Nella Scuola dell'Infanzia di Fossalta di Piave in Veneto per aiutare una piccola di origine africana le maestre si privano di un pasto alla settimana, ma il primo cittadino dice no
La scuola dell’Infanzia “Il Flauto Magico” di Fossalta di Piave In fondo la storia è molto semplice: una bambina di quattro anni lasciata senza pasto, nella mensa del suo asilo, e rimandata a casa per volontà di un sindaco. In fondo questa è una nuova, piccola, storia feroce, una storia di uomini coraggiosi che si mettono a fare la guerra ai bambini. Ed è una di quelle facili guerre con cui alcuni amministratori della Lega provano a stravolgere la faccia bella del nord e a macchiare la generosità dei veneti con il pretesto della buona amministrazione. Sarebbe forse una “Nuova Adro” – questa storia – se a Fossalta di Piave la solidarietà dei genitori (che sono andati a protestare in istituto), delle insegnanti e dei collaboratori scolastici non si fosse opposta alle decisioni del sindaco e della direttrice scolastica. E sarebbe una storia sicuramente incredibile se a raccontarla a “Il Fatto” non fossero le testimonianze dei genitori, le carte bollate e persino le parole dei diretti interessati.
Ecco che cosa è successo. Nella Scuola dell’Infanzia “Il Flauto Magico” di Fossalta di Piave (che fa parte dell’Istituto comprensivo di Meolo) – una deliziosa scuola con i giochi fuori e cinque maestre bravissime – c’è una bambina di origine africana (la chiameremo Speranza, anche se questo non è il suo nome). Speranza ha una famiglia povera ma felice. Il padre operaio, la madre che si prende cura dei figli: lui lavora nelle industrie della zona, il pane non manca. Speranza ha quattro fratellini: due più piccoli di lei, due più grandi, già alle elementari. Quando entra in età scolare non riesce a iscriversi a scuola, perché non trova posto: l’istituto può accogliere solo cinquanta bambini. Quest’anno la mamma di Speranza (che chiameremo Maria, anche se questo non è il suo nome) fa in tempo a ricevere una buona notizia e un colpo durissimo. La buona notizia è che Speranza potrà finalmente entrare a scuola perché c’è posto per lei. Accede al tempo pieno, impara subito l’Italiano, si integra, aiuta la propria famiglia – e la madre che si esprime con pochissimi vocaboli e i verbi all’infinito – a inserirsi nella comunità fossaltina. Ma poi arriva anche il colpo: il papà di Speranza, dopo aver perso il suo lavoro e non essere riuscito a trovarne uno nuovo, sceglie di emigrare in Belgio, dove gli hanno promesso un impiego certo. Lo fa, e la piccola famiglia straniera inizia a vacillare. Era lui che si esprimeva in un italiano corrente, lui che teneva i rapporti con gli altri genitori. Maria resta sola: i soldi che arrivano dal Belgio sono pochissimi rispetto alle necessità di cinque bambini. I bimbi delle elementari hanno la refezione e il tempo pieno, ma Speranza, nella sua nuova classe, (anche se con la tariffa agevolata) deve pagare comunque cinquanta euro al mese. Se devi stringere la cinghia sono comunque tanti soldi. E così Maria si rivolge ai servizi sociali del comune, che le rispondono di non poter intervenire per aiutarla.
Nel frattempo (solo una settimana fa), le maestre della scuola escogitano una soluzione: ognuna di loro rinuncerà una volta a settimana al pranzo a cui ha diritto (sul posto di lavoro) e lo cederà alla bambina. E’ un gesto di solidarietà pragmatico, discreto. Aderiscono anche le due collaboratrici scolastiche, è d’accordo l’insegnante di religione che viene una volta a settimana. In un istituto in cui si servono 60 pasti e in cui mangiano 50 bambini, in realtà, le pietanze che ogni giorno avanzano basterebbero (e avanzerebbero) per tutti. Ma le maestre vogliono che non ci siano irregolarità e così si arrangiano: un giorno una di loro torna prima, un giorno un’altra si porta un panino, un altro ancora un’altra salta il pasto e dice scherzando che le farà bene alla linea.
