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L'ultima della spending review: "eliminare le vedo


Arcadia
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L'ultima della spending review: "eliminare le vedove"

 Domenica, 14 Febbraio 2016 09:13
 Massimo Sconto
 -

Una mente criminale si distingue per la gelida indifferenza alle conseguenze dei propri atti su altre persone. E se si esamina l'ultima pensata del governo Renzi in materia di “assistenza” non si può che evocare le politiche di sterminio all'italiana. Che in genere non si manifestano come strage sistematica e “industriale” di una certa categoria di esseri umani, ma come creazione della condizioni che rendono la sopravvivenza impossibile. L'esempio della prigione di Fenestrelle, a 2.000 metri, sulle Alpi, in cui vennero rinchiusi i soldati borbonici fatti prigionieri in seguito alla “riunificazione dell'Italia”, può essere molto esplicativo. Gente del Sud portata in una ghiacciaia, ovviamente senza indumenti adatti e con un vitto che sarebbe stato insufficiente anche in pianura, tenuta lì in attesa che la natura facesse il suo corso.

L'ultima pensata dello staff (o dei manovratori) di Renzi è solo in apparenza meno sanguinaria, ma triplamente infame perché mira essenzialmente alle donne anziane e povere.

Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato disegno di legge delega ironicamente indicato come “norme riguardanti la lotta alla povertà” che prevede il riordino di tutte le prestazioni di carattere assistenziale. Un disegno organico di riforma del sistema assistenziale che nasconde trappole “tecniche”, a prima vista quasi illegibili per chi non sia esperto di burocratese e richiami ad altri testi legislativi.

La logica è quella del riordino a costo zero, o magari con qualche sostanzioso risparmio, per le casse pubbliche. Quindi si toglie qualcosa (o molto a qualcuno) per dare pochissimo ad altri. Indipendentemente dalle condizioni di vita reali delle persone coinvolte.

La denuncia, partita da alcuni sindacalisti orripilati, indica un autentico buco nero nella norma che va a trasformare le pensioni di reversibilità: da prestazione previdenziale a prestazione assistenziale. Sembra una questione di lana caprina, solo terminologica, ma come ogni definizione burocratica cambia la realtà - e l'esigibilità - della prestazione stessa.

Cosa sono le pensioni di reversibilità? Quelle che vengono pagate in genere alle vedove (le donne vivono statisticamente più degli uomini, quindi l'istituto riguarda soprattutto loro) di lavoratori che hanno versato contributi per tutta la loro vita lavorativa. Siccome c'è un rapporto diretto tra contributi accantonati e erogazione dell'assegno pensionistico, questa è una tipica prestazione previdenziale. Ossia un diritto acquisito pagando di persona (con l'accantonamento mensile) quel che poi dovrà essere restituito con la pensione.

Se lo si trasforma in prestazione assistenziale, invece, lo si rende una “concessione”, revocabile in base a molte e varie considerazioni (il reddito del beneficiario, le esigenze di cassa dello Stato, ecc).

E infatti il disegno di legge governativo si preoccupa subito di indicare una ghigliottina tecnica capace di tagliare questa “concessione” per la maggior parte degli attuali beneficiari: il famigerato “reddito Isee”, a sua volta “riformato” un anno fa per rendere di fatto impossibile usufruire di qualsiasi sgravio fiscale (dalle tasse universitarie per i figli ai ticket sanitari, ecc).

I dettagli tecnici sono come sempre volontariamente ingarbugliati, così si fa prima a fare qualche esempio concreto. Una vedova che abbia ancora un figlio convivente, magari precario, con un reddito annuale anche insufficiente per vivere (altrimenti sarebbe andato già a vivere da solo), rischia di vedersi togliere l'assegno mensile pagato con i conributi del marito scomparso. Idem per una donna sola che però sia anche proprietaria della casa di abitazione (ricordiamo che quasi il 70% dei cittadini vive in una casa di prorpietà...), perché questo governo considera la casa un “reddito”, anche se ovviamente – abitandoci – rappresenta più una fonte di spesa (tasse e manutenzione). Idem anche per due donne che abbiano deciso di condividere la stessa abitazione per ridurre le spese e dunque sopravvivere con due pensioni di reversibilità.

L'elenco potrebbe continuare, ma già questi esempi ci sembrano sufficienti. Il risultato facilmente prevedibie, se questa “riforma” non sarà bloccata, è l'aumento della mortalità fra le vedove, con rapido abbassamento delle aspettative di vita. E in effetti sembra proprio questo il vero obiettivo di certe politiche antisociali dei governi europei: perché nutrire ancora le persone anziane, perché curarle? Smettiamo di spendere, risparmiamo quei soldi, in fondo "i vecchi" non servono a niente (quelli poveri, naturalmente). Così come i disabili, gli invalidi, gli inabili al lavoro...

