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Costa Concordia

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Mari
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Concordia: documentario inglese svela retroscena inediti sulla tragedia - video

Il primo documentario sul naufragio al Giglio. Testimonianze e video inediti

http://www.youtube.com/watch?v=JEjclpiyJ_I&feature=player_embedded

Testimonianze di alcuni sopravvissuti e video inediti girati con i cellulari all'interno della nave. Un documentario inglese svela ulteriori particolari sulla tragedia della Concordia. E' il primo 'instant doc' con la ricostruzione della tragedia minuto per minuto, realizzata con testimonianze di superstiti e soccorritori e immagini inedite catturate dai cellulari di chi era a bordo della Costa Concordia il 13 gennaio. Ora andrà in onda anche in Italia, questa sera alle 23 su Sky UnoHD, in replica sabato 11 febbraio alle 12 su Sky TG24 Rassegne (canale 505) e domenica 12 febbraio alle 22 su Cielo.

http://www.cadoinpiedi.it/2012/02/10/concordia_documentario_inglese_svela_retroscena_inediti_sulla_tragedia_-_video.html


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Terror At Sea The Sinking Of The Concordia

‘Terror at Sea: the sinking of Concordia’. L’intento della produzione dell’emittente britannica Channel 4 è quello di ricostruire le fasi salienti del drammatico naufragio della Costa Concordia al largo dell’Isola del Giglio.

part 1
http://www.youtube.com/watch?v=vtJESNisneA&feature=player_embedded#!

part 2
http://www.youtube.com/watch?v=W5LUqW_ClSY&context=C3cbb2efADOEgsToPDskKHCh0yOMeuU5hKyY1lKCB2

part 3
http://www.youtube.com/watch?feature=endscreen&NR=1&v=lu9dOgZ4jbE

part 4
http://www.youtube.com/watch?feature=endscreen&NR=1&v=2PJaichbTd0


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Concordia, il Riesame: “Quando parlava di cambiar vita, Schettino non voleva fuggire”

Il tribunale del Riesame di Firenze ritiene che le intercettazioni ambientali fatte all'interno della caserma dei carabinieri mentre il comandante della Concordia stava per essere fermato "non sono utilizzabili"

Non c’è nessun rischio che Francesco Schettino scappi. Ma, soprattutto, le intercettazioni ambientali fatte subito dopo il fermo, nella caserma dei carabinieri di Orbetello, non sono utilizzabili.

Sono i passaggi chiave delle motivazioni del Riesame, depositate oggi dai giudici del tribunale della Libertà di Firenze chiamati a pronunciarsi sui ricorsi della Procura di Grosseto e della difesa. Ricorsi, entrambi respinti, in cui veniva chiesta da una parte la custodia cautelare in carcere e dall’altra la revoca della misura dei domiciliari a seguito del naufragio della Costa Concordia dello scorso 13 gennaio.

Sul pericolo di fuga il riesame ha evidenziato – a differenza della Procura che sosteneva che Schettino potesse scappare per sottrarsi al pagamento degli ingenti risarcimenti – che la “garanzia risarcitoria” per le parti offese è costituita dal patrimonio dell’indagato. Semmai, si legge nel documento del tribunale, meglio il sequestro conservativo, oltre al fatto che “la garanzia delle vittime è costituita dalla responsabilità civile dell’armatore stante il rapporto di lavoro in atto”. Secondo i giudici, inoltre, quando il comandante Schettino, fu sentito dire che voleva “cambiare vita”, si trattò di “uno sfogo estemporaneo più che della programmazione di una latitanza”. Anche così il riesame spiega l’insussistenza del pericolo di fuga. E, ancora, secondo il riesame quelle intercettazioni “furono autorizzate in carenza di presupposti di legge in quanto non consentite per reati colposi”.

Non è condivisibile quindi la tesi del sostituto procuratore. Premiata invece la linea della difesa sostenuta dall’avvocato Bruno Leporatti, che trova ragione nelle motivazioni. E’ stato confermato, in sostanza, il provvedimento da cui lo scorso 6 febbraio è scaturita l’ordinanza applicativa della misura dei domiciliari disposta il 17 gennaio dal Gip, Valeria Montesarchio.