Ma qui finisce il lato bello della storia e inizia la commedia surreale e grottesca. Il sindaco leghista Massimo Sensini (che è stato informato dai servizi sociali e dalla direttrice) viene a sapere della soluzione che è stata trovata e va su tutte le furie. Convoca la direttrice del comprensorio, Simonetta Murri e le spiega che “è responsabile di una gravissima irregolarità”. Prende carta e penna e scrive di suo pugno una lettera in cui si leggono frasi come questa: “Si sottolinea che il personale (della scuola, ndr.) non può cedere il proprio pasto senza incorrere in un danno erariale per il comune di Fossalta di Piave”. Insomma, per l’amministratore Sensini, le maestre che si privano del pasto per far mangiare una bambina di quattro anni, sono paragonabili a dei ladri che sottraggono al Comune beni di pubblica utilità. La direttrice sottoscrive la decisione, e a sua volta stila un ordine di servizio il cui senso è: “Se questo atteggiamento si ripeterà le responsabili saranno denunciate al provveditorato”. Con questa procedura le maestre rischiano provvedimenti disciplinari e la sospensione dall’insegnamento. E infatti non vogliono parlare. Maria viene informata che deve presentarsi a prendere Speranza alle 12.00 e non più alle 16.00. La bimba è costretta a saltare il tempo pieno e a separarsi dai suoi compagni di scuola. Maria fa quel che le è stato detto e, due giorni fa, la bimba scoppia a piangere in classe quando la madre la prende per portarla a casa. Ieri i genitori hanno chiesto un incontro alla direttrice dell’istituto per pregarla di risolvere la situazione.
Ma l’interessata spiega a “Il Fatto”: “Purtroppo condivido il richiamo che ci ha fatto il sindaco”. Le domandi come giudichi la sua lettera e lei ti risponde: “L’ho trovata ironica. E utile”. Ma in che senso? La Murri fa un esempio: “Se lei ha una casa del comune non la può subaffittare a dei terzi, capisce? E’ un reato. Se lei ha diritto ad un pasto della mensa non lo può dare a chi passa”. Provi a suggerire alla direttrice che la bambina non è una persona “che passa”. La Murri non accetta l’idea: “Ma vede, questo è un principio: quella soluzione era grave e dannosa. Se tutti volessero il pasto gratis noi cosa potremmo fare?”. Le chiedi se abbia ricevuto altre richieste: “Per ora no. Ma non potrebbero arrivare in tanti, siamo in tempi di crisi”. Provi a domandare se pensa che il fatto che la bimba sia extracomunitaria abbia prodotto la decisione dell’amministratore: “Penso proprio di no. Anzi, questa vicenda è la migliore garanzia della buona fede del sindaco: la bimba viene trattata come verrebbe trattato qualsiasi italiano”. Resti ancora incredulo, e cerchi il sindaco Sensini, classe 1951. Lo cerchi quattro volte, in comune, ti dicono che arriva alle 17.00. Ma lui non risponde e non richiama. Peccato. In fondo, questa è una storia semplice, una piccola storia di ordinaria ferocia. Ma la parola fine – per fortuna – non è stata ancora scritta.
Da Il Fatto Quotidiano del 4 febbraio 2011
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/02/04/non-fatela-mangiare/90124/
qualcosa non mi corrisponde, è una follia. Ho avuto figli all'asilo, c'erano bambini che non potevano pagare il pasto, e certo , come nota il fatto, vi era cibo che avanzava, che regola è "buttare " quello che avanza e fare la scena di portarsi il panino da casa per dare da mangiare ad 1 bambina?
