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La Sicilia verso la paralisi: blocchi in tutta la regione

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radisol
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Da questa notte è partita la mobilitazione di autotrasportatori, pescatori e del movimento dei forconi (per la maggioranza agricoltori) che per 5 giorni darà vita ad una serie di blocchi in punti nevralgici per l'economia locale come autostrade, porti e snodi centrali per il traffico cittadino, con l'obiettivo di mettere sotto scacco l'intera regione siciliana.

Alla base delle rivendicazioni dei manifestanti l'opposizione ai tagli imposti dalla manovra finanziaria del governo Monti, l'introduzione di nuove tasse e il rincaro della benzina, che da subito ha sortito l'effetto di piegare la categoria degli autotrasportatori, oltre che la richiesta di maggiori controlli per quanto riguarda la produzione agricola e l'introduzione del doppio prezzo per evitare aumenti incontrastati dei prezzi che finirebbero col fare arricchire sempre i soliti proprietari terrieri danneggiando i piccoli agricoltori autonomi.

Già da stamattina i primi disagi: circa cinquanta tra autotrasportatori e agricoltori hanno bloccato con i loro automezzi l'ingresso del porto di Palermo impedendo di fatto lo smistamento delle merci sbarcate dalle navi provenienti dal nord Italia, riuscendo a paralizzare il capoluogo siciliano.

Contestualmente al blocco del porto, circa venti automezzi si sono frapposti tra le carreggiate di Via Oreto negando il transito in città alle automobili provenienti dall'autostrada. La paralisi di via Oreto è riuscita a causare notevoli danni al commercio locale, incidendo realmente come forma di lotta.

La città di Palermo è stata solo uno dei focolai in cui si è articolata la mobilitazione. A Gela, cittadina della provincia di Caltanissetta, importante per la produzione dell'industria del petrolchimico locale, è stato organizzato un grande corteo che ha attraversato le vie del centro cittadino e che ha visto una partecipazione di oltre 500 tra contadini, autotrasportatori, artigiani e commercianti. Durante il corteo i manifestanti hanno organizzato un'intensa attività di controinformazione allo scopo di sensibilizzare la cittadinanza ed illustrare i motivi della protesta. Anche la periferia di Gela è stata coinvolta nella mobilitazione laddove sono stati organizzati dei presidi sempre nell'intento di bloccare il traffico.

I blocchi sono scattati anche nella città di Agrigento che dalla notte scorsa vede paralizzato il suo traffico all'altezza della Valle dei Templi meta del turismo locale per tutto l'anno.

Oltre le città i blocchi hanno anche interessato le principali autostrade dell'isola come l'arteria che collega Catania a Siracusa, la Messina - Palermo dove sono state bloccate entrambe le corsie e la Palermo- Sciacca, causando code interminabili.

I manifestanti hanno annunciato un inasprimento della lotta nei prossimi giorni se non vedranno risultati tangibili a breve. Dal sud Italia si sta alzando una nuova ondata di protesta, di chi è stanco di dover pagare i costi di una crisi che Banche e speculatori appoggiati dai loro Governi amici hanno creato.

16 Gennaio 2012 InfoAut Palermo


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dana74
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I Forconi in Sicilia, censurati dai TG
Marco Cedolin
Abbiamo più volte sottolineato su queste stesse pagine, come la realtà costruita dai media mainstream si manifesti profondamente distonica rispetto al paese reale, fino al punto da costituire un vero e proprio mondo di fantasia, edificato a tavolino con la connivenza di pennivendoli ed anchor men compiacenti, con il solo scopo d’indirizzare l’opinione pubblica, laddove il potere finanziario e politico desidera che essa vada ad incagliarsi.
Non desta pertanto il minimo stupore il fatto che alla bisogna alcune notizie vengano enfatizzate oltremisura, altre minimizzate, altre ancora semplicemente inventate (come dimenticare le fosse comuni di Gheddafi?) oppure ignorate completamente, senza alcun senso del pudore.
Nonostante questa consapevolezza ha però del grottesco la cortina di omertà calata sulla protesta del movimento dei Forconi e di una composita serie di organizzazioni di autotrasportatori, pescatori, imprenditori agricoli e altre ancora, che da questa notte sembra stiano paralizzando parte del traffico della Sicilia, con l’intendimento di protrarre l’agitazione per almeno cinque giorni, per denunciare l’insosteniblità delle politiche economiche e finanziarie messe in atto e progettate dal governo Monti e più in generale lo stato di profonda prostrazione in cui stanno venendo a trovarsi un numero sempre maggiore di cittadini.
Scrivere “sembra” purtroppo è un esercizio che fa male….

