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Marco Pannella è morto


helios
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Morto Marco Pannella, leader radicale e della lotta per i diritti
Era ricoverato, lottava da tempo contro due tumori

Redazione ANSA
19 maggio 201614:57

Addio a Marco Pannella. Il leader radicale, protagonista delle battaglia per i diritti civili nella storia italiana era ricoverato in una clinica.

Pannella da anni lottava contro due tumori. Negli ultimi giorni le sue funzioni vitali erano peggiorate. L'annuncio della sua morte è stato dato in diretta da Radio Radicale che sempre ieri aveva dato notizia del ricovero. Lo storico leader dei radicali aveva da poco compiuto 86 anni. (UNA VITA PER LA DIFESA DEI DIRITTI CIVILI - LA PHOTOSTORY)

Capopartito, guru, difensore degli emarginati, censore della partitocrazia e politico navigato, alfiere dei diritti individuali e inventore della disobbedienza civile : Pannella è stato tutte queste cose e molte altre ancora. Uno capace di attirare tra i radicali i giovani contestatori degli anni settanta e poi, vent'anni dopo, di allearsi con Berlusconi. Ma nessuno direbbe che è stato un voltagabbana. Per lui l'importante era far vincere le sue idee. Certo non è stato un politico convenzionale: farsi arrestare per aver fumato uno spinello in pubblico (successe nel 1975) non è da tutti. Anche la sua vita privata è stata fuori dagli schemi: "Sono legato da 40 anni alla mia compagna Mirella, ma ho avuto tre o quattro uomini che ho amato molto. E con lei non c'è stata mai nessuna gelosia". Nessun figlio dalla moglie; ma forse più d'uno, per sua stessa ammissione, sparsi in giro per l'Italia, frutto dei suoi amori giovanili. I successi li ha costruiti con due armi: le sue parole e il suo corpo. Era lui il "signor Hood" di una canzone che gli aveva dedicato Francesco De Gregori: "con due pistole caricate a salve e un canestro pieno di parole".

"Un grande leader politico, il leader radicale che ha segnato la storia di questo paese con battaglie talvolta controverse ma sempre coraggiose e a viso aperto. Rendo omaggio a nome mio e del governo alla storia di questo combattente e leone della libertà". Così il premier Matteo Renzi commenta la morte di Marco Pannella.

http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2016/05/19/morto-marco-pannella-leader-radicale-e-della-lotta-per-i-diritti_25756c69-81ad-4d98-8381-42a7dcfe6d8a.html


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lanzo
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A me non manchera' di certo !


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Belli amici che aveva!!!
Si è curato del tumore ai polmoni fumando come un turco, possibile che nessuno degli amici gli abbia detto che aveva sbagliato cura? 🙄 😯


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yago
 yago
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Ciao Marco, riuscire ad interpretarti non sempre è stato facile, ma ad un vecchio leone tutto è concesso.


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spadaccinonero
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considerando la marea di pannelliani che ci "rappresentano", molti non stanno piangendo ora...


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CAzioppo
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Come morto Marco Pannella? Ma non era morto 30 anni fa?


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venezia63jr
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Post: 1229
 

Gaia, sei troppo ottimista,
non ti sembra che abbia vissuto abbastanza,
86 anni non e' l'eta' dei neonati, c'e' chi muore
appena nato, chi non arriva alla maggiore eta',
lui la buona anima, deve averne
fumato parecchi di coetanei che prematuratamente
ci hanno lasciato le penne prima dei 86 anni.


