il rinvio alle camere e porta porta

per la prima volta il firmatutto napoletano non ha firmato lo schifo che di fatto costringeva i lavoratori ad accettare l'arbitrato in una nuova assunzione ma visto che ha firmato tutte le altre leggi vergogna ed ogni obbrobrio a difesa della casta sicuramente è stato spinto dal fatto che questa ignominia
era stata allargato anche ai lavoratori pubblici ossia quelli legati alla politica(penso a tutte le cambiali elettorali che la politica firma in cambio di voti e poi restituisce posti pubblici negli uffici comunali,provinciali,regionali ,nazionali e dei mille inutili enti)
con questo si sarebbe minato l'uso clientelare della politica..

quindi gli scandalosi CISL e UIL avevano detto di si a Berlusconi ,ormai venduti
sperano in un posto da parlamentare ed in futuro ministri..
(d'altronde Pezzotta prima degli altri due si vendette alla politica e ne ricevette un posto da deputato)

resta il fatto che solo gli interessi di casta e di clientela (appunto la gestione dei voti in cambio di posti di lavoro che da sempre contraddistingue i partiti di ogni parte)hanno potuto fermare la mano firmatutto di napoletano

che c'entra porta a porta?
Che come avviene da sempre nella lunga era berlusconiana ogni qualvolta una legge viene bocciata dal presidente della repubblica(la prima volta per napoletano)ecco che o mandano programmi sulle diete ,sugli anziani,questa volta sui personaggi televisivi..
proprio per imboscare la notizia..
poi magari ne riparlano tra qualche giorno ma non ci fanno certo la trasmissione..
oppure allì'indomani di altre bocciature come quelle della corte costituzionale
stranamente le forze delle 'ordine con tempismo perfetto nelle date(basta ripercorrere le bocciature di Ciampi) d'altronde dipendono dla ministero dell'interno
arrestano padrini ..si scoprono presunti covi di nuove brigate rosse etc..

insoma l'ennesimo schifo del regime che non si è accontentato di oscurare per 1 mese le tv ma continua con altre tecniche di oscuramento ,più nascoste...ma non meno gravi.

ciao