perché la parola trasuda pressapochismo e scarsa professionalità, ma non potrebbe essere altrimenti, dal momento che le uniche notizie relative a quanto sta accadendo in Sicilia sono reperibili sui social network e su qualche blog giornalistico locale . Dove si parla di code agli svincoli delle principali arterie viarie siciliane e di cortei di protesta in alcune città, questo ad esempio è il video amatoriale di un corteo svoltosi a Gela. E queste in fondo all'articolo sono le dichiarazioni della signora Concetta, fattasi interprete di un accorato appello su facebook.

I media mainstream in queste stesse ore tacciono, reputando (e lasciando intendere) che in Sicilia non stia accadendo nulla che meriti attenzione, tutto tranquillo e nessun problema.
Davvero la protesta in questione è una vicenda d’importanza ed incidenza così minimale da non meritare neppure un servizietto di 50 secondi, di quelli che comunemente vengono dedicati perfino al nuovo tatuaggio sfoggiato dal vip di turno?
Oppure anche una piccola scintilla, in quest’Italia che per ordine di partiti e sindacati sta strisciando silenziosa ai piedi dell’usuraio, fa così paura da indurre la necessità di censurarla sul nascere, per non correre il rischio che qualche italiano ritrovi la dignità?

Forse lo sapremo fra poche ore o forse non lo sapremo mai, comunque se qualcuno è in grado di ragguagliarci in merito a quanto sta accadendo ed accadrà, si consideri il benvenuto. Se i giornalisti ormai hanno disertato, non resta altra speranza, se non quella che pochi volenterosi ne prendano il posto, con la speranza che essi possano raccontare almeno qualche scampolo di verità.

http://ilcorrosivo.blogspot.com/2012/01/i-forconi-in-sicilia-censurati-dai-tg.html


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Levdtrotzkij
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Tetris1917
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Se il popolo dei forconi pone delle giuste rivendicazioni. Dietro gia' si buttano, i noti personaggi del gattopardismo siciliano.
http://violapost.wordpress.com/2012/01/16/ecco-chi-sta-dietro-al-movimento-dei-forconi-video/


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radisol
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Una serie di servizi e di foto da Indymedia Calabria :

http://calabria.indymedia.org/article/5676

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Interessante anche questo blog locale di Avola che fa una specie di diretta della lotta :

http://www.avolablog.it/

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Un aggiornamento da corriere.it :

http://www.corriere.it/cronache/12_gennaio_17/sicilia-forconi-cavallaro_e95f93e2-4108-11e1-b71c-2a80ccba9858.shtml

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In risposta all'ultimo commento :

La prima lotta sociale ( o una delle primissime, c'è stata pure quella, vincente, di Fincantieri con epicentro sempre in Sicilia) seria partita dall'avvento del governo Monti .... e qui si stronzeggia solo perchè Forza Nuova, senza entrarci direttamente un tubo con la lotta, ha dichiarato "vicinanza" in un comunicato ...

I "viola", poi, rispetto alle lotte sociali, te li raccomando .... senza Berluskoni premier e senza le storie delle escort o dell'avvocato Mills si sentono persi ....

E buttano merda sugli altri che lottano veramente ....

Radisol


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dana74
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radisol ti straquoto e ne sono felice!