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Post: 3719
 

Come si può evincere anche dalle emoticon il mio era sarcasmo.
86 secondi, 86 minuti, 86 ore, 86 giorni, 86 settimane 86 mesi o 86 anni cosa sono di fronte all'eternità, venezia63jr?
Il tempo non esiste che senso ha quantificarlo? 😯


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pderenz44
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Post: 63
 

Sempre in prima linea con la Emma Bombino per la liberta' di bombardare democraticamente l'Irak Afghanistan Libia e Siria oltre Serbia ed uno dei maggiori teorici sull'invasione della Palestina da parte dei palestinesi.non una perdita incolmabile in quanto da destra a sinistra tranne i comunisti internazionalisti sono tutti come lui


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Giancarlo54
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Si dice che dei morti bisogna sempre parlar bene e mai male, per cui per evitare questioni, taccio. 🙄


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bysantium
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"In quanto ai radicali (Pannella und Bonino) non li considero personalmente una forza politica, ma un elemento culturale di profonda corruzione civile ed umana, avanguardia di un individualismo estremo ed anomico. In parola semplici, ripugnanti."

Per una nuova proposta politica
di Costanzo Preve - Luigi Tedeschi - 18/10/2011
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=40725


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PietroGE
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Il miglior commento su Pannella. Condivido al 100%
.........................................................................................

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/contro-pannella-veneziani-passer-storia-ma-storia-brutta-125129.htm

CONTRO PANNELLA - VENEZIANI: ''PASSERÀ ALLA STORIA, MA UNA STORIA BRUTTA, DA PROFETA DELLA TRASGRESSIONE A PATRONO DEL CONFORMISMO. LA BEFFA FINALE È L'OSSEQUIO DA PARTITI E ISTITUZIONI, LA SIMPATIA DEL PAPA E DEI VECCHI MARPIONI DEMOCRISTIANI'' - ADINOLFI: ''IL DIVORZIO FU UNA LEGGE DEI SOCIALISTI. SOLO L'ABORTO È UNA SUA VITTORIA, E VA SPAZZATA VIA''

Marcello Veneziani: ''Un Predicatore Istrione che nel naufragio della politica italiana ha grandeggiato come un Mago Merlino. La sua vittoria: la sinistra ha acquisito tutti i temi pannelliani, droga, eutanasia, libero sesso, unioni civili, omosessualità, i transgender, le separazioni, le manipolazioni genetiche, l'ingerenza della Chiesa''...

1. LA PARABOLA DI SAN MARCO GIACINTO PANNELLA

Marcello Veneziani per Il Tempo

Questa volta ha fatto sul serio anche se con l'aiuto di Qualcuno. Per più di mezzo secolo Marco Pannella ha giocato con la morte. Col digiuno a oltranza, con l'aborto, con la droga libera, con l'eutanasia. Ora che è morto sento di dover esprimere tre cose: il rispetto per una persona che muore, l'omaggio a un grande leader passato alla storia d'Italia e la convinzione che abbia contribuito - con la purezza radicale degli Impuri Dichiarati - a rendere peggiore l'umanità, la società e le leggi bioetiche di questo Paese.
Pannella è stato un Predicatore Istrione che nel naufragio della politica italiana ha grandeggiato come un Mago Merlino. La sua aggressiva dolcezza, i suoi sorrisi feroci, la sua infrenabile oratoria, vittimista e protestataria...

Da tempo i grandi temi etici, civili e incivili, che animano la politica italiana ed europea sono i temi che Pannella da decenni ha imposto all'attenzione della gente: l'aborto, la droga, l'eutanasia, il libero sesso, le unioni civili, l'omosessualità, i transgender, le separazioni, le manipolazioni genetiche, la pena di morte, il garantismo, l'animalismo, l'obiezione di coscienza, l'ingerenza della Chiesa, e via dicendo.

Tanti anni fa il filosofo Augusto del Noce prevedeva il suicidio del comunismo e al suo posto la nascita di un partito radicale di massa. È esattamente quel che è avvenuto, con una sinistra che modula la sua battaglia etica sui temi civili indicati dai radicali di Pannella, magari riveduti e corrotti dal cinismo politico e dal politically correct. Se il partito radicale di massa è nato a sinistra - anche se trova simpatizzanti pure sul versante opposto - non è giusto tributare omaggio al suo precursore, il radicale Pannella?

