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I Forconi in Sicilia, censurati dai TG

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Awa
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Avola, fino a qualche anno fa uno dei centri agricoli più ricchi della provincia di Siracusa. Per chi ha memoria anche luogo di una pagina triste, passata alla storia come i “fatti di Avola”: era il 2 dicembre del ’68, la polizia sparò su un blocco stradale di braccianti agricoli in sciopero, 48 feriti e due morti.

L'eccidio di Avola
http://www.youtube.com/watch?v=Dxxg4ff81UQ

Grazie, una bella testimonianza filmata, la salvo in archivio!
Allo sciopero parteciparono esponenti del movimento studentesco di tutta Italia, a supporto della lotta dei braccianti agricoli.
Non dimentichiamo le battaglie sociali dei nostri padri e madri, mai come ora è importante ricordare l'importanza della dignità!


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radisol
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Lo avevamo anticipato ieri :

http://www.avolablog.it/2012/01/anche-gli-autotrasportatori-calabresi-hanno-aderito-al-blocco.html

oggi la conferma :

http://www.italiah24.it/regioni/sud/89165/movimento-dei-forconi-la-protesta-si-estende-in-calabria-blocchi-a-villa-san-giovanni.html

La protesta si estende in Calabria. Blocchi a Villa San Giovanni.

oltre ai blocchi delle autostrade siciliane, i manifestanti hanno istituito un primo blocco a Villa San Giovanni, luogo in cui attraccano i traghetti da e per la Sicilia

#avolainlotta


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Awa
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Lo avevamo anticipato ieri :

http://www.avolablog.it/2012/01/anche-gli-autotrasportatori-calabresi-hanno-aderito-al-blocco.html

oggi la conferma :

http://www.italiah24.it/regioni/sud/89165/movimento-dei-forconi-la-protesta-si-estende-in-calabria-blocchi-a-villa-san-giovanni.html

La protesta si estende in Calabria. Blocchi a Villa San Giovanni.

oltre ai blocchi delle autostrade siciliane, i manifestanti hanno istituito un primo blocco a Villa San Giovanni, luogo in cui attraccano i traghetti da e per la Sicilia

#avolainlotta

🙂 🙂 🙂 grazie per l'aggiornamento!


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Levdtrotzkij
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ecco, prima si infagavano i termini comunismo e socialismo, ora c'è chi infanga il termine eurasia...


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radisol
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Intervista ai manifestanti di Avola :

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=pr-D6-zrgNw

Dopo qualche tiratina d’orecchie :

http://www.avolablog.it/2012/01/giornalisti-locali-dove-siete-avolainlotta-fermosicilia.html

@CanalOttoTV si è finalmente decisa ad offrire il proprio contributo web abbandonando l’inutile autopubblicità e pubblicando finalmente, qualcosa di interessante.

#avolainlotta

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Il blocco allo svincolo di Noto :

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=gPoz_c42o_s

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Lentini – La “protesta dei forconi” in corteo in centro (Video)

http://vimeo.com/35251521


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Pellegrino
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ecco, prima si infagavano i termini comunismo e socialismo, ora c'è chi infanga il termine eurasia...

Infatti!


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Eurasia
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ecco, prima si infagavano i termini comunismo e socialismo, ora c'è chi infanga il termine eurasia...

Se ti riferisci al sito Eurasia lungi da me... George Orwell in 1984 racconta di tre blocchi di nazioni: Oceania guidata dagli Stati Uniti e comprendente l'impero britannico e l'America Latina, Eurasia il continente euroasiatico ed Estasia comprendente Cina, Asia sud-orientale e gran parte del Pacifico. Mi sono accorta dopo essermi iscritta che esisteva un sito con lo stesso nome... per pigrizia non l'ho cambiato... e visto che spari a babbo morto penso che il tuo nick sia piuttosto impegnativo... secondo me Trotzkij, se potesse, si rigirebbe nella tomba... che RIP. Amen!


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radisol
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[VIDEO] IL BLOCCO AD AVOLA – IL DISCORSO DI MARIANO #AVOLAINLOTTA #FERMOSICILIA

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=kQ6nbTEOls4


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dana74
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ecco, prima si infagavano i termini comunismo e socialismo, ora c'è chi infanga il termine eurasia...