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radisol
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Lo avevamo anticipato ieri :

http://www.avolablog.it/2012/01/anche-gli-autotrasportatori-calabresi-hanno-aderito-al-blocco.html

oggi la conferma :

http://www.italiah24.it/regioni/sud/89165/movimento-dei-forconi-la-protesta-si-estende-in-calabria-blocchi-a-villa-san-giovanni.html

La protesta si estende in Calabria. Blocchi a Villa San Giovanni.

oltre ai blocchi delle autostrade siciliane, i manifestanti hanno istituito un primo blocco a Villa San Giovanni, luogo in cui attraccano i traghetti da e per la Sicilia

#avolainlotta

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Per Dana

L'ho sempre saputo che tu, in fondo in fondo, vuoi molto bene ai compagni, quelli VERI ....

😛


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radisol
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Intervista ai manifestanti di Avola :

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=pr-D6-zrgNw

Dopo qualche tiratina d’orecchie :

http://www.avolablog.it/2012/01/giornalisti-locali-dove-siete-avolainlotta-fermosicilia.html

@CanalOttoTV si è finalmente decisa ad offrire il proprio contributo web abbandonando l’inutile autopubblicità e pubblicando finalmente, qualcosa di interessante.

#avolainlotta

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Il blocco allo svincolo di Noto :

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=gPoz_c42o_s

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Lentini – La “protesta dei forconi” in corteo in centro (Video)

http://vimeo.com/35251521

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[VIDEO] IL BLOCCO AD AVOLA – IL DISCORSO DI MARIANO #AVOLAINLOTTA #FERMOSICILIA

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=kQ6nbTEOls4


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radisol
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Fermo autotrasporto Sicilia 18 gennaio, pomeriggio
scritto da #FermoSicilia Wed 18 January 2012

Ai presidi già attivati nei primi due giorni della protesta siciliana, se ne sono aggiunti di nuovi. Intanto, il blocco dei camion sta provocando la chiusura di buona parte dei distributori di carburante dell'isola, mentre i primi disagi appaiono anche ai supermercati, dove numerose persone stanno facendo provviste di generi alimentari. Problemi al petrolchimico di Gela.

Sul versante istituzionale, è stata indetta per la mattina di giovedì 19 gennaio una riunione tra i rappresentanti delle associazioni che compongono il movimento Forza d'Urto (tra cui quella degli autotrasportatori Aias), il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, ed i Prefetti dell'isola. TrasportoEuropa prosegue con la cronaca in tempo reale degli eventi.
Nel pomeriggio, corteo di Forza d'Urto a Catania ha raggiunto il porto bloccandone l'accesso.
Anche oggi si sono svolti presidi simbolici di autotrasportatori in Calabria a Cosenza Nord, Sibari e Conigliano Calabro. È nata un'associazione locale di autotrasportatori, che ha il nome provvisorio di Associazione Italiana Autotrasportatori Calabresi. I calabresi hanno invitato il presidente della Regione Calabria, Scopelliti, ad attivarsi per affrontare i nodi del gasolio, delle assicurazioni e del credito bancario. Gli autotrasportatori stanno attendendo le decisioni di Unatras sul fermo nazionale, ma non escludono di attuare forme di protesta anche nel caso di revoca.
Sindacato degli agricoltori Cia chiede a Governo regionale e nazionale d'intervenire per garantire trasporto di prodotti agricoli e di latte e stima danni per milioni di euro.
PD chiede al Governo regionale e nazionale nazionale di convocare le associazioni che hanno proclamato il fermo, tramite interrogazione on Giovanni Burtone.
Sta finendo anche il gasolio per i veicoli dei servizi municipali, preoccupazioni per raccolta rifiuti in diversi Comuni siciliani.
Anche il teatro fermato dalla protesta: bloccate al porto di Messina le scene della “Commedia di Orlando”, in programmazione a Catania.
Nuovi presidi a Catania: bivio Mineo della SS385 e zona cimitero di Caltagirone. Rimangono blocchi al porto, nella zona industriale e svincolo Etnei della tangenziale.
I dipendenti dell'impianto petrolchimico di Gela non possono andare al lavoro, attività sospese. La direzione dell'impianto ha convocato i sindacati per affrontare il mancato arrivo dei turnisti, bloccati questa mattina all'ingresso dai dimostranti. Ora stanno lavorando gli addetti del turno di notte. Si riscontrano difficoltà anche per il trasporto marittimo dei prodotti e l'Eni sta considerando l'ipotesi di sospendere la produzione, anche perché i depositi sono colmi.
Chiuso il mercato ortofrutticolo di Vittoria.

