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Italia vuole cedere tratti di mare alla Francia per il petro


helios
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14 Apr 2016 12.57

video
L’Italia vuole cedere tratti di mare alla Francia per il petrolio

Il 21 marzo del 2015 un accordo tra Italia e Francia ha ridisegnato i confini marittimi tra i due paesi. Il testo prevede che l’Italia ceda alla Francia tratti di mare ricchi di pesce in Sardegna, Liguria e Toscana.

Anche se il trattato non è ancora stato ratificato dall’Italia, tra gennaio e febbraio la gendarmeria francese ha fermato e multato pescatori sardi e liguri ignari dei nuovi confini.

Dietro alla cessione di mare alla Francia, però, ci sono interessi che nulla hanno a che fare con la pesca. Il petrolio sarebbe il vero protagonista dell’intesa.

http://www.internazionale.it/video/2016/04/14/mare-petrolio-trivelle-caen


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annibale51
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Imho, Alto Tradimento! Fucilazione alla schiena o galera!...scherzavo... tranquilli, loro sono il PD! Illuminati...Queste cose le fanno da decenni, si chiamano privatizzazioni e globalizzazione e noi che non capiamo niente dobbiamo sapere che lo fanno per salvaguardare il nostro futuro. Se non ti fidi ... chiedere a Repubblica, vedrai che ti spiegano bene.


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helios
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Imho, Alto Tradimento! Fucilazione alla schiena o galera!...scherzavo... tranquilli, loro sono il PD! Illuminati...Queste cose le fanno da decenni, si chiamano privatizzazioni e globalizzazione e noi che non capiamo niente dobbiamo sapere che lo fanno per salvaguardare il nostro futuro. Se non ti fidi ... chiedere a Repubblica, vedrai che ti spiegano bene.

ma non scherzerei piu di tanto. Questo è tradimento bello e buono a favore di uno stato straniero.
In pratica si toglie ai pescatori italiani una zona di mare per la pesca per darla agli stranieri.
Quale sarebbe altrimenti il tradimento da parte di un governo?


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annibale51
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Hai ragione helios, è la solita svendita di asset nazionali a favore di forze straniere. Io dico SACCHEGGIO! Lo fanno da 30 anni! In accelerazione con la caduta della "prima repubblica", (mai avrei pensato di rimpiangere Craxi e Andreotti)... Purtroppo gli italiani sono MALEINFORMATI, in più hanno un carattere pigro e pensano di essere furbi, di queste cose se ne fregano...pagheranno il conto!


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diotima
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Ma alla luce del referendum sulle trivelle di domenica, questa informazione non assume una certa rilevanza anche da questo punto di vista?

Se io sono chiamata ad esprimere una scelta sullo sfruttamento del mare italico per l'estrazione di petrolio, gas e quant'altro, e poi con trattati vari si rimodulano i confini del mare per il quale io faccio una scelta precisa ( nel caso in cui io voti si, è inutile perchè un paese straniero può benissimo mettere trivelle per lo sfruttamento delle acque; se voto no...lo sfruttamento è sempre a favore di un paese straniero).

A me sembra che le due cose vadano di pari passo...magari mi sbaglio


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helios
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Ma alla luce del referendum sulle trivelle di domenica, questa informazione non assume una certa rilevanza anche da questo punto di vista?

Se io sono chiamata ad esprimere una scelta sullo sfruttamento del mare italico per l'estrazione di petrolio, gas e quant'altro, e poi con trattati vari si rimodulano i confini del mare per il quale io faccio una scelta precisa ( nel caso in cui io voti si, è inutile perchè un paese straniero può benissimo mettere trivelle per lo sfruttamento delle acque; se voto no...lo sfruttamento è sempre a favore di un paese straniero).

A me sembra che le due cose vadano di pari passo...magari mi sbaglio

per capire la confusione che regna questo articolo parla chiaro:Italia cede acque territoriali alla Francia. Capire perchè la nostra stampa NON ne ha MAI parlato sarebbe necessario.

(di Giampiero Venturi)
16/02/16

Il 21 marzo del 2015 senza disturbi mediatici, l’Italia ha firmato a Caen un accordo di revisione dei confini marittimi con la Francia. All’incontro hanno partecipato il Ministro della Difesa Pinotti quello francese Le Drian e i Ministri degli Affari Esteri Gentiloni e Fabius.

L’accordo, frutto di un negoziato iniziato nel 2006 e terminato nel 2012, viene giustificato dal Ministero del Esteri come

“…necessario al fine di definire i confini marittimi alla luce delle norme della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982, che supera la Convenzione per la delimitazione delle zone di pesca nella baia di Mentone del 18 giugno 1892, convenzione che ha valore consuetudinario, in quanto applicata e mai ratificata, ai fini di colmare un vuoto giuridico… “

Al cosiddetto vuoto giuridico si è sommato quello dell’informazione. A nessuno (o forse a pochi intimi…) è stato detto che l’Italia con l’accordo di Caen di fatto rinuncia ad alcune porzioni di mare. La sottrazione di sovranità riguarderebbe sia il Mar Ligure, sia il mare compreso tra il nord della Sardegna e l’Arcipelago Toscano.