In altri tempi e in altri paesi queste categorie di persone sarebbero state rinchiuse in un lager. “All'italiana”, secondo l'immortale lezione dei Savoia o di Eltsin, basta tagliargli i viveri e i riscaldamenti...

http://contropiano.org/articoli/item/34941


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E' una genialata!
Con una mano danno la legge Cirinnà, con l'altra tolgono la pensione di reversibilità, ma allora i pervertiti perché hanno fatto baccano?


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Servus
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Renzi, sei un bastardo e un delinquente! E bastardi voi tutti del PD, del SEL e di NPD!

Bastardi e Delinquenti!


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namincazza
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L'ultima della spending review: "eliminare le vedove"

 Domenica, 14 Febbraio 2016 09:13
 Massimo Sconto
 -

Una mente criminale si distingue per la gelida indifferenza alle conseguenze dei propri atti su altre persone. E se si esamina l'ultima pensata del governo Renzi in materia di “assistenza” non si può che evocare le politiche di sterminio all'italiana. Che in genere non si manifestano come strage sistematica e “industriale” di una certa categoria di esseri umani, ma come creazione della condizioni che rendono la sopravvivenza impossibile. L'esempio della prigione di Fenestrelle, a 2.000 metri, sulle Alpi, in cui vennero rinchiusi i soldati borbonici fatti prigionieri in seguito alla “riunificazione dell'Italia”, può essere molto esplicativo. Gente del Sud portata in una ghiacciaia, ovviamente senza indumenti adatti e con un vitto che sarebbe stato insufficiente anche in pianura, tenuta lì in attesa che la natura facesse il suo corso.

L'ultima pensata dello staff (o dei manovratori) di Renzi è solo in apparenza meno sanguinaria, ma triplamente infame perché mira essenzialmente alle donne anziane e povere.

Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato disegno di legge delega ironicamente indicato come “norme riguardanti la lotta alla povertà” che prevede il riordino di tutte le prestazioni di carattere assistenziale. Un disegno organico di riforma del sistema assistenziale che nasconde trappole “tecniche”, a prima vista quasi illegibili per chi non sia esperto di burocratese e richiami ad altri testi legislativi.

La logica è quella del riordino a costo zero, o magari con qualche sostanzioso risparmio, per le casse pubbliche. Quindi si toglie qualcosa (o molto a qualcuno) per dare pochissimo ad altri. Indipendentemente dalle condizioni di vita reali delle persone coinvolte.

La denuncia, partita da alcuni sindacalisti orripilati, indica un autentico buco nero nella norma che va a trasformare le pensioni di reversibilità: da prestazione previdenziale a prestazione assistenziale. Sembra una questione di lana caprina, solo terminologica, ma come ogni definizione burocratica cambia la realtà - e l'esigibilità - della prestazione stessa.

Cosa sono le pensioni di reversibilità? Quelle che vengono pagate in genere alle vedove (le donne vivono statisticamente più degli uomini, quindi l'istituto riguarda soprattutto loro) di lavoratori che hanno versato contributi per tutta la loro vita lavorativa. Siccome c'è un rapporto diretto tra contributi accantonati e erogazione dell'assegno pensionistico, questa è una tipica prestazione previdenziale. Ossia un diritto acquisito pagando di persona (con l'accantonamento mensile) quel che poi dovrà essere restituito con la pensione.

Se lo si trasforma in prestazione assistenziale, invece, lo si rende una “concessione”, revocabile in base a molte e varie considerazioni (il reddito del beneficiario, le esigenze di cassa dello Stato, ecc).

E infatti il disegno di legge governativo si preoccupa subito di indicare una ghigliottina tecnica capace di tagliare questa “concessione” per la maggior parte degli attuali beneficiari: il famigerato “reddito Isee”, a sua volta “riformato” un anno fa per rendere di fatto impossibile usufruire di qualsiasi sgravio fiscale (dalle tasse universitarie per i figli ai ticket sanitari, ecc).

I dettagli tecnici sono come sempre volontariamente ingarbugliati, così si fa prima a fare qualche esempio concreto. Una vedova che abbia ancora un figlio convivente, magari precario, con un reddito annuale anche insufficiente per vivere (altrimenti sarebbe andato già a vivere da solo), rischia di vedersi togliere l'assegno mensile pagato con i conributi del marito scomparso. Idem per una donna sola che però sia anche proprietaria della casa di abitazione (ricordiamo che quasi il 70% dei cittadini vive in una casa di prorpietà...), perché questo governo considera la casa un “reddito”, anche se ovviamente – abitandoci – rappresenta più una fonte di spesa (tasse e manutenzione). Idem anche per due donne che abbiano deciso di condividere la stessa abitazione per ridurre le spese e dunque sopravvivere con due pensioni di reversibilità.