Qui si stanno bevendo tutti il cervello, il buon senso sotto i piedi, insomma gli avanzi, a chi vanno? Dove vanno a finire? Io indagherei a tutto sesto prima di buttare la croce sul sindaco, anche se i leghisti ci hanno abituato ad assurdità pari a quelle delle maestrine dalla penna rossa. Il cervello all'ammasso, che poi leggendo l'ultima parte dell'articolo capisci: siamo di fronte alla ordinaria, imbecille burokrazia, e ancor di più chiedo ai burokrati, che ne fanno del cibo che dicono avanzare? Lo restituiscono all'erario? Signori burokrati, qua i conti non tornano!! Non rubavamo noi quando all'asilo parificato davamo gratis il pasto a due bimbi uno italiano ed uno rom. non rubava nulla il preside dell'istituto scolastico pubblico quando dava il pasto gratis ad 1 bimba, forse però non avanzava nulla per.. si per cosa e per chi? Per l'erario? Che schifo, questo è il modo idiota e feroce di amministrare la cosa pubblica. di tutti, la politica non c'entra è quella forma di ottusità cattiva ed insensibile che sta distruggendo il paese, ma sta gente da dove cavolo viene? E' la stessa ottusità che sta privando di case e beni Italiani incolpevoli, non ve lo dicono, ma succede , con la stessa irrazionale e stupida ferocia
mah davvero strano sto fatto.
Sarà come l'altro caso dei bambini di famiglie insolventi da mesi trasformato in un caso dell'orco cattivo...
Una volta erano i comunisti a mangiare i bambini, ora i leghisti eh i tempi cambiano..
mah davvero strano sto fatto.
Sarà come l'altro caso dei bambini di famiglie insolventi da mesi trasformato in un caso dell'orco cattivo...Una volta erano i comunisti a mangiare i bambini, ora i leghisti eh i tempi cambiano..
Per te se li mangiano i comunisti è una tragedia se lo fanno i leghisti sono scusati...
se li mangiano i comunisti è una tragedia se lo fanno i leghisti sono scusati...
guarda che casi di cannibalismo (anche di bambini) nei regimi comunisti sono parecchi e ben documentati.
i leghisti semmai i bambini li affamano.
non so poi cosa sia meglio.
Qui lucrando sulle spese sanitarie collettive, sperperano miliardi che poi s'intascano loro
http://www.metallotraidenti.it/2011/sanita-alla-veneta-quando-la-lega-fa-peggio-degli-altri/
e poi fanno i vigliacchi con una bambina di 4 anni. Per 50 euri.
Infami e schifosi
se li mangiano i comunisti è una tragedia se lo fanno i leghisti sono scusati...
guarda che casi di cannibalismo (anche di bambini) nei regimi comunisti sono parecchi e ben documentati.
i leghisti semmai i bambini li affamano.
non so poi cosa sia meglio.
patetica
..e aggiungendo visto che La dana spesso fa le differenze coi colori politici se si tratta dei rossi ma si esaltà nel complotto se ci sono in ballo i neri. Che in reltà ci difendono, non capite? E' tutto un complotto. Fidatevi di casa pund, sono intellettuali validi!!!! ma seeee PRRRRRRRRRRRRRRR!!!
E figuriamoci se poi c'è in ballo la Lega... il suo moroso sarà un Giovane Padanalmente Modificato?
Un piccolo esempio di come la fame, la miseria e la carestia non abbiano colore politico:
http://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_aereo_delle_Ande
Durante i primi giorni i sopravvissuti consumarono gli snack che erano presenti a bordo dell'aereo: cioccolato, caramelle e biscotti. Dopo i primi giorni, nei quali i sopravvissuti si dissetarono succhiando direttamente la neve, constatato che questo provocava disturbi intestinali, l'acqua venne ricavata lasciandola sciogliere utilizzando lamiere di alluminio, ricavate dall'interno dei sedili, come specchi ustori per incanalare il calore del sole[4]. In seguito venne organizzato un rigido razionamento del cibo, in modo da farlo durare il più a lungo possibile. Terminate le ultime razioni e dopo aver appreso, da una radiolina a transistor che avevano a bordo, che le ricerche erano state interrotte, i sopravvissuti furono costretti dalle circostanze, non senza dubbi, eccezioni e ripensamenti, a cibarsi dei cadaveri dei loro compagni morti, che erano stati sepolti nella neve vicino all'aereo.
