Ma non vogliono salvarlo, vogliono toglierlo di mezzo. Perché questo è anche quello che vogliono i poteri internazionali.
Sì, lo dicono in molti ma a mio avviso gli serve più da "vivo" per motivi di cui ho parlato prima; bisogna tener conto che c'è Grillo. Non parlo della decadenza ma di una qualche forma di ricompensa se si comporterà bene durante la legislatura.
Ma forse hai ragione tu, avremo modo di verificarlo.
"Un nuovo gruppo al Senato non inciderebbe sulla composizione della giunta delle Elezioni e delle Immunità". Parola del presidente Dario Stefano. Dunque nessuno slittamento della riunione del 4 ottobre in cui si dovrebbe votare la decadenza di Silvio Berlusconi. Nemmeno nel caso in cui la spaccatura nel Pdl si concretizzasse con la presenza di due gruppi distinti a Palazzo Madama. Stefano cita l'articolo 19 del regolamento del Senato per cui "i Senatori - dice - nominati dal Presidente del Senato a comporre la Giunta non possono rifiutare la nomina, né dare le dimissioni. Il Presidente del Senato può sostituire un componente della Giunta che non possa per gravissimi motivi partecipare, per un periodo prolungato, alle sedute della Giunta stessa".
“Vedi Gianpaolo ora al massimo dovremmo averne due a testa. Tu porta per te e io porto le mie. Poi ce le prestiamo. Insomma, la patonza deve girare“
(intercettazione tra Berlusconi e Tarantini)