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CODYTRIP


mystes
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
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"Si chiama CodyTrip, ed è l’iniziativa che sta coinvolgendo centinaia di scuole italiane. Si tratta di gite virtuali per bambini e ragazzi. Nonostante la fine dello stato di emergenza e l’abbandono delle restrizioni, i ragazzi continuano ad essere costretti a visitare nuovi luoghi solo con un collegamento remoto."

https://www.byoblu.com/2022/04/20/tg-flash-byoblu24-20-aprile-2022-edizione-ore-13-30/

 

 

CodyTrip è un’avventura coinvolgente, un’esperienza formativa da vivere con la propria classe e la propria famiglia alla scoperta di luoghi, tradizioni, persone e saperi. CodyTrip usa in modo originale e semplicissimo le tecnologie digitali e l’immaginazione per colmare le distanze e permettere a tutti di partecipare attivamente, interagendo in diretta con i propri compagni di viaggio e con il professore virtuale che guida le attività e la gita.

I patrocini concessi esprimono il senso e le diverse finalità dell’iniziativa, che è stata riconosciuta utile a contrastare la povertà educativa, ad educare alla cittadinanza digitale e a favorire il dialogo intergenerazionale.

Commento: mi limito solo a dire che siamo sulla buona strada della robottizzazione dell’umanità: iniziano con i bambini per prepararli a separarsi dalla natura e prepararli quindi a ricevere l’impianto sottocutaneo del microchip, attraverso il quale il Nuovo Ordine Mondiale pretende controllare tutti gli esseri umani sottomessi e docili alla volontà del Grande Padrone.

Come è evidente le restrizioni della libertà e gli atti politici punitivi decretati dal governo Draghi durante la pandemia possono essere classificati come grandi esperimenti sociali che preludono al controllo degli esseri umani attraverso l'uso totalitario della tecnologia più sofisticata. Il mezzo migliore per arrivarci è cominciare dalle scuole, dai bambini...ergo il mostro è dietro l'angolo delle scuole.


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sarah
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 521
 

Caspita. Sì, ne ho sentito parlare e temo che alcuni insegnanti ( li devo chiamare così? ) abbiano già beneficiato dell'esperienza con sorprendente zelo. Il mondo della scuola oggi, se vissuto al suo interno, ci svela particolari e aspetti fondamentali per comprendere il "successo" di queste mostruosità. Rispetto al passato la "pubblica istruzione" odierna impiega un numero incalcolabile di precari per evidente convenienza economica ma non solo: tutte queste persone vengono sistematicamente frustrate dal rapporto "incompleto" con l'istituzione di cui non possono sentirsi parte a pieno titolo. Spesso viene quindi persa o annacquata l'identità professionale a scapito del senso critico; la priorità diventa l'accettazione incondizionata di veri e propri diktat ideologici che spesso non vengono nemmeno riconosciuti come tali, nella speranza di avvicinarsi sempre più a quel ruolo stabile che, invece di apparire come un compito che esige doti intellettuali e senso critico, assomiglia sempre più ad uno stereotipo ideologico circondato da un guscio vuoto. Naturalmente non voglio e non posso generalizzare, non mancano eccezioni lodevoli così come anche tra il personale stabile spesso si incorre in singolari esempi di ristrettezza di vedute, per non dire altro. La formazione obbligatoria imposta per contratto è ormai da anni un monopolio incondizionato che premia quasi sempre soggetti mediocri incaricati di propalare il solito brodo buonista-globalista-modernista o che dir si voglia. I contenuti dei corsi di formazione sono la riproposizione continua di discorsi preconfezionati e intrisi di parole che appartengono alla neolingua come "inclusività", "sostenibilità", "transizione ecologica e digitale" e forse ne saprete più di me. Si tratta di parole forse eleganti formalmente ma del tutto vuote di significato: sono facili da usare per tutti, danno ai "discenti" l'illusione di essere colti e preparati ma nascondono soltanto un grave vuoto culturale. Vi è praticamente un obbligo non dichiarato di utilizzarle, un vero e proprio lavaggio del cervello programmato nei dettagli. Così non ci si stupirà di insegnanti che da mesi non percepiscono che una piccola parte della propria retribuzione e faticano ad arrivare a fine mese ma si prodigano con ogni mezzo per inserire i precetti dell'Agenda 30 nei programmi di classe. Dietro a tutto ciò c'è poi anche e sicuramente un interesse economico nemmeno troppo celato: quando si pensava che la didattica a distanza sarebbe servita solo per pochi giorni e solo in zone limitate d'Italia( la Lombardia, per esempio), i più attenti leggevano che erano già stati stanziati miliardi per poterla sviluppare e implementare su larga scala. Così si verifica il classico "assalto alla diligenza" in cui vari soggetti, attratti dall'idea di accaparrarsi una parte degli ingenti fondi pubblici, si propongono con i loro prodotti da quattro soldi, come le gite virtuali. E' un progetto terribile e geniale, come viene detto nel commento, ma non credo riuscirà del tutto, è troppo intriso di stupidità.