L'elenco potrebbe continuare, ma già questi esempi ci sembrano sufficienti. Il risultato facilmente prevedibie, se questa “riforma” non sarà bloccata, è l'aumento della mortalità fra le vedove, con rapido abbassamento delle aspettative di vita. E in effetti sembra proprio questo il vero obiettivo di certe politiche antisociali dei governi europei: perché nutrire ancora le persone anziane, perché curarle? Smettiamo di spendere, risparmiamo quei soldi, in fondo "i vecchi" non servono a niente (quelli poveri, naturalmente). Così come i disabili, gli invalidi, gli inabili al lavoro...

In altri tempi e in altri paesi queste categorie di persone sarebbero state rinchiuse in un lager. “All'italiana”, secondo l'immortale lezione dei Savoia o di Eltsin, basta tagliargli i viveri e i riscaldamenti...

http://contropiano.org/articoli/item/34941

La provincia di Torino ha decretato il Forte di Fenetrelle (sì, proprio quello!) monumento simbolo della provincia.
In uno Stato dove accadono cose simili, puoi aspettarti qualcosa di diverso?


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helios
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Post: 16537
 

Confermo che si sta andando nella direzione in cui indica l'articolo.
Un conoscente che deve presentare domanda di pensione deve indicare anche se è sposato e sul cud deve essere messo anche il codice fiscale della moglie da quest'anno.
Quindi il calcolo della pensione tiene conto anche di questo (gia prima di erogare la pensione).


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oriundo2006
Famed Member
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Sotto un certo aspetto è la continuazione della demolizione della famiglia come ricetto antitetico alla logica del mercato: infatti i redditi delle pensionate nonne, zie ecc. vanno oggi a confluire nei redditi della famiglia allargata con figli, nipoti ecc. sottratti cosi’ alla legge della concorrenza ( del piu’ forte ) e domani vengono azzerati in modo da spostare una grossa massa di ‘assistiti’ famigliari nel mercato del lavoro a basso prezzo senza alcun ‘paracadute’ fornito da redditi aggiuntivi. Questo sia per sottooccupati sia per semioccupati sia soprattutto per disoccupati cronici ( alias ‘bamboccioni’ ) che stanno in casa rifuggendo da lavori giudicati troppo inferiori alle aspettative.
Ma cosa possono fare, cosa sanno fare costoro che il mercato abbia a richiederli costringendoli ad uscire allo scoperto dagli anfratti in cui si erano riparati in attesa di tempi migliori ? Ben poco, dato l’abbassamento a livelli sudamericani della competenza lavorativa generale nonchè della qualità infima del lavoro in generale e soprattutto il ‘mercato’ è monopolizzato dalle medesime logiche familistiche che oggi si vogliono interrompere. In Italia infatti tale ‘libero mercato’ del lavoro è preda di cordate politico-affaristiche anche ai minimi livelli: vige la ‘raccomandazione’ o la conoscenza, l’essere figli di qualcuno o da questi presentato, i partiti vi fanno sentire il loro peso…ecc. ecc. Lo sappiamo, ed in tale contesto il reddito aggiuntivo di nonne, zie, madri ecc. serve a ‘compensare’ in questi soggetti la MANCANZA di queste ‘opportune' conoscenze: a tutti i livelli.
Insomma, si entra in una fase di disperazione sociale senza precedenti, sopratutto per giovani donne che 'aiutano in casa’ o semplicemente ’stanno a casa' vedendosi precluse l’accesso ad un mercato del lavoro pur sempre dominato dagli uomini o da donne che spesso non hanno alcuno scrupolo per ottenere qualcosa…
Inoltre, questi redditi aggiuntivi che si vogliono colpire non sono forse in parte destinati al mantenimento di badanti, colf, personale straniero quasi sempre ? Costoro che faranno ? Torneranno ad esempio in Ucraina a farsi ammazzare o nel Corno d’Africa a crepare di stenti ? No, mei cari: staranno qui e PESERANNO ancora di piu’ sul sistema assistenziale: che crollerà. Dunque, volendo spostare il ‘peso’ della ‘barca’ SOLO su di un lato la faranno affondare.
Questi sono gli economisti ( Boeri ) che taluni vorrebbero al governo d’Italia.


