Giuro che non mi invento nulla.
Appena sentito dalla trasmissione televisiva di Lilli Gruber, Otto e Mezzo. Ospiti Eugenio Scalfari e Giovanni Floris. Entrambi sono chiamati a commentare le parole di Francesco Gaetano Caltagirone, il quale ha affermato il giorno prima (giovedì 26 giugno) che o la BCE si mette a "stampare denaro", oppure all'Italia conviene uscire dall'euro. Scalfari si stupisce che una persona di quel calibro non sappia certe cose, e cioè che senza l'euro diventeremmo come il Marocco e l'Egitto, perché la speculazione internazionale "giocherebbe a palla con la nostra moneta nazionale". Floris rincara la dose, affermando che noi staremmo peggio del Marocco e dell'Egitto, perché quelli "sono paesi che crescono", e quindi noi uscendo dall'euro SPARIREMMO DALL'ECONOMIA GLOBALE (sic), e diventeremmo un paese dal quale i giovani scappano molto più che adesso, e nessuno lavora più. E ancora, il conduttore di Ballaro' chiarisce che l'euro non è responsabile della crisi italiana, in quanto l'Italia non sta male per colpa dell'euro, ma perche "non cresce" e "ha diversi problemi". Che è un po' come dire che l'Italia sta male perché sta male.
Tutti e tre giornalisti convengono che purtroppo la critica all'euro è molto popolare, e che starà agli italiani determinare la nostra permanenza. Scalfari sottolinea l'importanza dell'informazione, che non deve limitarsi a dare la voce alla gente, ma deve educare la gente. Il che, detto nel contesto suddescritto, fa semplicemente rabbrividire.
Scontata la malafede dei giornalisti in questione, preme evidenziare come queste parole dimostrino chiaramente la natura dello scontro in atto. Lo scontro non è tra diverse opinioni, ma tra la ragione e la disinformazione, la verità e la menzogna, e infine la libertà e l'oppressione. Suona esagerato e enfatico? Si rilegga quanto riportato sopra. Abbiamo a che fare con delinquenti che spargono, scientemente, terrorismo tra i cittadini. I quali cittadini possono cadere nella trappola solo se pesantemente sprovveduti (in questo senso è significativo il riferimento a Egitto e Marocco, perché dimostra che il terrorismo si fonda sulla totale ignoranza dei dati economici, in questo caso le dimensioni comparate delle varie economie; ci ritorneremo).
Non si tratta dunque di normale dialettica politica. È in atto una guerra di classe (contro di noi!) che si avvale di tutti gli strumenti più abietti e distorsivi dell'arsenale della propaganda. Non dobbiamo farci spaventare, e non dobbiamo rinunciare a combattere.
C.M.
Fonte: http://il-main-stream.blogspot.it/
28.06.2013
Non si tratta dunque di normale dialettica politica. È in atto una guerra di classe (contro di noi!) che si avvale di tutti gli strumenti più abietti e distorsivi dell'arsenale della propaganda. Non dobbiamo farci spaventare, e non dobbiamo rinunciare a combattere.
Esatto.
Allora noi dobbiamo tenere a mente le azioni di quelta gentaglia e di tutti i loro compari nel momento in cui si arriverà al redde rationem.
Perché prima o poi ci si arriverà: quelli degli Scalfari o dei Floris di turno sono soltanto diversivi atti a ritardare il presentarsi di quel momento. E dunque a salvaguardare lo status quo loro, dei loro pari casta e delle caste a loro superiori, infima minoranza, a spese del resto della collettività.
Quando si arriverà a quel momento, allora, dovremo ricordarci che come loro non hanno fatto prigionieri, tantomeno ne dovremo fare noi.
Quindi non dovremo cadere nel tranello di chi invoca ambiguamente l'umana pietà.
La stessa che loro non hanno avuto nel ridurci alla fame per acquisire una mole di privilegi e di ricchezze non solo smisurati, ma in gran parte superflui, essendo tali da non poter essere umanamente spendibili nella loro interezza.
E neppure dovremo dimenticare l'esperienza del 25 aprile, quando ci si limitò a tagliare l'estremo cocuzzolo dell'iceberg lasciando intatto il resto, per poi festeggiare e convincersi di aver risolto la questione, mentre si stava soltanto dando luogo alla causa prima dei nostri guai attuali.
In quel momento, allora, anche la legge del taglione dovrà ritenersi superata. Perché l'occhio o il dente si dovranno pagare con l'intera testa.
In caso contrario i nostri posteri non potranno che trovarsi un giorno punto e daccapo.
Ebbrava Lilli, sta facendo bene i compiti che gli han dato all'ultimo meeting.
Impressiona il fatto che quando un ospite si lascia sfuggire una frase che metta in dubbio direttamente o indirettamente il sistema euro, immediatamente si imbastisce una potente puntata di riparazione. Con due pezzi da 90, due opinion leader quasi intoccabili, ossia Eugenio e Giovanni. Eugenio conosce il mestiere, infatti iniziò come intellettuale fascista, e da lì è rimasto sempre ai vertici. Giovanni ha ben capito come guadagnarsi ben da vivere.
D'altronde, penseranno costoro, "o lo faccio io o ne trovano un altro", e, insomma, non hanno tutti i torti a ben vedere. C'è la fila là fuori, di individui senza patria né Dio che vivono per arricchirsi.
La guerra è finita, col bluff Grillo.
Ho solo un pensiero, che va a coloro che sentono troppo pesante la vita sulle loro spalle e decidono di levarsi tragicamente quel peso. Io conosco un modo per alleviare quel peso, in questa Europa dove la faccia della miseria e della morte pure i ventenni cominciano ad immaginarsela.
Ebbrava Lilli, sta facendo bene i compiti che gli han dato all'ultimo meeting.
Benissimo direi. Infatti già un paio di settimane fa per caso sono capitato su otto e mezzo nel momento in cui si parlava de.... i vantaggi dell'eliminazione del contante! Ospite Brunetta, attaccato sia dalla Gruber sia da un altro idiota de il Fatto quotidiano perchè non era a favore! Brunetta chiede all'idiota "ce la vede lei la gente al mercato pagare la frutta con la carta di credito?" e l'idiota "eh perchè no?" con annessi una serie di ragionamenti a cui ho volentieri fatto a meno di seguire