Giuda tradì per 30 denari, la cricca Di Maio tradisce il popolo per 30 (presunti) ml di €

Apprendo da un articolo di La Grassa (pubblicato anche da cdcuster : https://comedonchisciotte.org/forum-cdc/#/discussion/99866/la-guerra-tra-i-poveri) che il figo che purtroppo è al momento presidente della camera ha affermato: “non ci sono diritti acquisiti, ma privilegi acquisiti” … e giù applausi (immagino) da parte dei fanatici fans pentastellati!

Quindi, secondo questo genio tutti i pensionati che attualmente usufruiscono ancora del calcolo retributivo della pensione sarebbero "privilegiati"!
Questa sola affermazione la dice lunga su che razza di demagogo ignorante (e in combutta coi poteri che lo manovrano) sia questo individuo indegnamente salito a una delle più alte cariche di questo Stato...peraltro questo soggetto è lo stesso che pretenderebbe di multare l'Ungheria di Orban per il fatto che quello, dopo che i governi precedenti avevano già fatto entrare decine di migliaia di migranti irregolari, ha deciso di impedire (anche col filo spinato) che ne entrassero ancora e denuncia giustamente un vero e proprio piano per distruggere i paesi europei con questi flussi migratori.

Credo sia quindi utile cercare di sgomberare il campo dalle falsità e schifezze che dice questo tizio della camera assieme agli altri suoi compari sui cosiddetti "diritti acquisiti" partendo da queste domande:

- Esistono o no "diritti acquisiti" nel diritto civile e in particolare in ambito pensionistico?
- E' prevista o no l'irretroattività delle norme in ambito civilistico e specificatamente in ambito pensionistico? (così com'è prevista sicuramente per le norme penali).

Faccio rispondere a un famoso avvocato di roma ( http://www.prontoprofessionista.it/articoli/1966/pensioni-diritti-acquisiti-e-corte-costituzionale/) … nel prologo sembra dare ragione agli ignoranti demagoghi alla fico e di maio, finti antisistema del movimento dei comici.

questo è il prologo :
"Pertanto i c.d. “diritti acquisiti” non esistono; da anni la Corte Costituzionale ci ricorda che è consentito intervenire legislativamente su posizioni giuridiche soggettive (stipendi, salari, pensioni, indennità, ecc. ecc) già acquisite, modificandole e riducendole (v. sentenza 390/1995).

Poi però l'avvocato entra meglio nel merito e specifica qualcosa che agli ignoranti alla di maio, fico e compagnia comica (da 1 stella e mezzo altro che 5!) non piace e, quindi, da bravi mistificatori non la dicono.
aggiunge infatti il nostro avvocato:

"Ma se ciò è consentito, le norme e le sentenze costituzionali pongono però precisi limiti a questo potere del legislatore; limiti che si fondano sui principi di affidamento e di ragionevolezza.

e così prosegue:
Il “principio di affidamento” è indicato espressamente dalla Corte come “principio di civiltà giuridica”, (nota: capito ignoranti fico e di maio? si parla di principio di civiltà giuridica non di civltà vandalica come quella che voi vorreste introdurre per prendere voti) nel senso che il cittadino ha il diritto (costituzionalmente garantito) di “fare affidamento” sui diritti che l’ordinamento giuridico gli riconosce e sui quali, conseguentemente, ha organizzato la propria vita e ha fatto scelte personali, famigliari, professionali, sociali, economiche e finanziarie.

Se, pertanto, lo Stato, dinanzi ad una grave crisi economica, si trovi nelle condizioni di dover “tagliare” diritti precedentemente accordati, deve tener presente tale principio e contemperare le due esigenze (diritti) dell’affidamento del cittadino nell’ordinamento giuridico e delle necessità della finanza pubblica.

Faccio notare che in quanto sopra riportato si acconsente, è vero , a tagli anche retroattivi da parte dello Stato ma solo quando si è "dinanzi ad una grave crisi economica"!

