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il peius per il meius


ancona_pietro
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Il peius per il meius
Uso rivoluzionario di un articolo reazionario: l'art.8/2011

In un momento apicale di odio antioperaio il Parlamento italiano varò una legge al cui art.8 si dava facoltà ad accordi aziendali di derogare da contratti e da leggi nazionali. L'art.8 stabilisce dal momento che non è mai stato abrogato che in sede aziendale tra datore di lavoro e rappresentanze sindacali maggiormente rappresentative possono essere conseguiti accordi che diventano imperativi che derogano da normative previste da leggi nazionali come l'art.18 o lo Statuto dei diritti in altre sue pari.
L'art.8 della legge 2011 è un obbrobrio ispirato al corporativismo più ottuso che dà in loco ai datori di lavoro quanto viene proibito o negato loro da leggi valide sul piano nazionale. La cosa grave è che la norma non vale solo per gli aspetti squisitamente contrattuali del rapporto di lavoro come salario ferie aspettativa o altro ma incide sui diritti garantiti.
Questo il il peius. L'art,8 'è stato concepito non certo per dare maggiori opportunità ai lavoratori dipendenti ma per favorire le aziende ad aggirare leggi nazionali di garanzia per i lavoratori.
Ebbene dove è scritto che il peius non possa diventare il meius? Se un accordo aziendale può intervenire per modificare leggi nazionali perchè non lo possiamo usare per derogare dalla applicazione della Job Act in sede aziendale?
Tre campi potrebbero essere investiti dalla deroga: l'art.18, il demansionamento ed il controllo a distanza. L'accordo aziendale può stabire che per la sfera di sua efficacia la Job Act non può agire e valgono le norme precedenti,.
Dovrebbero essere assunte idonee iniziative a livello locale. Una mobilitazione dalla radice proprio dal basso della base operaia che potrebbe sconfiggere Matteo Renzi e la Confindustria ed il nuovo Giustiziere Poletti. Il movimento operaio ed il socialismo potrebbero nascere dalla prima azione positiva e non di rimessa dei sindacati negli ultimi venti anni.
Pietro Ancona
http://www.iusexplorer.it/Lavoro/SpecialeLavoro…


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Anonymous
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Il fascino dell'idea, non deve nascondere la realtà dei rapporti di forza tra capitale e lavoro in questo periodo.


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ancona_pietro
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Il fascino dell'idea, non deve nascondere la realtà dei rapporti di forza tra capitale e lavoro in questo periodo.

i rapporti di forza si cambiano non subendoli


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Petrus
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1037
 

Il fascino dell'idea, non deve nascondere la realtà dei rapporti di forza tra capitale e lavoro in questo periodo.

i rapporti di forza si cambiano non subendoli

Non subisci quando sei più forte.
E la classe operaia, specialmente italiana, al momento è spaventata, divisa e rinc@gli@nita dalla propaganda.
Quindi tutto meno che forte e coesa abbastanza da ribaltare il peius col melius.


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