http://www.trasportoeuropa.it/index.php?option=com_content&view=article&id=6397autotrasporto&Itemid=71

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Palermo, pescatori con il movimento Forconi: bloccato il porto

Palermo, (TMNews) - Sono stanchi e indignati i pescatori siciliani che si sono dati appuntamento al porto di Palermo per manifestare la propria rabbia contro i rincari del carburante e gli altri sacrifici imposti dalla crisi. La loro protesta si unisce a quella organizzata a partire dal lunedì 16 gennaio in tutta la Sicilia da Forza d'Urto e dal Movimento dei Forconi. Agricoltori, pescatori e autotrasportatori stanno paralizzando l'isola mandando in tilt il traffico e lasciando a secco di rifornimenti pompe di benzina e supermercati. Nelle parole di questo pescatore le ragioni della protesta."Fare il pescatore non è come stare in ufficio: noi abbiamo molti disagi, ci ammaliamo prima e nessuno si fa carico di questi problemi. Ora c'è il rincaro dei prezzi del carburante".In piazza a dare sostegno a questi lavoratori anche il sindaco di Santa Flavia, Antonio Napoli. "Quando non c'è la possibilità di lavorare la crisi dventa sociale. Bisogna intervenire o scatta la rivoluzione".


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Mari
 Mari
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Confermo ... comincia a mancare un po di tutto ... noi abbiamo chiuso i riscaldamenti per il momento, anche se quassu' fa freschetto 🙁


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radisol
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18 gennaio 2012

Siamo al terzo giorno di rivolta. Se i media nazionali iniziano in maniera molto marginale ad occuparsi dell’insurrezione sicula, sul web non si parla d’altro. Gli elogi ai Forconi sono cresciuti in maniera esponenziale e le simpatie nei loro confronti stanno pian piano incrementandosi, tanto che l’onda rivoluzionaria ha solcato i confini isolani estendendosi sul territorio della vicina Calabria, dove diversi camionisti stanno presiedendo la statale che collega Catanzaro e Lamezia.

Sono iniziati a sorgere dei dubbi sulla presunta natura politica dei promotori di questa iniziativa. Il Popolo Viola ha più volte denunciato sul suo blog un presunto legame tra i Forconi ed i militanti di Forza Nuova. Se tale protesta rivendica la sua totale indipendenza dai partiti, perchè in occasione della manifestazione del 15 dicembre a Catania, in piena interazione con i manifestanti, c’era il leader della sezione etnea di Forza Nuova, Gaetano Bonanno? Questa la domanda che i viola si sono posti. Ad avvalorare questa tesi, ci sono alcuni volantini di FN trovati affissi vicino agli striscioni di protesta, il comunicato che di fatto proclamava il gemellaggio con i Forconi e l’appello che lo stesso movimento politico di estrema destra ha esteso tramite il suo profilo facebook, annunciando “da lunedì 23 gennaio a venerdì 27 il blocco nazionale degli autotrasportatori, in contemporanea con i venditori ambulanti ed i taxisti”.

