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Quei morti che gridan vendetta


Pegaso
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La notizia è riportata dalla stampa ieri, 26 Agosto 2022, ad esempio dal Corriere della sera:

 

Gli antinfiammatori riducono le ospedalizzazioni Covid del 90%

I risultati sono di grande interesse rispetto all’efficacia dei Fans nel trattamento delle forme lievi e moderate di Covid che non richiedono il ricovero: accessi al pronto soccorso e ospedalizzazioni scendono dell’80% (dato accorpato), le sole ospedalizzazioni dell’85-90%, il tempo di risoluzione dei sintomi si accorcia dell’80% e la necessità di supplementazione di ossigeno del 100%.

https://www.corriere.it/salute/malattie_infettive/22_agosto_26/covid-terapia-precoce-antinfiammatori-riduce-ospedalizzazioni-4cb3b68c-24ae-11ed-9477-8142972fc587_amp.html

 

Abbiamo capito bene? La peste del XXI secolo, il virus letale, il morbo incurabile per fronteggiare il quale si è sconvolta l'intera società, ... si cura efficacemente con dei banali antinfiammatori?

Si, è così, e lo si sapeva fino dai primissimi tempi dell'epidemia, quando sono stati pubblicati studi sull'impiego degli antinfiammatori come terapie efficaci per il Covid-19; ad esempio (tutte le pubblicazioni scientifiche in lingua inglese):

 

1) sul Lancet infectious disease, del Febbraio 2020

COVID-19: combining antiviral and anti-inflammatory treatments

(Combinazione di trattamenti antivirali ed antinfiammatori per il Covid-19)

All three are powerful anti-inflammatories that ... are likely to be effective against the consequences of the elevated levels of cytokines typically observed in people with COVID-19

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7158903/

 

2) sul Journal of clinical medicine, dell'Agosto 2020

Prior Routine Use of Non-Steroidal Anti-Inflammatory Drugs (NSAIDs) and Important Outcomes in Hospitalised Patients with COVID-19

(Precedente impiego di routine di antinfiammatori non steroidei e conseguenze importanti nell'esito delle ospedalizzazione di pazienti Covid-19)

This study found no evidence that routine NSAID use was associated with higher COVID-19 mortality in hospitalised patients; therefore, patients should be advised to continue taking these medications until further evidence emerges.

https://www.mdpi.com/2077-0383/9/8/2586

 

3) sul Journal of thoracic disease del Novembre 2020

Is there a place for anti-inflammatory therapy in COVID-19?

(C'è un posto nel Covid-19 per terapie con antinfiammatori?)

It is much hoped that judicious use of anti-inflammatory therapy may help improve symptomatology and forestall disease progression in COVID-19.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7711415/

 

4) negli Annals of rheumatic disease del British Medical Journal, del Dicembre 2020

Anti-inflammatory therapy for COVID-19 infection: the case for colchicine

(Terapia antinfiammatoria per l'infezione da COVID-19: il caso della colchicina)

The actions of colchicine, one of the oldest anti-inflammatory therapeutics, target multiple mechanisms associated with COVID-19 excessive inflammation.

https://ard.bmj.com/content/80/5/550

 

Però questa preziosa, economica e diffusamente disponibile arma contro il terribile patogeno viene immediatamente ostacolata, in tutte le sedi. Ecco infatti come viene presentata dalla stampa la questione, per esempio:

 

La Repubblica, del Marzo 2020:

Coronavirus, “Non prendete antinfiammatori per proteggervi"

https://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2020/03/16/news/coronavirus_non_prendete_ibuprofene_cortisone_o_altri_antinfiammatori_per_proteggervi_dal_covid-19_-251433685

 

Finché, dopo due anni ed oltre 150.000 morti, con grande nonchalance, sempre la Repubblica di Agosto 2022, intitola:

Covid, gli antinfiammatori riducono le ospedalizzazioni: ecco quali assumere contro Centaurus

https://www.repubblica.it/salute/2022/08/26/news/covid_gli_antinfiammatori_riducono_le_ospedalizzazioni_ecco_quali_assumere_contro_centaurus-363026193/

 

non potendo più celare le risultanze degli studi scientifici pubblicati, in ultimo sulla prestigiosa rivista:

 

5) The Lancet, di questo Agosto 2022

Home as the new frontier for the treatment of COVID-19: the case for anti-inflammatory agents

(La propria abitazione come nuova frontiera per la cura del COVID-19: il caso degli antinfiammatori)

This result translated into a reduction of over 90% in the overall number of days of hospital stay and related treatment costs.

