Crepate!

Se non vedi la differenza, le lasagne ce le hai sugli occhi.

Tra l'altro le critiche al sistema, da destra, vanno spesso a valle dei problemi, minimizzando le "crepe" a monte. Non sia mai che nelle coscenze si turbi il sentimento dell' "unico mondo possibile"

Se non vedi la differenza, le lasagne ce le hai sugli occhi.

Questa è la classica affermazione di chi non ha argomenti e si limita ad affermare che le differenze sono di per se evidenti manco si ci ritenga essere uno di quelli che scrissero la dichiarazione di indipendenza.

Prova ad esporre la differenza fra le due vignette illustrandone il contenuto, la finalità e il bersaglio. A meno che si ritenga che solo un italiano possa far satira sui propri morti ammazzati (CREPATE! è un imperativo e non un aggettivo) mentre un francese non possa invece farlo (MORTI AMMAZZATI COME LASAGNE, con le prime due parole chiarissime anche se in ellissi).

Ops. Non e' che non avevo argomenti. Non avevo tempo. Mi sembrava facile da intuire ma incasinato da spiegare. Vediamo. Io l'ho capita cosi': la vignetta di Charlie Hebdo non era satira. Era una battuta di cattivo gusto che si reggeva, male, su un termine italiano ben conosciuto all'estero, lasagne. Paragonava semplicemente la carneficina ad una pietanza. Non faceva intuire, almeno a me, nessun ragionamento, nessuna critica, neanche alcuna pieta' per le vittime del terremoto.
La copertina di Panorama la leggo diversamente. A sei mesi dal terremoto, la solita inefficienza dello stato, probabilmente unita ai soliti episodi di corruzione, ha lasciato la popolazione colpita a se' stessa. Come se le nostre beneamate istituzioni avessero urlato in faccia agli italiani: per noi potete crepare.
E' un atto di accusa contro i soliti noti.
E secondo me per questo ha senso.
Spero di essermi spiegata.

Ops. Non e' che non avevo argomenti. Non avevo tempo. Mi sembrava facile da intuire ma incasinato da spiegare.

Se è davvero incasinato da spiegare forse è perchè nisi rem tene, verba non sequentur come si insegnava una volta nelle scuole pubbliche.

Sulla battuta di cattivo gusto che si avvale del termine lasagne e mostra cittadini italiani fatti a pezzi e coperti di sangue, come appunto il ragù nelle lasagne, giova ricordare che qualche giorno fa il sindaco di Accumoli ed il vescovo di Rieti sono stati incriminati per omicidio, disastro e truffa . E questo perchè ben prima del terremoto e non sei mesi dopo avevano falsificato le relazioni sugli interventi mai eseguiti. Così il pastore di anime scrive al sindaco:

Abbiamo dato corso a interventi di messa in sicurezza per l'eliminazione del pericolo e atti a dare fruibilità al complesso parrocchiale".

Peccato che invece

Avevano semplicemente applicato due staffe di ferro su una pietra che si stava staccando, senza neanche aver presentato un progetti approvato dal Genio Civile e senza le autorizzazioni edilizie necessarie. Ma grazie alle pressioni del vescovo la chiesa riaprì ai fedeli.

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/terremoto-sindaco-e-vescovo-di-accumoli-indagati-per-crollo-del-campanile-5454a3b4-7d1b-49a9-9d6d-8041ac8da355.html
E per l'operato di un ministro del culto cattolico (!) il campanile della chiesa di Accumoli è crollato su una casa riducendo una famiglia con madre, padre e due bambini a ragù nelle lasagne.

Ed allora è davvero di cattivo gusto far sapere a tutto il mondo che in italia sindaci, vescovi, costruttori e professionisti rubano sistematicamente i soldi pubblici e fanno lasagne con i loro compaesani? La mafia non è mica solo composta da picciotti con la coppola in testa e la lupara in spalla.

