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Domani con IlGiornale in regalo il Mein Kampf,sdegno ebraico

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helios
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Mein Kampf di Adolf Hitler in edicola con il giornale. La Comunità ebraica: "Operazione squallida e indecente"
L'Huffington Post
Pubblicato: 10/06/2016 13:22 CEST Aggiornato: 6 minuti fa

Da domani il "Mein Kampf" di Adolf Hitler sarà in edicola gratis con "Il Giornale". Il libro pubblicato nel 1925 dal futuro Fuehrer sarà in omaggio, nell'edizione critica curata dallo storico Francesco Perfetti, con la testata diretta da Alessandro Sallusti. Una scelta che ha provocato l'indignazione della comunità ebraica.

La distribuzione gratuita nelle edicole del Mein Kampf, domani accompagnato al quotidiano Il Giornale, rappresenta un fatto squallido, lontano anni luce da qualsiasi logica di studio e approfondimento della Shoah e dei diversi fattori che portarono l'umanità intera a sprofondare in un baratro senza fine di odio, morte e violenza", ha detto il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna. "Bisogna dirlo con chiarezza: l'operazione del Giornale è indecente. E bisogna soprattutto che a dirlo sia chi è chiamato a vigilare e a intervenire sul comportamento deontologico dei giornalisti italiani".

"Per capire com'è potuto nascere il male assoluto, bisogna andare alla fonte e non aver paura di storicizzare le tragedie del Novecento. Non avrei problemi, per dire, a pubblicare anche il Libretto rosso di Mao...", ha detto all'Adnkronos il direttore de 'Il Giornale' Alessandro Sallusti a proposito della scelta di offrire in omaggio con l'acquisto del quotidiano, domani, il "Mein Kampf" di Adolf Hitler, come avvio della collana di otto volumi dedicata alla storia del Terzo Reich. "Lo studio del Novecento ha avuto come tabù proprio il nazismo, come se la storia fosse finita lì. Ma la prima regola -aggiunge- è conoscere ciò di cui parliamo e questo libro, che ha cambiato la storia dell'Europa e dell'Occidente, non a caso viene presentato nell'edizione critica curata da uno storico di vaglia come Francesco Perfetti".

Alessandro Sallusti che distribuisce in edicola il "Mein Kampf" di Hitler conferma il suo talento nel fare la caricatura di se stesso

— Gad Lerner (@gadlernertweet) 10 giugno 2016

Al peggio non c'è limite: sabato 11 @ilgiornale esce con il Mein Kampf di #Hitler in omaggio. Nessuno s'indigna?

— Gianni Vernetti (@GianniVernetti) 10 giugno 2016

http://www.huffingtonpost.it/2016/06/10/mein-kampf-giornale_n_10393180.html?1465557765&utm_hp_ref=italy


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PietroGE
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Una cosa che nel Mein Kampf manca è l'affermazione che i tedeschi sono un popolo eletto dal Dio. A questo livello di razzismo non era arrivato neanche Hitler.


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Giancarlo54
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Ho letto il Mein Kampf, prelevato dalla biblioteca del mio paese, qualche anno fa, lo consiglio a tutti, soprattutto per le minkiate che si possono leggono. Altro che reclamare, più gente lo legge meglio è.


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spadaccinonero
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è la versione originale o quella "aggiornata"?

😉


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helios
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Una cosa che nel Mein Kampf manca è l'affermazione che i tedeschi sono un popolo eletto dal Dio. A questo livello di razzismo non era arrivato neanche Hitler.

E'perchè quel genere di razzismo era già scritto nella bibbia ed era già indirizzato con tanto di dio degli eserciti.
Non c'era bisogno di aggiungere altro.

è la versione originale o quella "aggiornata"?

bisognerebbe chiedere al IlGiornale. Chissà perchè mai un giornale di Berlusconi da in omaggio una copia del Mein Kampf proprio adesso.

Ps-nell'articolo è specificato:
"Lo studio del Novecento ha avuto come tabù proprio il nazismo, come se la storia fosse finita lì. Ma la prima regola -aggiunge- è conoscere ciò di cui parliamo e questo libro, che ha cambiato la storia dell'Europa e dell'Occidente, non a caso viene presentato nell'edizione critica curata da uno storico di vaglia come Francesco Perfetti".


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venezia63jr
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È uno sdegno ipocrita, perché con quel hanno fatto soldi a palate.
Intanto no no non è un libro ma sette volumi. Poi Mussolini per fare
Il grandone ne acquistò i diritti di stampa, diede l originale all editore bompiani che
A sua volta chiese ad un professore dell università di Roma di tradurlo, questo era un valdese, nel frattempo si fece avanti un ebreo italiano proponendo all illustre
Professore la sua traduzione appena fatta. Così andò in stampa il libro.
Immaginate come si possono stravolgere le parole.
Un industriale israeliano si vantava di essere lui a produrre le bandiere che vediamo
Bruciare nei paesi musulmani. Capite perché vogliono che leggete tanto e se non
Leggete siamo il popolo più ignorante d Europa?