che conclude:

the use of anti-inflammatory drugs, especially non-steroidal anti-inflammatory drugs (NSAIDs), in the initial outpatient stage of COVID-19 seems to be a valuable therapeutic strategy.

https://www.thelancet.com/journals/laninf/article/PIIS1473-3099(22)00433-9/fulltext

 

Dunque: dopo oltre due anni che il meccanismo infiammatorio responsabile della maggior parte dei decessi da Covid è stato precisamente individuato; dopo oltre due anni di dannoso paracetamolo e pericolosa vigile attesa; dopo decine e decine di migliaia, se non centinaia di migliaia, di morti evitabili, ecco che arriva la conferma della Scienza: si potevano ridurre del 90% (novanta, non venti, non quaranta, non sessanta ... no-van-ta su cento) le ospedalizzazioni da Covid e del 100% (cento per cento, cen-to, tutte!) le famose e letali intubazioni! Lo scrive, dopo revisione paritaria, il Lancet, non un giornalucolo italiano, non un ministro della malattia.

Quindi possiamo adesso affermare, spalleggiati dalla Scienza, che i NoVax avevano ragione, hanno sempre avuto ragione; che sono stati i protocolli ministeriali ad aver ucciso la quasi totalità delle vittime della pandemia, protocolli concepiti con lucida malvagità, protocolli acriticamente, e criminalmente, sostenuti ed applicati da una classe medica aliena da scienza e coscienza; che le terapie esistevano e rendevano innecessaria la corsa ad un trattamento genico sperimentale e pericolosissimo, i cui effetti devastanti già vediamo e più avanti vedremo; che è stata organizzata ai più alti livelli una rappresentazione per terrorizzare la popolazione onde indurla ad accettare quel che altrimenti avrebbe rifiutato: inoculazioni sperimentali, vecchi abbandonati, decessi in solitudine, chiusure forzose, devastazione economica, multe a pioggia, compressione dei diritti costituzionali, repressione poliziesca, indebitamento inaudito, ricatti di tutti i generi, mascherinamento inutile e dannoso, distanziamento insensato, violazione di diritti umani fondamentali, patologizzazione della gioventù, rottura di relazioni familiari ed amicali, violazione della riservatezza, tracciamento ubiquo, trasformazione di diritti in concessioni, digitalizzazione e tecnologizzazione innecessaria, invasiva e perniciosa, sottomissione ai capricci di una cosca criminale e selezione dei peggiori sociopatici in posizioni influenti; infine ma non ultimo, degradazione delle relazioni sociali con incentivazione della delazione ed apologia della segregazione. In una espressione: la rottura del contratto sociale!

Tutto questo scempio, tutto questo dolore, tutti questi morti gridano vendetta: chė giustizia non avranno! Perché quelli preposti, e lautamente pagati, alla nostra protezione hanno tradito la fiducia in loro riposta,  perpetrando l'inganno consapevolmente, continuativamente, crudelmente, senza alcuna empatia per i propri simili; i quali adesso possono ben a ragione disconoscere l'umanità di quei mostri. Tali sono: mostri, e la fine dei mostri dovranno fare, per mano pesante di quelli che sono stati ingannati, ed hanno perso genitori, figli, congiunti, amici, conoscenti, per malattia o per 'vaccinazione'.


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esca
 esca
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Nient'altro da aggiungere. Grazie Pegaso.

Pensiero dedicato all'anziana cara vigorosa Anita, i cui funerali sono stati celebrati questa settimana, deceduta in solitudine in ospedale dopo un banale intervento ortopedico, la cui morte e' stata dichiarata per covid (in realta' shock anafilattico scatenato non si da cosa, a detta del personale) proprio mentre stava per tornare finalmente a casa. L'ennesimo ambiguo conteggio finalizzato al sciorinamento di dati mediatici contraffatti, come tradizione de "I MIGLIORI" richiede, sulla pelle viva della sua popolazione.

Agli addetti: non vi venga mai in mente di chiedere scusa; risparmiate fiato, finche' ne avete.

 


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Pfefferminz
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Grazie, Pegaso!

Ricordiamo che tra i farmaci NSAIDs c'è anche la banale Aspirina. 

 


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sarah
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Complimenti, @Pegaso, per la sua ottima analisi. Gli articoli sono usciti, anche troppo tardi, a ribadire ciò che si sospettava da subito e che avrebbe dovuto perentoriamente essere chiarito sin dai primi momenti. Invece ciò non è accaduto, nello strano silenzio complice generale - mi si consenta - anche di alcuni che oggi giurano di volerci rappresentare e chiedere giustizia. Invece la verità è quella che dice lei, nella parte finale del suo commento. Credo che si sia trattato della più grave deriva etica subita dalla medicina nella propria storia. Sì, perché per la prima volta abbiamo assistito a scelte volontarie che, sempre per la prima volta, non hanno solo causato negligenze e disservizi ( come ora qualcuno vorrebbe che noi credessimo per non arrabbiarci troppo) ma hanno fatto sì che le risorse e gli strumenti medici fossero usati per danneggiare le persone, per far loro del male. 

