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Concorrenza a bassa velocità


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
Topic starter  

In questo precedente articolo ( http://aspoitalia.blogspot.com/2009/01/allons-enfants.html ) avevo commentato l’ingresso nel mercato italiano dell’Alta Velocità ferroviaria di NTV, primo competitore privato dell’ex monopolista pubblico Trenitalia. Forse sarebbe più opportuno definire il nuovo gruppo pubblico – privato, in quanto una quota consistente della proprietà e il know - how appartengono a Sncf, l’Azienda pubblica delle ferrovie francesi, ma si tratta di sottigliezze. La sostanza è che dal 2011, il mercato italiano dell’alta velocità ferroviaria si aprirà alla concorrenza, con conseguenze a mio parere positive sulla qualità del servizio e sulla sottrazione alle altre modalità di trasporto più energivore ed inquinanti (aereo e auto) di ulteriori quote di spostamenti (già attualmente sulla linea Roma – Milano Trenitalia copre una quota di circa il 60%).

Ma, come avevo previsto, il processo in atto non sarà per niente indolore, principalmente a causa dell’imperfezione del modello di liberalizzazione del servizio adottato in Italia, caratterizzato dall’evidente anomalia della contemporanea appartenenza allo stesso gruppo Ferrovie dello Stato, sia di Trenitalia che della società che gestisce e concede la rete di trasporto, RFI.
In questi giorni, l’Amministratore delegato di NTV ha pubblicamente accusato ( http://www.corriere.it/economia/10_ottobre_06/ntv-ferrovie-incontro-premier_ff6de856-d15f-11df-b040-00144f02aabc.shtml ) proprio RFI di ostacolare in vari modi la percorrenza dal 2011 dei propri treni sui binari ferroviari dell’alta velocità, paventando un vero e proprio conflitto di interessi e richiedendo l’intervento delle istituzioni per rimuovere gli impedimenti alla libera concorrenza ferroviaria.

Per comprendere meglio quanto sta accadendo, bisogna però riferire di un’altra notizia ( http://www.cityrailways.it/home/2010/8/2/ad-ansaldobredabombardier-la-commessa-per-i-50-nuovi-treni-a.html ) di questi giorni, cioè dell’aggiudicazione da parte di Trenitalia al raggruppamento di imprese Ansaldo – Bombardier, della fornitura dei nuovi treni che dovranno sostituire entro tre – quattro anni quelli attualmente in servizio sulle linee ad alta velocità (ma i tempi potrebbero allungarsi a causa di un ricorso al TAR presentato da un’altra azienda partecipante alla gara di aggiudicazione dei lavori, Alstom).
E’ evidente quindi che Trenitalia ha il terrore di pagare a caro prezzo l’errore strategico di presentarsi pesantemente in ritardo sia sul piano tecnologico che della qualità del servizio, alla competizione con NTV, che possiede ora treni di più avanzata concezione.

Da parte nostra possiamo solo augurarci che questo conflitto industriale si risolva in breve tempo, nell’interesse esclusivo degli utenti fruitori di un servizio strategico per il paese, dal punto di vista ambientale, ma anche nella prospettiva sempre più ravvicinata del picco petrolifero e delle conseguenti tensioni sui prezzi dei prodotti energetici nei trasporti.

Terenzio Longobardi
Fonte: http://www.aspoitalia.blogspot.com/
8.10.2010


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kitiaram
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 128
 

è sempre la solita storia, tutto dipende da chi controlla la rete fisica, se la rete è dello stato allora c'è concorrenza vera perchè le varie ditte devono dar conto allo stato che organizza e affitta (almeno guadagna anche un pochino) se invece è gestita da rfi l'affitto lo prende lei e decide chi deve passare e chi no! Un po' come la rete elettrica che è in mano ad enel o quella telefonica a telecom...


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dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14305
 

è sempre la solita storia, tutto dipende da chi controlla la rete fisica, se la rete è dello stato allora c'è concorrenza vera perchè le varie ditte devono dar conto allo stato che organizza e affitta (almeno guadagna anche un pochino) se invece è gestita da rfi l'affitto lo prende lei e decide chi deve passare e chi no! Un po' come la rete elettrica che è in mano ad enel o quella telefonica a telecom...

straquoto, Longobardi dimentica che le linee AV le ha pagate il contriuente italiano e regalarla ai privati consentendo di guadagnarci ed impedendo allo stato di recuperare l'investimento è una truffa ai danni della collettività alla quale rimarrà il debito da saldare.

Per quanto riguarda il treno come alternativa alle auto basterebbe far funzionare l'esistente invece di buttare soldi nell'AV che come Longobardi stesso fa notare serve ai privati per farci profitto, che non coincide con il miglior servizio per l'utenza come pensa da buon liberista il Longobardi.


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venezia63jr
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1229
 

Perche' non si rilassano? vedrete che i costi dei biglietti saranno uguali a quelli del concorde e in piu' un altro buco che lo stato dovra' coprire,i famosi privati che sorreggono lo stato, senza le tasse dei fessi non avranno mai successo.


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