Qui c'è tutta gente che viveva nel sistema capitalista e che probabilmente essendo in un college ipotizzo che stessero pure bene economicamente eppure la fame, senza colori politici o differenze di sistema economico, li colse e furono costretti a fare i cannibali.
..e aggiungendo visto che La dana spesso fa le differenze coi colori politici se si tratta dei rossi ma si esaltà nel complotto se ci sono in ballo i neri. Che in reltà ci difendono, non capite? E' tutto un complotto. Fidatevi di casa pund, sono intellettuali validi!!!! ma seeee PRRRRRRRRRRRRRRR!!!
E figuriamoci se poi c'è in ballo la Lega... il suo moroso sarà un Giovane Padanalmente Modificato?
..lucido....
(levategli il fiasco..)
a margine, quello che successe nell'Isola di Nazino
o nella prefettura di Wuxuan, non avevano nulla che fare con i "bisogno" o la "necessità". L'esempio dei superstiti dell'aereo non è affatto in tema.
«il cannibalismo di solito veniva praticato nelle adunate di denuncia, il pezzo forte del regime maoista: le vittime venivano macellate e alcune parti scelte dei loro corpi, il cuore, il fegato e talvolta il pene asportate, spesso prima che i poveretti fossero morti, cucinate sul posto e mangiate in quelli che all’epoca erano chiamati “banchetti di carne umana”» (Chang e Halliday 2006, 639). Nel solo Guangxi, Zheng Yi calcola in almeno diecimila il numero dei «cannibalizzati» .
Il tutto è documentato non da una propaganda anticomunista, ma da inchieste e processi promossi all’epoca di Deng dallo stesso Partito Comunista Cinese.
devo continuare??????
Pellegrino, incentriamo il discorso considerando tutto vero.
Secondo la tua logica il fatto di essere comunisti fa avere comportamenti cannibali, e certo, loro lo erano, però secondo la tua logica e quella di milioni di persone io potrei pensare che invece erano cannibali perchè fumatori, o perchè facevano colazione con latte e biscotti e sicuramente se andiamo a prendere una qualsiasi pluriomicida donna, questa metteva il rossetto, allora tutte quelle con il rossetto sono potenziali serial killer, possiamo continuare sai ?
Io non capisco proprio come si possa tirare in ballo ancora questa storia e sperare che qualcuno si offenda o se ne accolli le respondabilità in quanto comunista.
E' pateticamente ridicola; se vuoi saperlo io non voto e quindi sono esente dal mangiarmi i bambini secondo te, ma sappi che fumo! 😆
Se qualcuno si è mangiato delle altre persone e non in situazioni di fame (come nelle Ande) è un pazzo squilibrato e non un comunista, se poi era anche un rosso di sicuro non è quello il movente o almeno non più di essere un marito o un padre di famiglia o un tassista.
Siamo nel 2011 credi davvero che qualcuno possa considerare questa cosa un'associazione a quello che vorresti far credere ?
Dai su, un minimo di serietà!
Capisco la battuta, ma se non si tratta di ironia è alquanto grave sai ?
Qui lucrando sulle spese sanitarie collettive, sperperano miliardi che poi s'intascano loro
http://www.metallotraidenti.it/2011/sanita-alla-veneta-quando-la-lega-fa-peggio-degli-altri/
e poi fanno i vigliacchi con una bambina di 4 anni. Per 50 euri.
Infami e schifosi
ma soprattutto direi che si mostrano dei grandissimi pirla.
Secondo la tua logica il fatto di essere comunisti fa avere comportamenti cannibali
No, probabilmente (visto che lo scrivi) secondo la tua!
io non ho mai scritto questo ne mai lo ho pensato (neanche quando ero comunista e curiosamente non provavo stimoli al cannibalismo). Il fatto è che, in molti, avete perso la testa, oltre che il senso dell'umorismo.
Mi scuso allora; quindi perchè mai hai citato fatti di cannibalismo sottolineando che gli stessi erano comunisti?
era solo una risposta ai consueti nonsense ed insulti gratuiti de lantipatico