E' quasi ormai svelato, non solo rivelato, che i protagonisti di questo abominio medico, sociale e politico hanno agito consapevolmente per un fine malvagio. Mi unisco al commento precedente e inviterei a non chiedere scusa e risparmiare inutile fiato perché la colpa è infinitamente grave. La ferita è aperta e i colpevoli sono conosciuti anche se tentiamo di "distrarci" con la guerra, il gas, le bollette e il clima del prossimo inverno.


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XaMAS
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175.000 morti sulla coscienza ed ancora la faccia da c*lo di andare in tv e parlare
il cappio ci vorrebbe per quell'infame, altro che andare in tv.....


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Pegaso
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La falla nella narrazione è vistosa e minaccia di allargarsi; per salvare la pelliccia i topi più svegli tentano di abbandonare la nave:

 

Bassetti Matteo, intervista videoregistrata a Tgcom24 del 26 Agosto u.s.

sullʼutilizzo degli antinfiammatori ha aggiunto: "Tutti i farmaci non cortisonici, presidi che già avevamo, sono molto utili a ridurre i sintomi della malattia ..."

https://www.tgcom24.mediaset.it/2022/video/covid-bassetti-a-tgcom24-gli-antinfiammatori-molto-utili-a-ridurre-l-infiammazione-_53988903-02k.shtml

 

Crisanti Andrea, intervista televisiva a 'Zona Bianca' del 28 Agosto u.s.

Gli antinfiammatori sono stati consigliati sin dall'inizio della pandemia

https://twitter.com/zona_bianca/status/1563989688012210176

 

Mentre i topi più gonzi restano saldamente al timone:

https://pbs.twimg.com/media/FbZLDhFWQAEETre?format=jpg&name=small

 

Il quadro generale della malattia, della sua azione e del modo di contrastarla, era sorprendentemente ben delineato fin dall'inizio:

 

6) La Repubblica, del 9 Marzo 2020

Coronavirus: si usa anche un farmaco antinfiammatorio

“In questi casi - spiega Giorgio Palù, virologo Professore emerito dell’Università di Padova, Presidente uscente della Società Europea di Virologia - il virus arriva negli alveoli dei polmoni, li infetta e li rende incapaci di svolgere la loro funzione. Alcuni pazienti presentano insufficienza respiratoria per lo sviluppo della polmonite interstiziale e, a questo punto, l’organismo, per difendersi, attiva una risposta infiammatoria. Ma la reazione del sistema immunitario è eccessiva e questo crea un danno: viene rilasciato in maniera rapida un numero massiccio di quelle molecole chiamate citochine implicate nel processo di infiammazione. Tecnicamente - precisa Palù - si parla di sindrome da rilascio di citochine, cytokine release syndrome, o tempesta di citochine, cytokine storms, che può causare grave insufficienza di organi e morte”.

“Si tratta - sottolinea Simone Lanini, Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, Unità Operativa SeRESMI - di una terapia non diretta contro il virus in sé, ma contro una delle reazioni che l’organismo mette in atto come meccanismo di difesa nei confronti del virus, appunto la risposta infiammatoria. In altre parole, il farmaco inibisce i livelli elevati di una particolare proteina, l’interleuchina 6 (IL-6), che svolge un ruolo fondamentale nel processo di modulazione del sistema immunitario. 

“Per quanto riguarda i farmaci, di fronte a un virus nuovo - spiega Palù - non avendo farmaci specifici a disposizione, si provano farmaci che sono già utilizzati per altre malattie, quindi che hanno il vantaggio di essere sicuri sull’uomo. In questo caso si parla di un utilizzo off-label: non esistono studi clinici sulla loro efficacia nei confronti del nuovo virus e quindi vengono utilizzati per uso compassionevole”

https://www.repubblica.it/dossier/salute/labrevolution/2020/03/09/news/coronavirus_per_curarlo_anche_un_farmaco_antinfiammatorio-250763048/

 

Poi tutti i precedenti individui hanno fatto dietro-front e la compassione se la sono dimenticata! Varrebbe la pena qualche magistrato indagasse sui motivi. Sul versante opposto si può apprezzare l'integrità e l'impegno di un ricercatore come Giuseppe Remuzzi che, con i suoi collaboratori, ha cercato instancabilmente di affermare l'efficacia degli antinfiammatori non steroidei nella cura precoce del Covid-19:

 

7) Skytg24, del 25 Novembre 2020:

Covid, il documento sulle cure a casa: i farmaci da assumere prima dell'esito del tampone

Giuseppe Remuzzi - direttore scientifico dell'Istituto Mario Negri di Bergamo - e altri tre medici hanno firmato delle linee guida che prevedono la somministrazione di antinfiammatori ancora prima di ricevere l'esito del test, per prevenire la reazione infiammatoria e per diminuire i ricoveri

https://tg24.sky.it/salute-e-benessere/2020/11/25/covid-cura-casa-farmaci#00

 

8) The Lancet, del Giugno 2021

A simple, home-therapy algorithm to prevent hospitalisation for COVID-19 patients: A retrospective observational matched-cohort study

(Una semplice terapia domiciliare per prevenire l'ospedalizzazione dei pazienti Covid-19 ...)

This consists of anti-inflammatory agents, especially relatively selective cyclooxygenase-2 (COX-2) inhibitors, given early in the course of the disease at the very beginning of the onset of symptoms, even before the nasopharyngeal swab, an approach that is intended to limit excessive host inflammatory responses to viral infection ...

Terapia consistente in nimesulide, aspirina, ibuprofene o indometacina:

In the ‘recommended’ cohort, 66 of 90 patients were given a relatively selective COX-2 inhibitor (nimesulide or celecoxib) (Table 3). Twenty patients received other NSAIDs, including aspirin (n = 7). Thirteen patients were prescribed ibuprofen or indomethacin ...

Interessante notare come, nel gruppo trattato con antinfiammatori, un paziente che assunse paracetamolo su base spontanea sia stato ricoverato per polmonite interstiziale:

Two of the 90 patients (2.2%) in the ‘recommended’ cohort were hospitalised, compared to 13 of the 90 (14.4%) in the ‘control’ cohort (Fig. 2A). In the ‘recommended’ cohort one patient was hospitalised due to interstitial pneumonia (Table 2). However, the patient spontaneously started taking paracetamol at home before contacting his doctor, which must be considered a protocol violation.

Quella pubblicazione, del Giugno 2021, dichiarava esplicitamente i rischi associati all'assunzione di paracetamolo, un antipiretico, poiché mentre il suo effetto antinfiammatorio è trascurabile esso riduce fortemente i livelli di glutatione (uno dei più potenti antiossidanti prodotti dal nostro organismo, nel fegato) esacerbando potenzialmente la malattia stessa:

Paracetamol is suggested as a safe and recommendable alternative for the early management of pain and fever in COVID-19 patients. However, it should be taken into account that besides being a negligible anti-inflammatory drug, paracetamol reduces plasma and tissue gluthatione levels when given at relatively low doses, which might exacerbate COVID-19, as recently hypothesised 

https://www.thelancet.com/journals/eclinm/article/PIIS2589-5370(21)00221-2/fulltext

 

Paracetamolo che ha costituito, e costituisce, il protocollo di trattamento standard, assieme all'attesa del peggio che procura!

Tutti medici, ma con un'attitudine assai diversa verso i loro simili. Chi separerà il grano dal loglio?


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sarah
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@Pegaso si tratterà proprio di questo, infatti, separare il grano dal loglio. Faccio solo presente che l'esimio G. Remuzzi ha effettivamente parlato di metodi più ragionevoli di cura ma non so con quali risultati concreti. Nessuno lo ha ascoltato? Da solo contro i mulini a vento? Può darsi, però giova ricordare che il rispettabile dottore, onde conservare la sua prestigiosa cadrega, ha pagato pegno alla causa liberticida unendosi al coro con le seguenti testuali parole: "Gli insegnanti che non si vogliono vaccinare devono cambiare mestiere!" Ricordo benissimo quelle parole odiose e la sua faccia mentre ero costretta a guardare una collega ( e mia cara amica ) attraverso una vetrata perché cacciata dal lavoro. La sua colpa era quella di essere in gravidanza a 40 anni e di aver rifiutato il vaccino anche per precauzione verso il futuro figlio. Ma secondo i ben pensanti un tale individuo meritava di essere deriso e lasciato senza mezzi di sussistenza. Eccolo lì il loglio. Chi doveva cambiare mestiere? Ed ora che quelle parole non hanno più senso nemmeno per i beceri, come la mettiamo? Facciamo finta di non averlo detto e cambiamo casacca? Che schifo... Perdoni la veemenza ma è un argomento che mi tocca davvero da vicino, anche per altre simili esperienze. Ricordo benissimo ogni loro dichiarazione. Grazie sempre per i suoi contributi, li apprezzo moltissimo.


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