Se ti riferisci al sito Eurasia lungi da me... George Orwell in 1984 racconta di tre blocchi di nazioni: Oceania guidata dagli Stati Uniti e comprendente l'impero britannico e l'America Latina, Eurasia il continente euroasiatico ed Estasia comprendente Cina, Asia sud-orientale e gran parte del Pacifico. Mi sono accorta dopo essermi iscritta che esisteva un sito con lo stesso nome... per pigrizia non l'ho cambiato... e visto che spari a babbo morto penso che il tuo nick sia piuttosto impegnativo... secondo me Trotzkij, se potesse, si rigirebbe nella tomba... che RIP. Amen!

trotzkij si rigirerebbe nella tomba se leggesse commenti che bollano una rivolta popolare come interessi di bottega come hai fatto tu eurasia solo per pigrizia di non dover nemmeno documentarti sulle loro ragioni


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Mari
 Mari
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Blocco tir, benzina esaurita
lunghe code ai distributori

E' l'effetto dello stop dei mezzi pesanti imposto dal movimento Forza d'urto. Lunghe code ai distributori di carburante. Sale il prezzo della benzina e degli alimentari in alcuni negozi. Sit-in al porto di Palermo. Con i manifestanti Forza nuova e i centri sociali. I vigili: "Il panico è ingiustificato". Momenti di tensione all'Ortofrutticolo. Ieri le autocisterne di Eni ed Esso hanno viaggiato scortate dalla polizia. Il responsabile del movimento: "Questa classe politica deve andare a casa"
di SALVO CATALANO

Benzina esaurita in molte stazioni di servizio, rincarata in altre. E ancora prezzi di frutta e verdura saliti improvvisamente, mentre alcuni alimenti come surgelati, acqua e latte cominciano a scarseggiare. Questi gli effetti dello stop al traffico dei tir imposto in Sicilia dal movimento Forza d'urto, a cui aderiscono l'Aias (Associazione autrotrasportartori siciliani) e il Movimento dei forconi.

Il motivo della protesta che ha portato a blocchi e sit-in in tutte le principali arterie di collegamento della Sicilia è l'aumento dei prezzi dei carburanti. Agricoltori e autotrasportatori puntano il dito contro le politiche dei governi nazionale e regionale in materia di accise. "Siamo sull'orlo del fallimento, servono interventi di sostegno", denunciano. "Non è lo sciopero di una categoria, ma la rivoluzione di un popolo".

SEGUI LA DIRETTA

Intanto è caos per la benzina. Code chilometriche da ieri sera dove il carburate è ancora disponibile e distributori deserti dove invece è già esaurito. E cominciano ad arrivare denunce di prezzi rincarati. Stesso discorso per la frutta e la verdura nei supermercati. In molti negozi di alimentari a causa del mancato arrivo della merce gli scaffali si sono svuotati.

Centinaia di mezzi pesanti sono fermi all'interno del porto di Palermo. Ieri sera sono partite due delle tre navi, dirette rispettivamente a Napoli e Genova, da lunedì ferme nel porto a causa dei blocchi con gravi disagi per i passeggeri.

A Gela da questa mattina i manifestanti hanno impedito ai dipendenti della raffineria di raggiungere il loro posto di lavoro, bloccando l'uscita dalla fabbrica dei turnisti e l'entrata in azienda dei giornalieri. Un serpentone di macchine e tir blocca la strada di accesso alla zona industriale dell'Asi mentre davanti al municipio è stato inscenato un funerale. La raccolta dei rifiuti, da ieri è stata sospesa in tutta la città.

A Catania il 95 per cento delle stazioni di servizio non può lavorare, Palermo si è svegliata questa mattina con le stesse lunghissime code di auto che si sono viste ieri sera in prossimità delle stazioni di servizio. Con il blocco dei mezzi pesanti imposto in tutta la Sicilia, il movimento Forza d'urto chiede lo stop all'aumento del costo del carburante. E intanto a pagare i disagi sono i cittadini che non trovano più benzina.

A Palermo nei pressi dei distributori di viale Campania questa mattina si è creato un ingorgo ed è dovuta intervenire la polizia municipale. Stessa situazione in piazza Virgilio e auto incolonnate anche lungo viale Regione siciliana sempre nei pressi dei benzinai. I palermitani protestano per i disservizi. E disagi e proteste si sono registrati anche a Catania, Siracusa, Ragusa, Messina e Trapani.

Ieri notte a Palermo i punti di maggiore criticità sono stati: viale Regione Siciliana all'altezza di via Pitrè e via Perpignano, lo svincolo di Tommaso Natale, viale Leonardo da Vinci e ancora la zona di Montepellegrino e piazza Camporeale.