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helios
Illustrious Member
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Post: 16537
 

Questi sono gli economisti ( Boeri ) che taluni vorrebbero al governo d’Italia.

ecco il motivo per cui ci sono molte probabilità che Boeri lo mettano al governo.
E'capace di far affondare la barca.
Di cambiare la legge Fornero nessuno vuole piu saperne e fra due anni andranno in pensione a 67 anni.
Le aspettative di vita nessuno sa da dove le abbiano ricavate e ormai possono anche raccontarci la storia dell'orso che tutti ci credono.

Per cui la confusione è grande sotto il cielo e nella testa di tutti.


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RES
 RES
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Potrebbe anche essere l'inizio di una norma di autoprotezione, da cosa lasciamo perdere (pareggio di bilancio), per evitare anche una possibilità:
L'ottuagenario di turno si sposa la badante di turno, 30anni? venyi o quaranta che sia e questa dopo aver lavorato ed essere stata pagata si becca anche una signora liquidazione, oserei chiamarlo vitalizio!!!

Nulla a che ridire comunque sulla linea di fondo dell'articolo, stanno abbattendo tutto quello chè c'è di stato sociale per aumentare ancor di più le differenze tra master e slave e bla.bla.bla.

P.s. per rendere sicura la cosa Fenestrelle era privo di serramenti, un nome una garanzia....“norme riguardanti la lotta alla povertà”:
parlano proprio alla parigina!


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spadaccinonero
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@servus

questo esecutivo lo tiene in piedi anche il 5s lo sai?


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helios
Illustrious Member
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Post: 16537
 

L'ottuagenario di turno si sposa la badante di turno, 30anni? venyi o quaranta che sia e questa dopo aver lavorato ed essere stata pagata si becca anche una signora liquidazione, oserei chiamarlo vitalizio!!!

e la moglie/amante/putt.... di un novantenne in parlamento che pensione reversibile di becca, e quello si che è un vitalizio!!! altro che la misera pensione al 60% di una vedova del 'popolo'.

E le badanti chi le ha fatte entrare in Italia contravvenendo alla legge Bossi Fini come se nulla fosse?
Chi le ha volute e chi se le è prese?
Se qualcuno è miope la società che colpa ne ha che tutto viene equiparato su qualle miopia viziosa?


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gigio
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La Marcia del Sale (in inglese Salt Satyagraha o Salt March, in hindi दांडी मार्च) fu una manifestazione non-violenta che si svolse dal 12 marzo al 5 aprile 1930 in India ad opera del Mahatma Gandhi, nell'ambito della Satyagraha.

La manifestazione si svolse contro la tassa sul sale, su cui vigeva un assoluto monopolio imperiale, imposta dal governo britannico a tutti i sudditi dell'India, residenti europei compresi. Consistette in una marcia di oltre duecento miglia (320 km) a piedi da Ahmedabad a Dandi, nello stato del Gujarat, sull'Oceano Indiano, con lo scopo di raccogliere una manciata di sale dalle saline, rivendicando simbolicamente il possesso di questa risorsa al popolo indiano.

La sera prima della partenza, Gandhi parlò di fronte a migliaia di persone invitando, anche se quella probabilmente sarebbe stata l'ultima sua preghiera, a continuare a lottare senza mai ricorrere alla violenza.

La marcia a piedi si svolse per 24 giorni, arrivando alle saline del Butan con migliaia di persone. Gandhi raccolse una manciata di sale direttamente sulla spiaggia. La polizia era presente sul posto per sedare la rivolta e si oppose all'avanzata dei manifestanti con duri colpi di sfollagente, ma i manifestanti continuarono ad andarle incontro, subendo i colpi senza reagire, subito sostituiti da altri quando cadevano. L'episodio molto più simbolico che deleterio per il monopolio britannico sul sale ebbe molto scalpore in tutto l'Impero indiano, e perfino i giornali britannici ne diedero notizia.

_________________________________

Quanti Italiani sarebbero disposti a tanto?


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MarioG
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E' una genialata!
Con una mano danno la legge Cirinnà, con l'altra tolgono la pensione di reversibilità, ma allora i pervertiti perché hanno fatto baccano?

Quotone!


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donjuan
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
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E' una genialata!
Con una mano danno la legge Cirinnà, con l'altra tolgono la pensione di reversibilità, ma allora i pervertiti perché hanno fatto baccano?

😆


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Servus
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
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spadaccinonero:

questo esecutivo lo tiene in piedi anche il 5s lo sai?

Vero, me l'ero dimenticato. Bastardi anche loro.


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spadaccinonero
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Registrato: 2 anni fa
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@servus

bisognerebbe spiegarlo agli innumerevoli cri cri che sono presenti su cdc

😆 😆 😆


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