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mystes
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
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Pubblicato da: @sarah

Caspita. Sì, ne ho sentito parlare e temo che alcuni insegnanti ( li devo chiamare così? ) abbiano già beneficiato dell'esperienza con sorprendente zelo. Il mondo della scuola oggi, se vissuto al suo interno, ci svela particolari e aspetti fondamentali per comprendere il "successo" di queste mostruosità. Rispetto al passato la "pubblica istruzione" odierna impiega un numero incalcolabile di precari per evidente convenienza economica ma non solo: tutte queste persone vengono sistematicamente frustrate dal rapporto "incompleto" con l'istituzione di cui non possono sentirsi parte a pieno titolo. Spesso viene quindi persa o annacquata l'identità professionale a scapito del senso critico; la priorità diventa l'accettazione incondizionata di veri e propri diktat ideologici che spesso non vengono nemmeno riconosciuti come tali, nella speranza di avvicinarsi sempre più a quel ruolo stabile che, invece di apparire come un compito che esige doti intellettuali e senso critico, assomiglia sempre più ad uno stereotipo ideologico circondato da un guscio vuoto. Naturalmente non voglio e non posso generalizzare, non mancano eccezioni lodevoli così come anche tra il personale stabile spesso si incorre in singolari esempi di ristrettezza di vedute, per non dire altro. La formazione obbligatoria imposta per contratto è ormai da anni un monopolio incondizionato che premia quasi sempre soggetti mediocri incaricati di propalare il solito brodo buonista-globalista-modernista o che dir si voglia. I contenuti dei corsi di formazione sono la riproposizione continua di discorsi preconfezionati e intrisi di parole che appartengono alla neolingua come "inclusività", "sostenibilità", "transizione ecologica e digitale" e forse ne saprete più di me. Si tratta di parole forse eleganti formalmente ma del tutto vuote di significato: sono facili da usare per tutti, danno ai "discenti" l'illusione di essere colti e preparati ma nascondono soltanto un grave vuoto culturale. Vi è praticamente un obbligo non dichiarato di utilizzarle, un vero e proprio lavaggio del cervello programmato nei dettagli. Così non ci si stupirà di insegnanti che da mesi non percepiscono che una piccola parte della propria retribuzione e faticano ad arrivare a fine mese ma si prodigano con ogni mezzo per inserire i precetti dell'Agenda 30 nei programmi di classe. Dietro a tutto ciò c'è poi anche e sicuramente un interesse economico nemmeno troppo celato: quando si pensava che la didattica a distanza sarebbe servita solo per pochi giorni e solo in zone limitate d'Italia( la Lombardia, per esempio), i più attenti leggevano che erano già stati stanziati miliardi per poterla sviluppare e implementare su larga scala. Così si verifica il classico "assalto alla diligenza" in cui vari soggetti, attratti dall'idea di accaparrarsi una parte degli ingenti fondi pubblici, si propongono con i loro prodotti da quattro soldi, come le gite virtuali. E' un progetto terribile e geniale, come viene detto nel commento, ma non credo riuscirà del tutto, è troppo intriso di stupidità.

Si è terribilmente criminale!!!

 


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