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LE TENEBRE SONO IN MEZZO A NOI

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cedric
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1697
 
Pubblicato da: @brunowald

, anche questa è una legittima scelta che spetta di diritto ad ogni singola coscienza, e sul rispetto assoluto di tale scelta dovremmo essere tutti d'accordo, perché è la sola base su cui fondare una società vivibile anziché tornare alle guerre di religione.

Su questo sono completamente d'accordo.

Non ho alcun dubbio che ciascuno debba avere le convinzioni che vuole, laiche o chieriche, materialiste o spirituali purchè non si attivi il nefasto proselitismo delle proprie idee o peggio la volontà di salvare (ma da che poi?) chi ha visioni diverse dalla propria.

Il problema nasce proprio dalle pressioni sociali cattoliche che fino a pochi decenni fa conducevano all'esclusione sociale di chi non accettava di riconoscersi in una qualche religione. Prima della guerra era già visto male l'ebreo (il deicida!) e l'islamico (il marocchino!) e spesso pure l'ortodosso ed il riformato (ma perchè a questi non piace il nostro papa?), ma accettare che qualcuno si dichiarasse addirittura senza dio era davvero troppo.

Come in tutte le evoluzioni e rivoluzioni si passa spesso all'eccesso quando di dichiara apertamente il proprio modo, diverso (!) dalla norma, di essere. Le manifestazioni lgbt, ma anche gender e pure quelle atee nascono come difesa militante contro la subdola esclusione sociale. Il maschio non puo' essere gay perchè deve essere virile e capobranco. La femmina non puo' essere lesbica perchè deve  procreare e fare da badante in famiglia (con uso di sesso).  Andava bene in una cultura rurale a prevalenza di agricoltura e di pastorizia, sempre sull'orlo della morte per fame o per guerra. Ma non va più bene nell'attuale cultura urbana evoluta in cui servono teste pensanti (anche per spostare i pacchi di amazon) e non servono braccia forti per arare i campi. E le teste  pensanti le hanno sia le donne, sia i maschi omosessessuali, sia chi decide che il proprio sesso non è quello giusto. Tutti costoro finalmente non hanno più bisogno dell'approvazione sociale perchè entrambi sono economicamente autonomi  e spesso pure molto più abbienti delle beghine e dei begardi. Risparmiamoci il "contessa, ma così dove andremo a finire!"  perchè la cultura contadina e pastorale è morta per sempre, almeno da noi.

In coda, non ho dubbi che fra Bernabei e la Bonino, sia stato mille molte migliore il primo. Il buon Ettore capiva benissimo i suoi tempi anche se cercava di frenarne l'evoluzione, in fondo era per quello che lo pagavano. La mesta Bonino è rimasta ventanni addietro e non capisce più cosa stia accadendo nel mondo attorno a lei. Finirà i suoi giorni vendendo i suoi elettori ed i loro voti a chi li paga di più, magari all'emiro brianzolo.


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