Notifiche
Cancella tutti

Eterogenesi dei fini della vaccinazione anticovid ? Da impossibile immunità di troppi greggi diversi e interdipendenti a rapido passo verso la cura della malattia


marcopa
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8264
Topic starter  

 

“ L' espressione eterogenesi dei fini

, in tedesco Heterogonie der Zwecke, fu coniata dal filosofo e psicologo empirico Wilhelm Wundt. Con essa si fa riferimento a un campo di fenomeni i cui contorni e caratteri trovano più chiara descrizione nell'espressione

«conseguenze non intenzionali di azioni intenzionali». 

 

Come a molti italiani che negli ultimi decenni hanno letto più giornali che libri,

 l’ espressione “ eterogenesi dei fini” mi ricorda soprattutto un giudizio di Vittorio Foa sulla sinistra rivoluzionaria.

Vittorio Foa fu sindacalista della CGIL, membro del Psiup, se non ricordo male, e del Pdup per il comunismo, dove era riferimento per chi proveniva dal Psiup, la componente principale del  Pdup dopo quella proveniente dall’ esperienza del  “il manifesto”

http://lecorvettedellelba.blogspot.com/2021/02/eterogenesi-dei-fini-della-vaccinazione.html

Da ormai quasi due mesi in alcuni paesi del mondo è stata lanciata la campagna di vaccinazione che dovrebbe fermare la pandemia di Covid 19 che ormai da un anno ha stravolto pesantemente la vita dell’ intero pianeta.

“ Entro l’ estate immunità di gregge “

Questa è la previsione più ottimista che qualcuno ha avuto il coraggio di diffondere, confidando soprattutto sul fenomeno ormai noto che fa sì che opinioni sballate anche di persone molto in vista scompaiano presto dai media e dalle memoria di tutti, anche da quella di persone colte e intelligenti.

I più prudenti parlano di immunità di gregge nel 2022. Il gregge considerato  spesso  è solo quello composto dai residenti dello stato in cui risiede il profeta della futura immunità.

In realtà la vaccinazione “cancella Covid 19” ha molti punti critici, qualcuno è già emerso sui media, altri emergono nei nostri pensieri appena ragioniamo con un po’ di attenzione su alcuni aspetti del processo di vaccinazione.

Il primo interrogativo è:

i vaccini proteggono dalla malattia, ma proteggono anche dal semplice contagio ?

L’ incertezza su questo sembra dipendere in gran parte dal semplice fatto che le migliaia di persone su cui è stato testato il vaccino non sono state monitorate con tamponi periodici per scoprire il solo contagio asintomatico. Sembra che sia stato registrato solo il numero delle persone che, assunto il vaccino, hanno contratto la malattia.

 Per il vaccino Pfizer, nella ultima fase di sperimentazione su 22.000 vaccinati, 8 si sono ammalati, mentre dei 22.000 che hanno assunto un placebo si sono ammalati 162. Da qui la celebre percentuale della protezione del 95%. Se si ammalano 8 vaccinati ogni 160 non vaccinati, si ammala 1 vaccinato ogni 20 non vaccinati, cioè il 5%. Quindi è protetto il 95% dei vaccinati.

Non ci sono invece stime sul semplice contagio, probabilmente solo perché non sono stati fatti test su quello. La cosa può sembrare assurda ma sembra sia avvenuto proprio questo. Ne ha parlato Report in una delle ultime puntate.

L’ altro grande interrogativo è: quanto dura l’ immunità dopo il vaccino ?

Per esempio, se l’ immunità durasse un anno, ogni 12 mesi la grande vaccinazione di massa si dovrebbe ripetere … impresa davvero enorme.

L’ altra grande incognita che non viene mai affrontata sui media è:

ma è sufficiente una eventuale immunità di gregge di un solo paese ?

Negli  anni 2.000 ormai gli spostamenti da paese a paese sono frequentissimi, la pandemia nel 2020 ha dato un grosso colpo alla “globalizzazione” ma certo non l'  ha fermata. Nella sola Unione Europea ci sono 27 paesi diversi,

Quindi la vaccinazione sarà un fallimento ?

Penso di no, e qui arriva “ l’ eterogenesi dei fini del vaccino “.

In realtà la vera e propria malattia, la malattia grave, la malattia letale, avviene su insieme di popolazione molto limitato.

Ogni uomo ha gli stessi diritti, e trovo criminale non ricoverare gli anziani malati. Questo è avvenuto nelle RSA lombarde, e denunciato da Amnesty International, e nella seconda ondata nelle RSA e Case di Riposo del Friuli Venezia Giulia, cosa completamente ignorata da tutti e da segnalare immediatamente ad Amnesty.