Portate in trionfo la sua salma, dal Colosseo ai Fori Imperiali. Non è stato lui a cogliere i frutti del sessantotto e a mutare la rivoluzione sociale ed economica, la lotta di classe, nella rivoluzione sessuale e dei costumi? Non è stato lui il capofila dell'Italia radical e individualista, libertina e permissiva? Pannella è stato l'antagonista principale dell'Italia e della sua tradizione; il vangelo radicale è molto più nichilista, irreligioso e laicista di quello comunista.

Pannella fu la sintesi tra Savonarola e Pietro l'Aretino, profeta piangente di una società gaudente. Quasi tutte le sue campagne corteggiavano la morte. Pannella è stato lo shaker di Eros e Thanatos, liberalizzazione del sesso e della morte, ma con grande afflato ideale. Spacciatore di individualismo tra i collettivisti, marcotrafficante di un liberismo applicato alla vita, alla morte e al sesso, primo denigratore del Parlamento dove mandò gente come Cicciolina e latitanti come Toni Negri, Pannella attraversò e sfasciò i poli di destra e di sinistra.

Gettò per decenni il suo cadavere virtuale sulla bilancia della politica italiana, si lamentò in continuazione e fece la vittima, salvo poi mettersi all'asta tra i poli. Riuscì a far avere alla radio radicale tanti soldi pubblici sia come servizio pubblico che come giornale di partito (ovvero, la Rai e l'Unità messe insieme..).

Tuttavia non si può negare che fosse l'ultimo dei grandi leader carismatici e l'ultimo dei grandi oratori e predicatori laici, se non blasfemi. Ha avuto interlocutori come Pasolini e Sciascia, solo per dirne un paio. Con la Bonino fu la coppia reale di quest'Italia che non fa figli, promuove gli aborti e le separazioni, liberalizza la droga, il sesso e l'eutanasia. È stato anche un vero garantista e ha combattuto anche giuste battaglie contro la giustizia faziosa, la discriminazione politica e la partitocrazia.

Ricordo pure una sua splendida orazione a un congresso del vecchio Msi dove usò l'argomento più formidabile contro il partito d'Almirante: non lo accusò, come tutti, d'essere fascista ma di non essere all'altezza del fascismo, che a suo dire fu grande, seppur di una grandezza tragica, ed ebbe giganti come Rocco, Gentile, artisti, scrittori, ministri ed eroi. Il testacoda di Pannella costrinse Almirante a dire che il fascismo è ancora qui, in questo partito; una dichiarazione di continuità vivente mentre cercava in quegli anni di storicizzare il fascismo.

Nei dibattiti televisivi Pannella sapeva usare armi demagogiche, aggressioni verbali e anche astuzie da venditore di tappeti. Una volta con la Bonino saltarono un dibattito in Rai perché i due non volevano che tra gli interlocutori ci fossi anch'io che li avevo criticati apertamente, pubblicando le foto di aborti da loro praticati. Perché è permesso far vedere in tv i condannati alla pena di morte e non gli aborti?

Marco Giacinto passerà alla storia, ma una storia brutta, che non ci piace. Ha rappresentato al meglio il peggio degli italiani, ha dato dignità ideale alla divinità cinica ed egoista di Kazzimiei. La beffa finale è l'ossequio unanime a lui tributato da partiti e istituzioni, la simpatia del Papa e dei vecchi marpioni democristiani.

Ma soprattutto la beffa di passare da profeta della trasgressione a Santo Patrono del peggior conformismo dei nostri tempi, quello bioetico e antifamilista, a colpi di omolatria e pedofobia. Chi oserebbe oggi contraddire i dogmi di Papa Pannella? Fece il miracolo di tramutare i peccati in virtù. Santo subito. Portatelo in processione sotto una campana di vetro, come le madonne e i padri pii. San Marco Giacinto, patrono di un'Italia radicale e sradicata, conformista nella trasgressione, bigotta nel turpiloquio.


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