi interessati, alla quale parteciparono per gli altri ministeri i sottosegretari, per il Ministero degli Esteri io stesso.
Alla conferenza il Gruppenführer Heydrich spiegò che l'incarico del
Reichsmarschall Göring gli era stato affidato per ordine del Führer e che il
Führer ormai invece dell'emigrazione aveva autorizzato l'evacuazione degli ebrei all'Est come soluzione.
In base a quest'ordine del Führer -- continua Luther -- fu intrapresa l'evacuazione degli ebrei dalla Germania".
La destinazione era costituita dai territori orientali via governatorato generale.

Quindi la premessa del Gruppenführer Heydrich per la"Conferenza di Wannsee", già programmata per il 9 dicembre 1941, era "eine territoriale Endlösung", una soluzione TERRITORIALE.

Benissimo, tutto corretto, fino qua sono d' accordo. Poi però a Wannsee Heydrich, forse consigliato da altri, si spinse più oltre. Ecco cosa dice il famoso punto III a pagina 5 del protocollo

"As a further possible solution, and with the appropriate prior authorization by the Führer, emigration has now been replaced by evacuation to the East. This operation should be regarded only as a provisional option, though in view of the coming final solution of the Jewish question it is already supplying practical experience of vital importance.
In connection with this final solution of the Jewish question, roughly eleven million Jews will have to be taken into consideration."

Traduco la parte che più fa al caso nostro, dalla terza riga in poi (cosi capisce anche Giancarlo che non parla inglese):

"Questa operazione (l' evacuazione all' est-NDR) dovrebbe essere considerata solo un' opzione temporanea; nondimeno, nell' ottica di una ormai prossima soluzione finale della questione ebraica, l' operazione ci sta già fornendo un' esperienza pratica di vitale importanza.
Riguardo la soluzione finale della questione ebraica, circa 11 milioni di ebrei dovranno essere presi in considerazione"

Segue un elenco con il numero degli ebrei abitanti in ciascuno Stato. Si va dai 200 in Albania ai 5 milioni nell' Urss. Totale appunto 11 mln.

Credere che i gerarchi nazisti giudicassero fattibile un' operazione di evacuazione verso l' est di 11 mln. di ebrei, ma anche solo la metà, è credere alle favole.


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Erwin
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Con decreto del 31 luglio 1941, Göring affidò a Heydrich il compito di fare tutti i preparativi necessari per la "soluzione finale".

Che il decreto di Göring del 31 luglio 1941 si riferisca esclusivamente
all'emigrazione ebraica, è confermato da un importantissimo documento, il promemoria di Martin Luther del 21 agosto 1942.
In questo documento, Martin Luther, capo del Dipartimento Germania del
Ministero degli Esteri, ricapitola i punti essenziali della politica nazionalsocialista nei confronti degli ebrei:

"Il principio della politica ebraica tedesca dopo la presa del potere
consistette nelpromuovere con ogni mezzo l'emigrazione ebraica. A tal fine nel 1939 fu istituita dal Generalfeldmarschall Göring, nella sua qualità di incaricato del piano quadriennale, una Centrale del Reich per l'emigrazione ebraica, la cui direzione fu affidata al Gruppenführer Heydrich come Capo della Polizia di Sicurezza".

Dopo aver accennato al progetto Madagascar, che ormai era stato superato dagli avvenimenti, Luther prosegue rilevando che il decreto di Göring del 31 luglio 1941 fece seguito ad una lettera di Heydrich con la quale questi lo informava che "il problema complessivo dei circa tre milioni e duecentocinquantamila ebrei dei territori che si trovano sotto il controllo tedesco non può essere più risolto coll'emigrazione; sarebbe necessaria una soluzione finale territoriale (eine territoriale Endlösung).

Riconoscendo ciò, il Reichsmarschall Göring il 31 luglio 1941 incaricò il Gruppenführer Heydrich di fare, in collaborazione con le autorità centrali tedesche interessate, tutti i preparativi necessari per una soluzione totale della questione ebraica nella sfera d'influenza tedesca in Europa.
In base a quest'ordine il Gruppenführer Heydrich il 20 gennaio 1942 convocò in tutti gli organi tedeschi interessati, alla quale parteciparono per gli altri ministeri i sottosegretari, per il Ministero degli Esteri io stesso.
Alla conferenza il Gruppenführer Heydrich spiegò che l'incarico del
Reichsmarschall Göring gli era stato affidato per ordine del Führer e che il
Führer ormai invece dell'emigrazione aveva autorizzato l'evacuazione degli ebrei all'Est come soluzione.
In base a quest'ordine del Führer -- continua Luther -- fu intrapresa l'evacuazione degli ebrei dalla Germania".
La destinazione era costituita dai territori orientali via governatorato generale.

Quindi la premessa del Gruppenführer Heydrich per la"Conferenza di Wannsee", già programmata per il 9 dicembre 1941, era "eine territoriale Endlösung", una soluzione TERRITORIALE.

Benissimo, tutto corretto, fino qua sono d' accordo. Poi però a Wannsee Heydrich, forse consigliato da altri, si spinse più oltre. Ecco cosa dice il famoso punto III a pagina 5 del protocollo

"As a further possible solution, and with the appropriate prior authorization by the Führer, emigration has now been replaced by evacuation to the East. This operation should be regarded only as a provisional option, though in view of the coming final solution of the Jewish question it is already supplying practical experience of vital importance.
In connection with this final solution of the Jewish question, roughly eleven million Jews will have to be taken into consideration."