Ma a smentire questo presunto legame con Forza Nuova, ci pensa lo stesso Mariano Ferro, uno dei promotori del movimento, che su facebook, rispondendo ad un post del cantante comico Toni Troja, dove manifestava la sua perplessità sulla genunità della rivolta, ha spiegato : “Quelle persone ci hanno solo preso in giro. Noi abbiamo dato il microfono a tutti quel giorno per dare spazio alla gente che soffre e che vuole farsi sentire! Non sapevamo che fosse uno di Forza Nuova e soprattutto che ci avesse preso in giro! Non appena ho visto il video mi sono tremendamente incazzato perchè ha preso in giro anche noi!!! Ripeto e non intendo più farlo, altrimenti darei troppo spazio a loro che non lo meritano: noi non siamo nè con Forza Nuova, nè con qualsiasi altro partito! Non ho più tempo di stare dietro a questa gente”. E’ il primo chiarimento ufficiale sulla questione.

Andrea Avitabile

http://www.ilqualunquista.it/?p=1961


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dana74
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ooh ora che è chiarita sta storia i media di regime e i baciatori del gov Monti si interesseranno delle loro ragioni che riguardano anche gli altri connazionali più "freddini" sulla situazione?
O i forconi dovranno passare tutto il tempo a "difendersi" dai vari tentativi di classificarli per isolarli?


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radisol
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Giovedì 19 Gennaio 2012

La mattina del 19 gennaio si svolge a Palermo un incontro tra i promotori del blocco siciliano (Aias e Movimento dei Forconi) ed il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, cui parteciperanno anche i Prefetti dell’isola. Intanto crescono i disagi causati dalla mancanza di carburante per i veicoli e del gasolio per riscaldamento. Proseguono le file ai supermercati.

Forza d’Urto ha mantenuto le posizioni anche il terzo giorno del fermo regionale dell’autotrasporto e si presenta all’incontro con il Governatore Lombardo con buona parte dell’isola ferma. Sul versante politico, non ci sono sostanziali novità: il Governo nazionale ignora la protesta, anche se è riuscito a disinnescare il fermo nazionale della prossima settimana (confermato dal solo TrasportoUnito). D’altra parte, la Regione non può soddisfare tutte le richieste dei manifestanti. La situazione, quindi, presenta uno stallo e se Forza d’Urto non riuscirà ad ottenere provvedimento concreti dovrà decidere se proseguire ad oltranza (col rischio di creare disagi tali da spingere gran parte dei cittadini a pretendere la sospensione del fermo), oppure chiudere la protesta venerdì, deludendo però le aspettative della base.

Mercoledì 18 gennaio si sono chiaramente espresse contro il fermo numerose associazioni dell’artigianato, dell’agricoltura, dell’industria (compreso una netta presa di posizione del presidente regionale Lo Bello) e del commercio. E proprio ieri sono emersi chiaramente i disagi per i cittadini e per le imprese. La maggior parte delle stazioni di rifornimento è rimasta senza carburante (e chi ne ha ancora deve affrontare lunghe file di auto e di persone con taniche), mentre giungono segnalazioni di supermercati che stanno svuotando gli scaffali di alcuni generi alimentari. La mancata raccolta di prodotti agricoli e del latte ne causa il deterioramento, ma neppure l’industria si salva. Il blocco degli ingressi alla raffineria di Gela, avvenuto ieri, ha costretto i lavoratori del turno notturno a lavorare per l’intera giornata, poi sono riusciti ad avere il cambio dopo una trattativa con i manifestanti. I disagi della mancanza di gasolio non colpiscono solo la mobilità delle persone e delle cose, ma anche i servizi municipali (manca carburante per i camion della raccolta dei rifiuti e per gli autobus) e gli immobili (carenza di gasolio per riscaldamento, specialmente delle grandi strutture pubbliche).

TrasportoEuropa continua a seguire in diretta la situazione in Sicilia. Inoltre, ha attivato il canale Twitter #fermocamion per segnalare iniziative di protesta degli autotrasportatori in tutto il territorio nazionale.

Alle 10:30 incontro a Palermo tra Forza d’Urto e presidente Regione, Raffaele Lombardo.

