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cooperanti,crolla alibi pacifista.Prove di amicizie jahidist

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helios
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Crolla l'alibi pacifista. Ecco tutte le prove delle amicizie jihadiste

Nelle intercettazioni Greta spiega al militare siriano di volere aiutare il "Free Syrian Army"
Gian Micalessin - Dom, 18/01/2015 - 12:27
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Il ministro Paolo Gentiloni, protagonista in Parlamento di una difesa a spada tratta di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, avrebbe fatto meglio a consultarsi prima con i carabinieri del Ros. Carabinieri che, magari, avrebbero potuto mostrare pure a lui le intercettazioni delle telefonate, pubblicate da Il Fatto Quotidiano , tra le due suffragette lombarde e alcuni fiancheggiatori dei gruppi jihadisti siriani.

Telefonate assai scomode e imbarazzanti. Telefonate da cui emerge con chiarezza come le due ragazzine non ambissero al ruolo di crocerossine neutrali, ma piuttosto a quello di militanti schierate e convinte.

Militanti tradite dai propri stessi «amichetti» e riportate a casa solo grazie al trasferimento nella cassaforte della formazione al qaidista di Jabat Al Nusra, o di qualche altro gruppetto jihadista, di una decina di milioni di euro sottratti ai cittadini italiani. Milioni con cui i fanatici siriani, o quelli europei passati per le loro fila, potrebbero ora organizzare qualche atto di terrorismo in Italia o altrove nel Vecchio Continente.

Che Greta e Vanessa progettassero di mettere in piedi qualcosa di diverso da una normale organizzazione umanitaria, Il Giornale lo aveva intuito subito dopo il sequestro. Esaminando su Facebook le gallerie fotografiche di «Horryaty» - l'associazione creata assieme al 46enne fabbro di Varese Roberto Andervill - quel che più saltava agli occhi era l'aspetto chiaramente «militare» dei «kit di pronto soccorso» distribuiti da Greta e Vanessa in Siria. I kit, contenuti in tascapane mimetici indossabili a tracolla, assomigliavano più a quelli in dotazione a militanti armati o guerriglieri che non a quelli utilizzati da infermieri o personale paramedico civile. Anche perché la prima attenzione di medici e infermieri indipendenti impegnati sui fronti di guerra non è quella di mimetizzarsi ma piuttosto di venir facilmente identificati come personaggi neutrali, non coinvolti con le parti in conflitto. Un concetto assolutamente estraneo a Greta Vanessa.

Nelle telefonate scambiate prima di partire con Mohammed Yaser Tayeb - un 47enne siriano trasferitosi ad Anzola in provincia di Bologna ed identificato nelle intercettazioni del Ros come un militante islamista - Greta Ramelli spiega esplicitamente di voler «offrire supporto al Free Syrian Army», la sigla (Esercito Libero Siriano) che riunisce le formazioni jihadiste non legate al gruppo alaaidista di Jabat Al Nusra o allo Stato Islamico. L'acquisto dei kit di pronto soccorso mimetici da parte di Greta e Vanessa è documentato dalle ricevute pubblicate sul sito di Horryaty il 12 maggio di quest'anno, subito dopo la prima trasferta siriana delle due «cooperanti». La ricevuta, intestata a Vanessa Marzullo, certifica l'acquisto in Turchia di 45 kit al costo di 720 lire turche corrispondenti al cambio dell'epoca a circa 246 euro. La parte più interessante è però la spiegazione sull'utilizzo di quei kit. Nel rapporto pubblicato su Horryaty, Greta e Vanessa riferiscono con precisione dove hanno spedito o portato latte, alimenti per bambini, medicine e ogni altro genere di conforto non «sospetto». Quando devono spiegare dove sono finiti quei tascapane mimetici annotano solo l'iniziale «B.» facendo intendere di parlare di un avamposto militare dei gruppi armati il cui nome completo non è divulgabile per ragioni di sicurezza.

