(lettera al Dr.Maugeri del Sole 24 ore che conduce Prima Pagina a Radio3)
Caro Dr.Maugeri
il precariato non è il portato oggettivo di trasformazioni del lavoro ma una scelta politica realizzata per privare di ogni diritto e di ogni speranza i lavoratori dipendenti.
Dei quattro milioni di posti di lavoro dati in precariato non c'è ne uno solo che lo sia davvero. Sono tutti posti stabili che vengono concessi in precariato per tenere sotto ricatto, sfruttare, seviziare, tagliare le ali ai nostri figli.
La sfido a trovarmi un solo posto di lavoro dato in precariato che sia davvero precario. Dopo il licenziamento del titolare protempore viene affidato ad altro o allo stesso come accade spesso.
Il tutto con la complicità del sindacato. Guardi la volpigna partecipazione di ieri con la quale la CGIL non chiedeva niente.
Pietro Ancona
verissimo, basti pensare ad un settore delicato come la sanità, infermiere qualificate e con esperienza licenziate, poi assunte come precarie presso una cooperativa creata ad hoc alla quale viene subappaltata la commessa dall'ospedale stesso.
Era una puntata di report, ed accade ovunque.
Ma d'altra parte quando i politici sono solo camerieri dei banchieri i risultati son questi.
(lettera al Dr.Maugeri del Sole 24 ore che conduce Prima Pagina a Radio3)
Caro Dr.Maugeri
il precariato non è il portato oggettivo di trasformazioni del lavoro ma una scelta politica realizzata per privare di ogni diritto e di ogni speranza i lavoratori dipendenti.
Dei quattro milioni di posti di lavoro dati in precariato non c'è ne uno solo che lo sia davvero. Sono tutti posti stabili che vengono concessi in precariato per tenere sotto ricatto, sfruttare, seviziare, tagliare le ali ai nostri figli.
La sfido a trovarmi un solo posto di lavoro dato in precariato che sia davvero precario. Dopo il licenziamento del titolare protempore viene affidato ad altro o allo stesso come accade spesso.
Il tutto con la complicità del sindacato. Guardi la volpigna partecipazione di ieri con la quale la CGIL non chiedeva niente.
Pietro Ancona
Verissimo, la scelta della precarizzazione di massa è una scelta totalmente politica, tant'è che per i posti realmente precari (stagionali oppure legati a una determinata produzione o a una determinata commessa etc.) lo strumento esisteva già prima, cioè il contratto a termine. Parallelamente si può dire che la scelta delle privatizzazioni è politico-ideologica e non economica.
verissimo, basti pensare ad un settore delicato come la sanità, infermiere qualificate e con esperienza licenziate, poi assunte come precarie presso una cooperativa creata ad hoc alla quale viene subappaltata la commessa dall'ospedale stesso.
Era una puntata di report, ed accade ovunque.Ma d'altra parte quando i politici sono solo camerieri dei banchieri i risultati son questi.
Politici e....sindacalisti come camerieri dei banchieri. Non dimentichiamoci dei sindacalisti, specie CGIL, buoni solamente, oramai. a fare le cause contro i comuni a guida leghista!