Ritrova il suo camper rubato, ma la procura lo lascia ai Rom perché senza casa
sabato, 22, marzo, 2014
PORTO RECANATI – Il 20 novembre scorso, è stato rubato il camper del dipendente comunale e allenatore di calcio Giorgio Capitanelli, il quale pur di ritrovarlo ha tentato anche la strada di internet inserendo tutti i dati utili alla sua identificazione.E domenica scorsa gli è arrivata una puntuale segnalazione da parte di un cittadino di Bologna. Il camper era stato individuato all’interno di un campo nomadi ai margini della A14 nei pressi di Bologna.
“Mi sono messo subito in macchina – rivela Capitanelli – raggiungendo il luogo segnalato in un battibaleno. Da uno svincolo dell’autostrada ho notato – come mi era stato segnalato – il campo nomadi e non ci ho messo molto ad individuare il mio camper. Ho chiamato la polizia del luogo che dopo un po’ è arrivata sul posto verificando che quel camper era proprio il mio. Svolti gli accertamenti e le procedure del caso mi aspettavo mi fosse restituito, invece non è andata così: il camper è stato posto sotto sequestro giudiziario e lasciato nella disponibilità dei ricettatori, perché – mi è stato detto – si trattava di una famiglia di nomadi senza casa. Cose dell’altro mondo. Ora il camper è a disposizione della Procura fino a non si sa quando. Dico io: il camper è mio ma è a disposizione della Procura e nella disponibilità, chissà di che genere, di una famiglia di zingari. Riuscirò più ad averlo?” dice sconfortato Capitanelli. Corriere Adriatico.it
Per solidarietà si può rubare le cose altru.
Faranno così anche con le case?
Ritrova il suo camper rubato, ma la procura lo lascia ai Rom perché senza casa
sabato, 22, marzo, 2014PORTO RECANATI – Il 20 novembre scorso, è stato rubato il camper del dipendente comunale e allenatore di calcio Giorgio Capitanelli, il quale pur di ritrovarlo ha tentato anche la strada di internet inserendo tutti i dati utili alla sua identificazione.E domenica scorsa gli è arrivata una puntuale segnalazione da parte di un cittadino di Bologna. Il camper era stato individuato all’interno di un campo nomadi ai margini della A14 nei pressi di Bologna.
“Mi sono messo subito in macchina – rivela Capitanelli – raggiungendo il luogo segnalato in un battibaleno. Da uno svincolo dell’autostrada ho notato – come mi era stato segnalato – il campo nomadi e non ci ho messo molto ad individuare il mio camper. Ho chiamato la polizia del luogo che dopo un po’ è arrivata sul posto verificando che quel camper era proprio il mio. Svolti gli accertamenti e le procedure del caso mi aspettavo mi fosse restituito, invece non è andata così: il camper è stato posto sotto sequestro giudiziario e lasciato nella disponibilità dei ricettatori, perché – mi è stato detto – si trattava di una famiglia di nomadi senza casa. Cose dell’altro mondo. Ora il camper è a disposizione della Procura fino a non si sa quando. Dico io: il camper è mio ma è a disposizione della Procura e nella disponibilità, chissà di che genere, di una famiglia di zingari. Riuscirò più ad averlo?” dice sconfortato Capitanelli. Corriere Adriatico.itPer solidarietà si può rubare le cose altru.
Faranno così anche con le case?
Una storia che ha dell'incredibile...ma si sa, in italia i ladri la fanno sempre franca anzi, ora sono anche protetti!
Ma in che merda di paese viviamo?
Ritrova il suo camper rubato, ma la procura lo lascia ai Rom perché senza casa
sabato, 22, marzo, 2014PORTO RECANATI – Il 20 novembre scorso, è stato rubato il camper del dipendente comunale e allenatore di calcio Giorgio Capitanelli, il quale pur di ritrovarlo ha tentato anche la strada di internet inserendo tutti i dati utili alla sua identificazione.E domenica scorsa gli è arrivata una puntuale segnalazione da parte di un cittadino di Bologna. Il camper era stato individuato all’interno di un campo nomadi ai margini della A14 nei pressi di Bologna.
