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E se ci contassimo?

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Ted K.
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Contiamoci. Riconosciamoci.

E' un momento buio.

Tanta gente "normale" che fino a ora ha fatto una vita "normale", improvvisamente si sente fuori dalla nuova normalità Solo perché non è convinta di quello che il governo gli sta dicendo.

 

Non parlo di persone che da anni conoscono le bugie del potere. Parlo di milioni di persone stupefatte. Sconvolte. Che ancora dicono "ma non possono farlo, ma la Costituzione, ma gli avvocati..."

E invece lo stanno facendo. Con il loro uomo migliore, nel paese dove era più facile farlo.

E' iniziato qui il gran reset, 20 mesi fa. E ora stanno forzando la mano per asfaltare le ultime resistenze.

Eppure sono milioni quelli che nonostante l'ossessiva e martellante campagna mediatica stanno tenendo.

E sono anche tanti quelli che hanno ceduto e poi hanno capito che qualcosa non quadra e non hanno alcuna intenzione di farsi fare la terza dose.

Ma molti si sentono sfiduciati. La pressione è enorme.
Non ci sono referenti politici. I sindacati sono collusi. I media non ne parliamo. Ci sono decine di gruppi facebook o telegram ma quello che potrebbe essere un forte movimento di opposizione dura è frammentato e sfiduciato.

Si perdono amici, la divisione è arrivata anche nelle famiglie.

 

Si sta in silenzio perché non si vuole nemmeno più cercare di spiegare al decerebrato di turno che sta ripetendo delle frasi vuote che gli hanno impiantato nel cervello.

Si cerca conforto nei gruppi social, ma poi, nella vita, si è soli.
Ci si sente dei paria. Untermeschen.

Prima che LORO ci mettano il marchio come tali... distinguiamoci noi.
Indossiamo un "segno". Qualcosa che ci consenta di riconoscerci. Di essere meno soli. Di Contarci.
Nella vita di tutti i giorni, al supermercato, in banca, in farmacia.

Prima che ci impediscano di accedere a delle zone della città (ne stanno parlando).
Prima che ci impediscano di uscire, da zone in cui ci chiuderanno (lo faranno).

CONTIAMOCI.

Scopriamo quanti siamo.
Tanto LORO sanno già perfettamente chi siamo e dove siamo.

Mettiamoci un segno addosso. Un braccialetto arancione?

Diventerebbe un segno di orgoglio. Di forza.
Anche le persone più impaurite si sentirebbero meno sole.

In fila al supermercato, per strada, al parco. Ovunque.
Abbiamo bisogno di sapere di non essere soli.

 


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LuxIgnis
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Belle parole che sottoscrivo.

Il problema di un segno di riconoscimento è che pur essendo una proposta validissima, dovrebbe essere clandestino e non divulgato in pubblico. Un po' come i segni segreti che i massoni fanno per riconoscersi. Altrimenti sarebbe come andare in giro con il cerchio del tirassegno stampato in fronte. 

Ma è un ottima idea, anche per cercare aiuto quando se ne ha o se ne avrà bisogno. Da divulgare man mano e solo a chi è degno di fiducia.

Andrebbe sviluppata


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Ted K.
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E' il concetto della "divisa" dopotutto. Negli anni 70 c'era chi portava l'eskimo, chi le clark e i rayban.

Si, in certe zone si rischiava, ma in altre capivi che eri a casa.

Oggi non siamo (ancora) al punto che qualcuno ti possa aggredire per strada. Possiamo sfruttare il positivo (ri/conoscersi) senza la ricaduta negativa (essere riconosciuti *anche* dal nemico).

Il nemico vero, quello organizzato, già ci conosce tutti. Siamo sulle liste.

Loro conoscono noi e noi non ci conosciamo fra noi.

E' paradossale.

Si, certo, ognuno nel proprio ambiente sa chi la pensa come lui, più o meno, ma appena esci non lo sai più. 

Il riconoscersi, l'identificarsi, l'avere qualcosa in comune anche esteriore, è essenziale nei branchi umani. E' il segno tribale.


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fiurdesoca
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propongo di recuperare un vecchio simbolo: la stella gialla a sei punte.


