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Equitalia - Pensione pignorata ex commerciante ridotto alla


affossala
Estimable Member
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Equitalia - Pensione pignorata ex commerciante ridotto alla fame

VOGHERA. Quando si è recato in posta per ritirare la pensione, com’era solito fare a ogni inizio del mese, gli hanno risposto che non poteva prelevare neppure un centesimo: tutto pignorato, conto corrente compreso, da Equitalia. E’ cominciato così, con le parole dello sportellista che equivalevano ad altrettante coltellate, il dramma di G.S., 74enne ex commerciante vogherese la cui vita di tranquillo pensionato è stata sconvolta da un giorno all’altro dai meccanismi implacabili della burocrazia.

L’uomo, disperato e ridotto in pratica alla fame, si è subito rivolto a un legale. «Abbiamo già presentato ricorso in tribunale, la prima udienza è fissata per il 5 luglio – spiega l’avvocato Maurizio Chiesa, che ha assunto la tutela di G.S. nella causa promossa contro Equitalia – Trovo semplicemente assurdo che lo Stato, con una mano, eroghi una pensione sociale e con l’altra la blocchi, impedendone di fatto l’utilizzo». L’ex commerciante, infatti, tirava avanti con 600 euro di pensione minima, somma appena sufficiente per pagare l’affitto di casa, le bollette e comprare di che sfamarsi. Una vita di privazioni, al limite della sussistenza, ma almeno dignitosa. Ora però G.S. non può più contare nemmeno su quei pochi soldi. Tutta colpa di qualche tassa non pagata nel corso della sua attività professionale, arretrati che con il passare degli anni si sono accumulati e si sono gonfiati fino a raggiungere quota 40mila euro: cifra ragguardevole per chiunque, figuriamoci per un umile pensionato.

http://istantmoney.blogspot.it/2013/06/equitalia-pensione-pignorata-ex.html


Citazione
illupodeicieli
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Post: 760
 

Se ci fossero davvero dei sindacati , delle associazioni di categoria, che tutelassero i propri iscritti, ci sarebbero meno casi simili o, almeno, il pensionato o chi per lui, non si troverebbe senza un soldo, ma supportato e sostenuto dalle quote versate. Invece nessuno di questi ti cancella dalle centrali rischi, nessuno ti salva il culo dalle ganasce fiscali e non, nessuno ti fa accedere al credito (magari facendoti aprire un conto, ammesso che sia possibile, all'estero). In quest'ultimo caso ,come nei precedenti, si richiedono idee, inventiva, creatività, capacità: invece, le varie associazioni, di norma, prendono e riscuotono le quote associative e poi chiedono interventi al governo, già sapendo come andranno a finire le cose. Anche adesso cosa fanno? Chiedono che non si alzi l'Iva,non che si abbassi come chiederebbe chi sa che ciò alimenterebbe i consumi, gli acquisti. E casi precisi a parte, le differenze tra chi ha a cuore le cose e chi no, sta proprio nelle proposte, nei suggerimenti, tutte cose che le varie conf e as non hanno mai avuto.


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Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
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Equitalia - Pensione pignorata ex commerciante ridotto alla fame

VOGHERA. Quando si è recato in posta per ritirare la pensione, com’era solito fare a ogni inizio del mese, gli hanno risposto che non poteva prelevare neppure un centesimo: tutto pignorato, conto corrente compreso, da Equitalia. E’ cominciato così, con le parole dello sportellista che equivalevano ad altrettante coltellate, il dramma di G.S., 74enne ex commerciante vogherese la cui vita di tranquillo pensionato è stata sconvolta da un giorno all’altro dai meccanismi implacabili della burocrazia.

L’uomo, disperato e ridotto in pratica alla fame, si è subito rivolto a un legale. «Abbiamo già presentato ricorso in tribunale, la prima udienza è fissata per il 5 luglio – spiega l’avvocato Maurizio Chiesa, che ha assunto la tutela di G.S. nella causa promossa contro Equitalia – Trovo semplicemente assurdo che lo Stato, con una mano, eroghi una pensione sociale e con l’altra la blocchi, impedendone di fatto l’utilizzo». L’ex commerciante, infatti, tirava avanti con 600 euro di pensione minima, somma appena sufficiente per pagare l’affitto di casa, le bollette e comprare di che sfamarsi. Una vita di privazioni, al limite della sussistenza, ma almeno dignitosa. Ora però G.S. non può più contare nemmeno su quei pochi soldi. Tutta colpa di qualche tassa non pagata nel corso della sua attività professionale, arretrati che con il passare degli anni si sono accumulati e si sono gonfiati fino a raggiungere quota 40mila euro: cifra ragguardevole per chiunque, figuriamoci per un umile pensionato.

http://istantmoney.blogspot.it/2013/06/equitalia-pensione-pignorata-ex.html

Chiediamo i soldi a Napolitano. 🙂


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