Rome, Italia — In tutta Italia il 23 Ottobre i nostri volontari hanno manifestato per chiedere al gruppo bancario BNP Paribas - che in Italia controlla BNL - di fermare i suoi "investimenti radioattivi". In particolare Angra3 in Brasile, un reattore nucleare obsoleto, illegale e pericoloso.
I volontari in 29 città - tra cui Milano, Torino, Roma, Firenze, Napoli e Palermo - hanno distribuito volantini informativi ai passanti e delimitato l'ingresso alle banche con nastri segnaletici e la scritta "Stop agli investimenti radioattivi".
BNP è il principale finanziatore di progetti nel settore nucleare a livello mondiale e sta decidendo di finanziare, assieme ad altre banche francesi, la costruzione del controverso reattore Angra3, a soli 150 chilometri da Rio de Janeiro, per un valore complessivo di 1,1 miliardi di euro.
Angra3 deve essere fermato. Quell'impianto usa tecnologie così vecchie, addirittura precedenti al disastro nucleare di Cernobyl del 1987, che non potrebbe essere costruito in Europa perché non a norma. Nessun miglioramento o intervento progettuale potrebbe portare quest'impianto nemmeno vicino ai livelli di sicurezza declamati per il progetto EPR.
Perché una banca europea come BNP/BNL dovrebbe adottare un doppio standard motivando il suo investimento nell'EPR proprio con la presunta sicurezza del progetto e investendo poi in una catapecchia nucleare?
Nessuna analisi dei rischi è stata condotta dai proprietari dell'impianto ed esiste una sola strada di collegamento, peraltro soggetta frequentemente a frane. E poi anche per l'impianto di Angra3, come per tutti gli impianti esistenti, non è ancora stato risolto il problema delle scorie, la cui letale radioattività permane per millenni.
La nostra campagna è partita il 16 ottobre scorso. I volontari in tutta Europa hanno attaccato adesivi innanzi alle filiali del gruppo BNP con un messaggio per i clienti della banca: sapete cosa fa la vostra banca con il vostro denaro?
I clienti del Gruppo BNP, e in Italia di BNL, hanno il diritto di sapere come la banca utilizza il denaro depositato e di chiedere di fermare gli investimenti nel settore nucleare. Il Brasile, come l'Italia, non ha bisogno dell'elettricità prodotta dal nucleare, disponendo di abbondanti risorse rinnovabili come il vento, l'idroelettrico e le biomasse, tutte meno costose e infinitamente più sicure.
Greepeace Italia
http://www.greenpeace.org/italy/news/bnl-banca-nucleare
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VIDEO al link :
http://www.youtube.com/watch?v=8wieqyGK5NQ&feature=player_embedded
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Per saperne di più sul progetto nucleare "Angra3" :
Link al PDF :
http://www.greenpeace.org/raw/content/italy/ufficiostampa/rapporti/angra3-nucleare-banche.pdf
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Grandi proteste di GREENPEACE davanti a BNL
PERCHE’?
Le lavoratrici ed i lavoratori della BNL hanno avuto la pessima notizia che il 23 ottobre 2010 gli attivisti/volontari di Greenpeace hanno distribuito volantini informativi ai passanti e delimitato l’ingresso di 29 agenzie della BNL in tutta Italia (Milano, Roma, Torino, Firenze, Napoli, Palermo etc.) con nastro adesivo recante la scritta “STOP AGLI INVESTIMENTI RADIOATTIVI”.
Secondo Greenpeace, BNPP risulterebbe essere il principale finanziatore di progetti nel settore nucleare a livello mondiale e starebbe per finanziare assieme ad altre banche francesi la costruzione del controverso reattore ANGRA 3 a soli 150 km da Rio de Janeiro in Brasile.
Su cosa sia ANGRA 3 alleghiamo l’analitica descrizione tratta dal sito di Greenpeace.
Come sindacato la FALCRI BNL è fortemente preoccupata per quanto sta accadendo al nostro Istituto e per questo ha chiesto un incontro urgentissimo ai vertici della BNL alla presenza di Greenpeace per chiarire ciò che sicuramente c’è da chiarire.
Questo problema si unisce anche al balzo in avanti di BNL e BNPP nella “speciale classifica” riguardante il mercato delle armi ed anche su questo la FALCRI intende “vederci chiaro” sia in BNL che a livello di Gruppo BNPP!
Si avvicina Telethon ed è anche tempo di Bilanci Sociali……cosa pensano di fare il Gruppo BNPP e BNL per non apparire totalmente “schizofrenico”?
Seguiremo in maniera serrata l’intera vicenda e la porteremo a conoscenza di tutti i colleghi in tempo reale.
Ci auguriamo che BNL e il Gruppo BNPP sappiano dare le necessarie informazioni al Sindacato ed alla società civile nel loro stesso interesse.
Roma, 25 ottobre 2010
Coordinamento FALCRI Aziende del
Gruppo BNP Paribas in Italia