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IlContadino
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Quello che noi in famiglia stiamo facendo è creare una rete di contatti di persone "di fiducia" con cui interagire nel quotidiano o in caso di necessità. Il ristorante, la bottega, la palestra, la farmacia, il meccanico, il medico, l'insegnate, l'avvocato, il carabiniere... Persone con cui ci sente immediatamente in sintonia, perchè bene o male si è reagito a questo periodo oppressivo allo stesso modo. La conta si sta facendo giorno per giorno, si aggiungono nomi di persone che non avresti mai pensato, se ne tolgono altri che davi per scontati. Si sta formando una rete in modo quasi spontaneo, un amico ti parla del farmacista a cui devi rivolgerti, tu al farmacista consigli il ristorante, al ristorante ti suggeriscono l'avvocato e così via. Questa cosa del green pass ha costretto tante persone a fare cerchio; per coincidenza sono tutte persone col cervello ben attivo, gente che aveva già sviluppato ancor prima del nuovo-corso una certa sensibilità, un'attitudine alla vita diversa da quella della massa. Questo è un aspetto positivo. Il passaparola credo rimanga ancora il miglior metodo divulgativo, decisamente anche quello più sicuro.


fuffolo, Bertozzi, Pfefferminz e 1 persone hanno apprezzato
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LuxIgnis
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@ilcontadino
E' una bella iniziativa e sinceramente ed amichevolmente ti invidio.

Però un segno di riconoscimento potrebbe servire per andare oltre. Nelle grandi città che sono molto più dispersive è molto più difficile attuare questo. Si qualche contatto si trova ma la maggior parte delle volte non ci si arrischia a scoprirsi, c'è diffidenza e paura. E c'è tanta gente che è sola, magari perché abbandonata dagli amici che non erano amici, o per scelta, o per altri motivi.

E' una cosa questa che varrebbe la pena discuterne. Credo si avvicinano tempi molto difficili. Interessanti ma molto difficili. Non si possono affrontare da soli, soprattutto se non si ha una buona disponibilità economica.

Un segno agevolerebbe la costruzione della rete di cui parli.

P.Dick lo scrittore di fantascienza racconta del fatto che gli antichi cristiani nei tempi della persecuzione usavano un ciondolo con un simbolo segreto che li permetteva di riconoscersi fra di loro. Era se non sbaglio la forma stilizzata di un pesce, simile alla Vesica Piscis.

Magari sarà un azzat ma a me questa idea mi intriga molto, ma non sono in grado di fare molto.


oxalidaceae hanno apprezzato
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oxalidaceae
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@luxignis

Tutto torna.

E' il pensiero olistico.

Il Tutto è Uno

Le Formule

La Geometria sacra dell'universo

Le Vibrazioni

Il campo magnetico terrestre

Il toroide

Il battito del cuore collegato

Gli ormoni

Il bi-dimensionale

Yin & Yang

Il Pi-greco

La Struttura Madre/La Vesica Piscis

L'Albero della Vita/Cubo di Metatron

La Griglia

Le 12 Case Astrologiche

Fuoco Aria Acqua Terra

La Stella di David !

 


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IlContadino
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@luxignis

Seguo con facilità il tuo ragionamento. Credo che ci siamo spinti fino ad arrivare al punto in cui lo scambio non può più essere affrontato in questo spazio, diciamo in qualsiasi spazio che non sia parlarsi a quattrocchi. Ho dato il mio contributo alla discussione spostando di un poco il focus, mi sono concentrato sulle figure professionali, non su quelle con cui scambiare due chiacchere al parco. Parliamo quindi di persone che si stanno esponendo, esporsi di questi tempi è una cosa che comporta dei rischi. Non ti porto esempi, ma credo puoi immaginare di cosa sto parlando. Mettersi addosso simboli di riconoscimento è l'ultima cosa da fare quando ci si espone. Sono tempi difficili Lux;)


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LuxIgnis
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@ilcontadino

Concordo. Ma è per questo che io ho sottolineato il fatto che deve essere segreto.

Ora taccio. Il seme è stato lanciato in terra.


IlContadino hanno apprezzato
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LuxIgnis
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@oxalidaceae

E l'Uno è il Tutto.


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oxalidaceae
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@ilcontadino

Quel Marchio ce l'abbiamo già, che lo dico a fare.

Due ore fa sono stata contatta per l'ennesima volta dal mio distretto sanitario. Continuano a cortesemente invitarmi. Per ora. Dovrei fare la punturina. Per il mio bene. Ovviamente. Ma anche per quello degli altri. Ovviamente.

Ecco, il brividino ghiacciato che sento salire e scendere dalla colonna vertebrale ogni volta che vedo quel numero di telefono, credo che corrisponda al Marchio palesato, quello che qui intendo.

Ci sono solo due strade da percorrere. O metterci la faccia. O diventare il più invisibile possibile.

La prima è forma più generosa perchè velocizza e raccatta tutto il raccattabile, lo fa presto, ma spesso male.

La seconda è più egoistica, ha tempi lunghissimi per diffondersi e per ampliarsi. E' più ragionata e probabilmente più sicura.