“Mi sono messo subito in macchina – rivela Capitanelli – raggiungendo il luogo segnalato in un battibaleno. Da uno svincolo dell’autostrada ho notato – come mi era stato segnalato – il campo nomadi e non ci ho messo molto ad individuare il mio camper. Ho chiamato la polizia del luogo che dopo un po’ è arrivata sul posto verificando che quel camper era proprio il mio. Svolti gli accertamenti e le procedure del caso mi aspettavo mi fosse restituito, invece non è andata così: il camper è stato posto sotto sequestro giudiziario e lasciato nella disponibilità dei ricettatori, perché – mi è stato detto – si trattava di una famiglia di nomadi senza casa. Cose dell’altro mondo. Ora il camper è a disposizione della Procura fino a non si sa quando. Dico io: il camper è mio ma è a disposizione della Procura e nella disponibilità, chissà di che genere, di una famiglia di zingari. Riuscirò più ad averlo?” dice sconfortato Capitanelli. Corriere Adriatico.itPer solidarietà si può rubare le cose altru.
Faranno così anche con le case?
Una storia che ha dell'incredibile...ma si sa, in italia i ladri la fanno sempre franca anzi, ora sono anche protetti!
Ma in che merda di paese viviamo?
E' ora di mandare affanculo alcune procure !!!
perché mai le stesse procure non REQUISISCONO SEDI DI PARTITO, SINDACATI, ASSOCIAZIONI PRO IMMIGRAZIONE, CHIESE E SIMILI ????
Son tutti froci con il culo degli altri
Ad un amico mio hanno occupato la casa; lo Stato ha negato ogni intervento a favore del proprietario.
L'unica cosa possibile e' stato il distacco dell'energia elettrica.
Ma l'occupante è riuscito ad ottenere un nuovo allaccio a suo nome.
A questo punto non è possibile alcuna operazione civile.
La questione ha procurato uno stress nervoso incredibile al proprietario.
Sic transit gloria mundi.
Ad un amico mio hanno occupato la casa; lo Stato ha negato ogni intervento a favore del proprietario.
L'unica cosa possibile e' stato il distacco dell'energia elettrica.
Ma l'occupante è riuscito ad ottenere un nuovo allaccio a suo nome.A questo punto non è possibile alcuna operazione civile.
A me però verrebbe in mente un intero " Luna park" di operazioni molto incivili
e molto efficaci se mi ritrovassi la casa occupata.
Mal che vada è meglio dormire in galera, che su una panchina.
😆 😈
Ad un amico mio hanno occupato la casa; lo Stato ha negato ogni intervento a favore del proprietario.
L'unica cosa possibile e' stato il distacco dell'energia elettrica.
Ma l'occupante è riuscito ad ottenere un nuovo allaccio a suo nome.A questo punto non è possibile alcuna operazione civile.
A me però verrebbe in mente un intero " Luna park" di operazioni molto incivili
e molto efficaci se mi ritrovassi la casa occupata.Mal che vada è meglio dormire in galera, che su una panchina.
😆 😈
si ma mentre tu dormi in galera quell'altro (l'inquilino) continuerà a dormire nel letto di casa tua...a meno che non gli avrai sparato!
Ad un amico mio hanno occupato la casa; lo Stato ha negato ogni intervento a favore del proprietario.
L'unica cosa possibile e' stato il distacco dell'energia elettrica.
Ma l'occupante è riuscito ad ottenere un nuovo allaccio a suo nome.A questo punto non è possibile alcuna operazione civile.
A me però verrebbe in mente un intero " Luna park" di operazioni molto incivili
e molto efficaci se mi ritrovassi la casa occupata.Mal che vada è meglio dormire in galera, che su una panchina.
😆 😈si ma mentre tu dormi in galera quell'altro (l'inquilino) continuerà a dormire nel letto di casa tua...a meno che non gli avrai sparato!
Infatti lo farei fuori senza pensarci un'istante.
E non sto scherzando.
Ho lavorato per oltre 25 anni quasi 80 ore settimana per costruirmi la mia casa.
Sto parlando di oltre un terzo della mia vita.
E ti pare che esiterei a far fuori l'abusivo di turno che tenti di buttarmi fuori dalla MIA CASA, magari per costringermi a dormire al freddo o in macchina ?
Non esiste proprio.
Meglio la galera.
Tra l'altro hai anche 3 pasti caldi al giorno, cure mediche, e non paghi neppure le bollette.
Ad un amico mio hanno occupato la casa; lo Stato ha negato ogni intervento a favore del proprietario.
L'unica cosa possibile e' stato il distacco dell'energia elettrica.
Ma l'occupante è riuscito ad ottenere un nuovo allaccio a suo nome.A questo punto non è possibile alcuna operazione civile.
