IL VERO PROBLEMA DEGLI ITALIANI

@brunowald Mi permetto di aggiungere: la presa di coscienza della palese illegittimità costituzionale delle decisioni governative e il rifiuto di queste possono essere il primo passo verso il "modello sociale e politico alternativo" che lei, legittimamente, invoca. Ma non si può immaginare di vedere tutto subito. Le persone che hanno manifestato dissenso, indipendentemente dal loro livello culturale o di consapevolezza socio-politica, hanno fatto un passo sulla via giusta. Certo, corrono forti rischi di strumentalizzazione e banalizzazione del loro intento ma non possono essere liquidati con un giudizio un po' troppo affrettato. Anch'io sono convinta che tutto stia avvenendo lentamente e in ritardo, che si doveva e poteva esercitare il giudizio critico ben prima, ma non mi sento di dissociarmi con freddezza. Nel primo pomeriggio di oggi ho casualmente affrontato l'argomento con una persona che svolge un lavoro molto poco qualificato e non certo abituata a letture o riflessioni di particolare peso: devo dirvi che sono rimasta positivamente sorpresa dalla coerenza del suo ragionamento, assolutamente in linea con quanto noi affermiamo qui, pur con declinazioni leggermente diverse, ci mancherebbe. Questa persona non ha esitato a chiedere apertamente la mia opinione e, pur non conoscendola, non ha temuto un eventuale confronto. Devo ammettere che ho apprezzato molto perchè per una volta le parole di buonsenso sono state pronunciate a voce alta, in mezzo a molti altri che magari non avrebbero condiviso, troppo abituati al silenzio della censura e al timore reverenziale che ha annullato anche il buon senso comune. Per quanto riguarda la definizione di "normalità" precedente credo che la questione sia delicata. Non ci sono dubbi sul fatto che le premesse del disastro attuale poggino le proprie basi su tendenze, abitudini e convinzioni del passato recente ( più o meno recente ) che non dovremmo quindi rimpiangere, tuttavia e almeno negli aspetti più cruciali della questione, non si può negare il disastroso tonfo verso il basso che ha contraddistinto questi 20 mesi. Non chiuderei la porta a coloro che vorrebbero almeno tornare ad esercitare i diritti più fondamentali ( i diritti pre-politici ) come il movimento sul territorio e quant'altro senza prima farsi un giro all'hub per un falso e vomitevole e odioso rito di iniziazione che non ha NULLA di medico o di scientifico. Voi dite che la loro protesta è superficiale e basata su convinzioni inefficaci? Può darsi ma concediamo loro almeno l'onore della presa di posizione. Se almeno essi hanno compreso il punto di prima ( l'esercizio libero dei diritti prepolitici ) significa che a questo rattristato paese è almeno rimasto un briciolo di attività cerebrale.

@sarah

Ma certo, non critico affatto le persone che stanno manifestando, tantomeno me ne dissocio: anzi, hanno tutto il mio rispetto e la mia gratitudine per la lotta che portano avanti ormai da mesi. In effetti, ciò che sta avvenendo in Italia è molto più di quel che mi sarei aspettato, e sono ben felice che il mio pessimismo sia stato smentito dai fatti. Tutto questo rappresenta un primo passo importantissimo, e lei ha ragione: la reazione di così tanti italiani di fronte al perverso tentativo di privarli dei loro diritti essenziali dimostra che siamo ancora vivi, come popolo. Il passo successivo - se riusciremo a superare questa prova - sarà di sviluppare una coscienza politica che permetta a queste persone di comprendere che abbiamo un nemico, il quale tornerà alla carica e, se non sapremo organizzarci, ci ridurrà in totale schiavitù. In un certo senso, siamo più o meno nella situazione delle città greche di fronte all'esercito di Serse.

@cataldo la cosa drammatica e' che questo 'futuro programmatico' non e' nelle nostre mani ma nelle LORO.

Senti cosa ha detto oggi Draghi: ''..stiamo lavorando ad una NUOVA ECONOMIA ..''. Cosa ci sia di preciso in pentola non e' dato di sapere.

Ma tant'e': i 'semi del futuro', quelli di cui parlava Renzi in visita a Gerusalemme, non sono nelle nostre disponibilita', quantomeno oggi, ma cominciano a fruttificare ad altrui vantaggio.

Se ci pensi, e' una cosa catastrofica: equivale all'azzeramento completo della democrazia e con essa, alla perdita totale di valore di tutti noi, della nostra storia e delle ragioni della nostra stessa esistenza in quanto uomini liberi e non solo 'subjecti' alle altrui volizioni. Queste vengono 'teleguidate' da persone di cui non sappiamo neppure il nome, come neppure ci viene detto il vero come e perche' delle cose.

A questo punto, il rifugio nell' ottimismo del futuro non e' piu' lecito per nessuno: nessuno puo' pensare che gli avvenimenti che accadranno ci conducano al nostro bene se le chiavi del futuro rimarranno in quelle mani.

https://www.iltempo.it/attualita/2021/11/01/news/manifestazione-no-green-pass-covid-trieste-aumento-casi-disertori-vaccino-comprimere-liberta--29279600/

"Se questa è una guerra, in una guerra c'è chi ha paura, non combatte, viene messo al muro e fucilato. Qui non fuciliamo nessuno, (per adesso! ndc) ma il peso di eventuali nuove restrizioni deve gravare esclusivamente su questi disertori (sic!), che mettono a rischio la salute di tutti. La pazienza è finita."

E ADESSO COME LA METTIAMO? Siamo convinti che contro questa gente le proteste con rose, fiori e petali di giglio non servono a niente? Questo che vediamo nell'articolo è lo stato repressivo del nuovo regime sanitario totalitario che se non obbedisci, ti mette alla gogna. Una volta quelli che disobbedivano li mandavano al confino...o li fucilavano.

Quanti articoli sono stati violati impedendo il diritto di manifestare? l'articolo 20 della costituzione in primis, poi c'è la dichiarazione universale dei diritti umani, art 21 e 22 convenzione internazionale diritti civili e politici, l'art.11 della convenzione europea dei diritti umani, e magari ne dimentico qualcuno, ma tanto si conferma stasera che non c'è opposizione parlamentare, è tutta una farsa, altrimenti la meloni e il suo partito avrebbero dovuto che ne so occupare il parlamento o scendere in piazza contro questo ulteriore sfregio della costituzione. Fra l'altro, sul corriere del Veneto di ieri c'era un'intervista a Palù, presidente dell'Aifa, che negava che a trieste ci fossero tutti questi nuovi casi e legati alle manifestazioni, ma sosteneva che si ricontassero sempre le stesse persone negli ospedali.

https://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/cronaca/21_ottobre_31/venezia-05-f6corriereveneto-web-veneto-8917323c-3a1e-11ec-86b6-764c19532c09.shtml

Di tanto in tanto Palù si ricorda di essere stato un virologo serio, e difende anche i vaccini cinesi, che sono tradizionali e coprono anche dalle ultime varianti.