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Gli affari dei sionisti in compagnia di Testa e Gasparri


materialeresistente
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 393
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Non sappiamo se ieri sera l'onorevole, ex fascista, Gasparri presenziasse la riunione di un centinaio di parlamentari (trasversali) e qualche isolato supporter, di fronte al parlamento per solidarizzare con lo stato "democratico" d'Israele.

Probabilmente, tra una seduta e l'altra del parlamento e la sua solidarietà per lo stato sionista, si sarà anche occupato dell'affare Motorola e della sua possibile acquisizione da parte del gruppo Telit.

Come le cronache ci hanno raccontato il gruppo Motorola ha deciso di chiudere la propria sede di Torino.
Il risultato è che 350 ingegneri sono sulla strada, manifestano, hanno trovato una coscienza ed unità di classe (si pensa momentanea) e si sono iscritti al sindacato. Tra le incombenze la ricerca di un nuovo lavoro.

Poichè parliamo di un polo di eccellenza dal punto di vista tecnologico, la possibilità di avere accesso a risorse "evolute" e know how da spendere ha fatto crescere gli appetiti e l'attenzione per acquisire ciò che Motorola non vuole più.

Tra quelli che si sono fatti avanti c'è la società Telit.
Società fondata nel 1986 e salvata dal tracollo da un ex colonnello della riserva israeliano tale Avigdor Kelner. Il supporto finanziario è dato dalla Shrem Fudim Kelner & Co che, tra le tante cose, investe in telecomunicazioni, alta tecnologia e progetti per la difesa israeliana.

In Italia Telit ha un presidente che tutti conosciamo di fama per il suo glorioso e breve passato da ambientalista, oltre che ex presidente del gruppo Enel, attualmente legato a Franco Bernabè e schierato politicamente con la Margherita.

Tra i supporter d'Israele indefesso e convinto compagno di partito di Chicco c'è anche l'ex Lotta Continua Vernetti (che tutti noi ricordiamo con affetto per aver frequentato assieme la sede di Corso San Maurizio di L.C. qui a Torino, ma eravamo giovani e velleitari).

Torniamo a Maurizio e notiamo come lo stesso sia impegnato in qualità di direttore non esecutivo nel board della stessa società di cui il buon Testa è presidente.
La cronaca che La Stampa ha fatto della vicenda ci dice anche che il governo Italiano ha dato finanziamenti agevolati alla società in questione per un importo di 13 milioni di euro.

E' un mondo proprio globale il nostro. Disinteressato e globale. Specie nelle manifestazioni d'affetto e solidarietà. Questa storia ricorda un pò quella sui Bin Laden ed i Bush, tutti affettuosamente insieme a spartirsi un pò di business.

http://pensareinprofondo.blogspot.com


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Popinga
Active Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 9
 

Meglio non dire di quale organo l'ambientalista pentito Chicco sia la testa.


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afragola
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 738
 

non lo diciamo se no s'offende l'organo di essere equiparato al checca


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