Però, vaccinando in modo totale l’ insieme della popolazione a rischio, si potrebbe ottenere rapidamente un crollo dei ricoveri, dei ricoveri in terapia intensiva, dei decessi.

I contagi saranno sempre numerosi, i malati gravi diventerebbero però pochissimi. Tutto questo secondo me potrebbe verificarsi con una rapidità sorprendente

L’ attenzione allora si focalizzerebbe sulla cura della malattia e non sulla ricerca costosissima e gigantesca di una difficile immunità di gregge.

Credo di non aver spiegato bene quello che volevo dire, ma “ verba volant, scripta manent” e quindi ho voluto mettere per iscritto la mia impressione, convinto che ci sia un fondo di verità importante.

La discussione è aperta, ma soprattutto dobbiamo aprire l’ osservazione sui processi di vaccinazione nei vari paesi del mondo.

 

Marco

Questa argomento è stata modificata 3 anni fa 2 volte da marcopa

Citazione
marcopa
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8264
Topic starter  

In due post relativi al vaccino Covid che ho postato ultimamente, nei commenti, in modi diversi dal mio, è apparsa una qualche relazione tra il vaccino e le terapie anti Covid.

Vedremo nelle prossime settimane se in quanto ho ipotizzato c’è qualcosa di vero.

Marcopa

Esca, commento a “Vogliamo il vaccino cubano in Italia “

Quello che io e altre migliaia di persone invece vogliamo e' chiarezza e onesta' nei protocolli di cura piu' idonea che esisterebbero gia', se qualcuno con troppo da guadagnarci su non stesse facendo di tutto per occultarli sin dall'inizio di questo incubo.

Uno degli articoli tecnicamente migliori che abbia letto in questo periodo e' stato pubblicato alcuni giorni or sono in home. Le conclusioni scaturite dagli studi della pregevole Loretta Bolgan, che ritengo particolarmente calzanti e verosimili oltre che ardue da smentire, manda spietatamente in malora tutta la propaganda della bonta' vaccinale, con particolare riferimento al fenomeno del Potenziamento della malattia (reazione incrociata influenza-covid) e la formazione di nuovi ceppi da Vaccino-resistenza, specie quando i virus si mettono ad interagire con i batteri.

 

GioCo commento a “le regioni che vaccinano meno…aumentano i ricoveri nelle terapie intensive…”

 

Per ciò in terapia intensiva è NORMALE che ci sia un aumento dove non si fa uso massiccio di questa nuova terapia medica (che ripeto alla nausea, chiamarla vaccino è parte della guerra delle parole oltre che un insulto all'intelligenza). Bisogna però vedere quali altri reparti poi riempiono i vaccinati. Quelli che "i numeri" non ci fanno vedere. Tipo gli obitori? Ma anche i reparti di problemi neurologici (senza stati febbrili). Se ti viene un ictus o una paralisi flaccida dopo mesi dall'iniezione, chi può associarla alla NUOVA TERAPIA MEDICA, tu? I dati che leggi? Non credo proprio.


RispondiCitazione
Truman
Membro Moderator
Registrato: 2 anni fa
Post: 4113
 

Segnalo un caso in cui tutti i vaccinati di una RSA (ben 78) in breve tempo sono risultati positivi al Covid.

https://www.today.it/attualita/anziani-morti-dopo-vaccino-covid-spagna.html

L'articolo cerca di arrampicarsi sugli specchi, ma se tutti e 78 in pochi giorni si sono ammalati, la spiegazione più semplice è che è proprio il vaccino a causare il contagio. Ogni altra spiegazione dovrebbe seguire un percorso di contagio, un primo caso, i casi successivi in ritardo, persone temporaneamente non contagiate e così via.

Il giornale citato cerca di ragionare per fede: "siccome il vaccino può solo proteggere, allora il contagio viene da un'altra parte."

Gli altri giornali hanno più semplicemente evitato questa non-notizia: a chi mai può interessare sapere che il vaccino contagia invece di curare?


RispondiCitazione
esca
 esca
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1068
 

Insisto, Marco. 

Questa nuova terapia medica ribonucleica non possiede carattere tale da convincere che le finalita' di somministrazione in massa siano in effetti quelle ufficialmente dichiarate, anzi.

Gli approfondimenti non mainstream sul tema non mancano in questo periodo.

