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Il sangue di San Gennaro e la posizione della scienza


affossala
Estimable Member
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Il sangue di san Gennaro è conservato nel Duomo di Napoli (assieme al busto aureo ed argenteo del Santo e al suo cranio) in una boccetta di vetro sigillata, con volume stimato di circa 60 millilitri, riempita per metà dal liquido. Questa bottiglietta, accanto ad un’altra più piccola e vuota, è contenuta tra due pareti di vetro in un reliquiario portatile d’argento. Durante la cerimonia del miracolo di San Gennaro, il reliquiario è più volte mosso, agitato e capovolto al fine di evidenziare l’avvenuta liquefazione, che diviene visibile senza difficoltà: in certi casi quasi immediatamente, in altri dopo alcuni giorni, sebbene solidificatosi nell’arco dei secoli. L’evento è quasi sempre avvenuto in date precise durante l’anno da circa 700 anni. Ricordiamo che per i cattolici non c’è alcun problema ad affermare l’eventualità di un falso prodigio, a patto che lo si dimostri con chiarezza. La fede non è basata certo su questo, anche se può esserne aiutata. In estrema sintesi, la questione di San Gennaro rimane tuttora inspiegata e misteriosa, come vedremo. Con buona pace di chi ha deciso preventivamente come deve andare il mondo. Di seguito facciamo il punto sulla situazione scientifica, aggiornando la pagina ogniqualvolta ci siano delle novità

http://www.uccronline.it/2010/05/04/13194/


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