Previste diverse manifestazioni di solidarietà da parte degli studenti
Bloccato l’ingresso a Paternò, il cui accesso è difficile anche alle vetture.


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Mari
 Mari
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Protesta dei tir, Sicilia in ginocchio
i manifestanti incontrano Lombardo

Quarto giorno di protesta dei 'padroncini' che da lunedì hanno bloccato l'isola. Molti distributori chiusi perché sono terminate le scorte di carburante, allarme nei supermercati dove scarseggiano i beni di prima necessità


Scaffali vuoti in un supermercato a Palermo

Quarto giorno di protesta degli autotrasportatori in Sicilia, messa ormai in ginocchio dallo sciopero dei 'padroncini' che da lunedì hanno bloccato l'isola. Ormai molti distributori di benzina sono chiusi perché sono terminate le scorte di carburante, mentre nei supermercati scarseggiano le scorte alimentari, come acqua e latte. Autotrasportatori, ma anche agricoltori e pescatori presidiano strade, porti e tangenziali, rallentano la circolazione per distribuire volantini e impediscono i rifornimenti a grandi magazzini, industrie, distributori di benzina.

Ai pescatori di alcune marinerie, come Catania e Santa Flavia, ieri si sono aggiunti gruppi di artigiani e commercianti mentre gli studenti hanno organizzato manifestazioni di solidarietà domani. Il governatore siciliano, Raffaele Lombardo ha convocato per oggi un incontro a Palazzo d'Orleans con i nove prefetti dell'isola e i rappresentanti dell'Aias, dei 'Forconi' e dei pescatori.

Delegazioni di manifestanti saranno ascoltate oggi anche dalle commissioni dell'Assemblea regionale siciliana. Gli autotrasportatori stanno protestando contro il caro-benzina.

(19 gennaio 2012)
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/01/19/news/protesta_dei_tir_sicilia_in_ginocchio_mancano_benzina_acqua_e_latte-28399729/


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radisol
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(AGI) - Palermo, 19 gen(h.13, 13) - Confindustria Sicilia insiste: "Abbiamo evidenze chiare sul fatto che in molti blocchi e manifestazioni in Sicilia sono presenti esponenti riconducibili a Cosa nostra. Sappiamo che e' cosi' ad Augusta, a Lentini e dove le proteste sono piu' dure", dice il presidente degli industriali siciliani Ivan Lo Bello.

Camion viola blocco sulla A19, un ferito :

http://www.agi.it/cronaca/notizie/201201191247-cro-rt10090-autotrasporto_camion_viola_blocco_sulla_a_19_un_ferito

"Nostri associati - aggiunge colui che ha messo la firma sul codice antimafia nella sua organizzazione - hanno visto esponenti della criminalita' mafiosa nell'ambito delle manifestazioni. Questo non vuol dire che Cosa nostra stia dietro a questi blocchi, ma che c'e' una presenza inquietante da monitorare attentamente". Per Lo Bello alcune ragioni della protesta sono fondate, ma "la risposta non possono darla coloro che hanno un passato dubbio, o alcuni bravi posti ai crocicchi della protesta, ne' demagoghi in servizio permanente effettivo".

'FORCONI' "MA QUALE MAFIA, E' ASSALTO A POLITICA"

"Ma quali mafiosi, noi siamo gente onesta.
Sono pronto a fare lo sciopero della fame fino a quando non mi diranno quali sono questi mafiosi presenti nelle nostre manifestazioni. La verita' e' che 150mila persone hanno aderito alla nostra mobilitazione e andremo all'assalto della politica siciliana, della Regione, dell'Assemblea finche' non saranno date risposte chiare alla nostra vertenza". Lo afferma Matino Morselli, del Movimento dei Forconi, dopo le accuse di infiltrazioni della criminalita' organizzata nella protesta che sta mettendo in ginocchio la Sicilia.