I tagli, invece, che i demagoghi da un soldo sono in procinto di fare alle pensioni (o indennizzi) degli ex parlamentari sono forse suggeriti da "una grave crisi economica"? Affatto! Sono suggeriti invece - oltre che dai dettami del FMI, dai boeri e dai circoli Ue di cui i di maio e la sua cricca sono burattini - solo dalla rabbia, dalla demagogia (cioè per farsi belli agli occhi della povera gente da cui prendere i voti con l'inganno) e dall'invidia che anima i promotori di questa iniziativa i quali essendo loro stati privati di quei vitalizi da "nababbi" (da 2011 se non sbaglio) pretendono che lo siano anche quelli che in quella data erano già andati in pensione!

Ora è evidente che introducendo retroattivamente dei tagli alle pensioni (chiamiamole anche da "nababbi" e, quindi, privilegiate) di qualche migliaio di ex deputati oramai in pensione , a parte il danno che riceveranno quegli ex deputati, danni dei quali potremmo al limite anche gioire, in realtà non si fa altro che demolire quel "principio di affidamento" già citato e che è posto a freno della retroattività anche delle norme previdenziali (cioè questo paletto esclude la retroattività anche in campo civilistico e, quindi, in quello previdenziale), cosicché sarà spianata la strada per rendere retroattiva anche la riforma pensionistica che ha introdotto il "contributivo" in modo da applicarla indistintamente a tutti i pensionati!

E' chiaro, signori del 5s, a cosa serve la battaglia della cricca di maio ?
serve a tagliare la pensione a centinaia di migliaia e forse milioni di pensionati nient'affatto privilegiati che hanno ancora il retributivo!
Ma questo probabilmente è proprio quello che vogliono i selvaggi e vandali che abbondano tra di voi ...salvo riempirsi poi la bocca di essere rispettosi della legalità, della democrazia e via dicendo...tutti questi vandali e demagoghi - compresi i di maio e la sua cricca - che infettano le vostre fila vogliono qualcosa di apparentemente rivoluzionario senza però esserlo nè loro nè i loro provvedimenti ragion per cui resteranno sempre e solo dei demagoghi rabbiosi e invidiosi con la bava alla bocca....e sono anche dei vigliacchi e incapaci perché preferiscono scegliere la facile strada di colpire altri del "popolo" piuttosto che colpire le oligarchie chiedendo il ripristino del "retributivo" anche per sé stessi.

Ma vediamo come prosegue il nostro avvocato (non quelli farlocchi di maio e della sua cricca):

La Corte, a tal fine, ha elaborato alcune condizioni che rendono legittime le norme con efficacia retroattiva.
Innanzitutto va rispettato l’art. 53 della Costituzione (1° comma) che pone il principio di “universalità dell’imposizione”, nel senso che l’eventuale sacrificio debba riguardare “tutti” i cittadini in ragione della loro capacità contributiva.
Infatti, il “prelievo” è un sostanziale “provvedimento impositivo” perché presenta tutti i requisiti richiesti dalla giurisprudenza della Corte per caratterizzare il prelievo come tributario (Corte Cost. 348/2000, n. 73/2005, n. 141/2006, 135/2012 e 142/2012).
Deve, quindi, rispondere ai principi di cui agli art. 3 e 53 della Costituzione (Corte Cost. 116/2013).
Pertanto, non sarebbe costituzionalmente legittimo porre sulle spalle di una sola categoria di contribuenti (ad esempio i pensionati) il peso di una tale operazione.

Dunque dice, l'avvocato e la corte costituzionale, se lo Stato è in una situazione di crisi, può operare tagli a retribuzioni e pensioni anche retroattivamente ma, oltre che contemperare le sue esigenze di bilancio col principio di "affidamento" già citato, deve rispettare il principio della "universalità dell'imposizione" nel senso che l'eventuale sacrificio deve riguardare "tutti i cittadini in ragione della loro capacità contributiva….e non solo i parlamentari e pensionati col retributivo!

Perciò, dice ancora il nostro avvocato citando la Corte Costituzionale:
Ciò (nota: cioè l' applicazione di un sacrificio solo a una qualche determinata categoria), ha precisato la Corte, “determina un giudizio di irragionevolezza e arbitrarietà del diverso trattamento riservato alla categoria colpita…”.
Al riguardo, sulla stessa linea le sentenze 223 e 241 del 2012;

Stando a questo principio i di maio e fico del 5s dovrebbero casomai impugnare i provvedimenti montiani che hanno imposto il "contributivo" (e quindi sacrifici) solo per alcuni e chiedere quindi non l'estensione del contributivo a tutti ma casomai il ritorno al retributivo per tutti e l'introduzione di una qualche tassa per tutti... invece, essendo manovrati, vigliacchi e demagoghi, trovano più conveniente e facile prendersela con altri pensionati!