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helios
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A questo punto propongo che venga distrubuita gratis l'edizione tedesca originale del Mein Kampf.

A meno che l'edizione originale non si trovi 8)

.....

Mein Kampf, 10 cose che non sapete

La diffusione in Italia decisa dal Duce. Il curatore del libro ucciso. I numeri da record. Storia e curiosità di uno dei libri più influenti del XX secolo.

09 Gennaio 2016

È uscita in Germania, per la prima volta dopo la fine della Seconda Guerra mondiale, la nuova edizione commentata del Mein Kampf di Adolf Hitler.
Pubblicate nel 1925, le tesi del Fuehrer (scritte un anno prima durante i nove mesi di carcere per il fallito colpo di Stato a Monaco) vengono affiancate da 3.700 note critiche che intendono distruggere l'aura mitologica che aleggia sul libro negli ambienti di destra.

PUBBLICAZIONE PROIBITA PER 70 ANNI. Per 70 anni la Baviera, titolare dei diritti d'autore, ne aveva proibito la ripubblicazione.

Ecco 10 cose da sapere su uno dei libri più influenti del XX secolo.

1. Il titolo doveva essere un altro: poi è stato scelto Mein Kampf
Una parte del testo, scritto durante la prigionia, è stata dettata in cella da Hitler al fedele compagno Rudolf Hess. Il titolo originale doveva essere 'Quattro anni e mezzo di lotta contro menzogna, stupidità e codardia', ma dietro consiglio di Max Amann, responsabile della casa editrice, è stato cambiato nel più corto e appetibile Mein Kampf (La mia battaglia).

2. Un libro sacro: lo stesso formato della Bibbia
Nel 1930 il libro era venduto al prezzo di 12 marchi e veniva stampato nel formato 12 per 18,9 centimetri, lo stesso normalmente adoperato per la Bibbia. Per diffusione e considerazione nelle case tedesche (ma non solo), il Mein Kampf era paragonabile al Libro. In particolare nel periodo bellico, ma per molti affezionati anche a guerra persa, i due volumi di Hitler rappresentarono un vero e proprio testo sacro.

3. Record di vendite dopo la presa del potere: copie gratis a sposi e soldati
Fino all'ascesa al potere di Hitler, avvenuta nel gennaio del 1933, furono vendute 241 mila copie dell'opera. Proprio nell'anno dell'elezione del Fuehrer si raggiunse la cifra del milione di vendite. A questo milione bisogna, però, aggiungere quelle distribuite a titolo gratuito dallo Stato nazista ai soldati al fronte e ad ogni nuova coppia di sposi.

4. Il curatore del libro ucciso conosceva la bassa qualità dell'opera
I manoscritti del Mein Kampf furono curati da un prete, Bernhard Staempfle, che li corresse e li migliorò. Lo stesso Staempfle fu una delle vittime della pulizia interna al partito messa in atto dalle Ss il 30 giugno 1934: la famosa “notte dei lunghi coltelli“. Secondo molti, a costare la vita a padre Bernhard fu proprio la sua conoscenza della prima versione del testo nazista, non certo scritta con particolare maestria.

5. La distribuzione in Italia ordinata dal Duce
Come rivelato dal giornalista Giorgio Fabre, la pubblicazione del libro in Italia arrivò direttamente dal Duce. L’offerta dello Stato fascista per i diritti d'autore (250 mila lire del tempo come anticipo, pari a 53.625 marchi tedeschi) fu accettata in segreto da Hitler. La somma risulta notevole se paragonata a quella per l’edizione inglese (circa 2000 lire) o per quella americana (500 lire). Un primo segno della futura alleanza che avrebbe portato l'Italia, a fianco della Germania, alla distruzione della Seconda Guerra mondiale.

6. Diritti d'autore: mai andati agli eredi
Al termine della Seconda Guerra mondiale, gli alleati assegnarono alla Baviera i diritti per il libro. Nel 1960, il figlio della sorellastra di Hitler, Leo Raubal, avviò un’azione per tornare in possesso dei diritti del Mein Kampf, senza però riuscirci. Nessun diritto d’autore è mai andato alla famiglia di Hitler.

7. Le colpe degli amici: Goebbels e Goering non lo lessero ma
A quanto riporta Pietro Minto, sul sito del magazine Rivista Studio, il gerarca Otto Strasser al processo di Norimberga «un giorno domandò a Goebbels e Goering (altri due nazistissimi, membri del 'cerchio magico' hitleriano) se avessero davvero letto il libro: Goebbels scosse la testa colpevole, Goering scoppiò a ridere».

8. Zweites Buch: il sequel dimenticato
Esiste un “sequel” del Mein Kampf. Il Zweites Buch, pubblicato in inglese come Hitler's second book. Il libro rappresenta le opinioni di Hitler in tema di politica estera, ma non fu mai pubblicato con il Fuerher in vita. Scritto poco dopo il Mein Kampf, non fu pubblicato per lo scarso successo iniziale della bibbia nazista. Quando il Mein Kampf divenne un best-seller, la publicazione di Zweites Buch fu considerata inutile.