A me però verrebbe in mente un intero " Luna park" di operazioni molto incivili
e molto efficaci se mi ritrovassi la casa occupata.Mal che vada è meglio dormire in galera, che su una panchina.
😆 😈si ma mentre tu dormi in galera quell'altro (l'inquilino) continuerà a dormire nel letto di casa tua...a meno che non gli avrai sparato!
Infatti lo farei fuori senza pensarci un'istante.
E non sto scherzando.
Ho lavorato per oltre 25 anni quasi 80 ore settimana per costruirmi la mia casa.
Sto parlando di oltre un terzo della mia vita.
E ti pare che esiterei a far fuori l'abusivo di turno che tenti di buttarmi fuori dalla MIA CASA, magari per costringermi a dormire al freddo o in macchina ?
Non esiste proprio.
Meglio la galera.
Tra l'altro hai anche 3 pasti caldi al giorno, cure mediche, e non paghi neppure le bollette.
Quello che mi spingerebbe a seguire il tuo esempio sarebbero i pasti caldi, le cure mediche (anche se me le immagino un pò scarse...ma meglio di niente) e, soprattutto, il non dover pagare le bollette! 🙂
... e fu cosi' che crollarono le vendite dei campers.
... e fu cosi' che crollarono le vendite dei campers.
ma aumentarono le vendite di armi ... almeno quelle leggere tipo pistole.
A complemento della narrazione del fatto, aggiungo il fatto che le tutte le tasse sono comunque a carico del proprietario, come seconda casa.
è un brutto vezzo quello di piluccare qua e là tra i fatti di cronaca minore per sollevare emozioni spropositate a fini politici inconfessabili. La mia solidarietà al sig. Capitanelli è fuori discussione, ma faccio notare che in base alle leggi vigenti la restituzione di un bene rubato non non è un atto "fai da te": avviene per disposizione dell'autorità giudiziaria che ha il compito di svolgere tutti gli accertamenti del caso, sia documentali che fattuali: chi ha rubato il camper e perché, chi ne sta usufruendo (potrebbe non essere lo stesso che ha compiuto il furto) e infine anche le condizioni in cui si trovano coloro che lo stanno utilizzando. Pertanto ci vuole del tempo: quanto tempo? La stampa (e i blogger che ne seguono l'andazzo!) non si preoccupa di seguire la vicenda fino in fondo (perché ci vuole tempo!): pertanto, prima che il sig. Capitanelli rientri in possesso del suo camper (e spero che questo avvenga il più presto possibile) meglio mettere immediatamente a frutto un mini scoop per eccitare le fantasie alla rambo dei soggetti più impressionabili e compulsivi.
Ora, chiaro che qui si tratta di un paragone che non regge, ma se si trattasse di un bambino "rubato" lo lasciamo a chi lo ha rapito perché è senza figli?
Se vi è una denuncia di furto, se vi sono i documenti che ne attestano la proprietà, la restituzione deve essere immediata, comunque l'oggetto, il veicolo, dovrebbe essere portato in una sede opportuna (ad esempio una officina, deposito ecc...) e tolto a chi ne usufruisce senza averne titolo. Lo svolgimento delle indagini immagino possa aversi comunque, eventuali rilievi fotografici, impronte digitali ecc... .
Può anche essere restituito al legittimo proprietario con l'obbligo di tenerlo a disposizione dell'autorità giudiziaria, eventualmente.
Dei signori senza un tetto sulla testa, a cui può anche andare tutta la nostra solidarietà, ci mancherebbe, deve occuparsi lo stato, il comune, i servizi sociali, devono occuparsene le istituzioni.
Sono comportamenti aberranti in linea con il disegno che lentamente conduce all'instaurazione del NWO (Nuovo Ordine Mondiale) da parte dell'élite dominante.
Devono distruggere le sovranità nazionali (da noi ci sono già riusciti grazie ai politici traditori che hanno venduto l'ex Italia), e quindi le identità dei popoli e le loro radici, facendoli rimescolare ed omogeneizzare.
Viene inoltre favorita la disgregazione sociale dividendo la popolazione in una infinità di gruppi di appartenenza, aizzando diffidenze, risentimenti, odii e paure, al fine di ottenere una massa amorfa composta da singoli individui isolati, manovrabili e ubbidienti (a questo serve anche l'attacco portato avanti in tutte le forme al concetto di famiglia).
Ci si può opporre solo con la consapevolezza ed il rifiuto (per quanto possibile).
Un brutto futuro attende le prossime generazioni.