Il fatto è passato assolutamente sotto traccia fino al 13 gennaio quando il peschereccio italiano “Mina” è stato posto in stato di fermo dalla Gendarmerie Maritime francese e scortato nel porto di Nizza, da cui sarebbe uscito previo pagamento di cauzione (circa 8000 euro).

L’Italia, che brilla per numero di pescherecci sequestrati dai Paesi confinanti, nella speciale lista inserisce così anche la civilissima Francia che quando si tratta di tutelare i propri interessi non prende lezioni da nessuno.

I giornali corsi (Corsicaoggi) dichiarano che il trattato di Caen contempli una sorta di scambio territoriale per cui l’Italia cede la cosiddetta “Fossa del cimitero” nelle acque di Ospedaletti in provincia di Imperia e otterrebbe in cambio alcune secche tra Capraia, l’Elba e la Corsica.

Non sappiamo se la rinuncia alla “Fossa del cimitero” sia stata fatta per questioni scaramantiche, sappiamo però che è un braccio di mare molto pescoso, in modo particolare di gamberoni rossi e la sua cessione avrebbe scatenato polemiche in Liguria per i cospicui danni alle marinerie locali.

L’accordo però non sarebbe ancora stato ratificato (in Italia per Costituzione spetta al Parlamento); anzi non sarebbe stata preparata nemmeno la legge di ratifica necessaria per l’atto finale. In Italia nessuno sa dell’accordo, né dei motivi che lo hanno motivato, né della mancata ratifica. In Francia invece a quanto pare sanno tutto, tranne che della mancata ratifica tant’è che la Gendarmerie Maritime si muove di conseguenza.

Al di là dell’oggetto in sé su cui regna il mistero più oscuro, ci si chiede come mai i confini del nostro Paese cambino senza che i cittadini ne siano sufficientemente informati. Alla domanda sul motivo per cui sia stato firmato il trattato poi non sembra dare soddisfacente risposta la necessità di colmare un vuoto giuridico.

Mentre la Gendarmeria francese con strafottenza tutta transalpina si muove in difesa di un diritto non acquisito (la Francia ha poi riconosciuto l'errore), la nostra Guardia Costiera viene tenuta fuori dalla contesa per evitare di esercitarne uno sacrosanto.

Il ministro Gentiloni avrebbe addirittura evitato di intervenire personalmente su quello che è un vero e proprio caso diplomatico.

Ne approfittiamo per sottolineare l'aspetto politico e non giuridico della questione. Ben oltre la disquisizione sui metri cubi di mare coinvolto, sulla sua pescosità e sugli aspetti legati al diritto e alla ratifica del trattato, riflettiamo sullo stile e sull'opportunità dello stesso. La scelta delle modalità con cui tutta la vicenda (non) è stata comunicata ricordano indirizzi politici in sordina, non degni di un Paese come l'Italia.

Ci si chiede ancora a cosa serva l’Unione Europea che quando parla di diritti e libertà di movimento evidentemente si riferisce solo a quelli degli altri.

Ci si chiede però soprattutto se esista ancora una sovranità italiana, in considerazione del fatto che le istituzioni non riescono ad essere credibili nemmeno nella difesa del gamberone.

http://www.difesaonline.it/geopolitica/tempi-venturi/litalia-cede-acque-territoriali-alla-francia

Fra il 2006 e il 2012 presidente della repubblica era Napolitano, quello che adesso dice di non andare a votare al referendum.Anche lui ha contribuito a far passare in sordina il tutto. Perchè adesso parla per il NON voto al referendum?
Sorge qualche sospetto che se viene raggiunto il quorum evidentemente qualche problema sorge, e la Francia deve fare marcia indietro quando sta dando le multe ai pescatori italiani.
Gentiloni fa il ministro degli esteri italiano o che cosa ? Se evita di intervenire vada a fare qualche altro mestiere, non il ministro degli esteri italiano.

Pare di capire che il referendum sulle trivelle ha sostituito il referendum sulla cessione di tratti di mare italiano alla Francia.
Di fatto un referendum sul si o no riguardo la cessione di pezzi di mare alla Francia qualcosa avrebbe prodotto, mentre riguardo le trivelle non produce nulla in quanto non si fermano ma vanno avanti per dieci anni.

Quindi il referendum è una presa per il sedere, nella migliore delle ipotesi, nella peggiore è proprio un tradimento messo in atto dal 2006 al 2012 senza che nessuno avvertisse la popolazione.

Solo per questo dovrebbe cadere il presunto governo compresi quelli che si denominano opposizioni di giorno per poi insieme mangiare allegramente alle spalle di chi non ha imbrogliato senza vergogna.


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