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La manipolazione mediatica. Il gruppo GEDI entra nelle scuole


PietroGE
Famed Member
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Chi controlla i media e con i media la popolazione deve essere rimasto turbato nel vedere che la gente crede sempre meno a quello che gli viene offerto come 'verità' ufficiale e ha deciso di cominciare la manipolazione direttamente dalle scuole perché sa che lì troverà gente che non è ancora capace di esercitare lo spirito critico e che è pronta ad assorbire la 'verità' di regime. Il gruppo GEDI, sotto guida ebraica, vuole combattere le 'fake news' e imporre i 'valori' di regime a cominciare dai più piccoli. Basta leggere per capire quali siano questi 'valori'.

Gedi entra nel progetto Il Quotidiano in Classe: "Un'offerta multimediale e di qualità al servizio delle scuole" - la Repubblica

Gedi entra nel progetto Il Quotidiano in Classe: "Un'offerta multimediale e di qualità al servizio delle scuole"

Maurizio Scanavino, amministratore delegato di Gedi, spiega: “Favorire la partecipazione alla vita pubblica, coinvolgendo anzitutto le scuole e gli studenti, rientra tra gli obiettivi Esg che Gedi ha scelto di perseguire con una serie di iniziative di alto profilo", di segno sociale e ambientale.

"Siamo felici di aderire al Quotidiano in Classe, dove abbiamo scelto di contribuire in particolare con i nostri prodotti digitali: un’offerta multimediale, fruibile su ogni dispositivo, che porterà ai giovani contenuti e informazioni di qualità con un linguaggio veloce e immediato.”

 

Dice Maurizio Molinari, direttore di Repubblica e direttore editoriale del Gruppo Gedi: “L’entrata del Gruppo Gedi nell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori assegna a Repubblica ed alle altre testate del gruppo un ruolo leader nello sviluppo dell’editoria digitale come fonte continua di formazione e informazione delle nuove generazioni"

"E’ un passaggio cruciale che fa confluire la tradizione di Repubblica come interprete del mondo della scuola con l’impegno per l’informazione digitale, le tecnologie più avanzate e la lotta alle fake news che ci distingue. Ogni testata del Gruppo Gedi vede in questo accordo una straordinaria occasione di sviluppo ed espansione della conversazione sull’informazione con i più giovani”.

"E' un grande piacere poter dare il benvenuto a bordo a La Repubblica, alla Stampa, a Il Secolo XIX e alle altre testate del gruppo Gedi che - sotto la presidenza di John Elkann - hanno voluto aggiungersi al Corriere della Sera, a Il Sole 24 Ore, al Quotidiano Nazionale e alle altre testate italiane, impegnate da oltre vent'anni nel Il Quotidiano in Classe", dice Andrea Ceccherini, il presidente dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori.

"Sono fiducioso che questa iniziativa possa rappresentare uno strumento utile per gli insegnanti italiani pronti a rilanciare, in chiave moderna e contemporanea, la Cenerentola della scuola italiana: la vecchia lezione di educazione civica"...

"D'altra parte – continua  Ceccherini - i giovani della generazione Z possono vivere il Quotidiano in Classe come un'occasione utile di confronto per sfogare quella voglia di cambiamento che li anima, e che hanno saputo esprimere sia nella difesa dei valori civili, attraverso il movimento Black Live Matters, sia nella difesa del Pianeta dal rischio del collasso ecologico, attraverso le azioni di Friday for Future".

"Quella che sta crescendo nelle aule delle nostre scuole è una generazione appassionata e affascinante che, debitamente allenata ad aprirsi e non a chiudersi, può far la differenza, dando il proprio contributo per fare di questo mondo, un posto migliore".
 


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cedric
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ripropongo il mio commento di un paio di giorni fa, probabilmente è andato perso.

Il gruppo GEDI è alla canna del gas, con vendite editoriali e raccolta di pubblicità in caduta verticale. I nuovi biechi padroncini sabaudi espatriati nei paesi bassi, terra di colonialisti e di pirati, hanno quindi ben pensato di crearsi un vivaio di futuri potenziali clienti. Stanno spacciando ai frugoletti la loro cartaccia, sperando di infondere loro la credenza di stare leggendo roba affidabile.

E pensare che nel 1964 l'Espresso (oggi del gruppo GEDI) svento' il golpe di De Lorenzo,  capo del SIFAR (i servizi segreti italiani del primo dopoguerra), e che Repubblica (oggi del gruppo GEDI) fu negli anni 70 un giornale indipendente dagli industriali e dai politicanti democristiani (poi anche il buon Scalfari si imbastardì)

Per ultimo è preoccupante che L'Espresso faccia ancora parte del ICIJ  (Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi), forse il Consorzio non ha ancora capito bene chi siano i nuovi editori e padroncini o forse lo sa fin troppo bene....