Si possono ostentare statistiche e numeri presi da fonti a senso unico (delle quali a nessun comune mortale e' concesso confutarne l'onesta') e farci su dei poemi da pubblicare sui canali a reti unificate, ma il tempo non consente di soffocare in eterno cio' che qualcuno vorrebbe non venisse mai alla luce.

Numeri e statistiche possono essere molto utili, oppure dannosissimi e depistanti, a seconda di chi li manovra. 

La gestione dei tamponi e' stata emblematica; le conseguenze incommentabili.

Ho paura che le statistiche dei soloni dovranno fare i conti con i fatti, anche se forse cio' avverra' in ritardo.


RispondiCitazione
marcopa
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8264
Topic starter  

La vaccinazione in Israele sembra confermare, " i contagi continuano ma i casi mortali sono fortemente ridotti.

Israele sono stati vaccinati circa un terzo degli abitanti, e sembra confermato che: il contagio non è stato fermato, ma i casi di malattia si sono notevolmente ridotti.

Se nelle prossime settimane l' Italia, e gli altri paesi che hanno avviato una vaccinazione di massa, confermeranno questa tendenza,

cambierà la prospettiva dell' epidemia:

l' immunità di gregge rimane lontana, piena di punti critici che potrebbero non essere risolti nei prossimi due anni,

la malattia però avrà conseguenze mortali molto inferiori a quanto è avvenuto finora,

e questo dovrebbe davvero cambiare molto nel modo di affrontare la pandemia.

Le frasi tra virgolette di seguito sono l’ incipit di un articolo di Elena Dusi su Repubblica.it   sugli effetti della vaccinazione in Israele, dove un terzo degli abitanti ha già avuto il vaccino.

“ C’ è qualcosa che non può fare il vaccino: eliminare il coronavirus. E qualcosa che invece può fare: trasformarlo in una malattia non mortale”

L’ articolo è accessibile solo agli abbonati ma dalle frasi che si possono leggere troviamo  queste altre parole: “ Anche se i contagi continuano a verificarsi, i casi gravi di malattia sono diminuiti moltissimo: 27 tra tutti gli over 60 che hanno ricevuto la seconda dose, con una riduzione del 94%. “


RispondiCitazione
GioCo
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2197
 

@marcopa, potrei sbagliare. Oggi stavo facendo la conta dei miei errori previsionali che mi confortano. TANTO!

Un errore è stato quello di non prevedere l'arrivo della dittatura sanitaria in corso nel 2020, confondendola con la guerra a bassa intensità e alta diffusione che comunque è in corso, ben coperta dietro i paraventi sanitari. Un altro è stato quello di prevedere il Conte riproposto per la terza volta, invece abbiamo Draghi e per ammissione di Renzi avendolo fatto arrivare con anni di anticipo "per sua intercessione". Grazie Renzi, ti saremo eternamente ingrati! Ne ho fatti altri, ma poco importa.

Quindi quello che sto per dire potrebbe rientrare nella conta. Personalmente lo spero sempre. Il problema della vaccinazione è capire la fretta. Un sospetto è che nella politica dell'emergenza continua, sia necessario mantenere quella sanitaria. In questo contesto la vaccinazione è un modo semplice di controllare la sanità futura. Cioé per stabilire "quanta malattia" distribuire, in che dosi e intensità.

Il punto infatti è che senza sequenziamento e senza patogeno isolato, noi cosa stiamo esattamente combattendo con questi vaccini?

Alla luce di questa ricerca QUI, forse il NIENTE.

Ricordiamo sempre: l'ignoranza è il dogma per il dominio.


RispondiCitazione
marcopa
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8264
Topic starter  

la fretta per il vaccino per ora è servita a dare l' illusione che la pandemia può finire entro uno due anni, ma solo nei paesi occidentali.

 

Non sarà così, intanto mobilitazioni in Italia contro i vaccini solo per i ricchi. a Roma e Milano, 11 12 febbraio.

meno male che Potere al Popolo c'è !!!

Devo chiudere veloce. 


RispondiCitazione
marcopa
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8264
Topic starter  
 
di Camilla de Fazio

I dati raccolti dal Ministero della Salute israeliano mostrano

- un calo del 41% delle infezioni confermate per gli ultra sessantenni

- e un calo del 31% dei ricoveri da metà gennaio all'inizio di febbraio.

In confronto, per le persone di età pari o inferiore a 59 anni

- i casi sono diminuiti solo del 12%

- e le ospedalizzazioni del 5%.

Intervista a Yaniv Erlich, professore associato di informatica alla Columbia University e direttore scientifico di MyHeritage


RispondiCitazione
Condividi: