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Datagate, anche l'Italia dava informazioni alla Nsa


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LA RABBIA DEL PRESIDENTE DELL'EUROPARLAMENTO

Datagate, anche l'Italia dava informazioni alla Nsa. Spiate le alte autorità dell'Unione europea

Schulz, presidente dell'Europarlamento: «Usa diano subito spiegazioni, rischia di incrinarsi rapporto con Washington»

L'Italia, ma anche la Germania, la Francia e altri paesi europei hanno accordi segreti con gli Stati Uniti per il passaggio di dati personali alla National Security Agency. Lo denuncia al Guardian una nuova talpa del Datagate: si tratta di Wayne Madsen, ex luogotenente della Marina americana che ha lavorato per la Nsa dal 1985 e che - afferma il quotidiano britannico - ha ricoperto ruoli sensibili nell'agenzia nei 12 anni successivi. Madsen punta il dito contro l'Italia, ma anche la Gran Bretagna, la Francia, la Danimarca, l'Olanda, la Germania e la Spagna: tutti questi paesi più gli Stati Uniti - denuncia l'ex ufficiale - hanno accesso al Tat-14, il sistema di telecomunicazioni transatlantico via cavo che consente loro di intercettare un'enorme quantità di dati, incluse telefonate, email e la storia di accesso a Internet degli utenti.
EUROSPIONAGGI - Ma l'ennesima puntata del Datagate non si ferme alle nuove rivelazioni del Guardian. Secondo lo Spiegel online gli Usa spierebbero anche le istituzioni dell'Unione europea. Quanto basta a far andare su tutte le furie il presidente dell'Europarlamento: «È uno scandalo enorme», dice all'Ansa Martin Schulz, e Washington deve dare spiegazioni immediate. Il settimanale tedesco scrive che gli 007 statunitensi spiavano i diplomatici europei a Washington e a New York, ma avrebbero anche intercettato i computer e i telefoni dell'Unione europea, forse anche quelli dei leader, a Bruxelles. Le rivelazioni sono contenute in nuovi documenti di Edward Snowden - la talpa bloccata da giorni nell'aerea di transito dell'aeroporto di Mosca - e stanno irritando ancora di più i vertici dell'Ue, già di pessimo umore dopo le prime rivelazioni del Datagate, con milioni di telefonate intercettate in Europa e in tutto il mondo. Der Spiegel cita un documento top secret della Nsa, nel quale l'Europa viene definita un «target» e che erano finiti nel mirino degli 007 Usa i telefoni e i computer dell'Ue a New York e a Washington, con accesso anche alle email e ai documenti in preparazione.

COMUNICAZIONI - Sempre secondo il settimanale tedesco, circa cinque anni fa i responsabili della sicurezza Ue, a causa di disturbi nelle telefonate, si sono accorti che alcune delle comunicazioni del Justus Lipsius, il palazzo che ospita il Consiglio Ue e i vertici dei leader europei, venivano intercettate a distanza. Le ricerche avviate a quel momento hanno permesso di scoprire che le intercettazioni erano gestite da una delle aree schermate accanto al quartier generale della Nato, nella vicina Evere, dove la Nsa si era installata. Nel Justus Lipsius, ogni singola delegazione europea dispone di spazi privati, con linee telefoniche e collegamenti Internet. Quindi potrebbero essere anche state registrate comunicazioni sensibili tra capi di Stato e di governo europei.

GLI ACCORDI DEL DOPOGUERRA - Tornando invece alle rivelazioni di Wayne Madsen, la nuova talpa del Datagate spiega - in un'intervista al blog PrivacySurgeon.org e ripresa dal Guardian - che in base agli accordi in vigore ogni paese è classificato secondo il livello di fiducia ed è obbligato a passare alla Nsa dati se richiesto, incluse conversazioni telefoniche e informazioni Internet. Gli accordi risalgono a dopo la seconda guerra mondiale e quindi prima dell'era Internet. Madsen - che dal 2005 si dedica al giornalismo investigativo e ha pubblicato diversi libri - spiega di essere uscito allo scoperto perché stanco della «mezza verità» offerta dai politici europei che fingendo shock sono rimasti in silenzio sui loro accordi con gli Stati Uniti. L'ex della Nsa è particolarmente critico nei confronti della Germania, che ha accusato la Gran Bretagna di spiare quando anche Berlino ha accordi con gli Stati Uniti. «Non riesco a capire Angela Merkel che chiede assicurazioni a Obama e alla Gran Bretagna, quando ha gli stessi rapporti» di Londra sui dati con gli Usa, afferma Madsen.

IN DIFESA DI SNOWDEN - «Snowden è stato condannato da molti che ritengono non abbia l'autorità o il diritto di fornire al pubblico dettagli sullo spionaggio della Nsa - ha detto Madsen -. Ma che diritto o autorità ha il direttore della Nsa, Keith Alexander, di dare informazioni sui programmi di sorveglianza della Nsa durante cinque incontri della Bilderberg Conference? Alexander afferma di voler proteggere gli americani dagli attacchi terroristici e fornisce informazioni a elite sui metodi che la Nsa usa per spiare organizzazioni di studenti, religiose e progressiste. Quando Alexander parla con le élite viene ringraziato. Quando Snowden parla è chiamato traditore o codardo».

Redazione Online
29 giugno 2013 (modifica il 30 giugno 2013)

http://www.corriere.it/esteri/13_giugno_29/datagate-spiato_2fea6c1e-e0f0-11e2-aa9b-d132be5871d0.shtml


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