Traduco la parte che più fa al caso nostro, dalla terza riga in poi (cosi capisce anche Giancarlo che non parla inglese):

"Questa operazione (l' evacuazione all' est-NDR) dovrebbe essere considerata solo un' opzione temporanea; nondimeno, nell' ottica di una ormai prossima soluzione finale della questione ebraica, l' operazione ci sta già fornendo un' esperienza pratica di vitale importanza.
Riguardo la soluzione finale della questione ebraica, circa 11 milioni di ebrei dovranno essere presi in considerazione"

Segue un elenco con il numero degli ebrei abitanti in ciascuno Stato. Si va dai 200 in Albania ai 5 milioni nell' Urss. Totale appunto 11 mln.

Credere che i gerarchi nazisti giudicassero fattibile un' operazione di evacuazione verso l' est di 11 mln. di ebrei, ma anche solo la metà, è credere alle favole.

Piaccia o meno,se ne prenda atto o meno,si creda o meno,la politica nazionalsocialista al massimo livello pensava quello e lo scriveva.

Il ministro Goebbels in un’annotazione nel suo diario, del 27 marzo 1942, scrisse:

«La questione ebraica deve essere ora risolta nel quadro di tutta l’Europa. In Europa ci sono ancora 11 milioni di Ebrei. Essi devono essere anzitutto concentrati all’Est. Eventualmente, dopo la guerra (nach dem Kriege), deve essere assegnata loro un’isola, forse il Madagascar. Comunque non ci sarà pace in Europa se gli Ebrei non saranno completamente estromessi (ausgeschaltet) dal territorio europeo…»

Quindi a bocce ferme, dopo la conferenza, la soluzione finale era OVUNQUE, ma fuori dall'Europa, quindi un movimento di VIVI. Al massimo livello NON si era a conoscenza di ipotesi di "gaskammern"! Il numero degli "emigrandi" era quello,accettato e divulgato.

Questi sono i documenti, le ipotesi o pareri personali,in ambito di indagine storica contano nulla. Al pari delle testimonianze non verificabili.


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vimana2
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Credere che i gerarchi nazisti giudicassero fattibile un' operazione di evacuazione verso l' est di 11 mln. di ebrei, ma anche solo la metà, è credere alle favole.

Cacchio è la prova provata che l'olocausto fu pianificato a Wannsee!!!!
Naturalmente nelle dimensioni e nelle modalità che ci hanno propinato fino adesso!!!! 😆


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Pozzo
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Credere che i gerarchi nazisti giudicassero fattibile un' operazione di evacuazione verso l' est di 11 mln. di ebrei, ma anche solo la metà, è credere alle favole.

Mentre credere che i gerarchi nazisti giudicassero fattibile dare la morte tramite gas (o vapore?) a 11 mln. di persone - privandosi di manodopera a basso costo - per poi cremarne (con quanto combustibile?) i corpi, è realistico secondo te?


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gianniguelfi
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Piaccia o meno,se ne prenda atto o meno,si creda o meno,la politica nazionalsocialista al massimo livello pensava quello e lo scriveva.

Il ministro Goebbels in un’annotazione nel suo diario, del 27 marzo 1942, scrisse:

«La questione ebraica deve essere ora risolta nel quadro di tutta l’Europa. In Europa ci sono ancora 11 milioni di Ebrei. Essi devono essere anzitutto concentrati all’Est. Eventualmente, dopo la guerra (nach dem Kriege), deve essere assegnata loro un’isola, forse il Madagascar. Comunque non ci sarà pace in Europa se gli Ebrei non saranno completamente estromessi (ausgeschaltet) dal territorio europeo…»

Quindi a bocce ferme, dopo la conferenza, la soluzione finale era OVUNQUE, ma fuori dall'Europa, quindi un movimento di VIVI. Al massimo livello NON si era a conoscenza di ipotesi di "gaskammern"! Il numero degli "emigrandi" era quello,accettato e divulgato.

Questi sono i documenti, le ipotesi o pareri personali,in ambito di indagine storica contano nulla. Al pari delle testimonianze non verificabili.

Ipotizziamo che i "massimi livelli", cioè i quattro uomini ai vertici del 3° Reich, Hitler, Himmler, Goebbels, Goering, all' inizio ignorassero che la soluzione finale ideata da Heydrich, comportasse l' eliminazione degli ebrei con le camere a gas.
Nondimeno quando lo vennero a sapere, loro che gli ebrei volevano mandarli in crociera al Madagascar, avrebbero dovuto dimissionare o quantomeno fermare Heydrich per aver preso una tale iniziativa senza prima informarli e ottenerne l' assenso. Le pare? Invece non lo fecero e nei lager si continuò alacremente ad arrostire gli ebrei fino al giorno in cui i campi non furono liberati da russi o americani.

E se per soluzione finale Heydrich non intendeva le camere a gas ma far fare una passeggiata verso est a 11 milioni di ebrei, perché non cacciò o fermò Stoess, il comandante di Auschwitz, quando venne a sapere che quel suo sottoposto aveva inziato a gasare gli ebrei ancor prima di Wannsee e senza manco chiedergli il permesso?

La verità è che tutti sapevano. I massimi livelli sapevano perfettamente cosa progettava di fare Heydrich e cosa avveniva nei lager. Anche perché per scoprirlo non avevano bisogno di andare ad Auschwitz o Treblinka, lontano dalla Germania, ma nei due lager di Buchenwald e Dachau, situati in territorio tedesco. Dove l' internamento degli ebrei era iniziato ancor prima, specialmente a Buchenwald, della guerra.
Furono solo più furbi e avveduti dei loro subalterni e non misero nulla per iscritto.


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