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PietroGE
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@cedric

Molto interessante, e non mi dire che questo andamento delle vendite non era conosciuto perché non ci credo. Quindi c'è gente che è disposta a perdere soldi (ricordo però che ci sono anche sovvenzioni statali) pur di poter controllare l'opinione pubblica attraverso i media. Questo vuol dire che i 'padroni del discorso' non si fidano più della gente e vogliono stringere il cappio attorno alla libertà di espressione perché l'ondata di 'miscredenti' della verità di regime non fa che aumentare. Secondo me sono stati presi di sorpresa dalla intensità delle manifestazioni no vax e dallo scetticismo sui vaccini. Ricordo che la Segre ha recentemente affermato che i negazionisti dei vaccini sono equivalenti a quelli della Shoah. Un giornale come  'Domani' poi non ha nessun seguito e tuttavia De Benedetti è disposto a finanziarlo pur rimettendoci. Ho notato come Stefano Feltri (direttore di 'Domani') sia stato cooptato al gruppo di Bilderberg dopo che aveva accusato di antisemitismo tutti quelli che criticavano Soros. Ecco come si fa carriera in certi ambienti.


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Deheb
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@PietroGE & @Cedric

 

Che il motto “formiamoli da piccoli“ sia sempre valido siamo d’accordo.

Aggiungerei però un fatto a tante bellissime parole come “offerta multimediale e qualità nelle scuole”.

 

All’interno dei vari Interventi di sostegno alle attività durante l’emergenza Covid ci sono fondi statali e sgravi per editoria ed emittenti locali.

Per l’emittenza locale i beneficiari hanno questo mandato:

1. Alle emittenti radiofoniche e televisive locali che si impegnano a trasmettere i  messaggi  di comunicazione  istituzionali  relativi all'emergenza sanitaria all'interno dei propri spazi  informativi  e'riconosciuto, per l'anno 2020,  un  contributo  straordinario  per  i servizi  informativi  connessi  alla  diffusione  del   contagio   da COVID-19.”

I benefici sono in base al numero di passaggi televisivi (molto in sintesi)

 

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-11-09&atto.codiceRedazionale=20A06147&elenco30giorni=false

 

Per l’editoria sono stati previsti decine di milioni di fondi statali (20 milioni per il 2020 con l’aggiunta di 45 milioni per concessione di crediti di imposta dal 2023 e altre varie ed eventuali)

 

“Tra i più recenti interventi riguardanti l'editoria vi sono quelli adottati per fronteggiare l'emergenza sanitaria Coronavirus (COVID-19). Si veda anche l'apposito tema. 

Inoltre, nella legislatura in corso è stata prevista una progressiva riduzione, fino all'abolizione, dei contributi diretti a favore delle imprese editrici di quotidiani e periodici, nonché l'abolizione dei contributi diretti alle imprese radiofoniche private che abbiano svolto attività di informazione di interesse generale, i cui termini, però, sono stati poi più volte differiti. 

E' stata, altresì, prevista, a valere sul Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione - al quale affluiscono, ormai in forma stabile, risorse provenienti dalle entrate versate a titolo di canone RAI - la concessione di contributi a favore delle scuole e di alcune categorie di studenti, per l'acquisto di abbonamenti a quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, nonché di incentivi a sostegno delle imprese editrici di nuova costituzione, al fine di favorire la realizzazione di progetti innovativi. “

https://www.camera.it/temiap/documentazione/temi/pdf/1104608.pdf?_1545481473475

A me sembra più una manovra a tenaglia nei confronti della libera informazione (pubblico e privato uniti) con l’aggiunta del guadagno certo e senza fatica per alcuni, i soliti, tanto paga Pantalone.


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cedric
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Se  qualcuno si divertisse a leggere chi sono i destinatari delle sovvenzioni all'editoria (sono disponibili in una pagina secondaria della gazzetta ufficiale pubblicata in un particolare giorno dell'anno, quindi sono praticamente inaccessibili) rimarrebbe a dir poco perplesso nel vedere chi intasca il grosso del malloppo.

Visto che la legge prevede che siano pubblicati almeno 12 numeri l'anno per accedere alle prebende,  preti, frati e  monache si sono inventati i numeri doppi e pure i numeri tripli quadrimestrali  per raggiungere le prescritte 12 uscite annue  pur di arraffare i danari.

 

 

 


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Capablanca
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Ciao Deheb. Scusami se ti scrivo qui ma non riesco più a mandare messaggi privati...

Volevo chiederti: per caso sei ancora in contatto con gli utenti istwine e Nat?


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Deheb
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Ciao Capablanca, mi spiace ma non ho più notizie di entrambi da anni, Istwine si è eclissato credo volontariamente e Nat è stato bannato dalla redazione. 


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Capablanca
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Ho capito grazie. Vorrei poterti scrivere in privato, per non intasare un post pubblico, ma a quanto pare non è più possibile qui su CDC. Come potrei fare?

Questo post è stato modificato 2 anni fa da Capablanca

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Deheb
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L'unica idea che mi viene è questa......

se per te va bene inserisci il tuo indirizzo mail e poi cancellalo, mi rimarrà nel primo messaggio di sottoscrizione.


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Capablanca
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Abbi pazienza ma sono un po' impedito in queste cose...

Dove devo scriverlo il mio indirizzo e-mail?

Questo post è stato modificato 2 anni fa da Capablanca

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Deheb
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Pubblicato da: @capablanca

Abbi pazienza ma sono un po' impedito in queste cose...

Dove devo scriverlo il mio indirizzo e-mail?

Lo scrivi qua in un messaggio di risposta e invii, poi lo cancelli. Io riceverò l'avviso col messaggio iniziale (prima della cancellazione) contenente il tuo indirizzo mail

 


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