Sull’adeguatezza della misura cautelare il tribunale del riesame di Firenze – confermando gli arresti domiciliari già disposti dal gip – ha evidenziato “il criterio di residualità della misura carceraria” rispetto ai reati di cui è indagato lo stesso Schettino. Il riesame ha quindi sposato la tesi del gip Valeria Montesarchio circa l’applicazione degli arresti domiciliari. E’ quanto si apprende dalle motivazioni con cui il riesame ha mantenuto la stessa misura a Schettino.

Sempre il tribunale del riesame, riconoscendo l’esistenza di un pericolo di reiterazione del reato, già indicato dal gip, ha evidenziato che diversamente da quanto detto dalla difesa nel suo appello, Schettino può compiere di nuovo delitti della stessa specie e “non necessariamente deve trattarsi di delitti colposi connessi al comando di una nave da crociera”. La difesa, chiedendo la revoca degli arresti domiciliari, aveva sostenuto che Schettino non potrebbe reiterare il reato perché sospeso dalla Costa, e in considerazione dell’eclatanza del naufragio al Giglio, viene escluso che possa comandare di nuovo una nave.

La difesa “valuta positivamente che il Collegio fiorentino – si legge in una nota – che ha ritenuto pienamente condivisibili le argomentazioni svolte sul punto dal primo giudice, abbia ribadito l’insussistenza del pericolo di fuga, esigenza cautelare sulla quale larga parte dell’appello della Procura era fondato”. Ma il punto chiave è un altro: il Tribunale ha accolto l’eccezione formulata dal difensore durante la discussione all’udienza dello scorso 6 febbraio e ha quindi “dichiarato disposte in carenza dei presupposti di legge e cioè non consentite dai titoli di reato contestati all’indagato le intercettazioni ambientali effettuate nell’immediatezza del fermo del Comandante”. I cui esiti devono quindi considerarsi inutilizzabili. L’avvocato Leporatti, infine, valuterà nei prossimi giorni se presentare ricorso per Cassazione per chiedere nuovamente che Schettino torni libero, mentre si prepara ad affrontare il prossimo 3 marzo l’incidente probatorio sulla scatola nera.

Sara Frangini | 14 febbraio 2012
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/14/concordia-tribunale-riesame-schettino-voleva-fuggire/191255/


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Costa Concordia, il relitto svuotato di 500 metri cubi di carburante

Grosseto
14 febbraio 2012 ore 20:31

Grazie alle favorevoli condizioni meteo, proseguono le operazioni di prelievo del carburante dalla Costa “Concordia”, secondo il piano definito da Smit e Neri. Al momento sono circa 500 i metri cubi di carburante svuotati dai serbatoi di prua che, in tutto, contengono il 67% del carburante presente nella nave.
Continua, inoltre, il monitoraggio dei movimenti dello scafo condotto dagli esperti del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze e l’attività di monitoraggio ambientale assicurata da Ispra e Arpat; i valori rilevati dagli strumenti di monitoraggio si attestano intorno a velocità massime di 1-2 millimetri l’ora. Non vi sono, pertanto, particolari anomalie da segnalare né nei movimenti della Costa Concordia né nei rilevamenti relativi al rischio ambientale.
Per quanto concerne la deformazione delle parti sovrastrutturali della nave, a oggi non sono stati riportati rilievi che possano modificare quanto fino a oggi affermato dalla struttura commissariale: la vicenda è costantemente seguita, così come sono in corso ulteriori monitoraggi per stabilire in modo inequivoco a quale tipo di movimento sia sottoposta la Costa “Concordia” che, da ormai un mese, si trova in una posizione assolutamente innaturale rispetto a quella per la quale è stata costruita.

http://www.ilpuntoamezzogiorno.it/2012/02/14/costa-concordia-il-relitto-svuotato-di-500-metri-cubi-di-carburante/


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