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Come mai Grillo ogni volta si scapicolla all'ambasciata USA?


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CINQUE STELLE E STRISCE: COME MAI GRILLO OGNI VOLTA SI SCAPICOLLA ALL’AMBASCIATA USA?

Per “normalizzare” la politica italiana Obama deve capire il fenomeno Grillo - Già nel 2008 Spogli incontrò Beppe e ieri l’ambasciatore Thorne ha parlato con Crimi e Lombardi - Nell’incontro, un ‘’pizzino’’ ai grillini: molte ambasciate europee “sono preoccupate dalla deriva che il M5S potrebbe avere”…

Tommaso Ciriaco per "La Repubblica"

Scherza il parlamentare grillino: «Chissà cosa leggeremo su WikiLeaks tra qualche anno...«. Scherza, ma non troppo, perché i Cinquestelle da tempo incuriosiscono gli Stati Uniti. Così tanto da spingere l'ambasciatore Usa David Thorne ad incontrarli ieri a pranzo, faccia a faccia nell'ambasciata americana e in piena crisi di governo.

Un modo per prendere le misure all'oggetto non identificato della politica romana e ragionare sulla palude prodotta dal voto del 2013. «Siamo in stallo, ma non è colpa nostra», hanno spiegato i capigruppo Crimi e Lombardi. «Siamo preoccupati dallo stallo», ha replicato la delegazione diplomatica a stelle e strisce.

In realtà, si annusano da tempo. Da quando nel 2008 Beppe Grillo - ancora fuori dai radar dei Palazzi - fu considerato degno di attenzione dall'allora ambasciatore Usa Ronald Spogli. Cinque anni dopo, appena consumato il boom elettorale del Movimento, Thorne ha azzardato un vero e proprio endorsement dei grillini: «Voi giovani - ha detto agli studenti di un liceo romano - siete il futuro e potete prendere in mano il vostro Paese e agire, come il M5S, per le riforme e il cambiamento».

In effetti, la pattuglia grillina piace. Non lo nasconde al termine dell'incontro il deputato Massimo Baroni, ospite in ambasciata: «Gli Stati Uniti ci guardano con interesse perché siamo un'avanguardia». Colpisce, in particolare, l'agilità con la quale il movimento corre sul web. Rete a parte, è però soprattutto il rebus di governo e l'incognita del Quirinale a far discutere i commensali.

Tocca a Crimi chiarire le dinamiche di democrazia diretta del M5S, toccando corde sensibili: «Noi, come voi, usiamo molto la parola "cittadini"». Per poi aggiungere: «La politica in questi anni si è chiusa nel Palazzo. Noi siamo il nuovo, qualcuno ci ha definito un movimento di futurismo ideologico. Vogliamo cambiare la legge elettorale, introdurre le preferenze e il reddito di cittadinanza».

Eppure il cambiamento stenta a decollare. Per questo Thorne, avido di risposte, chiede lumi sul perimetro ideologico e politico entro il quale si muovono i grillini. E i capigruppo provano a spiegare: «Noi siamo nuovi. Ma il quadro è bloccato a causa della tripartizione delle forze in campo».

Le preoccupazioni, però, restano: «Adesso siamo in una fase diversa - sottolinea un diplomatico americano - il tema di dare un governo all'Italia è centrale. Colleghi di altri paesi, di ambasciate Ue come la Germania, sono molto preoccupati dalla deriva che movimenti come il M5S potrebbero avere».

Responsabilità resta la parola chiave, perché la crisi economica incombe e il confine tra rinnovamento del sistema (auspicato) ed emergenza economica (temuta) resta sottile anche per gli Usa. Nel menù dell'incontro - definito di routine, come per Pd, Pdl e Sc - non sono mancati cenni alla questione ambientale e alla sanità pubblica.

Mentre, giurano i grillini, non si è discusso del Muos, la stazione radar siciliana bloccata dalla Regione. Si è parlato invece di intellettuali: «Non ne abbiamo d'area, anche perché ultimamente si sono chiusi in un recinto come la classe politica», hanno assicurato. E Dario Fo? «Lui dà voce alla gente comune». Non tutti, nel movimento, hanno gioito per l'appuntamento in ambasciata. Eppure anche un senatore filo Chavez come Bartolomeo Pepe fa sfoggio di realpolitik: «Ormai siamo nelle istituzioni, se c'è un invito si va a parlare».

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/cinque-stelle-e-strisce-come-mai-grillo-ogni-volta-si-scapicolla-allambasciata-usa-53449.htm


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radisol
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Post: 8261
 

Veramente ... l'altro incontro che era previsto lo stesso giorno dell'incontro con Napolitano, non è mai avvenuto ... per cui questo è il primo ... quindi "ogni volta se scapicolla" è già un titolo-minchiata ...

E Grillo poi non c'era ... ma solo Crimi e Lombardi ...

Poi mi sembra che Repubblica ( una volta tanto ) spieghi bene il senso dell'incontro ... "molte ambasciate europee sono preoccupate dalla deriva che il M5S potrebbe avere" ....

Ed anche gli Usa sono "preoccupati" ... per cui cercano di capire ...

Certo, con Crimi e la Lombardi chissà se potranno capire veramente qualcosa ... ma questo è un altro discorso ...