Nelle telefonate con l'«amichetto» Tayeb registrate dai Ros, Greta Ramelli si spinge invece più in là. In quelle chiacchierate Greta spiega che i kit verranno distribuiti «a gruppi di combattimento composti solitamente da 14 persone». Spiegazione plausibile e circostanziata visto che in ambito militare una squadra combattente, dotata di uno specialista para-medico, conta per l'appunto dalle 12 alle 15 unità. L'elemento più inquietante, annotato dai Carabinieri del Ros a margine delle intercettazioni, sono però i contatti tra l'«amichetto» Tayeb e Maher Alhamdoosh, un militante siriano iscritto all'Università di Bologna e residente a Casalecchio del Reno. Con Maher Alhamdoosh s'erano coordinati - guarda un po' il caso e la sfortuna - anche Amedeo Ricucci, Elio Colavolpe, Andrea Vignali e Susan Dabous, i giornalisti italiani protagonisti nella primavera 2013 di un reportage in Siria conclusosi anche in quel caso con un bel sequestro. Un sequestro seguito da immancabile ed esoso riscatto pagato, anche allora, dai generosi contribuenti italiani.

http://www.ilgiornale.it/news/politica/crolla-lalibi-pacifista-ecco-tutte-prove-delle-amicizie-1083856.html


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Arcadia
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Il clan dei siriani di Bologna dietro il rapimento di Greta e Vanessa?

18 gennaio 2015. -- Europa

(Francesco Gori) – Smentisce tutto. Smentisce di essere un fondamentalista islamico. Smentisce di avere rapporti con l’Esercito Siriano Libero. Smentisce di avere rapporti con i terroristi di al Nusra e dello Stato Islamico in Siria. L’unica cosa che non può smentire – anche perché è stato intercettato dal Ros, il Raggruppamento operativo speciale dell’Arma dei Carabinieri – è di aver aiutato Vanessa Marzullo e Greta Ramelli a raggiungere un paese che da oltre tre anni è lacerato da una terribile guerra. Lui è Mohammed Yaser Tayeb, un siriano 47enne di Aleppo che fa il pizzaiolo ad Anzola dell’Emilia, in provincia di Bologna.

Nel corso di un’intervista a Il Fatto Quotidiano, nega di avere rapporti con i gruppi jihadisti e afferma: “Non le ho vendute le due ragazze, le ho solo aiutate a partire”. Il pizzaiolo siriano fu contattato da Greta e Vanessa al momento dell’organizzazione del loro viaggio. Le due ragazze gli avevano illustrato il progetto di distribuire il kit di pronto soccorso all’Esercito Libero anti –Assad, un raggruppamento oramai allo sbando, sostenuto anche dal Governo italiano, in cui sono le componenti radicali acquistano spazio giorno dopo giorno. “L’Esercito siriano – dice – è oramai disintegrato e non ha più un’ideologia unica, non c’è un referente con cui parlare”. Si parla di una lettera di raccomandazione che in qualche modo sarebbe servita a Vanessa e Greta di accreditarsi perso i combattenti della zona di Aleppo. Il pizzaiolo siriano nega di averla consegnata.

Secondo i Carabinieri quella lettera era destinata a un medico, Nabil Almureden, presidente nazionale dell’Associazione Italia- Siria, residente da decenni a Brudrio, in provincia di Bologna. Una lettera che Almureden nega di aver scritto e tanto meno consegnato. Di certo, e anche questo è emerso dalle intercettazioni, il medico siriano conosceva le due ragazze ma scarica su di loro ogni tipo di responsabilità: “Non sapevo che le ragazze volevano avvicinarsi ai combattenti. Sapevo solo che volevano fare dei corsi per i medici. Non ho mai scritto nessuna lettera di raccomandazioni”.

Greta e Vanessa vengono intercettate nei primi mesi del 2014, proprio quando mettono in piedi il progetto Horryaty, con la finalità di portare aiuti sanitari in Siria. Un progetto creato con la collaborazione di Roberto Andrevill, un fabbro di 47 anni. La loro non è né una ONG né un’associazione, sono soltanto tre persone che hanno deciso di portare aiuti e medicinali ai combattenti in Siria.

Nell’informativa del Ros emerge un terzo nome, Yasser Mohammed, anche lui residente a Bologna, uno studente che ha fatto il traduttore in Siria per il giornalista della Rai Amedeo Ricucci, nel viaggio in cui avvenne il rapimento di entrambi. Una coincidenza sospetta per gli inquirenti. Yasser Mohammed, scrive ancora il Fatto Quotidiano, è finto nelle intercettazioni del Ros: nel corso di una telefonata, una misteriosa donna, “Titti”, invita il ragazzo a cancellare un post su Facebook che rivela in anteprima il rapimento di Greta e Vanessa. Il post, dice Titti, metterebbe a rischio la vita delle due ragazze.

Come faceva il ragazzo siriano a sapere in anteprima del rapimento delle due italiane? Yasser dice di averlo saputo due o tre giorni dopo, forse l’8 agosto. Ma la telefonata con la misteriosa “Titti” lo inchioda: avviene alle 23 del 5 agosto, mentre la notizia della scomparsa di Greta e Vanessa esce con un lancio flash dell’agenzia Ansa alle 17.14 del 6 agosto. Qualcosa, evidentemente non torna.