I presidi del movimento Forza d'urto in città sono due: nello slargo antistante il porto e alla rotonda di via Oreto. Da qui camion e Tir non passano e il traffico delle auto è rallentato dal continuo via vai dei manifestanti e dai mezzi pesanti parcheggiati a bordo strada. "Accosta, non lo sai che c'è lo sciopero? Per stasera resti a farci compagnia", intima uno dei manifestanti intorno alle quattro del pomeriggio a Luca Di Salvatore, alla guida di un furgone nero proveniente da Catania che trasporta una moto ape.

"È un sequestro vero e proprio", dice Di Salvatore al telefono con il datore di lavoro. L'autista non ci sta e chiede l'intervento dei poliziotti che a qualche decina di metri hanno assistito alla scena. Seguono momenti di tensione, ma alla fine ottiene il via libera. "Nessuno può essere costretto a fermarsi contro il suo volere, è la prima volta che interveniamo", assicura un agente. Stessa sorte di prima mattina era toccata a Leoluca Castellese. "Sono partito presto da Termini - racconta - perché credevo che a quell'ora non mi fermassero, invece eccomi qui al presidio. Ho il camion carico di mangimi da scaricare a Monreale". Tensioni in mattinata al porto tra commercianti del mercato ortofrutticolo e i manifestanti. "Volevano far uscire la merce, ma non se ne parla", assicura Francesco Dominici.

Alla rotonda di via Oreto i "convinti" dell'ultima ora si mischiano alle decine di manifestanti che hanno abbracciato le cause della protesta. Ma quali sono le anime dell'operazione Nuovi vespri siciliani? Chi c'è dietro, o meglio dentro, il movimento Forza d'urto?

Innanzitutto gli agricoltori riuniti nel Movimento dei forconi, il cui leader carismatico, Martino Morsello, da domenica sera stazione in via Oreto. "Questa classe politica deve andare a casa, tutta senza distinzioni", esordisce Morsello. I Forconi chiedono la defiscalizzazione dei carburanti, l'applicazione dell'articolo 37 dello statuto siciliano che prevede di trattenere nell'Isola le imposte sulle imprese che hanno in Sicilia stabilimenti e impianti, la possibilità per la Regione di stampare autonomamente moneta. Sul web, nei giorni scorsi, si sono rincorse numerose voci che hanno accostato il Movimento dei forconi e il suo leader a Forza Nuova.

Nel dicembre scorso Morsello ha parlato al congresso nazionale del movimento di estrema destra. "Facciamo chiarezza una volta per tutte: sono stato invitato a parlare come esperto di agricoltura e ci sono andato", replica Morsello, che dal 1980 al 1993 è stato assessore al Comune di Marsala per il partito socialista. "Chiunque sostenga le nostre posizioni è il benvenuto, non importa che sia fascista, anarchico o autonomista. Qui la gente è povera e stufa".

Ci sono facce giovani accanto a quelle mature degli agricoltori. Sono quelle dei ragazzi del centro sociale Anomalia. "Siamo qui da ieri perché condividiamo lo spirito antiglobalizzazione della protesta", spiega Giuliana. "Questa - dice indicando la bandiera della Sicilia sulle spalle della sua amica - è stata il simbolo dei Vespri e dei Fasci siciliani, oggi invece è abusata dagli autonomisti, è arrivato il momento di riappropriarcene". Pochi metri più in là, la stessa bandiera è in mano ad alcuni ragazzi di Forza Nuova, stretti nei loro giubbotti neri.

"Abbiamo riconosciuto la sincerità di questa lotta fatta per il popolo siciliano e siamo venuti", afferma Massimo Ursino. Fastidio per la presenza del centro Anomalia?: "L'unione di poli antagonisti è uno sgarbo al sistema". Ma tra i due poli opposti si nascondono anche semplici studenti, disoccupati e meccanici. "Dalla Sicilia - promette Fabio Conigliaro, autotrasportatore - è partito un effetto domino. Stavolta faremo davvero la rivoluzione".

