Siete andati tutti fuori tema
In merito al consiglio comunale di Bolzano di ieri 31 3 2011 e alla mancata iscrizione di Casa Italia nell’albo comunale delle associazioni.
Ieri sera siamo usciti dall’ aula, e non è stata una scelta indolore, per porre in rilievo un problema importante di democrazia e di regole.
Siamo consci e attenti al pericolo che ogni forma di fascismo (anche quello contro l’ ambiente) può rappresentare e siamo altrettanto convinti che siamo tutti cittadini con il diritto di vivere con dignità, con le proprie convinzioni al contempo rispettando quelle degli altri.
Escludere un gruppo di ragazzi che non solo hanno le carte in regola (regole che si è dato il Comune!) ma anche , fino ad ora, organizzato serate su temi diversi e interessanti, senza segni di apologia, solo perché si ritiene siano in contatto con gruppi neo o nuovi fascisti, ci pare sbagliato oltrechè rischioso.
Sbagliato, perché il rifiuto, il sentirsi respinti dalle istituzioni, potrebbe rappresentare un’ ulteriore spinta in braccia pericolose, ma soprattutto perché pone nelle scelte culturali della commissione, improntate alla massima generosità per tutti, al di là di credi religiosi, politici, culturali ecc, delle discriminanti politiche, che seppur condivisibili nella sostanza, non sono state discusse in precedenza, nè era chiaro se realmente necessarie in questa associazione locale.
Meglio sarebbe stato dare la possibilità a questo gruppo di avere un riconoscimento istituzionale e seguire con attenzione la loro attività, cercando di comprendere se ci possano essere segni di apologia di fascismo.
Così, oltrechè aver creato altri “relitti”, quindi altri che si sentiranno discriminati, si è anche generato un pericoloso precedente che dovrà comunque essere chiarito al fine di trovare regole e criteri chiari e univoci nel futuro lavoro della stessa commissione cultura.
Questi i motivi della nostra scelta di uscire, apprezziamo le numerose dichiarazioni antifasciste della maggioranza, ma come dice spesso il presidente del consiglio comunale di Bolzano: “ Siete andati tutti fuori tema”, non di questo si trattava ieri sera, come per noi non si trattava di una questione di direttori di ufficio o di gestione della cultura in generale, temi importanti che affronteremo in altro momento.
Claudio Vedovelli
Cons. com. Lista civica M5SBz
membro commissione cultura
Consiglio la lettura dei commenti...
Meglio sarebbe stato dare la possibilità a questo gruppo di avere un riconoscimento istituzionale e seguire con attenzione la loro attività, cercando di comprendere se ci possano essere segni di apologia di fascismo.
Non ho nessuna simpatia per i "matti" di casa Pound, però credo che abbia ragione l'autore dell'articolo. Alzare i muri e fare la guerra non è mai una buona cosa in politica. In questo caso serve solo a fere di casa Puond una povera vittima, facendo sembrare gli altri "estremisti" e discriminatori. Mentre se fossero stati "accettati"....ovviamente con riserva (tanta riserva!)...e seguito poi con attenzione la loro attività, sarebbe sicuramente stato più semplice escluderli al primo sgarro, che conoscendo i personaggi, sarebbe stato inevitabile.
Se al posto dei larussa,santadechè,gasparri,fini ed af-fini, ci fossero rappresentanti di Casa Pound, situazioni tipo Libia - ENI - Finmeccanica - Sionismo al governo, sarebbero meno accettate.
Se al posto dei larussa,santadechè,gasparri,fini ed af-fini, ci fossero rappresentanti di Casa Pound, situazioni tipo Libia - ENI - Finmeccanica - Sionismo al governo, sarebbero meno accettate.
ecco perché non sono graditi.
Allora si grida: fascista! e la questione è risolta.
ah se tutta questa attenzione fosse rivolta dalla cittadinanza AI LAVORI PUBBLICI A COME VENGONO AFFIDATI NEI LORO COMUNI quanti CLAN MAFIOSI sarebbero scovati.
Qundi alzare i muri su finte divisioni CONSENTE ANCHE DI OCCULTARE LOSCHI INTERESSI CHE DERUBANO IL POPOLO PER INGRASSARE LE MAFIE.
Mai che la gente vada a spulciarsi LE GARE E GLI APPALTI comunali provinciali e regionali.
Per carità
Potrebbe essere un segno positivo.. un inizio... mettere al centro le ipotesi di lavoro e non le ideologie. Le ipotesi di lavoro si adeguano all'essere umano, alle verità proclamate è l'essere umano che si deve adeguare... le prime possono essere ripudiate, dalle altre si viene ripudiati.