Con Fonte Ansa, il Fatto Quotidiano
http://spondasud.it/2015/01/il-clan-dei-siriani-di-bologna-dietro-il-rapimento-di-greta-e-vanessa-6578


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Saysana
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Ok, faccio outing.

Quelle due le avrei lasciate con i loro amichetti jihadisti, tanto per provare il gusto e se c'era un riscatto da pagare doveva pensarci la famiglia altro che i contribuenti italiani.


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Anonymous
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Tutte fandonie. Se leggeste l'arabo sapreste che in quella famosa foto delle ragazze con lo striscione si inneggia alla rivoluzione laica siriana, quella anti Assad e non quella fanatica islamista. Le ragazze non sono amiche dei jihadisti barbuti, ma dei partigiani del popolo siriano e i curdi libertari. E comunque il coraggio e l'umanità che hanno dimostrato, voialtri che vomitate odio verso di loro non l'avreste in 100 vite. E probabilmente è la consapevolezza della vostra mediocrità che scatena la vostra violenza.
Ovvio che se poi leggete solo le stronzate fascistoidi del giornale o i Grimaldi, Chiesa, Correggia e compagnia cantante vi siete mangiati il cervello. E ormai non vedo possibilità di recupero.


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helios
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Tutte fandonie. Se leggeste l'arabo sapreste che in quella famosa foto delle ragazze con lo striscione si inneggia alla rivoluzione laica siriana, quella anti Assad e non quella fanatica islamista. Le ragazze non sono amiche dei jihadisti barbuti, ma dei partigiani del popolo siriano e i curdi libertari. E comunque il coraggio e l'umanità che hanno dimostrato, voialtri che vomitate odio verso di loro non l'avreste in 100 vite. E probabilmente è la consapevolezza della vostra mediocrità che scatena la vostra violenza.
Ovvio che se poi leggete solo le stronzate dei Grimaldi, Chiesa, Correggia e compagnia cantante vi siete mangiati il cervello. E ormai non vedo possibilità di recupero.

dopo che hai scritto tutto questo vorresti spiegarci che cosa hai detto?

Non è nemmeno crollato l'alibi pacifista perchè non hai spiegato che cosa ci facevano in Siria le due cooperanti.Quindi non parlare di coraggio quando non sai nemmeno che cosa ci facevano in Siria.
Perchè a questo punto non è che abbaiando contro gli altri ti dimostri intelligente.


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Anonymous
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PS. Sui presunti "amici jihadisti" queste sono le dichiarazioni del giornalista Amedeo Ricucci, che mi sento di condividere in toto:

Ieri sul FATTO e oggi su diversi giornali - a cominciare dagli sciacalli de IL GIORNALE - sono stati pubblicati nomi e cognomi dei contatti italo-siriani utilizzati da Greta & Vanessa. Come ho scritto nel mio post, è tutta gente che ha ancora una parte della famiglia in Siria, a volte nelle regioni controllate dal regime sanguinario di Bashar al assad. Pubblicarne perciò i nomi di famiglia li espone a rappresaglie certe. E' già successo, e i giornalisti seri - quelli che da anni si occupano di Siria, consumando le suole delle scarpe e non accontentandosi delle informative dei carabienieri - ne sono sempre stati consapevoli. E allora? Sono consapevoli di questo pericolo i colleghi che sbavano dietro alle informative dei ROS? E che fine ha fatto la deontologia e le varie Carte dei Doveri a cui i giornalisti dovrebbero sottostare? E il Presidente dell'Ordine, Enzo Iacopino, dov'è finito? E' consapevole di queste gravissime violazioni? E quando deciderà di intervenire?

So bene che queste parole, al fascistume rossobruno che frequenta e si è impossessato di CDC importeranno poco, ma ogni tanto una voce fuori dal fetido coro che rappresentate è necessaria.


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Anonymous
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Non è nemmeno crollato l'alibi pacifista perchè non hai spiegato che cosa ci facevano in Siria le due cooperanti.Quindi non parlare di coraggio quando non sai nemmeno che cosa ci facevano in Siria.

Semplicemente quelle due ragazze cercavano di dare un senso alle parole di Arrigoni "Restiamo umani". Roba che voi non sapete neanche come si pronunci.