(18 gennaio 2012)
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/01/18/news/sciopero_degli_autotrasportatori_in_citt_scatta_l_assalto_ai_distributori-28343036/?ref=HREC1-2


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Mari
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Caro carburante in Sicilia, da Forza Nuova all’Mpa. La politica è entrata nella protesta

Domani a Palermo, è previsto un incontro tra alcuni rappresentanti dei movimenti e il presidente della Regione Raffaele Lombardo insieme ai prefetti siciliani

Le voci del coinvolgimento di Forza nuova e Mpa. L’interrogazione di Giuseppe Gianni dei Pid al ministro dell’Agricoltura Mario Catania. L’incontro domani con il presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo – anche lui Mpa – e i prefetti siciliani. La politica nelle proteste che da domenica stanno bloccando la Sicilia entra un po’ da tutti i lati. Eppure “qui non c’è nessuna bandiera, nessun partito. Siamo solo per la Sicilia”, dicono i manifestanti. Autostrasportatori riuniti nella rete Forza d’urto e agricoltori del movimento dei Forconi. Insieme a pescatori e forestali. Tutti contro l’alto prezzo del carburante che annullerebbe i loro guadagni e gli scarsi aiuti del governo alle categorie. Uniti in una prova di forza che da tre giorni provoca blocchi in tutta l’isola, lascia a secco le pompe di benzina e i supermercati senza ortaggi, latte e scatolame.

http://www.youtube.com/watch?v=wASI6RXFSDw&feature=player_embedded

Video di Luisa Santangelo e Leandro Perrotta-CTzen.it

Problematiche che oggi Giuseppe Gianni ha illustrato al ministro Catania durante un question time alla Camera. E che non riguarda solo il Mezzogiorno. “L’aumento della benzina e la mancanza di infrastrutture rendono ancora più cari i prodotti che dalle campagne del Sud devono raggiungere i mercati del Nord”, spiega l’onorevole Pid. Per risolvere la questione servirebbero “la defiscalizzazione dei carburanti e dell’energia elettrica, l’uso dei fondi europei per lo sviluppo da utilizzare per arginare la crisi dell’agricoltura, il congelamento delle procedure di Equitalia-Serit per la riscossione dei tributi”. Come trovare i soldi? Con “l’utilizzo in deroga, per altri quattro o cinque anni, dei fondi del Piano di sviluppo rurale (2007-2013)”, chiede Gianni a nome dei manifestanti. Impossibile, risponde il ministro. Anche perché, ricorda Catania, lo scorso anno l’agricoltura siciliana ha ricevuto più di due miliardi per lo sviluppo rurale. Fondi disponibili anche per l’anno in corso.

“Il governo regionale e quello nazionale convochino subito i manifestanti e intervengano per bloccare la protesta che rischia di mettere in ginocchio la Sicilia”, dice il catanese Giovanni Burtone, parlamentare Pd, nel suo intervento a Montecitorio. Domani, infatti, a Palermo, è previsto un incontro tra alcuni rappresentanti dei movimenti e il presidente della Regione Raffaele Lombardo insieme ai prefetti siciliani. Il governatore che, secondo molti, è vicino ai movimenti che protestano. Insieme a Forza nuova. “Siamo stati semplicemente i primi a esprimere solidarietà a un gruppo che nasce spontaneo – smentisce ogni voce Giuseppe Provenzale, coordinatore regionale di Fn Sicilia – . L’estrema destra d’altronde è solo un etichetta”.

E di etichette ne sono state date diverse. Soprattutto ai metodi definiti “intimidatori e mafiosi” con cui i manifestanti continuano a bloccare tir, camion e furgoni di passaggio in Sicilia per convincerli ad aderire alla protesta. “Sono stato fermato già tre volte oggi. Se l’avessi saputo, starei stato a casa – racconta un signore di Palermo – . Non è giusto”. “E che dovevo fare? – sbotta un autista di Cosenza – . Se non mi fossi fermato, mi avrebbero tagliato le gomme”. “La protesta, per quanto buone siano le motivazioni, non può essere fatta con la forza – commenta su Facebook Ciro Scammacca, un commerciante di Lentini – . Non puoi entrare da me dicendo: o ghiuri o ti bruciamu u locali (o chiudi o ti bruciamo il locale ndr)”.

Claudia Campese | 18 gennaio 2012
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/18/caro-carburante-sicilia-forza-nuova-allmpa-lombardo-politica-entra-nella-protesta/184776/


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radisol
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Fermo autotrasporto Sicilia 18 gennaio, pomeriggio
by #FermoSicilia Wed 18 Jan, 2012

Ai presidi già attivati nei primi due giorni della protesta siciliana, se ne sono aggiunti di nuovi. Intanto, il blocco dei camion sta provocando la chiusura di buona parte dei distributori di carburante dell'isola, mentre i primi disagi appaiono anche ai supermercati, dove numerose persone stanno facendo provviste di generi alimentari. Problemi al petrolchimico di Gela.