Ce n'è anche una terza a dire il vero. Le persone veramente sole e non aiutate da nessuno la prenderanno in seria considerazione. E questo sarà, per chi ha coscienza, e anche senza averne colpa diretta, il dolore più grande.

Ognuno di noi, col Marchio addosso già bello che apposto come fosse medaglia del disonore, dovrà cercare velocemente la migliore per sé. Perché la notte sta già calando. Come la paura.

Anche i commenti in questo luogo di ritrovo ne danno chiara misura.


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fiurdesoca
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So di essere un povero ignorante con solo la terza media e vorrei che rispondeste a queste domande:

1) considerando che chi ci conosce e chi ci domina sa già come la pensiamo, quale vantaggio abbiamo a rintanarci nelle catacombe e non testimoniare il nostro dissenso?

2) ormai è evidente che il problema non è il vaccino ma la visione della società e la visione dell’essere umano, aspettiamo che ci accerchino e ci eliminino uno alla volta? O non è forse opportuno riconoscerci, con tutti i vantaggi e i rischi che ciò porta? E cercare di costruire e proporre un’altra visione più in linea col nostro pianeta

3) che vantaggio c’è a continuare a parlare di vaccini? Non è più utile mostrare come certe scelte portate avanti da chi ci governa, riguardo ai vaccini, se applicate alla proprietà privata, al denaro ecc. ha effetti devastanti per la vita di ognuno?

4) visto che questa è l’ennesima guerra tra chi a tutto e i “miserabili” e forse è quella decisiva, credete veramente di poter scappare da qualche parte?


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LuxIgnis
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@fiurdesoca

Prima di tutto nessuno è veramente ignorante se poi sa usare la sua testa libera da condizionamenti. Ed ognuno ha qualcosa da insegnare agli altri.

Prova darti una risposta.

1) Nessuno. Non dobbiamo rintanarci. Qui siamo tutti esposti. Non credo gli ci voglia molto a chi di dovere sapere chi siamo nella vita reale. Il discorso del segno di riconoscimento, è per facilitare gli incontri fra noi. Non tutti partecipano ai forum su internet. Ed anche per darci conforto ed aiuto l'un con gli altri

2) Sicuramente. Molti di noi lo stanno dicendo da un bel po'. L'uomo è un po' pigro mentalmente. Ci vorrà del tempo. Ma bisogna accelerare perché i tempi lo richiedono.

3) E' tutto collegato. Forse si parla molto dei vaccini perché è un punto debole da poter attaccare. La loro inefficacia, la loro pericolosità, la terza dose, la quarta. Ma hai ragione è sempre la stessa vecchia storia.

4) No non si può scappare. Come ho anche già detto, forse lo può fare chi ha la fortuna di avere mezzi economici importanti ma la maggioranza di noi credo che non li abbia, me compreso. E' per questo che servono idee anche semplici per poter resistere e controbattere a suo tempo. Controbattere al momento attuale credo sarebbe un suicidio, non ci sono ancora forze in campo. Ma democraticamente ci sono varie iniziative che sono o stanno partendo.

 

Nella tua "ignoranza" hai comunque compreso che il problema non è la pandemia od il vaccino in sé ma una guerra spietata contro noi "miserabili". Non tutti lo hanno ancora compreso.


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Pfefferminz
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https://youtu.be/P01T6tVZuW8

Più di un anno fa, il dott. Bodo Schiffmann si è posto la stessa domanda: "Come facciamo a riconoscerci nei luoghi pubblici?" e ha inventato il pon-pon dei pensatori laterali. 

Si prende un foglio di carta di alluminio, quella che si usa in cucina, la si lega nel mezzo con un nastrino e si accartoccia il tutto a mo' di pallina, facendo in modo che il nastrino sia lungo abbastanza per poter appendere il pon-pon sullo zainetto o sulla borsetta.

La questione da risolvere è un'altra. Il segno di riconoscimento deve essere pubblico, come il pon-pon, o segreto?

Dipende. Nelle grandi città penso si possa ancora andare in giro con il pon-pon, senza temere di venire aggrediti. Anzi, si potrebbe avere la soddisfazione di vedere altri portatori di pon-pon con i quali scambiare quattro chiacchiere o un fiero ammiccamento.


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fiurdesoca
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ho proposto la stella gialla a sei punte perché nell'immaginario comune ha un preciso senso (quello delle vittime di una dittatura) e perché così facendo sarebbe un chiaro segno di dissociazione dall'idea del fascismo così come ci è stata inculcata (la verità di ciò che è stato quel periodo storico non è importante ora).

ho forti dubbi che sia un bene aspettare, molte volte chi fa più chiasso ha ragione ed ora siamo troppo silenziosi.


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