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MarioG
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Tutte fandonie. Se leggeste l'arabo sapreste che in quella famosa foto delle ragazze con lo striscione si inneggia alla rivoluzione laica siriana, quella anti Assad e non quella fanatica islamista. Le ragazze non sono amiche dei jihadisti barbuti, ma dei partigiani del popolo siriano e i curdi libertari. E comunque il coraggio e l'umanità che hanno dimostrato, voialtri che vomitate odio verso di loro non l'avreste in 100 vite.

😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 questa volta si e' superato

"la rivoluzione laica siriana" l'abbiamo tutti davanti agli occhi. La contempliamo estasiati da 4 anni. Per non parlare dell'estasi profonda suscitata nel popolo siriano.
No, le ragazze non sono ancora dei jihadisti barbuti. Forse con una cura ormonale...
Comunque pare che non disdegnino i barbuti.

😯 😯 😯

Scusi, mi e' venuto un conato di odio!
Dicevo: ah si' complimenti per il "coraggio" delle "cooperanti", che portano il latte in polvere ai bambini


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Anonymous
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Per finire è ovvio che molti membri della comunità italo-siriana hanno parte delle loro famiglie ancora in Siria. Ed è gente che è stata costretta spesso ad imbracciare un fucile per difendere la propria casa e il proprio villaggio. Non di "terroristi" si tratta, dunque, ma di "partigiani" , che si sono ribellati al dittatore e non hanno avuto altra scelta che combatterlo armi in mano. Le brigate nelle quali combattono sono quasi sempre affiliate all'Esercito Siriano Libero - o almeno lo erano nel 2012, nel 2013 e per buona parte del 2014 . - e si sono opposte spesso e volentieri all'Isis pagando anche un duro prezzo, in termini di morti e feriti.

Non mi scandalizza l'idea che sia stato pagato un riscatto per liberarle Trovo che sia una scelta di "civiltà" e trovo invece ipocrita la linea della "fermezza" che adottano Stati Uniti e Gran Bretagna, visto che entrambi questi Paesi trattano lo stesso con i terroristi, organizzando ad esempio scambi scandalosi di ostaggi - l'ultimo in Afghanistan: 5 capi talebani in cambio di 1 ostaggio americano.


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Anonymous
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Scusi, mi e' venuto un conato di odio!

MarioG, io mi vergogno di essere italiano, quando fra gli italiani c'è spazzatura come te.


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MarioG
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Scusi, mi e' venuto un conato di odio!

MarioG, io mi vergogno di essere italiano, quando fra gli italiani c'è spazzatura come te.

Grazie, ricambio sentitamente


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Giancarlo54
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Non ho capito se per ................l'indignatissimo Durruti le due sciocchine sono due pacifiste o due fiancheggiatrici dei ribelli anti Assad, se sono pacifiste è demenziaale tutto il suo discorso, se non sono pacifiste sono due cobelligeranti, per cui, caro Durruti, che capzo vuoi?


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helios
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Non è nemmeno crollato l'alibi pacifista perchè non hai spiegato che cosa ci facevano in Siria le due cooperanti.Quindi non parlare di coraggio quando non sai nemmeno che cosa ci facevano in Siria.

Semplicemente quelle due ragazze cercavano di dare un senso alle parole di Arrigoni "Restiamo umani". Roba che voi non sapete neanche come si pronunci.

sempicemente stai dicendo cazzate e sai di dirle, nessuno ancora sa il motivo per cui erano in Siria, quindi non inventarti nulla che non è il caso.
Il senso di rimanere umani lo potevano trovare anche a Scampia, nella terra dei fuochi o in MOLTE altre parti d'Italia senza il rischio di esser rapite.
Se tu sapessi quello che vuole dire restare umani non continueresti a dare degli imbecilli agli altri.Perchè arriveresti a capire che il vero imbecille per cui vede imbecilli dappertutto i sei tu.


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MarioG
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Non è nemmeno crollato l'alibi pacifista perchè non hai spiegato che cosa ci facevano in Siria le due cooperanti.Quindi non parlare di coraggio quando non sai nemmeno che cosa ci facevano in Siria.

Semplicemente quelle due ragazze cercavano di dare un senso alle parole di Arrigoni "Restiamo umani". Roba che voi non sapete neanche come si pronunci.

Su', adesso non paragoniamo un uomo con l'ultima delle fantesche!


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MarioG
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Non ho capito se per ................l'indignatissimo Durruti le due sciocchine sono due pacifiste o due fiancheggiatrici dei ribelli anti Assad, se sono pacifiste è demenziaale tutto il suo discorso, se non sono pacifiste sono due cobelligeranti, per cui, caro Durruti, che capzo vuoi?

Beh, il poveretto tenta di barcamenarsi come puo' ... in mezzo ai "rossobruni"


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