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Tashtego
Honorable Member
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Post: 675
 

Veramente ... l'altro incontro che era previsto lo stesso giorno dell'incontro con Napolitano, non è mai avvenuto ... per cui questo è il primo ... quindi "ogni volta se scapicolla" è già un titolo-minchiata ...

E Grillo poi non c'era ... ma solo Crimi e Lombardi ...

Poi mi sembra che Repubblica ( una volta tanto ) spieghi bene il senso dell'incontro ... "molte ambasciate europee sono preoccupate dalla deriva che il M5S potrebbe avere" ....

Ed anche gli Usa sono "preoccupati" ... per cui cercano di capire ...

Certo, con Crimi e la Lombardi chissà se potranno capire veramente qualcosa ... ma questo è un altro discorso ...

Oggi leggo che presenteranno una mozione per il ritiro delle truppe dall'Afganistan, in linea con quanto da sempre dichiarato da Grillo (ritiro delle truppe dalle missioni di guerra, perchè vietato dalla costituzione). Ricordo che Grillo ha anche dichiarato che non ci dovrebbero essere basi militari straniere in Italia. Ovvio che siano preoccupati e cerchino di vederci chiaro, magari per capire chi è comprabile e chi no.


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helios
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Post: 16537
 

Ricordo che Grillo ha anche dichiarato che non ci dovrebbero essere basi militari straniere in Italia. Ovvio che siano preoccupati e cerchino di vederci chiaro, magari per capire chi è comprabile e chi no.

ricordo che Thorne ha elogiato il M5S in occasione di una visita ad un liceo di Roma.

fonte:
http://www.europaquotidiano.it/2013/03/13/thorne-elogia-m5sil-pd-insorge-grave-ingerenza/
Le parole dell’ambasciatore americano in Italia David Thorne al liceo Visconti di Roma stanno provocando una tempesta diplomatico. Intervenendo davanti a una scolaresca, in occasione di una iniziativa sul futuro occupazionale dei giovani, Thorne ha esortato i ragazzi con un riferimento al movimento grillino: “Voi potete prendere in mano il vostro Paese e agire, come il Movimento 5 Stelle, per le riforme e il cambiamento”.

Un passaggio che è stato subito ripreso polemicamente dal Partito democratico che, con il neoparlamentare Michele Anzaldi chiede l’intervento del ministro Terzi e una sconfessione della sortita dell’ambasciatore da parte del Dipartimento di Stato americano: una “gravissima ingerenza” secondo il deputato Pd, che sottolinea, da “amico e ammiratore della grande democrazia americana”, come questa sia una “entrata a gamba tesa in un momento tanto delicato della nostra vita politica ed istituzionale”.

Analoga condanna dalla senatrice Rosa Maria Di Giorgi che parla di “deprecabile leggerezza”, di “incidente diplomatico” e “incredibile scivolone”. E il responsabile esteri del pd, Lapo Pistelli stigmatizza le parole dell’ambasciatore come “inappropriate”: “In questi giorni – osserva -sara’ utile che parlino solo le forze politiche italiane e le istituzioni repubblicane, non gli osservatori stranieri che sono tenuti a svolgere un altro compito”.

La polemica tra l’ambasciatore Usa e il Pd finisce sul blog di Beppe Grillo che chiosa: ”Secondo il pdmenoelle questa e’ una grave ingerenza”. E attacca una ricostruzione giornalistica del botta e risposta sul movimento 5 stelle. Dibattito che infiamma anche Twitter dove la sortita di Thorne divide le timeline.

Una polemica che costringe Via Veneto ad una precipitosa precisazione: “L’ambasciata non appoggia nessun soggetto politico. Dialoga con tutti e sostiene l’uso dei social media come strumento di cambiamento”.


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kant
 kant
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Post: 14
 

Come diceva John Kleeves, in Italia comanda l'ambasciata USA. Vedremo presto se i grillini si limiteranno ai costi della politica, o si decideranno ad affrontare le vere questioni decisive: euro, trattati europei, Nato e basi americane


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mincuo
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Post: 6059
 

Questo è molto interessante. Molto. Specie l'ultima parte che ho conferma ufficiale che ha detto testualmente, che mi interessava. Grazie Helios.
Strano che non me l'abbiano passato tra le cose importanti di politica.
Non sono proprio svegli. Ma per niente.
Più gli spieghi cosa bisogna guardare e meno capiscono.


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radisol
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Post: 8261
 

A te "non te l'hanno passata" ... ma qui se n'è parlato per molti giorni .... ed anche in tanti altri luoghi del web .... ma anche sulla stampa, in particolare il gruppo De Benedetti .... comunque va anche detto quell'ambasciatore stanno per cambiarlo ... già è stato indicato il successore ...


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gelsomino
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Bisogna sempre trattare col nemico.


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gianni72
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Post: 917
 

Bisogna sempre trattare col nemico.

credici..... quello che voi chiamate il nemico è colui che vi ha creato e che vi sostiene.

Dialoga con tutti e sostiene l’uso dei social media come strumento di cambiamento”.


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Tashtego
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 675
 

Bisogna sempre trattare col nemico.

credici..... quello che voi chiamate il nemico è colui che vi ha creato e che vi sostiene.

Dialoga con tutti e sostiene l’uso dei social media come strumento di cambiamento”.

Ecco, credici anche tu


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