Grecia, i media nella morsa della crisi: il 30% dei giornalisti sono senza lavoro....
Atene, 18 mar. - (Adnkronos) - Fino allo scoppio della crisi, la Grecia era - anche per i giornalisti - un piccolo bengodi. In un Paese di 11 milioni di persone si contavano 11 canali televisivi nazionali e oltre 100 locali, 71 stazioni radio nazionali e oltre 300 regionali, oltre 22 quotidiani nazionali (di cui ben otto sportivi, un record mondiale) e un numero incalcolabile di periodici. Buoni stipendi e generose pensioni assicuravano ai professionisti dei media uno status sociale davvero invidiabile.
Anche in questo settore, però, c'è un prima e un dopo: e il dopo - ovvero l'oggi - vede senza lavoro il 30 per cento dei giornalisti professionisti mentre si allunga la lista delle testate che hanno cessato le pubblicazioni, a iniziare dallo storico Apogevmatini, chiuso allo scoppio della crisi nel novembre 2010, nonostante fosse di proprietà del gruppo Sarantopoulos. Stesso destino per il settimanale economico Kosmos tou Ependyti, che aveva visto la sua diffusione ridursi al contagocce.
E per quelli che ancora vanno in edicola, la situazione non è migliore: il secondo giornale più diffuso del Paese, Eleftherotypia, non riesce a pagare i suoi 135 giornalisti dallo scorso agosto e la proprietà ha presentato istanza di fallimento al tribunale di Atene, lamentando debiti per oltre 50 milioni di euro. Stessa situazione in piccoli giornali come Avriani, Express, Xenios, Epikinonia, Kitrinomavri Ora, o nella tv privata Alter, dove centinaia di persone non hanno ricevuto buste paga negli ultimi sei mesi.
Per quanti ancora ricevono uno stipendio, peraltro, incombono misure d'austerità davvero draconiane. Il sindacato dei giornalisti ha denunciato come gruppi editoriali come la tv SKAI o il giornale Ethnos stiano incalzando i loro dipendenti per rinegoziare i contratti di lavoro con tagli salariali fino al 30 per cento. E c'è chi va oltre, come spiega una giornalista economica, che preferisce rimanere anonima, il cui datore di lavoro "chiede che i nostri stipendi vengano ridotti di quasi la metà a 450 euro al mese".
Atene - (Adnkronos) - Si moltiplicano le chiusure delle maggiori testate del Paese. Dopo il fallimento dello storico Apogevmatini, molte altre testate sono in bancarotta. Eleftherotypia che da mesi non paga gli stipendi ai suoi 135 giornalisti, ha portato i libri in tribunale. Stessa sorte per piccoli giornali e tv.
Le cose non vanno meglio neppure nei media statali, dove i licenziamenti hanno colpito i lavoratori della televisione e della radio NET oltre alla agenzia di stampa Amna, mentre gli altri hanno sperimentato un taglio delle buste paga del 25 per cento in linea con quello effettuato agli altri dipendenti del settore pubblico. Ma non è solo una questione di posti di lavoro e stipendi. Come spiega Dimitris Trimis, presidente dell'ESIEA, il sindacato dei giornalisti greci, il rischio è che la crisi finisca con il limitare il diritto dei cittadini all'informazione. "Non siamo le sole vittime della crisi, ma la societa' sara' danneggiata da questa carenza di informazione" ha detto alla Dpa. "Ci stiamo dissanguando, assistiamo a un numero crescente di giornalisti che lavorano come free-lance, con salari bassissimi e nessuna tutela", aggiunge, ricordando come il sindacato abbia offerto più di 340.000 euro in aiuti e cibo ai colleghi dall'inizio della crisi. "Teoricamente, vorrei essere la' fuori a riferire sulla crisi economica, e invece mi tocca aiutare altri giornalisti, come me, che sono finiti vittime della crisi" osserva.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Grecia-i-media-nella-morsa-della-crisi-il-30-dei-giornalisti-sono-senza-lavoro_313103018205.html
Finalmente una buona notizia! Che bello quando capiterà anche da noi, quanta merda in meno circolerà nelle edicole e nelle TV!
E'interessante notare che questa notizia è stata postata su .Notizia dell'Italia...come se la Grecia fosse già Italia.
Fosse vero che succederà anche da noi 🙄
Finalmente una buona notizia! Che bello quando capiterà anche da noi, quanta merda in meno circolerà nelle edicole e nelle TV!
Pienamente d' accordo .
Inoltre con meno consumo di carta ci saranno molti alberi in piu' .
Finalmente una buona notizia! Che bello quando capiterà anche da noi, quanta merda in meno circolerà nelle edicole e nelle TV!
Pienamente d' accordo .
Inoltre con meno consumo di carta ci saranno molti alberi in piu' .
mi associo, gli alberi fanno bene alla salute fisica, la cartastraccia MSM ottenebra le menti...
Però la Ue ha contestato all'Ungheria la procedura di assegnazione delle frequenze che avrebbe escluso una radio "dell'opposizione" facendo innalzare grida alla censura e deriva autoritaria..
In Grecia, causa austerity imposta dalla democratica Ue chiudono giornali ed emittenti ma la "democrazia" non è in pericolo.
Il solito squallido doppiopesismo, ma in nome dell'austerità è "lecito"..la finanza ha fame..
Concordo una notizia positiva finalmente! Poveri giornalisti, paladini della verita assoluta.... che brutta e ingiusta fine li attende.
Finalmente una buona notizia! Che bello quando capiterà anche da noi, quanta merda in meno circolerà nelle edicole e nelle TV!
Pienamente d' accordo .
Inoltre con meno consumo di carta ci saranno molti alberi in piu' .
Beh però aumenterà il consumo di carta igienica al cui uso i giornali italioti sopperivano egregiamente.
Speriamo però di non attendere molto ancora al turno dei nostri giornalisti, onestamente vedere ancora giornali come repubblica il giornale libero, mi viene alquanto schifo....