Sul versante istituzionale, è stata indetta per la mattina di giovedì 19 gennaio una riunione tra i rappresentanti delle associazioni che compongono il movimento Forza d'Urto (tra cui quella degli autotrasportatori Aias), il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, ed i Prefetti dell'isola. TrasportoEuropa prosegue con la cronaca in tempo reale degli eventi.
Nel pomeriggio, corteo di Forza d'Urto a Catania ha raggiunto il porto bloccandone l'accesso.
Anche oggi si sono svolti presidi simbolici di autotrasportatori in Calabria a Cosenza Nord, Sibari e Conigliano Calabro. È nata un'associazione locale di autotrasportatori, che ha il nome provvisorio di Associazione Italiana Autotrasportatori Calabresi. I calabresi hanno invitato il presidente della Regione Calabria, Scopelliti, ad attivarsi per affrontare i nodi del gasolio, delle assicurazioni e del credito bancario. Gli autotrasportatori stanno attendendo le decisioni di Unatras sul fermo nazionale, ma non escludono di attuare forme di protesta anche nel caso di revoca.
Sindacato degli agricoltori Cia chiede a Governo regionale e nazionale d'intervenire per garantire trasporto di prodotti agricoli e di latte e stima danni per milioni di euro.
PD chiede al Governo regionale e nazionale nazionale di convocare le associazioni che hanno proclamato il fermo, tramite interrogazione on Giovanni Burtone.
Sta finendo anche il gasolio per i veicoli dei servizi municipali, preoccupazioni per raccolta rifiuti in diversi Comuni siciliani.
Anche il teatro fermato dalla protesta: bloccate al porto di Messina le scene della “Commedia di Orlando”, in programmazione a Catania.
Nuovi presidi a Catania: bivio Mineo della SS385 e zona cimitero di Caltagirone. Rimangono blocchi al porto, nella zona industriale e svincolo Etnei della tangenziale.
I dipendenti dell'impianto petrolchimico di Gela non possono andare al lavoro, attività sospese. La direzione dell'impianto ha convocato i sindacati per affrontare il mancato arrivo dei turnisti, bloccati questa mattina all'ingresso dai dimostranti. Ora stanno lavorando gli addetti del turno di notte. Si riscontrano difficoltà anche per il trasporto marittimo dei prodotti e l'Eni sta considerando l'ipotesi di sospendere la produzione, anche perché i depositi sono colmi.

Chiuso il mercato ortofrutticolo di Vittoria.

http://www.trasportoeuropa.it/index.php?option=com_content&view=article&id=6397autotrasporto&Itemid=71

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FANCULO I "LEGALITARI" DEL FATTO !

IN QUESTA SITUAZIONE NON SI FA LA FRITTATA SENZA ROMPERE LE UOVA ... IDEM PER IL 15 OTTOBRE A ROMA !!!!

DEL RESTO, PURE AD AVOLA 1968 ( come ricorda Andrea Camilleri in un bellissimo racconto) I CONTADINI AMMAZZATI STAVANO FACENDO UN BLOCCO STRADALE PER IMPEDIRE AI CRUMIRI DI LAVORARE AL LORO POSTO


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radisol
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Palermo, (TMNews) - Sono stanchi e indignati i pescatori siciliani che si sono dati appuntamento al porto di Palermo per manifestare la propria rabbia contro i rincari del carburante e gli altri sacrifici imposti dalla crisi. La loro protesta si unisce a quella organizzata a partire dal lunedì 16 gennaio in tutta la Sicilia da Forza d'Urto e dal Movimento dei Forconi. Agricoltori, pescatori e autotrasportatori stanno paralizzando l'isola mandando in tilt il traffico e lasciando a secco di rifornimenti pompe di benzina e supermercati. Nelle parole di questo pescatore le ragioni della protesta."Fare il pescatore non è come stare in ufficio: noi abbiamo molti disagi, ci ammaliamo prima e nessuno si fa carico di questi problemi. Ora c'è il rincaro dei prezzi del carburante".In piazza a dare sostegno a questi lavoratori anche il sindaco di Santa Flavia, Antonio Napoli. "Quando non c'è la possibilità di lavorare la crisi dventa sociale. Bisogna intervenire o scatta la rivoluzione".


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