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Le Fondazioni di Don Luigi Verzé?


Tao
 Tao
Illustrious Member
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L'inchiesta delle piramidi finanziarie che si nascondono dietro la fondazione del San Raffaele, giunge ad una svolta, grazie alla ricezione di interessanti documenti che possono chiarire la posizione delle parti coinvolte, oppure innescare una delle più grandi tangentopoli degli ultimi anni. Quello che andiamo a toccare è infatti il cuore del sistema, composto da grandi multinazionali, ecclesiastici, personaggi politici, nonché Banche e fondazioni, coinvolte in un circolo vizioso che ha come scopo quello di insediarsi nei più alti vertici del governo mondiale.

Sulla base della documentazione da noi ricevuta, uno dei più grandi centri ospedalieri d'Italia, il San Raffaele di Milano, risulta essere coinvolto in un'operazione che ha permesso di accedere a fondi e a operazioni in nero, mediante un canale bancario privilegiato protetto dalle mura svizzere e vaticane. L'entità che al momento controlla i fondi del San Raffaele, utilizzati per gestire anche dei progetti futuri, è la A.I.S.P.O. , fondata da Don Maria Luigi Verzè - patron del Gruppo del San Raffaele - come un'organizzazione di alto profilo etico-morale che dovrebbe operare, secondo quanto prevede lo statuto, utilizzando le sole donazioni che riceve senza perseguire alcun scopo di lucro. Tuttavia, sfogliando la documentazione raccolta, tale natura di fondazione risulta però essere sfocata, in quanto risulta che il management della AISPO ha agito, nella raccolta e nell'investimento dei fondi attraverso personaggi coinvolti a loro volta in affari di riciclaggio di denaro e di truffe finanziarie, che dunque fanno ricorso a mezzi legali e strumenti illegali e al di sopra della regolamentazione internazionale. Questo coinvolgimento diretto va a pregiudicare anche il buon nome della fondazione, che rischia così di venir meno alla filosofia e al fine morale dello statuto. Analizzando i documenti, che rappresentano solo una piccola parte dell'attività finanziaria della AISPO, ci accorgiamo che esistono due entità che non risulterebbero far parte del gruppo HSR, e si tratta della A.I.S.P.O. S.A. e della A.I.S.P.O. New Zealand, gestite direttamente dall'avvocato De Vittori di Lugano. Accanto a tali due entità compare la Joseph Foundation Vaduz, il cui Presidente è lo stesso Don Maria Luigi Verzè che, secondo alcuni documenti, risulterebbe aver dato procura ad agire a personaggi al momento accusati di gravi crimini finanziari in diversi tribunali nazionali, e con precedenti penali iscritti. Dagli stessi documenti risulterebbe che le fondazioni A.I.S.P.O. S.A. e A.I.S.P.O. New Zealand abbiano aperto posizioni bancarie con UBS Bank Chiasso e Lugano, con conti cifrati, e pertanto nascosti, oltre ad aver sottoscritto dei contratti con società e persone fisiche partecipando a programmi di Trading ottenendo così enormi guadagni. La sola esistenza di tali rapporti compromette la AISPO, che, sulla base del proprio statuto, non può sottoscrivere contratti di natura finanziaria con scopi di lucro, oltre al dato aggravante che si tratta di programmi di Trading che portando alla sottoscrizione di contratti illegali, realizzando speculazioni e operazioni finanziarie illecite, come riciclaggio di denaro, falso in bilancio, e truffa aggravata. Allo stesso modo, la AISPO fa ricorso per la conclusione di alcuni contratti all'Avvocato Devittori di Lugano che funge da fiduciario nei confronti di Banche e Società di investimento. Il coinvolgimento così diretto del Gruppo San Raffaele con il mondo dei brokers e dei faccendieri che viaggiano sui canali illegali del mercato finanziario, potrebbe certamente compromettere la credibilità di una fondazione così importante a livello europeo. Rischia infatti di sembrare l'ennesima fondazione umanitaria, con fini prettamente sociali, che si presta ai giochi sporchi della finanza, mettendo a disposizione il proprio nome e soprattutto i propri progetti per giustificare la raccolta di capitali e utilizzare strumenti finanziari virtuali spesso non fruttiferi o totalmente falsi, per ottenere dei profitti illeciti o per coprire delle manovre illegali poste in essere da banche o da società. Inoltre, il Gruppo San Raffaele presenta un forte indebitamento, al punto tale che avrebbe ipotecato il suo intero patrimonio presso Banca Intesa. Si potrebbe dunque pensare che il San Raffaele abbia deciso di creare delle entità e una struttura finanziaria a sé stanti, distinte dal gruppo e operanti in qualche paradiso bancario, allo scopo di accantonare ingenti quantitativi di denaro.

Per tale motivo riteniamo sia giusto e doveroso da parte del Gruppo San Raffaele adoperarsi per allontanare certi personaggi, e dissipare ogni lecito dubbio che possa compromettere la sua credibilità. Rimettiamo la nostra inchiesta e tutta la documentazione raccolta a disposizione degli inquirenti o del management del Gruppo San Raffaele, al fine che possa esaminarla per prendere i dovuti provvedimenti e, magari, smentire la veridicità di questi documenti. Questo tipo di indagini esterne possono infatti portare alla luce fatti che sfuggono al controllo del management, e, per questo, sono spesso apprezzate per la loro determinatezza. Infatti, in relazione alla documentazione raccolta sul grave scandalo dei collaterali denominati Petrobras e Ministero del Tesoro Brasiliano, nonché sulle garanzie bancarie false, la Etleboro ha ricevuto più volte i più sentiti ringraziamenti per l'aiuto apportato, rivelando l'esistenza di truffe che avrebbero potuto danneggiare il nome delle entità coinvolte. Il nostro invito alla cooperazione rivolto al management delle fondazioni, e alle stesse istituzioni, vuole essere anche un segnale sull'esistenza di vari personaggi ed entità che manovrano le fila di queste grandi operazioni, per portare a termine dei piani finanziari e politici ben determinati.

Fonte: http://etleboro.blogspot.com/
Link: http://etleboro.blogspot.com/2007/11/le-fondazioni-di-don-luigi-verz.html
22.11.07


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