Bene. Quindi, all'indomani del disastro, tutta la redazione di Charlie Hebdo sapeva gia' che le autorita' italiane non avevano provveduto a mettere in sicurezza gli edifici, in modo che non crollassero in seguito ad un terremoto di intensita' particolarmente alta.
Puo' essere che avessero informazioni che in quel momento non erano ancora disponibili a noi poveri mortali.
D' altronde mio cugino, esattamente con la stessa tempistica, la mattina dopo il terremoto si scagliava contro tutti i proprietari di case vecchie, in tutti i centri storici italiani, perche' in caso di terremoto si trasformano in trappole mortali.
Bisognerebbe abbatterle tutte, costruire al loro posto edifici a norma, ovviamente a carico del proprietario, e cosi' ogni problema sarebbe risolto.
Ecco, vedi, il problema, ad Amatrice e dintorni, non era solo il campanile, e altri edifici pubblici. Magari.
No. Visti i precedenti di Charlie Hebdo, sono praticamente sicura che abbiano semplicemente costruito una vignetta cattiva e irrispettosa senza alcuna cognizione di causa.
Ah, poi... io di queste cose mi intendo poco. Ma di solito ognuno si costruisce la propria casa, e se alcune cose sono fatte male o non fatte, dipende in gran parte da quanti soldi si hanno da spendere. (Gli edifici pubblici sono un altro paio di maniche)
Ma forse e' come dicono quelli di Charlie Hebdo. In Italia le case le costruisce la Mafia. Tutte.

@cedric
la vignetta di hebdo voleva essere satira.
satira = [punto di vista + memoria + (tragedia + tempo)]
( tragedia + tempo = comicità)

ma ovviamente non era satira perché ridicolizzava le vittime.

qua la spiegazione completa:
https://luttazzifans.wordpress.com/2016/09/08/sulla-vignettaccia-di-charlie-hebdo-domande-e-risposte/

questa di panorama non la vedo come satira (comicità) ma come denuncia (serietà)
come se seriamente puntasse un dito.

che sia forte non c'è dubbio, ma A ME non sembra voglia fare ridere come pretendeva hebdo.
a parte l'assonanza crepa/crepe/crepare/crepate che non vedo fatta in modo umoristico

.....ma ovviamente non era satira perché ridicolizzava le vittime. qua la spiegazione completa:
https://luttazzifans.wordpress.com/2016/09/08/sulla-vignettaccia-di-charlie-hebdo-domande-e-risposte/ ....

Ed infatti al punto 10, ultimo ma fondamentale, Luttazzi fornisce l'unica possibile chiave di lettura: il bersaglio della satira e cita un suo caso personale

10) “E Andreotti che si eccita a guardare il corpo di Moro pieno di proiettili? Vorrei capire perché quella era satira e la vignettaccia di Charlie Hebdo no.” Quando sei nel dubbio, chiediti sempre: “Chi è il bersaglio?” In quel racconto, il bersaglio non era la vittima (Moro) ma i suoi carnefici. Era un racconto di satira grottesca, fu letto in un teatro di Genova e suscitò emozione e applausi.

Mi sembra proprio che la spiegazione di Luttazzi sia ben applicabile anche alla vignetta di CharlieHebdo: il bersaglio non erano certo le vittime (i morti schiacciati) ma i carnefici cioè amministratori, vescovi, costruttori e professionisti che hanno ammazzato (ovviamenente è omicidio colposo, ci mancherebbe che l'abbiano fatto apposta, loro sono bravi italiani).
Guarda caso lo stesso bersaglio della copertina di Panorama.

Per la cronaca a due passi da Amatrice (Lazio), Accumoli (Lazio) ed Arquata (Marche) c'è Norcia (Umbria) dove alle scrollate di agosto le case non crollate in massa facendo lasagne dei cittadini: chi le ha messe a norma dopo i terremoti degli ultimi anni ha speso bene i (nostri) quattrini ricevuti. Forse che gli umbri siano diversi?
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/terremoto-norcia-perche-non-e-morto-nessuno
http://www.ilgiornale.it/news/politica/meno-bella-sicura-lezione-norcia-dove-case-resistono-1299447.html
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/31/terremoto-norcia-esempio-virtuoso-in-ginocchio-la-ricostruzione-funziona-ma-manca-passo-avanti-per-monumenti/3134023/
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/umbria/terremoto-la-lezione-di-norcia-che-ha-resistito-alla-doppia-scossa-del-24-agosto_3027507-201602a.shtml