Abbiamo visto finora 2 paletti che limitano la retroattività anche delle norme non penali (principio dell'affidamento e principio della universalità);

ora la Corte Costituzionale aggiunge altri 3 paletti:
- quello della non permanenza dei tagli (ricordo che stiamo ancora parlando di tagli per gravi ragioni di crisi nei conti dello Stato che spingono lo Stato a dover MOMENTANEAMENTE FARE TAGLI ANCHE RETROATTIVI);
- quello della "ragionevolezza e non arbitrarietà" dei tagli
- e, dulcis in fundo, quello per cui il "taglio non può riguardare un fatto CONCLUSO...

e quindi dice il nostro avvocato citando ancora la Corte Costituzionale:

- 3° paletto: Il “taglio” non può essere permanente, ma deve avere una durata breve e prefissato
- 4° paletto Il “taglio” deve essere “ragionevole”; non deve cioè “trasmodare” in una misura che colpisca in modo eccessivo il diritto del cittadino, a “tutela del principio generale di ragionevolezza che ridonda nel divieto di introdurre ingiustificate disparità di trattamento.[/b]
Per la coerenza e la certezza dell’Ordinamento giuridico” (Corte Cost. 282/2005, ord. 327/2001, 264/2005, 416/1999).

- 5° paletto: Il “taglio” non può riguardare un “fatto concluso” in quanto la “retroattività” può interessare solo rapporti non “esauriti” tali cioè da essere ancora pendenti, come ad esempio nel caso del diritto alla pensione già maturato o alle elezioni già avvenute, anche se gli effetti di detti atti continuano a prodursi nel tempo (Corte Cost. 139/1984 e 1/2014).
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Qui il dettato della Corte, così come riportato dal nostro avvocato, potrebbe essere frainteso nel senso che qualcuno potrebbe interpretarlo come se la Corte ammettesse la retroattività di provvedimenti sulle pensioni.
In realtà la Corte (e il nostro avvocato) sta dicendo che la "retroattività" non può riguardare "rapporti esauriti" e tali debbono essere considerati i rapporti pensionistici già liquidati anche se gli effetti di detti rapporti esauriti continuano a prodursi nel tempo"...in altri termini, non si può intervenire retroattivamente sulle pensioni già liquidate anche se, naturalmente, il pensionato continua mensilmente a percepire l'importo della sua pensione!

Ora, quindi, possiamo rispondere alle 2 domande poste all'inizio:
- Esistono o no "diritti acquisiti" nel diritto civile e in particolare in ambito pensionistico?
Risposta: SI per i rapporti che sono conclusi, esauriti anche se continuano a produrre effetti
...e questo vale tanto per le pensioni degli ex parlamentari quanto per le pensioni di chi è già in pensione col retributivo !
- E' prevista o no l'irretroattività delle norme in ambito civilistico e specificatamente in ambito pensionistico?
Risposta: Si per tutte quelle norme anche in ambito previdenziale che intaccano rapporti già conclusi, non più pendenti!

E' chiaro sig. di maio e sig. figo? Voi e la vostra cricca potete intervenire per tagliare le pensioni future ma non quelle già liquidate come pretendete di fare oggi con gli ex parlamentari salvo poi domani attaccare anche le pensioni di tutti i pensionati che ancora usufruiscono del retributivo.

Il vostro attacco ai vitalizi è solo il primo atto della vostra commedia demagogica, mistificatoria e ingannevole come quell'altra che intraprenderete contro le cosiddette "pensioni d'oro" solo per procurarvi facili consensi e per porre le basi anche giuridiche dell'attacco a tutti i pensionati che ancora usufruiscono del retributivo...poi naturalmente, quando avrete raggiunto questo obiettivo allora eseguirete anche l'ordine dei vostri padroni (i trump, i bannon, le oligarchie finanziarie e anche alcuni circoli europoidi) di abbassare di nuovo le pensioni a tutti...questo è il vero motivo per cui i vostri burattinai vi hanno creato e mandato al potere!