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Italia, strumento di guerra della NATO


Eshin
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Tatiana Santi
81558281
L’Italia è un alleato chiave per gli americani, soprattutto in termini di guerra. La NATO mette in riga l’Italia e ribadisce il ruolo centrale che avrebbe la penisola in un intervento libico.

In vista del vertice NATO di luglio a Varsavia, il segretario generale dell'Alleanza Stoltenberg si è incontrato con il premier Renzi. Durante i colloqui si è ribadita la posizione della NATO che vede nella Russia la principale minaccia, da cui deriva il bisogno di un rafforzamento della deterrenza ad Est. Si è parlato anche del ruolo della NATO che porterebbe stabilità nelle aree di maggior criticità.

L'Italia, che sul suo territorio ha ben 80 ordigni nucleari americani, viene tirata costantemente per la giacchetta dagli amici americani, ma all'Italia conviene essere uno strumento di guerra della NATO? Sputnik Italia ha raggiunto per una riflessione Giuseppe Padovano, coordinatore nazionale del Comitato No guerra No Nato.

— Secondo lei, qual è il ruolo della NATO oggi? Garantisce la sicurezza in Europa o con il suo allargamento ad est rischia di creare solo più tensione?

Giuseppe Padovano, coordinatore nazionale del Comitato No guerra No Nato
© FOTO: FORNITA DA GIUSEPPE PADOVANO
Giuseppe Padovano, coordinatore nazionale del Comitato No guerra No Nato
— Difficilmente posso vedere un ruolo pacifico della NATO. Inoltre, gli Stati Uniti sono l'unico Paese che ha utilizzato le armi atomiche, sono state colpite Hiroshima e Nagasaki, quando non c'era nessun nemico che minacciava militarmente a quel livello l'America.

Già in origine, alla fine della II Guerra mondiale, possiamo dire che non c'era una caratteristica difensiva, ma la cosa più curiosa è un'altra. La NATO è stata creata per difendere l'Europa e il Nord Atlantico da una possibile aggressione dell'Unione sovietica, quando è crollata l'Unione Sovietica è sparito il Patto di Varsavia. La logica avrebbe voluto che scomparisse anche la NATO. Non solo questo non è successo, ma la NATO si è estesa ancora di più al di là del Nord Atlantico. Tutte le operazioni militari NATO si sono spostate sui confini con la Russia, che non è più Unione Sovietica. La Russia è circondata.

— Il segretario generale della NATO Stoltenberg si è incontrato ultimamente con Matteo Renzi. Fra i temi principali dell'incontro c'era anche il rafforzamento della deterrenza ad est, dove la Russia è vista come una minaccia. Perché la NATO si ostina a giocare alla guerra fredda?

— Poco prima dei fatti del 2001, i Neocon hanno reso pubblico un documento in cui dichiaravano che il XXI secolo doveva essere il secolo americano, intendendo la presenza degli Stati Uniti in tutto il mondo, come l'economia dominante globale.

Gli Stati Uniti dovevano impedire la nascita di Stati o alleanze che minacciassero questo dominio. La NATO oggi è un apparato militare enorme, il più potente di tutto il mondo. Dietro l'Alleanza ci sono interessi economici enormi. La NATO chiede ai Paesi aderenti, anche all'Italia, di ammodernare le armi nucleari presenti nelle basi. In Italia se ne contano circa 80, che sono una violazione clamorosa della Costituzione italiana, dell'adesione del Paese al trattato di non proliferazione. Queste bombe su territorio italiano sono sotto il controllo esclusivo americano.

— Gli Stati Uniti sottolineano sempre il ruolo centrale dell'Italia nel caso libico. Gli americani spingono l'Italia verso un intervento. Secondo lei il governo cederà o non si farà coinvolgere?

Un uomo armato in Libia
© REUTERS/ ESAM OMRAN AL-FETORI
Intervento in Libia? Tragedia per l’Italia
— La logica vorrebbe che l'Italia non intervenisse. Noi siamo già stati un Paese colonialista nei confronti della Libia, non godiamo di una grande simpatia del popolo libico nei nostri confronti. Abbiamo distrutto prima di tutto uno Stato, la Libia non esiste più come Stato, è in mano agli interessi economici delle grandi multinazionali.

Noi del Comitato vogliamo che l'Italia sia protagonista neutrale nel Mediterraneo nel senso delle relazioni economiche, culturali, scientifiche con tutti i Paesi dell'area. Non dobbiamo essere lo strumento di guerra degli altri!

— Gli Stati Uniti decidono infatti ben volentieri che cosa debba fare l'Italia. Qual è il motivo di questa dipendenza dall'America?

— Oggi corrono per la presidenza americana Hillary Clinton, responsabile del primo intervento in Libia, e Donald Trump, immaginiamolo per un attimo al controllo delle bombe atomiche nel nostro Paese!

Le bandiere dell'Italia e dell'UE
© FOTO: PAVA
Italia a Ue: Fermiamo l'esodo dalla Libia
Il futuro dell'umanità è fatto da pochissime persone, che usano l'economia, il ricatto politico e militare. Noi abbiamo una classe politica condizionata dal potere finanziario mondiale, che controlla le economie nei vari Paesi, legate alla scelta ideologica del neoliberismo. Purtroppo il Partito Democratico nato da una storia molto importante, con la svolta renziana sembra sia diventato il Partito Americano in Italia.

Noi siamo nati come Comitato per affrontare il tema della NATO, che riteniamo possa essere una lotta unificante per tutte le forze democratiche popolari che in Italia vogliono la riconquista di una sovranità nazionale.

L'opinione dell'autore può non coincidere con la posizione della redazione.

http://it.sputniknews.com/opinioni/20160528/2772264/italia-nato-tensione-libia.html


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