Garante sciopero valuta eventuali sanzioni

"Vogliono far passare il messaggio della presenza di infiltrazioni mafiose nei nostri gruppi - prosegue Franco Calderone, sempre del Movimento dei Forconi - mentre i sindacati ci hanno accusato di danneggiare l'economia e altri di essere legati a Forza Nuova. Non siamo legati ad alcun movimento politico. Siamo entrati in piazza per legittima difesa per tutelare le nostre imprese dimenticate dalla classe politica e dai dirigenti di questa Regione".

LEADER PROTESTA, DIANO RISPOSTE O LOTTA PIU' DURA

"Oggi dall'incontro con il presidente Lombardo ci aspettiamo una risposta seria che va data a noi e al popolo siciliano. Non mi aspetto miracoli ma il buon senso di chi ha la responsabilita' politica della Regione. Ci hanno accusato di essere mafiosi ma non ci rispecchiamo nelle parole del presidente di Confindustria Lo Bello e ci sentiamo offesi e indignati.
Vogliono fare uscire sui giornali immagini che non sono vere e continueremo all'infinito se continueranno ad accusarci di essere strumentalizzati. Se dall'incontro di oggi non dovessero arrivare risposte continueremo a lottare anche con altre forme di protesta". Cosi' il leader della protesta degli autotrasportatori Antonino Richichi oggi presente all'incontro alla presidenza della Regione siciliana tra una delegazione del Movimento dei Forconi, il presidente Raffaele Lombardo e i prefetti siciliani.

A MESSINA CASELLI E STATALI RESTANO OFF LIMITS

A Messina gli autotrasportatori proseguono la protesta contro il caro carburante presidiando senza sosta i caselli autostradali di Villafranca Tirrena e Tremestieri. Il concentramento maggiore resta quello di Tremestieri dove sono circa 150 i mezzi pesanti fermi ai caselli. A questi si e' aggiunto anche un altro presidio, sulla Strada statale 113 all'altezza di Milazzo, dove questa mattina si sono fermate decine di mezzi pesanti. Tir e camion sono disposti su due file lasciando un varco centrale che permette il normale transito delle auto e dei pullman che, pur se con qualche rallentamento, riescono a passare sia dai caselli in entrata che in uscita. Regolare il traffico veicolare in citta'. La protesta fa sentire i suoi effetti principalmente ai distributori di carburante dove la benzina e' ormai esaurita quasi ovunque; chi non ha fatto in tempo a fare il pieno deve rassegnarsi ad attendere la fine del blocco.
Anche nei supermercati scarseggiano le scorte alimentari e molti banconi sono vuoti.

AUTOCOMPATTATORI BLOCCATI, GELA INVASA DAI RIFIUTI

- I blocchi continuano a impedire la raccolta di rifiuti nella provincia di Caltanissetta. I cumuli di spazzaturagiacciono in vari punti di Gela perche' i dimostranti hanno impedito agli autocompattatori di raggiungere la discarica di contrada Timpazzo. Alla protesta degli autotrasportatori stamane si sono aggiunti anche i commercianti, con un sit in svoltosi in piazza. A Caltanissetta i tir stazionano sulla statale 640 alle porte della citta' e nei pressi di ponte Capodarso. Il mercato ortofrutticolo rimarra' chiuso fino a domani in segno di solidarieta' con i manifestanti. Alla protesta stamane si e' unito un gruppo di studenti che in corteo ha raggiunto la prefettura.

ALLA RAFFINERIA BLOCCHI AGGIRATI VIA MARE

Al petrolchimico di Gela molti turnisti non hanno ricevuto regolamente il cambio ed e' stato impedito l'accesso ai giornalieri. Se perdura la situazione si rischia di fermare la linea produttiva. Ieri alcuni dipendenti hanno raggiunto il posto di lavoro via mare, grazie alla Capitaneria di Porto. Restano ferme le autocisterne cariche di carburante. Decine di Tir continuano a presidiare le vie d'accesso allo stabilimento.


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