9. I riferimenti alla boxe: la mania per il corpo
Nel libro ci sono riferimenti alla boxe, considerata insieme al ju-jitsu più utile del normale addestramento con il fucile. Il nazismo, a pari del fascismo, considerava estremamente importante la cura del corpo. La perfezione del fisico dell'uomo ariano doveva infatti distinguerlo da tutti gli altri.

10. Numeri record: traduzione in 11 lingue e incassi milionari
Alla fine del 1945 in Germania si contavano 8 milioni di Mein Kampf e traduzioni in 11 lingue. La casa editrice, Eher Verlag, distribuì il libro in molti tipi di edizioni: portatili, di lusso, per i soldati e per i gerarchi. Sergio Romano sul Corriere riferiva che «Secondo Max Amann, direttore della Eher Verlag, Hitler avrebbe ricavato dalle vendite del libro circa 15 milioni di marchi tedeschi, pari a circa 90 milioni di dollari odierni. Se ne servì per comperare il suo 'nido d’aquila' sull’Obersalzberg, nei pressi di Berchtesgaden».

http://www.lettera43.it/cultura/mein-kampf-10-cose-che-non-sapete_43675229330.htm


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Stopgun
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Propongo una legge che vieti lo sdegno per queste cose.


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helios
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Propongo una legge che vieti lo sdegno per queste cose.

Propongo una legge che vieti la pubblicazione della bibbia essendo un libro di massacri e di genocidi.
Lo sdegno di chi si sdegna per il Mein Kampft dovrebbe essere in primo luogo questo.


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Storno
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Mi ricordo di aver cercato il libro tantissimi anni fa e di non averlo trovato in nessuna libreria ma su una bancarella.
Me lo sono completamente dimenticato, per cui credo che cercherò di rileggerlo nonostante mi faccia orrore il giornale.
Non fosse altro per capire se lo zero assoluto di ricordo è dovuto all'età trascorsa od alla banalità del libro.


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helios
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"...il Mein Kampf sarà curato in edizione critica dallo storico francesco Perfetti" Quindi una versione edulcorata, via...

Il mein Kampf verrà editata in versione edulcorata con aspartame da Perfetti.

Il Giornale in edicola con la nuova edizione del Mein Kampf. Quella in cui spiega come gestire i musulmani.

Il Giornale regala il Mein Kampf. Sallusti le sta provando tutte per riconquistare la Santanché

Il Giornale in edicola regala il Mein Kampf nell'edizione critica di Francesco Perfetti. A questo punto preferisco direttamente la versione degli anni '30.

Il Mein Kampf in edicola allegato a Il Giornale. Hitler si starà rivoltando nella tomba.

Da sabato Il Giornale regala il libro "Mein Kampf"; la prefazione sarà a cura di Donald Trump

Il Giornale regala il libro "Mein Kampf". Direi che il messaggio è "chiaro"

http://www.spinoza.it/forum/viewtopic.php?f=3&t=81372


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spadaccinonero
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@Hell

perfetti, quello delle caramelle?

😉


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Matt-e-Tatty
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Ho avuto in casa il libercolo in questione per due o tre anni, prestatomi da un amico. Nonostante la curiosità iniziale non sono andato oltre l'introduzione e (non ricordo con precisione) le prime 20-30 pagine.
E' molto palloso (si può dire, non ho ancora scritto alla crusca ma mi chiamo Matteo e dopo petaloso me la passano di sicuro).

Tuttavia, domani andrò ad acquistare per la prima volta nella mia vita "Il Giornale", questo principalmente per aumentare lo sdegno della comunità ebraica italiana (nel caso si informino sui numeri di vendita), sperando non nego, in una serie di ulcere gastriche perforanti, e in subordine, perché potrebbe tornarmi voglia di leggerlo prima o poi; quello che mi avevano prestato lo ho restituito.


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spadaccinonero
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perché non pubblicare anche J. Evola?

😉


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LinCad
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7. Le colpe degli amici: Goebbels e Goering non lo lessero ma
A quanto riporta Pietro Minto, sul sito del magazine Rivista Studio, il gerarca Otto Strasser al processo di Norimberga «un giorno domandò a Goebbels e Goering (altri due nazistissimi, membri del 'cerchio magico' hitleriano) se avessero davvero letto il libro: Goebbels scosse la testa colpevole, Goering scoppiò a ridere».

http://www.lettera43.it/cultura/mein-kampf-10-cose-che-non-sapete_43675229330.htm

Goebbels si era suicidato con tutta la sua famiglia quando i sovietici presero Berlino, cioe' mesi prima del processo di Norimberga.
Io mi chiedo come sia possibile scrivere michiate del genere su cose delle quali, con tutta evidenza, non si conosce niente!


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